Attualmente per sono finito in un senso di vuoto

Salve, ho 22 anni e a fine settembre ho avuto un attacco d'ansia (andavo in fissa per mancata eruttazione), ho sofferto già in passato di sporadici attacchi d'ansia, ma col il passare dei giorni ho iniziato a pensare di avere la depressione e si è instaurato in me un senso di angoscia e apatia.
Ho iniziato un trattamento psicoterapeutico dove mi è stato detto di non avere la depressione (ma un lieve disturbo ossessivo-compulsivo), ma di essere in uno stato depressivo dovuto al fatto che da anni non faccio niente nella mia vita (orari sballati e continuo tempo libero). Con il passare delle settimane l'angoscia è andata quasi via del tutto, la mia vita sociale non ha mai avuto arresti ed è andata avanti come sempre (se non lo raccontassi nessuno se ne accorgerebbe). Attualmente però sono finito in un senso di vuoto, con questa apatia che non mi fa "sentire" le cose che faccio o le persone (ragazze), questo mi causa malessere e spesso incide sul mio umore. Mi sembra di non vivere a volte, nonostante esca di casa. (Ho iniziato teatro, calcio, uscite con amici, ragazze).
Non riesco a capire di cosa si tratta precisamente, anche perchè a volte si instaura un pensiero fisso.
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 990 248
Gentile utente,

Non si è capito molto, il che probabilmente conferma che abbia un disturbo ossessivo come indicatole.
Con che tipo di intervento psicoterapico quindi lo sta curando ?

Dr.Matteo Pacini
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dopo
Utente
Utente
Salve, faccio da quasi 2 mesi colloqui settimanali con una terapeuta psico-comportamentale, per ora mi ha chiesto di riferirle tutte le sensazioni che provo durante la settimana.
Ho provato a consultare anche il mio medico, ma mi ha prescritto la venlafaxina, ma consultandomi con la mia psicologa mi ha consigliato di non assumerla dato che a suo dire, non ne ho bisogno. Ora lamento solo questa presunta apatia, che mi impedisce di provare sensazioni.
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 990 248
Gentile utente,

La psicologa non ha competenza alcuna sulle terapie psichiatriche, e mi meraviglio che esprima dei pareri addirittura equivalenti a prescrizioni (in questo caso di non seguire delle cure prescritte da altri).
Ma Lei perché chiede indicazioni ad un medico (il suo) per poi far riferimento ad altri che non hanno competenza in merito ? Non vedo il senso di questo comportamento.
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Utente
Utente
Ho preferito chiedere consulto alla mia psicologa, dato che stavo affrontando una terapia e mi sembrava giusto chiedere il parere.
Premetto che anche a me un antidepressivo sembra esagerato, anche se il mio medico me l'ha prescritto in dosi minime e per un mese soltanto. Io più che altro ho letto che la venlafaxina ha effetti indesiderati e provoca dipendenza.
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 990 248
Gentile utente,

Beh certo, se una cura è esagerata per curare, siamo messi bene come ragionamento. In linea con altri luoghi comuni e pregiudizi utili a chi non vuole prendere nulla, tipo "provoca dipendenza". Ha effetti indesiderati, sì, non garantiti, e come qualunque cosa, psicoterapia inclusa.

Ecco, per un mese in dosi minime non ha il minimo senso invece, perché ci impiega un mesetto a iniziare a funzionare, quindi direi che qui c'è una grandissima confusione. Che il medico abbia detto di usare l'antidepressivo per un mese, vorrebbe dire che non ha idea di come funzioni, forse vi siete capiti male.

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Utente
Utente
Si infatti penso vado fatta un pò di chiarezza, anche perchè io giorno dopo giorno sento di stare meglio, ho solo il problema di questa assenza di sensazioni.
La ringrazio.
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 990 248
Gentile utente,

Quello che riferisce sopra non è una dichirazione di benessere. Non stiamo forse parlando di un sintomo corrispondente al contenuto del pensiero.
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Utente
Utente
Si in effetti si, però fortunatamente non incide sulla mia vita, aumenta durante la sera, quando non esco e rimango a casa.
A tratti mi sembra di fare le cose per pilota automatico, spero sia stato solo il trauma per l'attacco di panico, dato che l'ho vissuto come una tragedia.
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 990 248
Gentile utente,

A Le il giudizio su quanto la cosa le dia fastidio, ma il resto sono inutili interpretazioni, quello che conta sono i limiti che il suo stato le dà.