Avversione ingiustificata verso l'intera famiglia

Egr. Dottori, buonasera.
Abito in una villetta con i miei genitori; gli altri 3 appartamenti della villetta sono abitati dalla mia nonna materna di anni 82 e dai miei due zii materni (uno sposato e uno single).
Siamo molto preoccupati per lo zio single, 62 anni, da sempre con un carattere particolare, ma che negli ultimi mesi sta peggiorando notevolmente.
Questi non è mai stato un tipo particolarmente socievole, ma da qualche anno, in seguito al fallimento della società per la quale lavorava, si è chiuso sempre di più, iniziando a manifestare comportamenti particolari.
Nello specifico, se prima comunque ci salutava o scambiava due parole quando ci si incontrava, adesso non solo si rifiuta di salutarci, ma addirittura ci caccia se andiamo a trovarlo. Ha detto che non vuole vederci, sebbene non sia accaduto nulla di sgradevole tra noi.
La nostra paura è che questo peggioramento possa degenerare in aggressività, poichè le ultime volte che mia madre o mia nonna hanno provato a fargli visita gli ha urlato contro come un forsennato e poichè in gioventù è arrivato anche allo scontro fisico con il padre (ora morto da 17 anni). A mia nonna ha dichiarato che finchè non gli accorderanno la pensione l'avrà col mondo intero. Premetto che ha sempre sofferto di quelle che credo siano manie di persecuzione: si sente spiato e sparlato da tutti. Purtroppo è una persona sola e si sta isolando sempre di più. Ha uno o due amici e non so come vadano tra loro i rapporti.
Di seguito elencherò alcuni dei comportamenti che ci preoccupano:
- ha iniziato a tirare uova, pensando che non lo vedessimo, davanti al cancello della villetta, prima nel lato interno, poi in quello esterno. I primi lanci distavano settimane gli uni dagli altri, fino ad arrivare ad un uovo al giorno e addirittura a tre uova nello stesso giorno. Dopo che mia nonna è andata a dirgli che l'ha visto, ha negato e l'ha cacciata di malo modo, ma ha smesso di tirarle;
- quando esce l'auto dal garage romba con il motore a folle in maniera assordante;
- pubblica su facebook post ricorrenti, circa 5 o 6 volte gli stessi post. Preciso che, nel tempo in cui ancora c'era un dialogo tra noi, lui millantava di assurdi messaggi che postava all'indirizzo di persone che avrebbero dovuto capire quanto sottointeso; in realtà era assolutamente impossibile. Il significato riusciva a trovarlo solo lui.
Inoltre qualsiasi tipo di post pubblicassero i suoi contatti lui pensava che fosse rivolto contro di lui, anche nonostante i miei tentativi di spiegare il fraintendimento;
- pubblica post su facebook e successivamente li cancella, spesso contengono riferimenti ai nomi di mia madre e mio padre.
Mi rendo conto della difficoltà di delineare un quadro clinico dalle poche informazioni fornitevi, ma spero vivamente che alcuni atteggiamenti ricorrenti possano essere inquadrati in determinate patologie e di potere così ricevere utili consigli sul modo di affrontarle.
Grazie in anticipo per le risposte. Cordiali Saluti
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Dr. Vassilis Martiadis Psichiatra, Psicoterapeuta 7.3k 161 83
Non solo è difficile delineare un quadro clinico, ma impossibile senza valutare direttamente la condizione clinica. Gli elementi di sospettosità, chiusura e le altre "bizzarrie" potrebbero essere indice di un disagio psichico e per questo motivo potrebbe essere utile segnalare la situazione al centro di salute mentale della zona di residenza per valutare l'opportunità di una valutazione specialistica diretta.
Cordiali saluti

Dott. Vassilis Martiadis
Psichiatra e Psicoterapeuta
www.psichiatranapoli.it

[#2]
dopo
Utente
Utente
Gentile Dr. Vassilis Martiadis, innanzitutto la ringrazio per la velocissima risposta.
Ma se segnalassimo la situazione al centro di salute mentale, ed optassero per una valutazione specialistica diretta, lui dovrebbe essere consenziente? Il problema è che non vuole vederci neanche se gli portiamo qualcosa, figuriamoci se lo invitiamo a sottoporsi a una visita.
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Dr. Vassilis Martiadis Psichiatra, Psicoterapeuta 7.3k 161 83
Non lo inviterete voi, ma se vi fossero le condizioni, il centro di salute mentale può avviare le procedure per un accertamento sanitario obbligatorio che è uno strumento di legge che obbliga una persona a sottoporsi obbligatoriamente ad una visita medica.
Cordiali saluti