Soffro di dipendenza da internet oppure no?

Gentili dottori,

passo molto ore al giorno a navigare su internet e mi chiedo sempre se sono un internet addicted oppure no. Le mie navigazioni riguardano quasi esclusivamente cose "culturali": in primis quotidiani on line e cose di politica (di cui sono grande appassionato - sono infatti studente di scienze politiche), poi anche wikipedia (per leggere di storia, geografia e medicina in particolare), poi siti di turismo, di geografia, di economia e di calcio (altre mie passioni)e poi Facebook. Non uso mai internet per giochi, scommesse ecc (non gioco neanche al Superenalotto) e molto raramente apro un sito porno (in media una volta al mese, per al massimo una decina di minuti, poi mi stufo subito). Insomma, il tempo che passo su internet è per buoni fini, ma internet per me è ormai così importante che ha soppiantato tante altre cose: non vedo più la tv da anni ormai (e questo sarebbe pure un bene...), non compro più quotidiani (tanto è tutto online), libri che mi interessano li trovo online ecc... Diciamo che non mi sento un dipendente da internet, e se mi ritrovo senza internet per un giorno di certo ne noto la mancanza, ma comunque non mi sento male; anzi, lo stare un giorno senza internet mi fa sentire quasi bene, come se fossi "disintossicato", come se fossi stato per un giorno su un'isola deserta senza aver saputo nulla di cosa succede nel mondo. Dunque assenza di internet per me non significa crisi d'astinenza, ma è una sorta di purificazione che mi "ricarica", dal momento che so che devo andare a leggere tante nuove cose non appena avrò internet a disposizione! Quello che mi rende nervoso non è tanto l'assenza di internet quanto l'assenza di tecnologia in molti aspetti della vita quotidiana (burocrazie, file per cose che si possono fare online, gente che parla male di internet senza nemmeno sapere come si accende il computer ecc.) Insomma, mi sento più un tecnologia-dipendente: voglio sempre fare il massimo col minimo sforzo, come la tecnologia ci fa fare,e quando ciò non è possibile, mi irrito un po'. Devo aggiungere che vivo in una città piuttosto piccola in cui di spunti culturali ce ne sono ben pochi, perciò stare su internet significa per me stare sul mondo, con una finestra sul pianeta, perciò ne ho bisogno per allargare i miei orizzonti; non ho molti amici(pochi ma buoni) e sono un tipo solitario, silenzioso e riservato; quelli che mi preoccupa è che la mia apertura mentale con internet è diventata talmente ampia che gran parte dei rapporti quotidiani con le persone mi sembrano maledettamente noiosi: è noioso fare passeggiate "a vuoto" con gli amici, è noioso parlare con loro di ragazze e litigi, è noioso andare al cinema a vedere un film ecc.. insomma, tutto ciò che non è "tecnologico", che non mi fornisce subito e all'istante nuovi contenuti culturali mi sembra qualcosa di noioso e inutile, e per questo tendo ad isolarmi e fare le cose da solo...

Che cosa ne pensate? Mi scuso per la lunghezza del messaggio e vi ringrazio!!!
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Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.2k 372 182
Gentile ragazzo, dipende tutto da ciò che sente lei. Se utilizzare molto internet e tecnologia non le limita in alcun modo la vita né i desideri, probabilmente non c'è alcuna patologia di cui preoccuparsi.

Quando però qualcuno a cui tiene verrà a chiamarla per uscire e lei si sentirà infastidito, allora potrebbe iniziare a pensare di "disintossicarsi" magari non per un giorno ma per una settimana.

Cordiali saluti

Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com

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Dr.ssa Elisa Flavia Di Muro Psicologo 217 6
Gentile ragazzo, fare diagnosi a distanza non è possibile, e ciò è già indicativo del fatto che internet, malgrado l'indubbia utilità, in certi casi non può sostituire altre forme di informazione ed interazione :-)

Si direbbe che l'ambiente in cui vive e le persone che frequenta non siano per lei abbastanza stimolanti, soprattutto sul piano culturale, e che ciò la porti ad investire ancora di più la sua attenzione sul web, che già apprezza molto per ragioni "pratiche" e per l'ampiezza di contenuti che offre.

Il rischio, in casi del genere, è che la sua vita relazionale possa impoverirsi troppo, e che per una forma di compensazione si amplifichi quella, diciamo, intellettuale, assumendo tratti quasi compulsivi (bisogno continuo di informazioni, alternato a momenti di "disintossicazione" vissuti come rigeneranti perché, quando le possibilità di acquisire nuove informazioni si ripresenterà, lei dovrà nuovamente "divorarle" tutte!)

Forse sarebbe il caso di dedicare un po' più di tempo a cercare cose (e persone) interessanti anche fuori da internet, per evitare di innescare possibili circoli viziosi. Però solo lei può valutare quanto si senta motivato a farlo, perché dalla descrizione che ci da del suo ambiente e della sua propensione ad ottenere "il massimo col minimo impegno", ciò potrebbe richiederle un certo quantum di sforzo e di ricerca attiva anche fuori dalla sua zona, e quindi un cambiamento probabilmente non indolore del suo attuale stile di vita!

Se vuole approfondire meglio la sua situazione, ed avere un'idea più chiara delle dinamiche che la sostengono, la cosa migliore è consultare uno psicologo di persona.

Molti auguri per la sua vita,

Dr.ssa Elisa Flavia Di Muro
www.psicologicamente.altervista.org