Difficoltà a instaurare una relazione con l'altro sesso

Salve,
sono una ragazza di 19 anni che ultimamente ha riscontrato un problema: ho difficoltà a relazionarmi con persone maschili.Ora, penso che il problema di base scaturisca dall'infanzia in quanto ho sempre avuto un padre assente e carente nell'affettività. Non ho mai ricevuto una carezza, un complimento, un bacio nulla di tutto questo; non ha mai dimostrato nessun interesse nei miei confronti. Anzi è sempre stata mia madre ad accudirmi nei migliori dei modi. Inoltre il rapporto con mio padre crescendo, è sempre stato burrascoso. Ha sempre cercato di sminuirmi in tutti i modi possibili, facendomi sembrare una ragazza imbranata e priva di intelligenza anche se i risultati (scolastici e non) erano dei migliori. Quando vedeva che avevo raggiunto un obbiettivo si congratulava con me ma poi come commettevo qualche errore di distrazione subito era pronto ad attaccarmi. Se non ci fosse stata mia madre, credo che oggi non sarei la persona forte e anche anticonformista. Crescendo e andando a scuola le cose non sono migliorate.Alle medie e alle superiori i compagni di classe e anche certi professori (di sesso maschile) molte volte erano pronti a farmi qualche battuttina acida sul mio aspetto fisico. E naturalmente mi ferivano enormemente complice la mia sensibilità. Sono sempre stata oggetto di derisioni per il lato esteriore e per rincarare la dose mi paragonavano alle ragazze carine della classe facendomi capire che non sarei mai stata una come loro ma semplicemente una ragazza brutta. A forza di subire tutte queste risate perfide avevo deciso di migliorarmi e man mano che il tempo passava i commenti erano diminuiti ulteriormente. Questo aveva aumentato la mia autostima. Autostima che era quasi salita alle stelle perchè avevo scoperto che piacevo a 2 ragazzi della mia classe. Ma ecco che cominciano i problemi per me. Quando uno dei 2 mi abbracciava o cercava di prendermi la mano (naturalmente senza dare nell'occhio a tutta la classe) improvvisamente diventavo gelida, e soprattutto rigida fisicamente. Ero come una sorta di baccalà. Eppure anche se non mi piacevano non avevo alcuna ragione di vergognarmi della loro presenza. E così è stato anche con ragazzi più grandi di me. Uno sguardo, o comunque un contatto fisico mi rendevano e mi rendono tutt'ora rigida sia fisicamente che sentilmentalmente. Ed è strano perchè sento enormemente il bisogno profondo di cercare una figura maschile che mi dia affetto ma quando la trovo rimango fredda. Anche semplicemente instaurare un discorso. Anzi, proprio per questa mia freddezza (lo sono già un po' caratterialmente visto che metto a dura prova le persone prima di dare la mia fiducia) si creano delle piccole lite. E quindi tendo ad arrabbiarmi e di conseguenza ad odiare in un certo senso le persone maschili. Non so se siano anche complici le varie delusioni sentimentali ma sono sempre in conflitto con i ragazzi e vorrei superare questo problema ma non so come fare.

Grazie per la cortese attenzione

Saluti
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Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.2k 372 182
Gentile ragazza, cercare in suo padre la causa delle attuali difficoltà può essere un'ipotesi suggestiva, probabilmente anche vera in parte, ma poco utile per risolvere il suo problema. I problemi si risolvono anche con un occhio al passato, ma principalmente nel presente. Credo che nel suo caso anche la mancanza d'esperienza pura e semplice possa essere un fattore da tener presente. Certo, è un po' un circolo vizioso: sono gelida perché non ho esperienza, ma per fare esperienza dovrei essere meno gelida.

Ecco quindi che l'aiuto esterno di uno psicologo/psicoterapeuta potrebbe essere indicato, per spezzare il circolo vizioso e aiutarla a sbloccarsi.

Cordiali saluti

Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com

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Dr. Daniel Bulla Psicologo, Psicoterapeuta 3.6k 187 37
Gentile Utente,
non credo tu debba andare a cercare troppo indietro nel tempo le cause del tuo disagio sociale odierno.

Di certo le difficoltà con tuo padre vanno considerate, ma questo non significa che possano spiegare tutto il resto.

"Sono sempre stata oggetto di derisioni per il lato esteriore e per rincarare la dose mi paragonavano alle ragazze carine della classe facendomi capire che non sarei mai stata una come loro ma semplicemente una ragazza brutta"

Già questo passaggio potrebbe indicarci una possibile strada: sembra tu abbia investito molto, da un punto di vista emotivo, ma ricevuto poco. Questa delusione si ripercuote sui tuoi tentativi sociali, abbassando la probabilità di ottenere successi.

Hai dalla tua il fatto che sei molto giovane, e puoi cercare dentro te il giusto entusiamo per ricostruire la tua vita sociale.

Prova a cambiare qualcosa della tua vita, e inizia a riguardare le tue relazione sotto altra prospettiva.

Cordialmente

Daniel Bulla

dbulla@libero.it, Twitter _DanielBulla_

[#3]
dopo
Utente
Utente
Vi ringrazio cortesemente per aver risposto al mio problema.

Dottoressa Torreggiani, un neo del mio carattere che ha evidenziato perfettamente è proprio la delusione di me stessa. Sarà per la mia scarsa autostima ma tendo sempre a considerarmi inadeguata all'altro sesso, anche se magari ho qualche corteggiatore. E in questo modo non riesco ad accettarmi anche se vorrei "sciogliermi" e intrecciare una vita sentimentale.

Dottor Santonocito, ha esattamente ragione quando scrive che tutto questo è un circolo vizioso e che lo devo superare. Anche se la paura rimane in agguato e faccio nascere muri su muri attorno a me stessa. Come una sorta di protezione. E non dovrei stupirmi se poi alcune persone si allontanano da me.

Dottor Bulla, ha ragione quando dice che sul lato emotivo ho dato tanto ma ricevuto poco. Infatti proprio per questo motivo che tendo ad essere chiusa con le persone dell'altro sesso e a non fidarmi, rimanendo gelida. La paura di essere semplicemente una piccola preda nella loro ragnatela gigantesca, cioè di credere di piacere ad una persona ma successivamente di scoprire che in realtà era una tutta una sorta di "bufala", incrementa la mia diffidenza. E visto che sono una persona emotiva non mi va di soffrire ancora ma tendo a chiudermi a riccio.


Avrò tanto da lavorare ma almeno so che questo mio problema dipende dalle difficoltà odierne e non principalmente dal passato (che io stessa pensavo la causa scatenante).

Vi ringrazio nuovamente e ne approffito per porgervi un augurio di Buon Natale.
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Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.2k 372 182
>>> Avrò tanto da lavorare
>>>

Certo, ma se le sue rigidità sono forti nel modo che dice, devo dirle che sarà purtroppo difficile riuscire ad arrivare in fondo al lavoro tutta da sola.

Con l'aiuto di un professionista farebbe prima e si eviterebbe perdite di tempo e delusioni inutili.

Cordiali saluti e Buon Natale