Sesso

Buongiorno,
Sono una studentessa di 22 anni e conduco una vita normale, nonostante il mio malessere interiore. Soffro perché penso di avere dipendenze affettive. Vivo alla ricerca dell'amore eterno. Detesto le coppie, perché sono gelosa. Esco da casa e penso solo che potrei incontrare la mia Anima gemella. Quando inizio una conoscenza con un ragazzo, Mi fisso su quel ragazzo, inizio a vederlo come un ipotetico marito, inizio a far girare la mia vita intorno a lui (senza però dichiararmi, evitando di spaventarlo). Dopo due storie, ho avuto altre storie, ma niente di stabile, non a causa mia. Il mio problema è che penso che senza amore non si possa essere felici e piango spesso perché mi sento sola, nonostante abbia amici e famiglia che amo. Voglio un fidanzato per sentirmi completa e felice al 100%, è l'unica cosa che mi manca, ma diventa sempre più difficile perché tutti i ragazzi che mi interessano, mi propongono solo sesso, dicendomi di non volere relazioni serie. Questa cosa mi fa soffrire, anche perché puntualmente mi innamoro cercando di fargli cambiare idea, ma loro mi abbandonano. E rimango in un letto SEMPRE SOLA dopo avergli concesso i preliminari del sesso, senza l'atto completo (glieli concedo perché ho paura di perderli). Io non voglio sesso senza amore e appena glielo dico, sembrano accettarlo, accontentandosi di preliminari e sesso orale. Poi continuano a insistere e se dico di no, mi abbandonano. Perché più dico che non voglio sesso senza amore e più mi innamoro di ragazzi che da Me vogliono solo sesso? Io penso di essere più bella interiormente, che esteticamente. Allora perché succede questo proprio me? Perché le ragazze "poco serie" sono amate, invece io o mi accontento del sesso o resterò sempre sola? In attesa di una sua cortese risposta, mi scuso per il disturbo e le auguro una buona giornata.
Cordiali saluti
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.4k 986 248
Gentile utente,

Il pensiero riguardo questo obiettivo sembra un'idea dominante, che crea una questione ancor prima di averla vissuta. Più che innamorarsi, imposta un lavoro su una persona, che molto probabilmente nell'immediato può dare solo un scambio sessuale, questo mi sembra l'aspetto meno anomalo della questione. Il senso che dà al termine amore, cioè quello che Lei cerca, non è qualcosa che può essere "chiesto", se mai trovato negli altri.

Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini

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Utente
Utente
E secondo lei è giusto che io dia a queste persone solo uno scambio sessuale senza prima una normale conoscenza? Perché non vogliono conoscermi per quella che sono, ma a priori mi cercano solo per il sesso? Come dovrei comportarmi? Grazie
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.4k 986 248
Gentile utente,

La domanda "è giusto" non mi riguarda, io faccio il medico. E' certamente poco coerente con quello che Lei cerca, ma questo non riguarda tanto i suoi partner, che cercano e/o accettano i rapporti, anzi vorrebbero andare oltre. Lo stupore sul fatto che un maschio cerchi il sesso non torna, Lei stessa utilizza questa concessione per creare un rapporto di intimità, salvo poi invece interrompere perché mira ad altro.
Su questo vive un equivoco. Nessuno vieta che si abbiano rapporti anche facilmente e si instauri una conoscenza, la tradizione, se così la vogliamo mettere, indica però che se uno mira a selezionare i rapporti per l'interesse che una persona ha per gli aspetti "non-sessuali", non concede subito la parte sessuale. Questo non perché altrimenti il rapporto è "solo" sessuale, ma perché in questo modo non si seleziona alcunché, si segue quella che è la richiesta più probabile del maschio .
La cosa non rappresenta un problema se la persona non investe alcuna aspettativa, e in quel caso ha rapporti ma senza attribuirgli un valore particolare, come possibile primo approccio. Se invece si vuole legare a sé una persona attraverso un immediata intimità sessuale, è qualcosa che non ha molto senso. Doppiamente se poi in realtà questa intimità si interrompe perché si prova disagio, cosa che anch'essa è abbastanza naturale per alcune persone (non sentirsi a proprio agio arrivando subito ad un rapporto sessuale).

A mio avviso è utile che questi aspetti siano chiariti onde evitare che il suo comportamento la porti a fare esperienze inutili o negative, e che sviluppi una ingiustificata "ostilità" verso i rapporti in generale, solo perché li gestisce con una modalità contraddittoria in partenza.
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Utente
Utente
Sì, penso ciò che lei ha scritto. Tuttavia, non so come fare perché più ho bisogno di amore, più trovo solo sesso. Secondo lei come dovrei fare per far affezionare un ragazzo, al di là del sesso? È colpa mia se non vogliono conoscermi? Ho provato a dire di no e a mostrare il mio vero essere, ma sono sempre stata lasciata e mi sento sempre più sola. Grazie per l'attenzione
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.4k 986 248
Gentile utente,

Innanzitutto non ha senso che ipotizzi di far affezionare un ragazzo qualsiasi, questo è un riflesso di un suo bisogno a priori, non si applica a nessuna persona in particolare, e quindi applicarlo a tutti sistematicamente non ha senso.
E' come se non si ponesse il problema di chi le può piacere, ma solo di come fare a farsi volere dagli altri.
Ovvio che il modo più rapido e sicuro, con un uomo, è quello della disponibilità sessuale, ma che c'entra poi con il suo scopo, che è poi quello della maggioranza delle persone, cioè avere una storia ? E' fuori fuoco.
Sarebbe come pagare da bere al bar per stringere amicizie vere.

Così come fa Lei oltretutto si mette in mente che "non vogliono conoscerla", il che non è vero, semplicemente vogliono il sesso il prima possibile, il resto forse e dopo, come spesso accade. Non è una esclusione, solo un intreccio di scopi che non è automatico, ma questo da che mondo è mondo.

Il punto è che sia in grado di partire da quel che vuole Lei, e che non veda questa contrapposizione priva di costrutto tra due esperienze che possono andare in sequenza, in parallelo, in maniera indipendente, etc. Anche Lei non conosce queste persone, e senza conoscerle vorrebbe già "averle" in senso affettivo.
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Utente
Utente
Gentilissimo dottore,
Io penso di sapere cosa cerco in un uomo e questo spesso mi reca problemi. Tutti mi dicono che non troverò mai l'amore eterno, dato che cerco l'uomo perfetto, ma io non la penso così, semplicemente cerco qualcuno di simile a me, con i miei stessi obiettivi. Appena qualcuno mi cerca, io inizio a indagare e a porgli domande per capire se possa essere la persona adatta a me. Le faccio un esempio, se quel ragazzo fuma o non studia come me, io smetto di conoscerlo, proprio perché so già cosa voglio. Di conseguenza, appena trovo un ragazzo con tali caratteristiche, voglio che sia mio e automaticamente mi affeziono, rimanendo poi delusa dalle sue richieste sessuali, alle quali non voglio cedere. Ho deciso di non concedermi fisicamente d'ora in poi, nemmeno al Ragazzo che ho conosciuto un mese fa e che mi piace tantissimo. Penso che resterò sola a vita, comportandomi così, ma non so come fare altrimenti, almeno manterrò la dignità, nonostante la sofferenza che mi accompagna ogni giorno. Cosa ne pensa? Grazie per l'attenzione.
Cordiali saluti
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.4k 986 248
Gentile utente,

L'intesa si prevede per metà, e l'altra metà si scopre, ragion per cui porsi il problema tutto prima diventa un'ossessione di controllo che non serve all'atto pratico. Anche perché le intese perfette non necessariamente lo rimangono, quindi tutta questa fatica per capire se una cosa può iniziare non garantisce alcuna eternità del risultato.

Ancora continua a scindere sesso e amore, secondo una logica che non sussiste, li vede contrapposti o comunque in contraddizione. Non si concede ma dall'altra parte tratta questo aspetto come se dovesse essere uno strumento per fidelizzare una persona a vita.

E' necessario che viva queste cose più realisticamente ed elasticamente, perché così ha dei limiti inutili, controlla il triplo delle cose per poi avere il controllo che hanno tutti, cioè parziale.

Mi farei dare un consiglio tecnico su questo, da uno specialista, visto che anziché sbloccarsi la cosa sembra attorcigliarsi su se stessa.
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Utente
Utente
Gentilissimo dottore,
Ha perfettamente ragione. Ho l'ossessione del controllo. Secondo lei è possibile che questa ossessione sia causata da una dipendenza affettiva, dato che senza amore non mi sento una persona completa? Come potrei "guarire" in modo autonomo? Continuo a scindere sesso e amore perché sono rassegnata al fatto che non potrò mai avere entrambi in una stessa persona. Vorrei solo essere amata, smettere di piangere e di soffrire ogni giorno ed essere trattata dagli uomini, come penso di meritare. Attualmente, purtroppo, non mi è possibile consultare uno specialista, poiché essendo solo una studentessa universitaria, non sono indipendente, a livello economico. Al contempo, cosa potrei fare per stare un po' meglio e per avere la forza di non affezionarmi a questi uomini che mi vogliono solo fisicamente? Mi scuso davvero per il disturbo e la ringrazio infinitamente.
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.4k 986 248
Gentile utente,

Di sicuro quel meccanismo peggiora la dipendenza affettiva, che, ben inteso, è qualcosa che abbiamo tutti in senso quantitativo, ovvero nessuno non ha bisogno di affetto. Il punto è stabilire se il suo comportamento è semplicemente eccessivo o addirittura produce situazioni frustranti senza aumentare però la parte piacevole.

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Utente
Utente
Gentilissimo dottore,
come potrei placare questa dipendenza? Anche perché in generale sono persona indipendente, però quando si tratta di amore, divento vulnerabile e fragile. Secondo lei esiste un modo per non affezionarmi e riuscire a respingere gli uomini che mi vogliono solo fisicamente? Purtroppo in questi ultimi anni ho avuto solo brutte esperienze. Grazie mille e buona serata.
Cordiali saluti
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.4k 986 248
Gentile utente,

Innanzitutto lasciamo perdere termini tecnici che nessuno ha posto come diagnosi, tipo dipendenza. Altrimenti ragioniamo su categorie che nessuno ha stabilito siano quelle in atto.

La domanda risente dell'impostazione mentale di ora, pone delle questioni che non sussistono.

Perché non dovrebbe affezionarsi ?
Perché dovrebbe respingere persone senza contare la variabile del suo desiderio ?
Sono questioni monche, tutte incentrate su come Lei vive l'altro. L'identità dell'altro è indefinita.
Le brutte esperienze servono a capire come non procedere, non a escludere tutti gli elementi di quell'esperienza in blocco.

Quindi parta dalla considerazione della sua diagnosi, e poi le sarà spiegato cosa può fare per modificare questa piega presa dalla sua mente.
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Utente
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Gentilissimo dottore,
buongiorno.
Semplicemente penso che sia più semplice vivere senza affezionarsi, anche perché quando mi affeziono do tutta me stessa agli altri e ora sono stanca di soffrire e di essere trattata come un oggetto dagli uomini. A volte vorrei parlarne con qualcuno, ma penso che nessuno possa capire come mi sento. Forse è meglio sopprimere i miei desideri e spegnere per un po' di tempo i sentimenti, sarebbe bello riuscirci. I suoi consigli mi stanno facendo riflettere, pertanto grazie mille.
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.4k 986 248
Gentile utente,

Come le dicevo, questa è la conclusione (disfunzionale) che è dettata da questa impostazione mentale.

Se uno ha paura di cadere vive senza camminare ? Soluzione logica e possibile, ma non funzionale.

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Gentilissimo dottore,
Lei ha ragione, ma Io mi sto rassegnando, al pensiero di non poter avere la felicità e l'amore che hanno gli altri. Ho smesso anche di uscire con i miei amici fidanzati, perché purtroppo la loro felicità mi rende ancora più triste. Mi dispiace anche per la mia famiglia, mia mamma avverte la mia solitudine interiore, causata dalla mancanza di amore, ma non può colmato neanche lei. So che lo conosco da poco, ma mi sento già molto legata al ragazzo che ho frequentato per un mese e che ha smesso di cercarmi quando gli ho spiegato che non faccio sesso con il primo che capita. Dunque capisce perché non voglio più affezionarmi? Grazie.
Cordiali saluti
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Utente
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Buongiorno,
Ho cercato di lasciarmi andare, ho continuato a vedermi e sentirmi con il ragazzo che mi piace e lo abbiamo fatto. Abbiamo fatto sesso, lui è sparito e ora sono distrutta e mi sento persa. Ho gettato i miei valori per un ragazzo così.
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.4k 986 248
Gentile utente,

Il consiglio era di rivolgersi a uno specialista e di farsi indicare se esiste una cura adatta al tipo di problema.
Per ora vedo solo la ripetizione delle stesse modalità, ne parla come se la via d'uscita fosse la porta d'ingresso nel problema.