Assunzione farmaci per ansia-depressione

Salve a tutti,
sono un ragazzo di 29 anni che da circa 6 mesi per motivi di lavoro si è trasferito e al momento vivo da solo. IL trasloco è stato molto stressante (vivevo con la mia ragazza da circa un anno e mezzo) e al momento ho alcune difficoltà ad allacciare nuove amicizie.
Premetto che sono un ragazzo molto ansioso e ipocondriaco.
Da circa 5 mesi ho iniziato ad avere problemi di reflusso gastrico che mi hanno accompagnato fino ad ora. Per me questo reflusso è stato devastante e mi ha portato sempre più giù di morale. Ho effettuato varie visite tra cui una gastroscopia da cui è emerso solo una piccola ernia iatale e gastrite cronica. I medici mi hanno prescritto inizialmente 40 mg di Pantoprazolo poi due mesi fa 80 mg di Lucen ed infine da un mese circa 40 mg di Pariet e prima dei pasti Levopraid. I risultati sono stati scarsi e come conseguenza stavo sempre male anche mentalmente.
Circa un mese e mezzo fa ho avuto un brutto episodio di ansia e attacco di panico come se non riuscissi a respirare. Da allora ho sempre avuto problemi a dormire con difficoltà ad addormentarsi e risvegli notturni. Circa 10 giorni fa ho avuto un episodio bruttissimo di depressione: non riuscivo a fare niente, non trovavo un senso alla vita, ero completamente "vuoto";non riuscivo a stare seduto,non sapevo dove mettere le mie mani e non avevo voglia di mangiare. Tutto questo è andato avanti per circa 5-6 giorni con leggeri miglioramenti mattutini e gravi peggioramenti pomeridiani e serali. Preso dal panico sono andato al pronto soccorso che visitandomi mi ha prescritto stilnox e felison 15 mg prima di andare a dormire e en 20 gocce in caso di ansia. Dopo alcuni giorni, avendo già prenotato una visita, sono andato dallo pschiatra che dopo avermi ascoltato per tanto tempo ha ritenuto opportuno proseguire con la cura aggiungendomi l'assunzione del mirtazapina 30 mg la sera.
Vorrei chiedervi se tutti questi farmaci non siano una esagerazione soprattutto l'assunzione del felison e/o stilnox la sera dato che ho iniziato ad assumere mirtazapina la sera.
Per esempio stamattina mi sono svegliato con un pò di giramento di testa e stordimento...non vorrei che l'eccesso di questi farmaci serali mi faccia "rimbambire" la mattina.
GRazie a chi vorrà rispondermi
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 992 248
Gentile utente,

L'unico farmaco specifico è la mirtazapina. Per il resto, è stato dal medico, quindi ritiene che non ne sappia niente di come si associano i farmaci ?

Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini

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Dr. Adelia Lucattini Psichiatra, Psicoterapeuta 182 7 26

Le associazioni farmacologiche sono una prassi clinica consolidata, se si riscontrano degli effetti indesiderati, è sempre consigliabile consultare il proprio psichiatra in modo da trovare il giusto dosaggio che permetta di ottenere l'effetto desiderato e diminuire gli effetti indesiderati.

Inoltre ricevere spiegazioni ed essere in contatto costante con il proprio curante, riduce l'ansia rispetto all'assunzione dei farmaci di cui si ha bisogno ma che magari si preferirebbe non assumere o semplicemente,M soprattutto inizialmente, dispiace dover assumere pur comprendendone la necessità.

Dr. Adelia Lucattini.
Psichiatra Psicoterapeuta.

Psicoanalista Ordinario SPI-IPA.Esperta in bambini e adolescenti.Depressione-Disturbi dell'umo

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Utente
Utente
Salve, innanzitutto grazie per chi ha avuto la pazienza di rispondermi. vorrei aggiornarvi sul mio stato di salute. Dopo due giorni dove ho assunto la dose da 15 mg di mirtazapina sono passato alla dose da 30 mg. Ho avuto uno spiacevole effetto collaterale che è stata una forte sonnolenza con la voglia di stare sempre steso e la sensazione di gambe pesanti.vorrei chiedervi se questi effetti collaterali sono normali o se invece sono anomali. Tengo a precisare che oggi non ho assunto l'en dato che stavo dormendo e me ne sono dimenticato. Grazie a chi vorrà rispondermi
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 992 248
Gentile utente,

L'andamento della sua cura lo deve gestire col medico, non giorno per giorno chiedere qui.
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Utente
Utente
Salve a tutti e vi ringrazio per le risposte ricevute. Non voglio chiedere ogni giorno un consulto ma vorrei chiedere solo un maggiore conforto e consiglio in un momento difficile e complesso. In questo momento sto un pò meglio però è sorto un nuovo problema. Il mio reflusso è tornato a farsi vivo soprattutto il pomeriggio quando sembrano sopraggiungere i sintomi di ansia che nel mio caso sono pressione alla faccia e digrignare i denti. Il mio reflusso è di tipo gassoso è comincia circa 2-3 ore dopo i pasti quindi ho il sospetto che dipende dall'ansia che influisce negativamente sulla mia digestione. Cosa ne pensate?
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 992 248
Gentile utente,

Che sta riproponendo lo stesso discorso senza attendere l'effetto possibile della cura con la mirtazapina, che non può ancora aver inciso.
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Utente
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Salve a tutti è ormai passato un mese e mezzo da quando ho iniziato la cura e devo dire che sto un po' meglio. Il mio problema principale è la comparsa di un dolore che mi compare il pomeriggio sui lati della testa. Mi spiego meglio: dopo pranzo e soprattutto dopo le 16 si manifesta questo dolore ai lati della testa sopra le orecchie. Il dolore è spesso di tipo muscolare come se ci fosse una compressione ai lati della testa e mi causa dolore soprattutto all'orecchio sinistro. Vorrei chiedervi se questo fenomeno è legato allo mio stato ansioso o se può dipendere da qualche interazione tra i vari farmaci (sindrome serotoninergica). Grazie mille a chi mi risponderà
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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 41k 1k 63
Potrebbe anche dipendere da fenomeni di bruxismo che andrebbero valutati da uno gnatologo per una eventuale considerazione terapeutica.

https://wa.me/3908251881139
https://www.instagram.com/psychiatrist72/

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Utente
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Salve dottore, la ringrazio per la risposta e a breve prenoterò la visita che mi ha consigliato. Vorrei solo aggiornarla sul mio stato di salute. Al momento ho aumentato il dosaggio della mirtazapina a 45 mg e devo dire che non ho notato grosse variazioni sul mio stato di umore che è più o meno buono. Permane però questo "dolore" all'orecchio sinistro. Indico la parola dolore tra virgolette perchè non si tratta di un vero e proprio dolore ma di un fastidio, come se avessi l'orecchio pieno d'acqua, cioè quella sensazione che si ha quando si immerge la testa nell'acqua. Il fastidio si presenta principalmente il pomeriggio e aumenta man mano. Avverto ultimamente che il "dolore" si propaga lungo il collo quindi ho il dubbio che potrebbe derivare da una rigidità cervicale o che possa essere un sintomo della labirintite. Quale visita potrei fare oltre a quella col gnatologo e secondo voi cosa potrebbe essere. Grazie
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Utente
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Salve ha tutti, vorrei chiedervi un consiglio medico. Credo di essere affetto da bruxismo diurno così come segnalato dal dottor ruggiero che ringrazio. Domani andrò da un gnatologo però vorrei chiedervi se l'assunzione di mirtazapina a 45 mg al giorno può causare questo effetto. Ho letto su internet che alcuni antidepressivi possono causare bruxismo. Vi chiedo quindi se la mirtazapina è uno di questi. Grazie per l'eventuale interessamento alla mia domanda
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 992 248
Gentile utente,

Mi pare però che ci sia un eccesso di pre-diagnosi, quindi eviterei di confondere ipotesi e "possibilità" con diagnosi effettive.
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Utente
Utente
Salve a tutti. Grazie per la vostra disponibilità e cortesia nel rispondere alle mie e alle altre domande che noi utenti vi facciamo. Ritorno a scrivere su questa pagina perché avrei bisogno di un consiglio. Sono ormai passati 4 mesi da quando ho iniziato la cura con la mirtazapina e con i vari ipnotici e benzodiadebine. Dopo circa due mesi ho praticamente smesso di assumere tutti i vari farmaci fatta eccezione per la mirtazapina e il levopraid een gocce che ho continuato assumere in caso di ansia. Devo dire che il sonno è migliorato e non ho più episodi di insonnia ( questo credo sia merito della mirtazapina assunta regolarmente con dosaggio 45 mg al giorno). Anche l'umore sembrava andare meglio venendo meno tutti quei episodi di pensieri negativi. Ultimamente (cioè negli ultimi 15 giorni) ho notato un peggioramento minimo ma costante del mio umore. Sento come di star piano piano scivolando verso l'abisso della depressione. Ho quindi paura che la mirtazapina pur avendo un effetto benefico sul dormire e all'insonnia non dia benefici sul tono dell'umore, anzi temo sia proprio la mirtazapina a causare questo problema dato che sempre più spesso la mattina sono frastornato e privo di energie. Vorrei chiedervi, sempre nel possibile di un consulto online, se non sia il caso di modificare la terapia aggiungendo un farmaco che influisca maggiormente sul tono dell'umore o se è il caso di modificare il dosaggio della mirtazapina. Grazie e scusate per il poema
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 992 248
" sempre nel possibile di un consulto online"

Siamo per l'appunto fuori dalle possibilità del consulto online.
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Utente
Utente
Salve scusi se la disturbo ma vorrei solo sapere se in questi casi è giusto indirizzare la mia terapia verso una diversa posologia differente e/o aggiungere dei farmaci. Se si sarà mia premura quella di contattare il mio psichiatra e valutare attentamente il da farsi.
Saluti
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 992 248
Gentile utente,

ripeto, o sono discorsi talmente generici che non dicono niente, o sono indicazioni sulla cura, che non si possono dare.

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Utente
Utente
Salve a tutti. Ringrazio in anticipo chi ha avuto la pazienza di rispondere e chi eventualmente risponderà alla mia domanda. Ho avuto modo di parlare con il mio psichiatra che mi ha consigliato di ridurre la mirtazapina a 30 mg e di aggiungere daparox in modo progressivo fino a 20 gocce al giorno. Ho iniziato la nuova cura aumentando progressivamente il daparox (2 gocce in più al dì). Nel frattempo avevo prenotato una visita con un secondo psichiatra per avere un secondo parere. Dopo aver presentato il mio caso mi è stato consigliato di ridurre in modo progressivo il daparox fino ad azzerrarlo nel giro di 6 giorni e di partire poi a ridurre progressivamente la mirtazapina ma questo nell'arco di due mesi e di usare l'en in caso di bisogno. Ora onestamente non so proprio cosa fare cioè se dare ascolto al primo psichiatra o al secondo. Ho paura che riducendo gli antidepressivi possa peggiorare il mio stato di salute. Grazie per i consigli
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 992 248
Gentile utente,

E' Lei che ha chiesto due pareri.

Francamente non capisco il senso del secondo: togliere la cura ? Quindi la diagnosi qual'è stata ? Non ha nulla e non ha bisogno di una cura ?

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Utente
Utente
Salve a tutti, vi ringrazio ovviamente per la vostra disponibilità e cortesia.
Dopo vari tentennamenti sono tornato dal primo psichiatra che mi ha confermato la cura con daparox. Al momento sto assumendo da qualche giorno la dose piena e cioè 20 mg. Inoltre sto assumendo 30 mg di mirtazapina la sera. Ho notato però che negli ultimi 10 giorni è comparso un fastidioso effetto collaterale. Praticamente sto ricominciando a soffrire di insonnia che praticamente mi sveglia intorno alle 5 del mattino non permettendomi più di dormire. Vorrei quindi sapere se questo effetto collaterale tenderà a ridursi nel tempo o se occorre modificare la terapia. Il mio psichiatra mi ha consigliato di assumere en gocce al bisogno senza però indicare se va anche bene per migliorare il sonno e ridurre l'ansia.
Grazie e cordiali saluti
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Dr. Adelia Lucattini Psichiatra, Psicoterapeuta 182 7 26

E' un'ottima cosa che sia tornato dal suo psichiatra.

E' importante che concordi col suo curante ogni modificazione o "aggiustamento" della terapia.
Effetti collaterali , come un adattamento quindi perdita della piena efficacia, posso sempre esserci, come in ogni trattamento farmacologico.
Soltanto con un costante rapporto con il proprio psichiatra si può gestire il disturbo di fondo e trovare strategie per accettare meglio il trattamento farmacologico necessario.

Nessun specialista "online" per quanto professionale e capace, potrà essere efficace ed esaustivo come il suo psichiatra che la conosce bene e la incontra di persona.

Si apra con fiducia e parli a lungo con il suo psichiatra di tutti i suoi dubbi, paure, incertezze e perplessità.
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 992 248
Gentile utente,

Il suo psichiatra le ha dato questa indicazione presumo in risposta a questo stesso problema che espone qui.

Dipende dalla fase in cui siamo, se ha iniziato la cura da meno di un mese oppure no: nel primo caso un aumento dell'ansia iniziale è previsto.
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Utente
Utente
Salve a tutti e grazie per la vostra disponibilità e cortesia. La prossima settimana ho la visita di controllo con lo psichiatra ed esporrò i miei problemi. Vorrei però chiedervi una cosa. Ho fatto recentemente le analisi del sangue sotto suggerimento del mio medico curante. Dalle analisi è emerso un valore elevato di transaminasi alt pari a 59 e il colesterolo a 249. Vorrei sapere se questo valori possono dipendere in qualche modo dalla mirtazapina e dal daparox o dagli inibitori di pompa protonica che sto assumendo da 10 mesi. Grazie e cordiali saluti. Colgo anche l'occasione per augurare a voi tutto un felice anno nuovo
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 992 248
Gentile utente,

Per quale motivo queste alterazioni degli esami (peraltro una minima), devono dipendere da un farmaco ?
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Utente
Utente
Salve a tutti. Innanzitutto un augurio sincero di una felice pasqua. Torno a scrivere dopo più di due mesi per aggiornarvi sul mio stato di salute. Al momento i miei sintomi sono decisamente calati e devo dire che sto molto meglio. Nelle ultime due tre settimane ho però avuto un po' di piccoli problemi. Infatti ho notato un notevole aumento della stanchezza e della sonnolenza. Alcuni giorni non riesco a carburare se non dopo pranzo e alla mattina mi ritrovo con un forte sonnolenza. Ho parlato con il mio psichiatra e mi ha detto che tale fenomeno potrebbe dipendere dalla paroxetina che sto assumendo alla mattina (20 gocce). Mi ha consigliato di provare a giocare un po' con l'orario di assunzione del daparox e vedere se cambia qualcosa. Vorrei però segnalare che da quando è cambiato l'orario le mie ore di sonno si sono ridotte a causa di risvegli precoci. Questi risvegli precoci credo che siano legati alla riduzione del dosaggio di mirtazapina che 15 mg è stata ridotta a 7,5 mg (riduzione concordata circa 4 settimane fa con lo psichiatra). Secondo voi è giusto modificare solo l'ora di assunzione del daparox oppure dovrei prendere in considerazione l'idea di aumentare la mirtazapina. Cordiali saluti e nuovamente tanti auguri
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 992 248
Gentile utente,

Non è possibile rispondere a domande riguardanti dosi e modalità di assunzione dei medicinali. Ha già ricevuto su questo istruzioni.
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Cos'è l'ansia? Tipologie dei disturbi d'ansia, sintomi fisici, cognitivi e comportamentali, prevenzione, diagnosi e cure possibili con psicoterapia o farmaci.

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