Dolori cronici

Buonasera a seguito stato ansioso depressivo intervenuto per il protrarsi di una supposta neuropatia del nervo pudendo lo psichiatra mi ha prescritto ABILIFY 5 mg, mezza compressa. Mi ha detto che, pur essendo un antipsiotico, è anche usato per depressione . Nel mio caso dovrebbe, secondo lui, impedirmi di pensare a miei fastidi, quasi sempre presenti, e, pur non agendo sul dolore, dovrebbe consentirmi un certo rilassamento. In una prima fase mi aveva prescritto ZOLOFT, ma vista l'assenza di cambiamenti , è passato senz'altro ad ABILIFY, dicendo che mi aveva dato il primo conoscendo la mia ritrosia verso gli psicofarmaci. In pratica voleva forse saggiarmi, rendermi consapevole che prendere queste sostanze non produce necessariamente effetti collaterali. Ma era all'ABILIFY che pensava fin dall'inizio, ed era scettico sui risultati con ZOLOFT|! Concordate sul fatto che con questa molecola potrei essere meno concentrato sul dolore e quindi sentirmi addosso meno ansia e depressione? Grazie
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.4k 988 248
Gentile utente,

La diagnosi però quale sarebbe ? E' un disturbo ossessivo, un disturbo somatoforme (da dolore cronico), o altro ?

Che l'abilify sia un antidepressivo non è esattamente vero, si ritiene che lo sia ma è un uso riservato a casi resistenti alle altre cose, o che non possono prendere altre cose.

I due medicinali sono tra loro diversi, l'unico punto in comune potrebbe essere il disturbo ossessivo come "terreno".

Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini

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dopo
Utente
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Buonasera dott. Pacini il medico non mi comunicato un'esatta diagnosi. Mi ha solo detto che con questa molecola in pratica dovrei evitare di pensare continuamente ai miei disturbi. Il principale è quello di un costante senso di tensione, peso, formicolio nella regione perineale. Dura da oltre un anno, dovrebbe trattarsi di neuropatia del pudendo. La persistenza mi porta continuamente a pensare a una risoluzione, non risolvo nulla, il fastidio permane e forse aumenta: "Lei gira continuamente il coltello nella piaga, col farmaco eviterà di pensare continuamente al suo male". Sono all'incirca le parole dello psichiatra. E' d'accordo sulla appropriatezza del farmaco?Grazie
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.4k 988 248
Gentile utente,

Quindi la diagnosi dovrebbe avere a che fare con l'ipocondria. Sono casi non rari in effetti.
Capisco su questa diagnosi lo zoloft, meno l'abilify che in genere si usa in seconda battuta, ma comunque è possibile.
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dopo
Utente
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Grazie per l'attenzione. Cordiali saluti