Sospetto di doc e ossessioni ricorrenti

Buonasera dottore, la contatto in quanto da circa 5 anni a questa parte, è nata in me la paura/convinzione ossessiva di soffrire di qualche disturbo mentale, avendo già avuto in famiglia persone con problematiche simili. Se volessi riassumere gli ultimi 5 anni potrei dire che dai 12 anni in poi ho cominciato ad alternare sintomi acuti e probabilmente da me ingigantiti che potessero ricondurmi ad una malattia mentale. Sono partita dalla bulimia col vomito autoindotto, all'anoressia col rifiuto del cibo e la perdite di peso, all'autolesionismo infliggendomi lievi ferite da taglio o lievi ustioni, agli attacchi di panico in luoghi affollati o la claustrofobia negli spazi chiusi. C'è stato poi il periodo in cui credevo di essere omosessuale, successivamente quello in cui pensavo di essere bipolare, poi ancora quello in cui pensavo di soffrire del disturbo di personalità borderline in cui non mi imponevo alcun freno. Arrivata infine a percepire allucinazioni uditive come sintomo di schizofrenia, mi sono resa conto che lo schizofrenico non si accorge di esserlo dunque qualcosa nei miei calcoli era sbagliato. Mi sono così rivolta ad uno psicologo, ma nonostante il percorso durato un anno, non ho concluso granché. In compenso però posso dire di essermi resa conto di essermi inconsciamente procurata da sola tutti i sintomi sopra descritti. Davanti alla prova evidente che non ero "matta" ho cominciato allora a convertire la mia ipocondria a livello psichico in ipocondria fisica e a soffrire di disturbi gastrointestinali, reflusso, nausea perenne, mal di testa continui ecc ecc. I problemi di stomaco mi hanno allora reso quasi impossibile una digestione e un'alimentazione normale, per cui mi sono rivolta ad un gastroenterologo che ha etichettato i miei sintomi come psicosomatici, mettendoli a tacere con bustine a base di melatonina che non hanno fatto altro che indurmi a dormire e a stare a letto.
Dopo 5 anni quindi la mia domanda è :
È possibile che io soffra di un disturbo ossessivo compulsivo che mi porti continuamente a ricercare in me la pazzia
o questo è solo l'ennesimo mio tentativo di omologarmi ad una "malattia mentale"?
Potrò con la crescita e la maturazione sconfiggere le mie ansie e trovare un equilibrio tipico di un " normale" adulto?
La ringrazio per un'eventuale risposta.
Distinti saluti.
[#1]
Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 993 248
Gentile utente,

Alla fine, facendosi ogni diagnosi possibile, chiaramente una potrà anche essere giusta.

Ma invece in tutto questo nessuno psichiatra le ha mai fatto una diagnosi ?

Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini

[#2]
dopo
Utente
Utente
Non mi sono mai recata da uno psichiatra in quanto in famiglia questo mio squilibrio, se così possiamo definirlo, da una parte è stato sminuito come "ricerca di attenzione" tipica degli adolescenti, dall'altra è stato etichettato come la manifestazione di caratteri eretidari generando paura e la rievocazione di ricordi spiacevoli.
Sono stata dallo psicologo però, con cui ho intrapreso un percorso della durata di un anno. Ma ogni qualvolta ho richiesto una diagnosi, mi è stata rifiutata poichè a detta del terapista la mia richiesta era frutto delle mie ossessioni dunque non andava assecondata.
Ora non so più cosa pensare, non mi è possibile consultare uno psichiatra al momento, ma spero vivamente che in un futuro quando avrò acquistato la mia indipendenza, potrò chiarirmi le idee su questa questione che da sempre mi affligge.
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dopo
Utente
Utente
Secondo lei sarebbe meglio assecondare tutto ciò nella speranza che sia qualcosa di passeggero o approfondire?
[#4]
Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 993 248
Gentile utente,

Siamo fuori strada. Una visita psichiatrica è più che indicata.

Non serve approfondire né assecondare, serve trattare questi meccanismi per farli recedere.
Esistono trattamenti standard per questo, che funzionano.
[#5]
dopo
Utente
Utente
Grazie mille per il consiglio.
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