Deficit memoria ed attenzione

Salve, ho 35 anni e da qualche tempo, anche a causa delle mie nuove esperienze lavorative mi accorgo che la mia memoria e la mia attenzione sono nettamente diminuite. Ho sempre avuto evidenti problemi di memoria, anche a scuola, non riuscivo a memorizzare date, formule matematiche nonostante riuscissi a prendere sempre voti alti, ma ciò accadeva non solo in ambiti in cui ero "obbligata" ad usare la memoria, infatti non riuscivo a memorizzare neanche i nomi di cantanti, autori di libri, i titoli dei libri stessi che leggevo, però è una cosa con la quale ho sempre convissuto ed ho sempre trovato alternative per riuscire comunque ad andare avanti, senza far pesare a me stessa questo deficit, però la cosa che mi preoccupa ultimamente è la mia quasi totale apatia e mancanza di concentrazione, delle volte ho come la sensazione di vivere una vita non mia, di una dissociazione virtuale. Ed inoltre queste carenze mnemoniche stanno creando non pochi problemi anche a livello sociale, in quanto queste mancanze talvolta vengono scambiate per superficialità, cosa del tutto falsa. Leggendo qualche articolo sui danni causati dalla marjiuna, come appunto sulla difficoltà di memoria ed emozioni mi ci riconosco, però vorrei dire che ho iniziato ad assumerla perché qualche anno fa non riuscivo più a dormire (restando sveglia talvolta anche 36 ore di seguito) e dopo aver provato camomille e farmaci di ogni genere, l'unica cosa che riesce a farmi addormentare è solo la suddetta marjiuana. C'è da dire però che io non fumo assolutamente sigarette e non bevo alcolici, se non saltuariamente.
Da qualche tempo però non riesco a ricordare neanche 3 numeri o parole in sequenza, non riesco a fare calcoli a mente e mi serve una forte concentrazione, solitamente sopperivo al problema trovando delle alternative mie, che adesso però non riesco più a fare. A volte confondo i nomi di persone che conosco da anni e per questo evito di chiamarle per nome, molti dei miei amici hanno avuto figli dei quali non riesco a memorizzare i nomi.
Faccio un grandissimo sforzo a comprendere i discorsi complessi o meno complessi. Faccio un grandissimo sforzo a ricordare dati e nozioni studiate, per non parlare del fatto che ho dato 24 esami (con una media del 28 quasi e non è per vantarmi, ma per farVi capire come mi sento al riguardo - nonostante non abbia mai fatto grandissimi sforzi nello studio, però riuscivo con poco) in Economia e Commercio e per l'ultima materia (l'inglese) non sono più riuscita a laurearmi (inizialmente non capivo cosa mi succedeva, tutti mi dicevano che ero solo stressata, ma adesso alla luce degli ultimi 5 anni e del peggioramento della situazione credo ci sia qualcosa che mi porta a queste problematiche, ma cosa ?). Faccio un grandissimo sforzo a comprendere testi, anzi, non riesco più a leggere come una volta, ero una grande appassionata di lettura, ma adesso dopo qualche rigo mi stanco subito e non riesco ad afferrare i concetti, o quando provo a sedermi per riprendere a studiare e superare quel benedetto ultimo esame è come se il testo scritto iniziasse a sollevarsi e non riesco proprio a leggere. Ovviamente non potendomi permettere di stare dietro ad una materia per svariati anni ho iniziato a lavorare, quindi il problema è stato accantonato, ma si è posto l'accento su altre fattori, in quanto mi rendo conto che ogni giorno non riesco a fare ciò che facevo prima. Lo so che è un normale processo evolutivo, ma non credo sia normale che a 35 anni mi alzo la mattina già stanca perché ho la testa sempre piena di pensieri che non riescono a mettersi a fuoco e provocarmi disturbi di memoria e non solo. Infatti mi sono accorta che inizio ad avere problemi di linguaggio. Ovvero non riesco a tradurre a parole i miei pensieri, né a voce, né scritti. Mi capita di balbettare, di scambiare termini in modo del tutto involontario, mi capita soprattutto di non riuscire a dire esattamente ciò che ho pensato un attimo prima. Nello scrivere invece mi rendo conto di tantissimi, e dico davvero tanti, errori dei quali non riesco ad accorgermi se non rileggendo e rileggendo e rileggendo^n (ed a volte neanche quello basta, cosa che mi ha reso molto insicura perché mi trovo a non avere più la certezza di come si scrive una parola che devo prima cercare su internet e poi trascriverla, e se non faccio "copia e incolla" allora devo guardare quasi lettera per lettera come si scrive, ed involontariamente anche in quel caso sbaglio!). Qualcuno crede che abbia qualche problema di natura neurologica o psichiatrica ? O è solo forma di stress ? O dovrei rivolgermi a qualche specialista ? Ma che specialista ? Grazie per la corte attenzione.
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 993 248
Gentile utente,

Considerato soprattutto l'esame del testo che ha qui scritto, io farei una visita psichiatrica per verificare se per caso soffra di un disturbo che la porta a preoccuparsi in maniera insistita delle sue funzioni mentali, con l'errata percezione di un cattivo funzionamento o la compulsione a controllarsi in maniera allarmata, con la conseguenza di riscontrare anomalie in maniera forzata.

Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini

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dopo
Utente
Utente
Potrebbe spiegarmi meglio ?
Non credo che la descrizione dettagliata di sintomi possa essere sinonimo di disturbi comportamentali, poi non so ...
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 993 248
Gentile utente,

Il modo in cui il paziente presenta sé stesso, i suoi sintomi, etc è un elemento clinico, è un'osservazione di un comportamento di fatto, spontaneo e provocato (domande e risposte etc).
Quindi fa parte degli elementi che si valutano per porre diagnosi.