Astinenza da rivotril

Salve, sono un ragazzo di 27 anni e vi ringrazio in anticipo della risposta.

Nel 2005 ho cominciato ad assumere Rivotril (8 mg al giorno!) a seguito di sbalzi di umore, ansia e quasi-depressione. In precedenza ho avuto 4 ricadute di Disturbo ossesivo-compulsivo, 1 volta scomparso da se, 1 volta curato col Anafranil e 2 volte con Sereupin. Questo, cmq, è storia, nonostante ciò sto ancora attento a vari sitomi.

Passiamo al punto. Ho assunto 8 mg di Rivotril per 2 anni di seguito, ogni giorno. A gennaio 2008 ho cominciato a sospendere gradualmente, visto che la mia vita mentale è soddisfacente. In media, fino ad oggi, ho tolto 1-2 quarti di compressa al mese ed oggi sono finalmente all'ultimo quarto (0,5).

Se la mia vita mentale è decisamente migliorata, quella fisica non proprio così.
Man mano si sono susseguiti i seguenti sintomi.

1) articolazioni schricchiolanti
2) episodi di dolore articolare
3) rigidità muscolare
4) formicolio alla lingua
5) forti dolori agli occhi
6) ed ora, ultima novità, sfogo cutaneo sulla faccia (piccoli puntini rossi)

Ho fatto tutti gli esami possibili ed immaginabili, tutto negativo. Il mio medico di base ne ha dedotto che si tratta di astinenza, dallo psichiatra non ci vado più perchè non ne sento il bisogno (e mi creda, per natura io dai dottori ci vado molto volentieri! - anche troppo per la mia età).

In compenso, nessuna ansia e cose del genere - soltanto il nervosismo derivante da tutti questi acciacchi.

Mi rendo conto che Lei non è un veggente e neppure può esserlo, ma, visto ciò che ho descritto sopra, saprebbe indicarmi relativamente quanto tempo ci vorrà prima che stia di nuovo bene con il proprio fisico?
... sto scrivendo perchè sono esasperato...

Le auguro un felice anno nuovo!

[#1]
Dr. Tommaso Vannucchi Farmacologo, Psichiatra, Tossicologo 7.6k 389 1
Gentile utente,mi permetta di sottolinearle che un trattamento del genere non lo può effettuare da solo senza l'assistenza di uno specialista; è vero che alcuni sintomi da lei riportati possono raffigurarsi in na sindrome "simil astinenziale" da Rivotril(anche se non specifica da quanto tempo sta assumendo il dosaggio di 0,5 mg) ma è anche vero che possono essere manifestazioni somatiche di un disagio psichico (anche se riferisce di stare bene)solo la valutazione di uno specialista potrà dirimere questo dubbio considerato il fatto,come lei riferisce,soffre di un disturbo ansioso di tipo ossessivo compulsivo;con il fai da te normalmente si rischia di fare più danni!

Tommaso Vannucchi

[#2]
Attivo dal 2007 al 2012
Psichiatra, Psicoterapeuta
Mi sembra strano un Disturbo Ossessivo-compulsivo che guarisce e riappare (?) e viene trattato come mantenimento con il Rivotril (?).

Con queste informazioni sinceramente ho difficoltà a darle consigli, ma certamente, qualora la diagnosi fosse questa, il trattamento elettivo non potrà che essere:

1) Psicofarmacoterapia su base antidepressiva (fluvoxamina, paroxetina, clomipramina, etc.)

2) Psicoterapia, meglio se ad orientamento cognitivo-comportamentale.

La presa in carico comporta un controllo più assiduo per i primi sei mesi di terapia e di psicoterapia, quindi un trattamento farmacologico di mantenimento per evitare le ricadute, sempre a base antidepressiva.

Saluti e auguri di buon anno.
[#3]
Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 990 248
Gentile utente,

Il rivotril, tra le benzodiazepine, è quella che però è stata anche segnalata per proprietà di stabilizzazione dell'umore. Induce assuefazione come le altre, ed è anzi la più potente, quindi va ridotta molto più lentamente delle altre e gli effetti astinenziali iniziano più tardi e durano più a lungo. In ogni caso, il punto che non torna è il mantenimento con questa dose per un disturbo ossessivo compulsivo può aver avuto senso come approccio a forme resistenti, o se vi era stato un abuso di tranquillanti con dei connotati di dipendenza. La valutazione se sia il caso di ridurre e sospendere non deve essere fatta in autonomia da lei, perché qualcuno deve indicarle schemi e modalità. Inoltre, se il rivotril è stato mantenuto perché serviva a qualcosa, si dovrà ragionare (con un medico) sul fatto che quel qualcosa si sia estinto oppure no, e non solo per il fatto che si sta bene (questo non vuol dire che la malattia sia guarita).
Se a questo punto è arrivato alla fine (ultimi 0,5 mg) è necessario che però vada dallo psichiatra e si faccia dare un giudizio sia sull'opportunità di averlo tolto (in linea generale sì, a meno che non fosse stato tenuto per una ragione precisa) e sul da farsi in merito ai sintomi di ora. Tenga presente che gli ultimi mg producono un'astinenza più consistente dei primi, perché la curva dose-effetto non è lineare quando si raggiungono alte dosi.

Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini

[#4]
dopo
Attivo dal 2007 al 2008
Ex utente
Vi ringrazio delle risposte!

Vedo che non mi sono spiegato bene.

1) Il DOC l'ho curato com:
- prima volta: nessun farmaco, è sparito con supporto psicologico.
- seconda volta: Anafranil (triciclico) + supporto psichiatrico (1 volta a settimana) (assunzione farmaco per 11 mesi)
- terza volta: Sereupin (paroxetina) + supporto psichiatrico (1 volta a settimana) assunzione farmaco per 9 mesi)
- quarta volta: Sereupin (paroxetina) + supporto psichiatrico (1 volta a settimana) + mantenimento per due anni

Insomma, dall 97 al 2008 ci andavo dallo psichiatra ogni settimana (non è che prendevo farmaci giusto così, per scherzo)+ medico di base con test del sangue ogni 6 mesi.

Nel 2004 ho cominciato ad avere sbalzi di umore e di conseguenza all' inizio del 2005 4X2mg di Rivotril al giorno (quando ho già smesso, concordando con lo psichiatra, con gli antidepressivi). Nel 2008 (all'inizio), visto che mi sono ristabilito (il medico anche concordava), visto che IO mi sentivo bene, nessun sbalzo d'umore) ho cominciato a scalare la dose sotto il controllo dello psichiatra (SEMPRE). Ad, agosto-settembre la mia necessità di andare dallo psichiatra si è dilatata da una volta alla settimana ad una volta ogni due mesi, visto che con la mia psiche ci sto più che bene. Ho richiesto informazioni su questo sito forse perchè sull'assuefazione su Rivotril lo psichiatra è un po' evasivo - per non spaventarmi).

Mi scuso se ho creato confusione - dovevo essere più chiaro.
Felice anno nuovo a tutti!
P.s. Grazie per le numerose risposte.
[#5]
Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 990 248
Non è che ci sia niente di cui spaventarsi, più che altro non è chiara l'indicazione. Il DOC ha avuto la sua cura, se c'era un problema di disturbo bipolare il rivotril è un'alternativa atipica, ci sono farmaci più classici. Il fatto che si sia ristabilito è un bene ma non un criterio per ridurre e sospendere il trattamento. Le confermo che se la funzione del rivotril era quella di stabilizzante dell'umore, una ragione c'era a monte, che non sappiamo se si sia estinta o meno. Se vi era una diagnosi di disturbo dell'umore, tipicamente non si è estinta, è soltanto latente perché curandosi la malattia è regredita in termini di attività, ma la sua cronicità non è cambiata. Mancando la diagnosi, non si può dire di più.
La frequenza di una volta la settimana a cosa era dovuta ? Psicoterapia ?
[#6]
dopo
Attivo dal 2007 al 2008
Ex utente
Esatto, psicoterapia.
[#7]
Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 990 248
Ok, chiaro. Valgono quindi le osservazioni precedenti.