Psicofarmaci a volte necessari

Salve a tutti, più che un consulto vorrei esprimere un mio parere e lo esprimo su questo sito in quanto competente ed attendibile piuttosto che scrivere su forum dove vi sono semplici utenti che ragionano per "sentito dire" e fastidiosi luoghi comuni. Spero che pubblichino ciò che sto per scrivere in quanto potrebbe essere d'aiuto a persone come me che fanno uso di psicofarmaci.
Eviterò di dilungarmi e scrivere tutta la mia storia, dico soltanto che nel mio caso che utilizzo paroxetina (sereupin) da un bel po', posso dire a distanza di tempo e nonostante lo abbia sospeso e poi ripreso più volte, che è necessario, sia per la depressione e l'ansia, sia come nel mio caso per disturbi ossessivo-compulsivo. Il mio psichiatra mi ha salvato la vita, cosa che non ha fatto la psicoterapeuta in precedenza, non perchè incompetente, ma perchè diceva cose su di me che io già sapevo, infatti sia la psicoterapeuta che lo psichiatra entrambi dicevano che avevo una grande capacità di autoanalisi e che il mio era solo 1 problema di livelli bassi di serotonina nel cervello, livelli che solo il sereupin è in grado di gestire al meglio, alla fine prendo anche la dose minima ossia quella di 20mg al giorno, quella consigliata è di 40mg. E' come se ti facesse pensare diversamente, i pensieri scorrono in maniera più fluida, e i pensieri negativi scivolano meglio, riesci a gestirli, soprattutto le ossessioni con compulsioni. Alla fine una via per guarire e stare meglio c'è sempre, il mio psichiatra dice che non ne avro' bisogno per sempre ma io credo di si, sarà solo il tempo a deciderlo. E concludo dicendo a tutti di evitare qualsiasi avversione verso gli psicofarmaci, evitate luoghi comuni ecc... non ho nessun interesse nel dirlo, non sono figlio di un medico nè mi pagano per scrivere tutto questo. Magari per altre persone è necessario abbinare una psicoterapia cognitiva, magari per chi come me è solo questione di tempo, ora che ho 29 anni, magari tra 10 anni il mio cervello in base al tempo, alle esperienze di vita non ne avrà più bisogno perchè avrò imparato a gestire le ossessioni e l'ansia, questo sarà da vedere ma fatto sta che per me il sereupin è stata l'unica ancora di salvezza. Come il diabetico prende le pillole per la sua malattia come persone nate con disturbi fisici hanno bisogno di cure tutti i giorni sin dal primo giorno di nascita, non vedo perchè e cosa ci sia di male nel prendere tutti i giorni 1 compressa da 20 mg che ti aiuta e fa stare meglio, che sia chiar, come detto prima, non bisogna limitarsi alla pillola, la compressa infatti non aiuta del tutto, serve come nel mio caso volontà e pazienza o in altri casi un supporto psicologico.
Cordiali saluti a tutti e buona vita.
[#1]
Dr.ssa Franca Scapellato Psichiatra, Psicoterapeuta 3.9k 197 21
Grazie per aver condiviso la sua esperienza personale e le sue considerazioni. Aggiungerei che la neuroimaging cerebrale, che evidenzia le aree del cervello in vivo, ha dimostrato che sia la psicoterapia cognitiva che gli antidepressivi nel tempo riattivano aree cerebrali che durante la malattia funzionano meno bene, e che il miglioramento si mantiene anche dopo la sospensione dei trattamenti. Quindi sia la psicoterapia che i farmaci (non gli ansiolitici, gli antidepressivi) hanno un effetto curativo e non solo sintomatico.
Il "farcela da soli" portato alle estreme conseguenze, quando i disturbi non passano dopo un tempo ragionevole, cronicizza la malattia e fa soffrire inutilmente.

Franca Scapellato