Aiuto persona che finge malattie gravi

Buongiorno,
premetto che il problema che vi esporrò non riguarda me, ma un amico molto caro. Spero di riuscire ad essere il più possibile preciso non essendo un medico. Tutto quello che so l'ho saputo tramite sue parole, senza avere mai prove dirette. La persona in questione circa un mese fa mi ha annunciato che i medici gli avevano diagnosticato un melanoma metastatico (all'altezza dell'inguine), che ha intaccato diversi organi tra cui fegato cuore e cervello. In conclusone, 6 mesi circa di vita. Ha iniziato subito la chemioterapia tramite iniezioni nell'aorta femorale, e dopo 2/3 cicli da 5 giorni gli è stato annunciato che la situazione era migliorata con una riduzione generale del 10% (controllo tramite tac, radiografia ed analisi del sangue).
Premessa: questa persona ha sempre vissuto con i genitori e da 5/6 si è unito al nucleo familiare la sua ragazza, con cui purtroppo ha sempre avuto un rapporto difficile per il semplice fatto che questa ragazza è stata accolta dopo essere stata cacciata da suoi genitori adottivi. Quindi questa convivenza non è mai stata una scelta. Non riuscendo entrambi a trovare lavoro e vivendo una situazione difficile in casa, questo mio amico negli anni ha accumulato sempre più stress e trattandosi di una persona estremamente timida e riservata ha sempre fatto vedere poco da fuori e ha sempre mentito davanti all'evidenza dei problemi di coppia e di famiglia. Tornando al presente, dopo i primi dubbi sull'effettiva esistenza di questa malattia, abbiamo effettivamente constatato senza nessun dubbio, che non è mai andato una sola volta a farsi una seduta di chemioterapia, nonostante lui ci dicesse in tempo reale che fosse lì a farsi curare.
Inoltre non ha mai voluto essere accompagnato per visite o trattamenti, non ha mai fatto vedere niente (fori da aghi, ecc), e sappia che ha finto attacchi di cuore o aggressioni (porta una fasciatura al braccio destro, dalla dubbia provenienza).Tutti i giorni dopo la seduta di chemioterapia (dalle 12 circa fino alle 13 circa), non tornava a casa e restava tutto il giorno al parco, cercando di contattare qualcuno per fargli compagnia. Se qualcuno gli facesse notare di restare a casa a riposare, lui rispondeva che a casa non si sentiva in pace. I medici non gli hanno mai dato nessun tipo di farmaco per il dolore (di cui si lamentava) èerchè con i suoi calcoli a reni frequenti metteva a rischi questi ultimi. In queste settimane non ha perso capelli, ha sempre una barba folta ed è parecchio in forma (pesa circa 95 kg).
L'unica cosa che è effetivamente cambiata è il suo umore: dice di essere sempre giù o arrabbiato e che le persone in casa non lo lasciano in pace.
In più con i ragazzi ha un comportamento che ha di solito, ma con le amiche cerca spesso abbracci in un modo, a loro detta, molto ambiguo.
La mia domanda è questa: come è possibile aiutare una persona con un problema del genere? Quale sarebbe l'approccio più adatto?

Distinti Saluti
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Dr. Raffaele Garinella Psichiatra 45 2
Gentile utente, la cosa migliore è sempre la ricerca di un confronto diretto con la persona in oggetto.
Il dialogo ed il confronto diretto potrebbero rappresentare una strada da seguire per provare a comprendere le eventuali motivazioni che avrebbero portato il suo amico a simulare una patologia clinica. Sarebbe inoltre utile rivolgersi ad uno specialista per provare a conoscere le motivazioni che avrebbero determinato riduzione del tono dell'umore e rabbia, di cui parla il suo amico.
Distinti saluti.

Dr. Raffaele Garinella

[#2]
dopo
Utente
Utente
Buona sera Dr. Garinella,
La ringrazio per la sua tempestiva risposta.
Oltre che a rivolgersi ad uno specialista, lei quindi mi consiglia di far capire a questa persona che siamo a conoscenza della sua bugia? Avrei paura di peggiorare la sua situazione ed di avere reazioni imprevedibili.
Grazie ancora

Distinti saluti
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Dr. Raffaele Garinella Psichiatra 45 2
Gentile utente, bisogna essere certi che il suo amico abbia simulato una patologia organica.
Non si può parlare di simulazione se non se ne ha la certezza.
È molto importante, qualora la simulazione della patologia fosse confermata, provare a comprendere le motivazioni che hanno spinto una persona ad adottare tale comportamento. Il dialogo ed il confronto diretto potrebbero rappresentare una strada da seguire. Magari spiegare al suo amico che tramite il supporto di specialista potrebbe elaborare e comprendere le cause che cagionano rabbia e riduzione del tono dell'umore.
Distinti saluti.
[#4]
dopo
Utente
Utente
Gentile Dr. Garinella
Sono sicurissimo della mia idea, ho diverse prove a dimostrazione delle mie ipotesi. Ne ho parlato anche con altre persone fidate che hanno parlato con il mio amico e hanno tutte confermato.
Come le mia consigliato proverò a parlargli e a sentire uno specialista.
La ringrazio ancora per la sua disponibilità

Distinti saluti
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Dr. Raffaele Garinella Psichiatra 45 2
Gentile utente, spero di esserle stato d'aiuto.
Le auguro buona serata.
Distinti saluti.
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