Le allucinazioni sono sempre un sintomo

Ho una sorella di 23 anni. Le fu diagnosticato il disturbo borderline di personalità, ma ultimamente non è seguita da nessuno. Giorni fa mi ha riferito di aver sentito per un mesetto una voce incessante che le poneva delle domande. Inoltre, una volta ha pure sentito due uomini litigare e una voce che le faceva un complimente. Io sono preoccupata anche perchè una sera lei si è messa a parlarmi, convinta che io le avessi fatto una domanda, ma io non avevo aperto bocca.
Desidero sapere se le allucinazioni sono sempre un sintomo di una malattia psichiatrica e se sì, quale.
Grazie
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Dr. Vassilis Martiadis Psichiatra, Psicoterapeuta 7.3k 161 83
Allucinaziooni di questo tipo sono indice di disturbi psichici di portata tale da richiedere necessariamente l'intervento di uno specialista in psichiatria. Il ritardo nella diagnosi e nelle cure può contribuire ad aggravare la situazione. Sua sorella necessita di un intervento specialistico rapido.
Cordiali saluti

Dott. Vassilis Martiadis
Psichiatra e Psicoterapeuta
www.psichiatranapoli.it

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dopo
Attivo dal 2008 al 2014
Ex utente
Grazie per la risposta.
Mia sorella è poi andata dallo psichiatra. Il medico le ha prescritto l'aripiprazolo per contrastare le allucinazioni e i pensieri intrusivi. Ora lei si sente meglio. Mi domando:se quel farmaco le toglie le allucinazioni lei si può definre guarita? Oppure è come il paracetamolo che abbassa la febbre, ma non cura dall'influenza...
Vorrei capire meglio.
Grazie
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Dr.ssa Franca Scapellato Psichiatra, Psicoterapeuta 3.9k 196 21
L'esempio dell'influenza è fuorviante; i farmaci come l'aaripiprazolo curano, cioè non sono semplici calmanti, ma migliorano la funzionalità cerebrale, però vanno assunti per molti anni e la paziente deve sottoporsi regolarmente a visite specialistiche.
Le allucinazioni sono il sintomo di una malattia psichica sottostante, che si tiene sotto controllo con l'antipsicotico un po' come chi ha la pressione alta deve sempre assumere antiipertensivi: non "guarisce", ma si cura e può condurre una vita soddisfacente.
Naturalmente non va dimenticato il ruolo dei familiari e la possibilità di inserimento nella società e nel mondo del lavoro che, in sinergia coi farmaci, migliorano non poco la prognosi.
Cordiali saluti

Franca Scapellato

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dopo
Attivo dal 2008 al 2014
Ex utente
Mia sorella da due settimane ha deciso di spegnere il cellulare e di non vedere più i suoi (già pochi) amici. Dice che di loro non gliene importa più nulla; inoltre dice che ogni volta che le suonava il cellulare le veniva l'ansia...
A me sembra che stia peggiorando. La mia domanda è: io e miei genitori dobbiamo prepararci a una crisi psicotica da un momento all'altro?
Grazie in anticipo
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Dr.ssa Franca Scapellato Psichiatra, Psicoterapeuta 3.9k 196 21
Gentile utente,
il comportamento di sua sorella da come lo descrive potrebbe indicare un peggioramento, da segnalare allo psichiatra che la segue. Senza vedere la persona è impossibile fare una diagnosi. Situazioni come queste richiedono un monitoraggio attento specialmente nei primi mesi, per valutare gli effetti della terapia e la situazione psichica globale.
Cordiali saluti
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dopo
Attivo dal 2008 al 2014
Ex utente
Buongiorno,
ieri lo psichiatra ha detto a mia sorella che il farmaco che sta prendendo, Aripiprazolo, la sta aiutando con le allucinazioni, ma che ora soffre di deliri di persecuzione. Lei ci racconta queste cose con naturalezza e buon umore, quasi non si rendesse conto della serietà Della situazione.
Io so che esiste il segreto professionale, ma desidero sapere se i miei genitori possono parlare con lo psichiatra per capire meglio la situazione o se l'unica cosa che possono fare è restare a guardare impotenti.
Un'ultima cosa quanto impiega solitamente uno psichiatra a fare una diagnosi in pazienti con sintomi seri come quelli di mia sorella?
Grazie
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Dr. Giovanni Lo Turco Psichiatra, Psicoterapeuta 172 5 1
Gentile Utente,

i suoi genitori possono chiedere a sua sorella il permesso di poter parlare con lo specialista.

Il tempo necessario per formulare una diagnosi può variare da caso a caso.

Cordialmente,

Dr. Giovanni Lo Turco

http://www.giovanniloturco.it

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dopo
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Ex utente
Grazie Per le risposte.
Oggi io e i miei genitori abbiamo parlato con lo psichiatra di mia sorella. Lui ci ha tranquillizzati dicendo che, poiche lei non presenta allucinazioni e deliri contemporaneamente, ma a fasi alternate, significa ch non ha un problema grave.
E' vero che dei sintomi così "pesanti" se alternati prospettano una prognosi favorevole? Perchè a me il comportamento di mia sorella sembra grave. Inoltre mi è sembrato strano che il medico abbia parlato di prognosi senza fare una diagnosi...
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dopo
Attivo dal 2008 al 2014
Ex utente
Buonasera ,
scrivo ancora di mia sorella. Lei e sempre stata una ragazza tranquilla.poi ad un tratto, nel 2007 ha deciso di essere un maschio e di voler cambiare sesso.ha iniziato a farsi chiamare Pietro e a comportarsi diversamente dal solito. Ad es si ubriacava mentre lei e sempre stata astemia. Poi ha anche assunto l'aspetto di un maschio, vestendosi e pettinandosi come un uomo.tutto questo e continuato fino al 2009. Dopo aver subito l'isterectomia e dopo un anno di terapia a base di testosterone, mia sorella decide di interrompere il percorso x cambiare sesso e ritorna ad essere la tranquilla ragazza di sempre. Si fa crescere i capelli, si veste in modo femminile, ritorna ad essere astemia. Lo psichiatra che l'ha attualmente in cura pensa che la decisione di cambiare sesso fosse un delirio e che mia sorella soffra di disturbo delirante. Io pero ora mi chiedo: e possibile che pietro fosse una seconda personalità e che mia sorella soffra di personalità multiple?
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Dr.ssa Franca Scapellato Psichiatra, Psicoterapeuta 3.9k 196 21
Gentile utente,
il Disturbo da personalità multipla è una sindrome molto rara e controversa, che però piace molto a registi e romanzieri.
Uno degli aspetti fondamentali è l'incapacità di ricordare eventi importanti relativi alle personalità precedenti.
Anche nel disturbo borderline o delirante ci possono essere cambiamenti di comportamento e orientamento sessuale.
Sua sorella anche dopo essere tornata "femminile" ha continuato ad avere allucinazioni uditive e a delirare, per cui non la definirei proprio "tranquilla", mentre chi soffre di personalità multipla non presenta questi sintomi. Probabilmente ha ragione il suo psichiatra.
Cordiali saluti
[#11]
dopo
Attivo dal 2008 al 2014
Ex utente
Buonasera,
Mia sorella assume 5 mg di risperdal pero continua ad avere deliri di persecuzione. In questo periodo dice che gli oggetti di casa la fissano con disappunto. Lo psichiatra le dice che deve imparare a gestire i suoi deliri, altrim sara costretto ad aumentare risperdal fino a stordirla. A quel punto non avrà più i deliri, ma non riuscirà a concentrarsi e studiare.
Mia sorella dice che n riesce a gestire i deliri xche le procurano un'ansia che li rende reali ai suoi occhi.
Io chiedo:aumentare il dosaggio e davvero l'unico modo di far passare i deliri? Se mia sorella dovesse rinunciare ad assumere farmaci(smettendo di prendere anche i 5 mg che tutt'ora prende), ci sono gli estremi x un tso?
Grazie
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Dr.ssa Franca Scapellato Psichiatra, Psicoterapeuta 3.9k 196 21
"aumentare il dosaggio e davvero l'unico modo di far passare i deliri?"

Lo psichiatra ha proposto due possibilità:
- continuare con la stessa dose, che comunque a lunga scadenza è cumulativa e quindi aumenta il suo effetto, e intanto "gestire" i deliri, cioè imparare a distogliere l'attenzione e a non dare peso alle allucinazioni più di tanto (un po' come quando si "pilotano" i sogni: si può fare) ;
- aumentare la dose del farmaco accettando gli effetti collaterali, come sonnolenza e difficoltà di concentrazione.

"Se mia sorella dovesse rinunciare ad assumere farmaci(smettendo di prendere anche i 5 mg che tutt'ora prende), ci sono gli estremi x un tso?"

Se smettesse di assumere la terapia le condizioni cliniche peggiorerebbero sicuramente in poco tempo, per cui il ricovero, volontario oppure obbligatorio, sarebbe probabile. In più occorrerebbe ricominciare la terapia farmacologica da zero, annullando i benefici del trattamento precedente.
La terapia per le psicosi richiede pazienza perché i risultati si vedono nel tempo. Cambiare farmaco troppo presto o peggio sospendere la terapia sono errori frequenti.
Da quanto scrive sua sorella è seguita con competenza, vedrà che un po' per volta si vedranno i risultati.


[#13]
dopo
Attivo dal 2008 al 2014
Ex utente
Buongiorno,
Mia sorell h un altro problema. Da quasi due anni ha degli orgasmi spontanei.e una sensaz di piacere che dura qualche secondo e che si localizza all'addome( non ai genitali). Per un periodo le capitava anche 10 volte al giorno, poi ha avuto un periodo in cui questo sintomo era del tutto sparito. Ultimamente le capita 3-5 volte al giorno.Dato il carattere accessionale , abbiamo consultato un epilettologo che ha escluso l'epilessia. Il medico di base ha consigliato una visita ginecologica, ma non e emerso nulla. La ginecologa ha pensato che potesse essere un effetto collaterale del risperdal, ma lo psichiatra lo esclude.anzi, sembra che il risperdal riduca la sintomatologia. Insomma, io n penso che queste sensazioni improvvise siano fisiologiche. Una volta ho visto un telefilm in cui una ragazza con un problema simile a quello di mia sorella, scopriva di avere un tumore al cervello. Io conosco il basso livello di scientificità dei telefilm , pero sono comunque preoccupata.
Spero che voi sappiate darmi un consiglio, visto che un po'conoscete il caso di mia sorella.
Grazie
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Dr.ssa Franca Scapellato Psichiatra, Psicoterapeuta 3.9k 196 21
Gentile utente,
le allucinazioni possono essere anche tattili o cenestesiche, non soltanto acustiche o visive, per cui non è insolito che sua sorella provi tali sensazioni. La terapia per ridurle è sempre il risperdal.
Cordiali saluti
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dopo
Attivo dal 2008 al 2014
Ex utente
Ah, allucinazioni... Lo psichiatra di mia sorella aveva escluso la schizofrenia spiegandoci che nella schizofrenia le allucinazioni sono contemporanee ai deliri e molto frequenti. Mia sorella invece ha sempre avuto allucinazioni visive sporadiche, poche volte l'anno. Pero se lei ha pure allucinazioni cenestesiche 5 volte al giorno, le cose cambiano. Potrebbe rientrare nel criterio della schizofrenia? Consideri che mia sorella prima di assumere risperdal era completamente isolata dagli amici e si lavava poco. Pero non ha mai avuto un comportamento bizzarro. Neanche i suoi deliri sono bizzarri. Io so che non si può fare diagnosi online, ma vorrei sapere se la presenza dei deliri, delle allucinazioni e del ritiro sociale bastano per fare diagnosi di schizofrenia.
Grazie
[#16]
dopo
Attivo dal 2008 al 2014
Ex utente
Buonasera,
Mia sorella ha trovato la terapia giusta . Ha meno deliri e allucinazioni. Però è emerso il disturbo bipolare 2. Lei ha sempre sofferto di umore basso, depresso. In questo mese di agosto è in fase ipomaniacale . È la prima volta. Lo psichiatra le ha prescritto depakin 1000mg e abilify 30 mg. Tutto la sera. Il problema è che mia sorella ha assunto la terapia un giorno, poi sentendosi sedata, l'ha sospesa. Lei dice che con una terapia così forte non riesce a studiare e per lei lo studio è tutto.
La mia domanda riguarda proprio le sue prospettive lavorative. Lei è una studentessa di medicina. Lei mancano 15 esami. In un altro post mi avevate detto che lei non avrebbe mai potuto fare il medico perchè soffre di disturbo delirante. Il medico però ha cambiato la diagnosi. Dice che lei non è psicotica, ma che ha un disturbo delirante di personalità ( di cui non ho trovato traccia su internet. ) che si sovrappone a un disturbo bipolare 2.
Questa nuova diagnosi è compatibile con l'esercizio della professione medica?
Grazie
[#17]
Dr.ssa Franca Scapellato Psichiatra, Psicoterapeuta 3.9k 196 21
Gentile utente,
la priorità è che sua sorella assuma la terapia ai dosaggi prescritti. Sua sorella non riconosce la gravità della sua patologia e non si rende conto di aver bisogno di cure continue.
Una persona delirante può laurearsi in medicina, può ottenere anche l'abilitazione ed esercitare la professione, purtroppo non esistono filtri adeguati se è brava a nascondere i disturbi. Il problema è un altro. Lei si farebbe curare da una persona che sente le voci e pensa di essere perseguitata? Affiderebbe i suoi figli, se ne ha, a una persona così?
[#18]
dopo
Attivo dal 2008 al 2014
Ex utente
Ok, ho capito. Non so se affiderei i miei figli a mia sorella perché non ne ho. Però lei è sempre stata molto coscienziosa .
Grazie della risposta, anche se non è quella che mi aspettavo. Io chiedevo se la diagnosi è compatibile con la professione medica, ma nel senso della terapia: essendo costretta a prendere una terapia pesante per poter stare bene, mi chiedevo se tutto ciò è compatibile con un lavoro stressante come quello del medico. Questo era il senso. Anche xche mia sorella non delira e non ha allucinazioni da mesi. La terapia funziona. Diciamo che se non fosse per gli sbalzi d'umore , sarebbe ok.
[#19]
dopo
Attivo dal 2008 al 2014
Ex utente
Buongiorno,
vorrei chiedere un parere circa la psicoterapia di mia sorella. Il suo psichiatra ad indirizzo psicodinamico usa un metodo che a me sembra insolito: la stuzzica, la insulta, la critica duramente! Ad esempio, ogni volta che lei viene bocciata ad un esame, lui le dice: di questo passo ti laureerai tra 20 anni.Lei si deprime e le passa la voglia di studiare. Poi le dice parolacce tipo testa di "cavolo", non sai fare altro che "cavolate" ( al posto di "cavolo" dice ben altro) oppure "sei una pigra di m..."
Allora abbiamo chiesto spiegazioni al medico. Lui ci ha risposto che più mia sorella sta male dopo una seduta, piu significa che lui è bravo e che la terapia funziona.
Io conosco altre persone che fanno psicoterapia, ma nessuna viene trattata cosi dal terapeuta.
Ditemi, è un metodo normale?
Grazie
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Dr.ssa Franca Scapellato Psichiatra, Psicoterapeuta 3.9k 196 21
Se quello che sua sorella le riferisce è vero, cioè che la insulta e le dice parolacce, e sottolineo se è vero, perché mi sembra incredibile, non è un terapeuta psicodinamico ma un maleducato. Il metodo psicodinamico prevede l'ascolto neutrale, non consigli né critiche e soprattutto non insulti.
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dopo
Attivo dal 2008 al 2014
Ex utente
Gentile dottoressa,
purtroppo ciò che le scrivo è vero. Il medico stesso l'ha confermato. L'ha fatto con una tale naturalezza che abbiamo creduto che il suo comportamento fosse veramente terapeutico! Che brutta cosa essere ignoranti...
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Dr.ssa Franca Scapellato Psichiatra, Psicoterapeuta 3.9k 196 21
All'interno di una terapia è possibile che ci siano scambi e dialoghi che, riferiti fuori contesto, senza la mimica e il timbro di voce e altri fattori importanti, possono essere interpretati male, però in questo caso sarebbe opportuno chiedere un parere a un altro specialista.
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