Utilizzo quantitativamente e qualitativamente alterato della fluoxetina

Ho iniziato nel 2012 una cura a base di fluoxetina prescrittami da uno psichiatra per un disturbo depressivo. Da allora ho seguito la terapia a fasi alterne nel senso che per alcuni periodi prendevo il farmaco regolarmente, per altri periodi (molti dall' inizio della terapia a ora) invece prendevo le pastiglie in modo discontinuo: 1 giorno assumevo il farmaco, i 3 giorni seguenti no, poi altri 2 giorni si, altri 3 giorni no, 1 si, 1 no e cosi via ed anche non sempre allo stesso orario. Inoltre dal punto di vista quantitativo la terapia non è mai stata uguale: inizio a 20 mg, aumento a 40 mg deciso dallo psichiatra, poi riduzione a 20, poi interruzione della cura per giorni, poi di nuovo ripresa della terapia con 30 mg. Vorrei sapere quali possono essere ,e se ci sono state , conseguenze a livello cerebrale causate da questo scorretto utilizzo del farmaco nel tempo:
1)usare il farmaco in questo modo ha rovinato i miei neuroni?
2)ha creato danni irreversibili sia dal punto di vista organico che dei circuiti cerebrali del mio cervello?
3)Volendo chiudere con questo farmaco, come dovrei sospenderlo ?cioè gradualmente o tutto d'un tratto? Potreste suggerirmi come farlo?
Inoltre la fluoxetina come effetti collaterali si associa a deficit cognitivi riguardanti linguaggio, memoria e concentrazione? dal momento che ad esempio non riesco a trovare le parole giuste da inserire in una frase nel senso che ho la sensazione di avere la parola sulla punta della lingua ma non mi viene, la memoria è calata molto, dimentico le strade da fare o percorsi alternativi da fare, ci vuole molto per ricordare i nomi di alcuni oggetti ,persone, fare calocoli a mente e ragionamenti . Insomma il mio cervello risulta rallentato? Potreste rispondermi grazie?
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 990 248
Gentile utente,

Verosimilmente si è fissato su alcune sue funzioni mentali, dopo di che le è venuto in mente che dipenda da questo o quel fattore, anche in maniera incongrua.
L'effetto più verosimile de non aver preso la dose efficace è ce non abbia funzionato bene, e infatti da questo tipo di ragionamenti si direbbe che vi siano dei sintomi ossessivi, che varrebbe la pena di far rivedere.
Non vedo perché pianificare in autonomia di sospendere una cura anziché, come logica vorrebbe, di mettersi a farla bene risentendo il medico magari.

Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini

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Dr.ssa Franca Scapellato Psichiatra, Psicoterapeuta 3.9k 196 21
Assumendo la fluoxetina in questo modo ha semplicemente assunto dosi non terapeutiche, come le aveva già risposto il dottor Ruggiero un paio di mesi fa. Dosi non terapeutiche significa che può avere effetti collaterali e nessun vantaggio.
"Volendo chiudere con questo farmaco" bisogna parlarne con chi glielo ha prescritto, tanto più che in altri suoi post riferisce una patologia neurologica che potrebbe controindicare l'uso di fluoxetina.
Una volta per tutte: la fluoxetina non ha fatto danni ai suoi neuroni, è una terapia che alcuni assumono per anni per curarsi, ma la cura va prescritta e seguita da uno specialista se c'è un'indicazione per farla.

Franca Scapellato

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dopo
Attivo dal 2016 al 2021
Ex utente
Ho notato i problemi cognitivi sopra descritti da quando ho iniziato ad usare la fluoxetina insieme ad altri farmaci quali ox carbazepina e clobazam per una concomitante epilessia focale idiopatica solo che non riesco a rendermi conto se questi deficit cognitivi appartengano alla sfera neurologica intesi come conseguenza della patologia Oppure come conseguenza della sfera psichiatrica oppure ancora come semplici effetti collaterali dell uso di sostanze attive sul sistema nervoso cioè i due antiepilettici e L anti depressivo. Non riesco inoltre a credere che una cura a base di fluoxetina eseguita in maniera così disordinata non abbia portato sofferenze ai miei neuroni dal momento che anche se profano in materia non credo sia salutare per il cervello funzionare un giorno due o tre con i meccanismi cerebrali sui quali agisce la fluoxetina ed altri giorni con meccanismi cerebrali non posti però sotto gli effetti della fluoxetina. Grazie per le risposte precedenti.
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 990 248
Gentile utente,

Sembra non aver minimamente letto la risposta.

"Non riesco inoltre a credere che una cura a base di fluoxetina e..."

Nessuno ha peraltro argomentato questa sua ipotesi, che rimane una sua fissazione, in cui non crederà magari, ma sui cui continua a ragionare a vuoto.
[#5]
dopo
Attivo dal 2016 al 2021
Ex utente
Gent.mo dott pacini potrebbe almeno togliermi il dubbio che sopra ho espresso riguardo la natura dei deficit cognitivi cioè se neurologici o psichistrici o effetto dei farmaci???Colgo L occasione per chiederle, nel caso in cui questi disturbi siano conseguenza di epilessia ,sono irreversibili o passano con il tempo??? Inoltre potrebbe spiegarmi se questi disturbi cognitivi tipo non mi vengono le parole giuste da dire nelle frasi, dimentico le strade da fare, alcuni nomi delle persone, la memoria è calata ... sono gravi??? Possono essere conseguenza di un cervello rovinato da 4-5 crisi epilettiche???
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 990 248
Gentile utente,

No, non è un dubbio da togliere con le risposte, è un dubbio da togliere curandosi meglio.
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dopo
Attivo dal 2016 al 2021
Ex utente
Gent.mi dottori, dal momento che ho assunto frisium 10 mg la sera prima di andare a dormire, vorrei sapere se è vero che le benzodiazepine danno effetti collaterali sul piano mnesico-cognitivo che sono SOLO PARZIALMENTE REVERSIBILI al momento della sospensione del farmaco?
Il tolep invece alla dose di 750 mg al giorno quanto è "pesante" a livello di effetti collaterali sul piano cognitivo?
Secondo la vostra esperienza quale dei farmaci (tolep o frisium) è maggiormente responsabile in casi di ridotte performance cognitive? grazie.
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 990 248
Gentile utente,

Non è questo il discorso sulle benzodiazepine, non so cos'abbia letto. Un'amnesia indotta anche da singola assunzione può essere definitiva (non si ricordano alcune cose, e non è detto che in seguito torni alcun ricordo), mentre nell'assunzione continuativa ci sono altri problemi.

Il termine "pesante" è vago. Il tolep sul piano cognitivo non è tra i medicinali più pesanti, comunque, volendo accettare questo tipo di concetto.

Sembrano però domande generiche un po' a vuoto che non possono darLe alcun tipo di informazione diversa da quella che può ipotizzare già da solo.
[#9]
dopo
Attivo dal 2016 al 2021
Ex utente
Gent.mo dott mi ha detto che all assunzione continua di frisium( nel mio caso 10 mg per 2 anni, poi diminuzione a 5 mg per altri 1 anno e mezzo) subentrano altri problemi: quali sono???questi problemi di cui parla sono legati al piano cognitivo??? Ho paura che il frisium abbia portato effetti collaterali sul piano cognitivo non più reversibili: lei cosa ne pensa??? E della fluoxetina invece, interferisce( nel senso da effetti collaterali) in maniera più o meno " pesante" con memorie concentrazione e attenzione??? Grazie
[#10]
Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 990 248
Gentile utente,

chi lo ha detto ? Senta, lei è lì che si preoccupa a senso unico di una cosa. Lasci perdere.
Ha ridotto un sonnifero, ora presumo che lo debba poi ridurre ancora per toglierlo.

Lei sostanzialmente si sta fissando sul tema "problemi cognitivi", se non per un farmaco per l'altro. Questo aspetto, così gestito, non è un ragionamento su un problema ma un modo di alimentare delle ipocondrie.
[#11]
dopo
Attivo dal 2016 al 2021
Ex utente
Gent.mo dott pacini, avrei soltanto bisogno di avere una risposta circa L influenza della fluoxetina a livello delle facoltà cognitive in modo da riconoscere definitivamente, in caso positivo o negativo, se effettivamente queste ridotte performance che lamento siano di natura farmacologica: per questo le ho chiesto che ruolo hanno sul piano cognitivo tolep, che mi ha riferito non essere pesante, frisium, che ho già sospeso da 1 anno ma in realtà usato come anti epilettico e non sonnifero ,e fluoxetina. Questo perché non riesco ad inquadrare ancora in maniera chiara la situazione, forse un po' confuso dai troppi concetti letti. Per questo le chiedo gentilmente di aiutarmi a fare chiarezza circa gli effetti collaterali sul piano cognitivo ,se presenti, di frisium e fluoxetina: potrebbe illustrarmeli farmaco per farmaco???
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 990 248
Gentile utente,

No, avrebbe bisogno di allentare questa fissazione a senso unico su una questione vaga. Esattamente, leggendo e documentandosi si è confuso, e insistendo ancora peggio che mai, non sta capendo il senso della cosa.
Ci mancherebbe che ora si scendesse nel dettaglio facendo una trattazione degli effetti farmaco per farmaco.

Per arrivare a stabilire cosa ? Che "potrebbe essere ?" (perché questa è l'unica risposta eventuale). E poi, qualcuno le ha detto che ha delle performance ridotte, perché anche questo non è detto.
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