Chiuso in casa dall'adolescenza, sono in un limbo e ciò che ne è al di fuori non mi stimola più

Fin dal 1 anno delle medie, vengo preso di mira nella mia classe sfociando in atti di bullismo, psicologici e fisici sia dai miei compagni di classe che da alcuni professori i quali preferivano prendersela con me piuttosto che con i bulli. In quei 3 anni ho passato quasi tutti i pomeriggi a studiare, diventando quindi anche il primo della classe - non che fosse difficile in quel contesto - attendendo la fine di quell'incubo. Sono sempre stato un tipo chiuso, non mi è mai piaciuto sfogarmi o lamentarmi con altre persone, è qualcosa più forte di me.. in quei momenti mi sento come se mi stessi autocommiserando all'occhio dell'interlocutore, che probabilmente è infastidito e pensa: "tutti abbiamo problemi"; in alcuni casi è così, in altri no, ma comunque non riesco a fare a meno di non sfogarmi con nessuno. Non avendo detto mai nulla a mia madre, i problemi sono iniziati soltanto con i miei "filoni" a scuola, ma alla fine ho concluso le medie nonostante le varie assenze. Da quel momento in poi mi sono chiuso in casa, mio padre in 2° superiore a causa di un ictus è diventato infermo mentale ed amici o altri parenti non ne avevo, quindi nessuno mi ha scrollato più di tanto. Fino ai 16 anni e mezzo ho passato il tempo fra letto serie tv ed anime stanco dei rapporti umani, poi ho iniziato anche a provare a socializzare su Internet, con scarso successo. Sia in caso di hobby o per problemi comuni, sono più un ascoltatore e quindi non entro in intimità con nessuno. Sempre in quel periodo è iniziato l'inferno: insonnia continua, iniziano i primi problemi di mal di schiena, dopo anche di cervicale ecc.. fino a che non si è aggiunto un mal di pancia perenne, con sollievo soltanto quando vado in bagno e finché non rimangio qualcosa. Una delle croci più pesanti e che mi ha reso sottopeso. Per metà della mia vita non ho vissuto e la paura di interagire con le persone - uscire di casa ancora riesco ogni tanto - è fortissima. Vivere normalmente quasi non mi interessa più, avere una ragazza o uscire con gli amici al bar non sono nemmeno cose che mi ingelosiscono.Uno dei miei problemi è la mia mancanza d'affetto enorme, vorrei tantissimo parlare con qualcuno, una carezza, ma ora sono gli ultimi dei miei problemi: insonnia sopratutto, non mi fa vivere neanche a casa", forse cosa che mi ha reso più disperato di prima. Ma non so davvero come muovermi, amici o parenti - giusto mia madre dipendentemente dall'umore - non ne ho, soldi da spendere qualcuno, dopotutto ne ho mai chiesti se non per l'ADSL. Chiedo quindi un consiglio su come muovermi
Il CSM? So che le visite sono mensili, ed ho la sensazione che finirò con qualche farmaco prescritto, qualche consiglio vago e l'appuntamento al prossimo mese. Allo stesso tempo so che ormai ho 18 anni e giustamente dovrei smuovermi io, da solo in qualche modo, ma vi giuro dal profondo del cuore è una cosa che non riesco nemmeno a spiegare è come se mi sentissi alienato da questo mondo.

Grazie mille per qualsiasi consiglio e delucidazione.
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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 41.1k 1k 63
Si rivolga ad uno psichiatra dal vivo per capire se vi siano effettivamente delle condizioni cliniche da valutare e trattare.

Dr. F. S. Ruggiero

http://www.francescoruggiero.it

https://wa.me/3908251881139
https://www.instagram.com/psychiatrist72/

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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 993 248
Gentile utente,

Per farsi diagnosticare e indicare le cure possibili può rivolgersi a chi crede. Non c'è una frequenza fissa di visite, si stabilisce in base al tipo di trattamento e ai tempi per valutare i cambiamenti.

Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini

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dopo
Utente
Utente
Grazie mille, a questo punto credo che tenterò andando al Centro Salute Mentale come avevo teorizzato., cui avranno sicuramente uno psichiatra.

Ancora grazie
Bullismo

Il bullismo comprende una serie di comportamenti violenti intenzionali di tipo fisico o verbale ripetuti nel tempo nei confronti di una determinata persona. Si può manifestare anche in modo virtuale online e sui social network (cyberbullismo).

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