Una terapia durata circa un anno

Gentile dott.,
ho iniziato ad avere problemi di attacchi di panico e ansia circa 4 anni fa.Mi sono rivolta ad un psicoterapeuta che mi ha prescitto inizialmente prazene per una decina di giorni, assunto in concomitanza con seroxat.Ho iniziato una terapia durata circa un anno e mezzo, durante la quale abbiamo scalato gradualmente il seroxat fino ad eliminarlo completamente(questo è successo nell'agosto del 2002).Purtroppo quest'estate ho dovuto richiamare il medico, perchè l'ansia è ricominciata, con il solito stomaco bloccato, tachicardia, paura...e mi è stato consigliato di ricominciare con seroxat.
Quello che mi chiedo è questo:è davvero necessario ricominciare una terapia?Non è possibile riuscire a scalare le dosi del seroxat piano piano fino ad eliminarlo senza il supporto di una terapia(per terapia intendo il colloquio classico settimanale con lo psicologo)...purtroppo questo mi causerebbe un nuovo problema:ho due bimbi piccoli da seguire, una mamma anziana che ha bisogno di me...non ce la faccio ad assumermi ulteriori impegni...
Grazie se mi vorrete rispondere.
Monica
[#1]
Dr. Domenico Mazzullo Psichiatra 49
Gentile Signora Monica,
la terapia consigliataLe mi sembra ottima:un antidepressivo (Seroxat)ed un ansiolitico (Prazene).
Tale terapia farmacologica dovrà essere assunta per un tempo minimo di sei mesi, ma probabilmente anche più a lungo, per ottenere una guarigione completa e certa.
Non è necessario, a mio parere, riprendere la psicoterapia, essendo i disturbi che Lei mi riferisce curabili perfettamente anche solo con terapia farmacologica, terapia che, potrà essere progressivamente ridotta ed eliminata, a guarigione avvenuta e consolidata.
Sono a Sua disposizione per eventuali altre domande e delucidazioni.
La saluto caramente.
Domenico Mazzullo

[#2]
Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 993 248
Gentile signora Monica,

La risposta alla sua specifica domanda è no. Nel senso che se non c'è più bisogno della terapia è sufficiente toglierla, gradualmente per non star male lì per lì. La ricaduta non dipende dal fatto di sospendere gradualmente o rapidamente, ma da cosa c'è "sotto", cioè se la sua malattia è ancora attiva oppure è spenta. Di solito dopo un anno e più di terapia si smette la cura, ma dopo un tempo variabile ritornano i sintomi. Quindi lei rientra nella regola. In questo caso semplicemente si procede con la cura, e ci si dà un termine più lungo (per esempio 2 anni).

Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini

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