Settimana di abuso di benzodiazepine e alcool

Salve, sono una ragazza di 22 anni che, dopo un'adolescenza burrascosa dove ho assunto regolarmente xanax et similia, finalmente, da un anno, mi sono liberata da tutte le mie dipendenze varie (incluso il fumo di tabacco, e l'alcool).
Sono sempre stata in buona salute, anche se sono stata terribilmente provata perché, stufa di psichiatri (incompetenti, nel mio percorso di cura) e di dover dipendere da un "medicinale", spesso ho preferito abusa di alcolici (birra).
Questo per circa 3 anni. Poi la rinascita.
Via medicine e via tutto il resto, ho cambiato stile di vita, diventando una persona attiva e con la speranza di ricostruire la mia vita. Sono passata anche a una sana alimentazione vegana (controllata regolarmente dal mio medico).
Finchè... finché mi è capitato un evento che non mi aspettavo, abbastanza grave e io, per non sentirmi impazzire, sono andata di nuovo dal mio dottore e lui mi ha detto chenei momenti di maggior dolore, avrei potuto assumere qualche compressa di xanax.
Quello che ho vissuto però non è stato facile da superare, così ho abusato di nuovo di benzodiazepine (che ormai mi fanno poco effetto). Bevendo, un po', ma mai facendo cocktail "da suicidio".
Sono andata all'ospedale perché la nausea psicologica che provavo mi aveva provocato svariati episodi di vomito e quindi un livello di potassio bassissimo.
Mi hanno consigliato di assumere Neurontin per un periodo limitato, per evitarre di cadere di nuovo in abissi di dolore, causati dal troppo recente fatto.
Ho paura degli effetti a lungo termine di questo mio sporadico abuso, fortunatamente la mia forza di volontà mi sta aiutando e quindi ho limitato del tutto i comportamenti dannosi ma... cosa posso aspettarmi? Mi sento stanca e nonostante la mia dieta naturale, estremamente debole. Ho paura anche di aver preso qualche chilogrammo "malato" dovuto all'alcool e per ora non so neanche se fidarmi ad assumere questo neurotin, che temo possa modificare parte di un percorso interiore che vorrei poter finalmente concludere.
La domanda è questa, alla fine. Ho abusato, ho sbagliato, il dolore era grande.
Ma ho capito e sono pronta a ritornare alla vita sana che conducevo prima.
Mi dia un parere, ho già notato che la mia pelle ha perso in freschezza, che il ventre mi si è ingrossato e che la tristezza è grande, non invincibile, ma che mi fa comunque temere chissà quali conseguenze.
Ho assunto xanax in gocce e xanax da 25, svariate pasticche al giorno, ma solo in quest'ultima settimana. Come posso disintossicarmi? Prima di consultare uno specialista, voi cosa mi potreste dire riguardo al neurontin?
(vorrei precisare che le mie analisi sono risultate buone, nonostante il potassi basso).

Soprattutto sono molto preoccupata che gli anni passati e soprattutto questa settimana mi abbiano "donato" danni irreversibili. Spero in una vostra risposta il più possibile schietta.
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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 41.1k 1k 63
Gentile utente,

lei non specifica il resto delle pillole che ha assunto.

Comunque la non assunzione, entro certi limiti, consente una disintossicazione per lo piu' totale.

Certamente deve rivolgersi ad uno psichiatra per farsi aiutare.

https://wa.me/3908251881139
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[#2]
Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 993 248
Gentile utente,

La questione è questa. Se le è stata diagnosticata una dipendenza da qualcosa, non guarisce così da sola, men che meno per azione della persona stessa che la ha. L'interruzione dell'abuso non è strana nella storia di una dipendenza, tutti i dipendenti ogni tanto sospendono l'uso, ma quel che non riesce loro è l'uso controllato, infatti sospensione di solito significa "non toccare più" la sostanza su cui non si aveva il controllo, e non riaverlo ancora quando la si ritocca di nuovo.
C'è un grosso equivoco sulle terapie: dipendere da una terapia e dipendere da una sostanza capirà che sono due cose che non hanno a che vedere l'una con l'altra. Dipendere da una terapia significa poter contare su un effetto stabile di una cura contro una malattia che altrimenti sarebbe di nuovo lì a darci sofferenza. Dipendenre da una sostanza significa non controllarne l'uso e non riuscire a dar seguito alle proprie intenzioni di farlo, finendo invece per usarla in maniera disfunzionale.
Ora non è raro che chi soffre di dipendenza abbia avuto percorsi costellati di errori di impostazione terapeutica, perché non è una materia sempre ben conosciuta, anche in ambito medico.
Chi abusa di benzodiazepine nella quasi totalità dei casi ha un disturbo dell'umore, che può essere oggetto di trattamento, ma è fondamentale il trattamento della dipendenza o abuso (la diagnosi va fatta più chiaramente, forse non è mai stata fatta, l'assuefazione fisica non c'entra granché).

Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini