Sentirsi respinto/rifiutato

Salve a tutti i dottori. Sono un "Ragazzo" di 34 anni
Volevo chiedervi: Cosa puo sottointendere il fatto che di fronte ad un rifiuto o semplicemente all' idea di un eventuale rifiuto, si reagisca sia internamente se stessi con sintomi di forte fastidio, sia esternamente (Attenzione!! assolutamente non in modo manesco!!) in maniera spropositata e poco razionale??
Grazie
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Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.2k 372 182
Gentile "Ragazzo", significa che il soggetto in questione ha un problema con il sentirsi accettato.
Ma se mi chiedesse di che cosa soffre esattamente questa persona, non potrei dirglielo, perché la sensazione di rifiuto può riferirsi a tante condizioni diverse. Sarebbero necessari più dettagli.

Cordiali saluti

Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com

[#2]
Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.7k 506 41
Gentile Utente, potrebbe fornirci qualche dettaglio in più? Le capita tutte le volte? In quali situazioni?
Cosa vuol dire "in maniera spropositata e poco razionale"?

Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica

[#3]
dopo
Attivo dal 2008 al 2013
Ex utente
OK
Allora, entrero' piu nel dettaglio.
Premetto che in passato ho sofferto di depressione maggiore e che quindi qualche fragilità caratteriale posso avercela ancora tutta.
Ora descrivero' uno PRIMO SCENARIO PROBABILE E IN PARTE ACCADUTO:
Conosco una ragazza che probabilmente é una mia collega di lavoro (o di studio) quindi volente o dolente ci dovrò avere a che fare. Magari questa ragazza si mostra con me molto cordiale e io reputo che ha un carattere leale e sarebbe idonea per qualcosa in piu' di un amicizia. Quindi mi accingo a fare il passo in piu'. Dopo avergli dato una qualche sorta di "segnale" vedo che lei cambia totalmente atteggiamento nei miei confronti. a questo punto scatta in me l idea del rifiuto e quello che attuo è una sorta di ritorsione psicologica contro di lei, per esempio le sto appositamente quanto è piu' possibile attaccato quanto siamo in gruppo sapendo che lei ne è infastidita o altro.
SECONDO SCENARIO POSSIBILE IN PARTE ACCADUTO:
La Mia ragazza mi lascia dopo diversi mesi. ogni tanto la chiamo ancora al cellulare. una sera mi risponde quasi in tono seccato che lei oramai mi parla da amico solamente e che non vuole piu tornare indietro della sua idea e mi chiude il telefono. A quel punto scatta la "ritorsione". 100 telefonate notturne.
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Psicologo, Psicoterapeuta attivo dal 2009 al 2016
Psicologo, Psicoterapeuta
Gentile Utente

A quanto pare in lei l'atteggiamento che lei attua è più simile all'atteggiamento sadico,,,

Abbi presente che da bambini impariamo molto di come ritorcere contro chi non ci da le caremelle (quello che vogliamo)

Nel suo caso la sensazione che ho personalmente e che lei si diverta sotto i baffi(...)
Questo atteggiamnto e sano nei bambini, visto che devono sperimentare tante altre cose(...)
Trovare in un adulto è al qanto sano a condizione però... che sappi perchè lo fa e cosa vuole ottenere.

Se fossi in lei mi ascolterei di più!


Saluti
[#5]
dopo
Attivo dal 2008 al 2013
Ex utente
Dottor Kazanxhi, era esattamente questo il mio dubbio.
Ma mi creda , mi dispiace comunque fare del male consapevolmente a delle persone che ho voluto bene e viceversa..
Saluti
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Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.2k 372 182
Gentile utente, l'ipotesi del Dr. Kazanxhi potrebbe essere verosimile. Ma prima ancora di questo, dovrebbe tener presente che oggi esiste una cosa chiamata "reato di stalking". Se continua a mettere in atto comportamenti come quelli che ha descritto, prima o poi potrebbe beccarsi una denuncia penale.

Cordiali saluti
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Dr.ssa Claudia Signa Psicologo 75 3
Gentile utente,
sicuramente la sensazione di essere rifiutati provoca sentimenti particolarmente dolorosi in tutte le persone.
le reazioni a queste emozioni dipendono molto dalle precedenti esperienze e dall'idea che ciascuno ha di se stesso come persona.
Provi a fare un lavoro personale, magari a chiedere anche l'aiuto di uno specialista che le consenta di scoprirsi per quello che è realmente al di là dei giudizi che gli altri possano darle.
nonostante la paura del rifiuto è importante constatare che questa non la blocca e che riesce a inseguire i suoi desideri.
Non sempre gli altri però possono reagire per come speriamo, bisogna saperlo accettare e non lasciare che queste reazioni condizionino l'idea che si ha di se stessi.
Saluti

Dr.ssa Claudia Signa;
Psicologa, perfezionata in valutazione psicologica.

[#8]
dopo
Attivo dal 2008 al 2013
Ex utente
Per il dottor Santonocito

Dottore guardi, senza offesa ma a quello che lei mi ha detto non ci avevo proprio ma proprio pensato...