Ansia da esame

Salve,
sono una studentessa universitaria e, come per ogni esame, mi ritrovo ad affrontare quest'ansia che precede l'arrivo dell'esame. So che un pò di ansia è necessaria e normale, però, quando devo affrontare esami molto complessi e ampi, inizio ad avvertire questo stato di tensione settimane prima. Ho sempre paura di non farcela, alcune volte mi sembra di arrendermi ancor prima di fare l'esame, come se non mi sentissi mai all'altezza, in questo caso probabilmente dipende dal fatto che l'ho rimandato più volte.

C'è qualche piccolo stratagemma da mettere in atto per non farsi sopraffare da quest'ansia, soprattutto in sede d'esame? Io sono già una persona ansiosa (cercherò, infatti di iniziare una terapia), però, l'esame non è una sentenza di morte, anche se venissi bocciata.

Cordiali saluti
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233 114
Gentile Amica,

le consiglio di rivolgersi ad uno psicologo che impieghi il Training Autogeno per apprendere l'utilizzo di questa tecnica di rilassamento ad autodistensione e poterla quindi utilizzare nei momenti che maggiormante lo richiedono.

Per saperne di più può leggere questo articolo:
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/652-il-training-autogeno-nel-trattamento-dei-sintomi-psicologici-e-psicosomatici.html

Cari auguri per i suoi studi,

Dr.ssa Flavia Massaro, psicologa a Milano e Mariano C.se
www.serviziodipsicologia.it

[#2]
Dr. Emanuel Mian Psicologo, Psicoterapeuta 31 1 10
Gentile Utente,
molto utile potrebbe essere anche padroneggiare la respirazione.
Una respirazione diaframmatica unita ad un rilassamento muscolare.
Questo le permetterebbe di gestire la fase di preparazione pre-esame e la fase d'esame vera e propria.
Fa bene a riconoscere come "normale" o "tipica", l'ansia che precede un esame, ma è necessario tenere a bada i segnali che potrebbero portarla a fornire una performance non rispondente alle sue reali conoscenze della materia ed alla sua sofferta preparazione.

In sintesi, cerchi di accogliere il consiglio precedentemente fornitole dalla collega ed il presente, al fine di padroneggiare sin da subito l'ansia e farla divenire sua "alleata", ok?

Buona vita

Dr. Emanuel Mian,PhD
Psicologo-Psicoterapeuta
Riceve a Roma, Milano,Monza,Trieste e Udine
www.emotifood.it

[#3]
dopo
Attivo dal 2010 al 2013
Ex utente
Ringrazio per i suggerimenti.
Vorrei un'ulteriore informazione, se possibile. Il trainig autogeno, è una tecnica che si può imparare esclusivamente con uno psicologo?

Aggiungo inoltre che in questo esame, al contrario delle mie aspettative, mi sono agitata meno che nelle altre volte, anzi, quasi per niente. Non so spiegarmi il perchè, infatti l'esame era uno dei più impegnativi, soprattutto per la mole di informazioni, ma anche per il fatto che avrei, probabilmente, dovuto sostenere almeno quattro esami orali, ma sono andata molto tranquilla, non avevo neanche quel batticuore che mi viene nell'attesa. Semplicemente aspettavo il mio turno.

Non so bene da cosa sia dipeso questo mio stare tranquilla (di cui sono piacevolmente sorpresa), non ho adottato tecniche particolari. Forse hanno contribuito una serie di fattori, l'essere stanca, ad esempio, mi ha portata a pensare che comunque fosse andato l'esame avrei potuto finalmente riposare. Non so bene cosa sia accaduto, ma cercherò di ragionarci su perchè così si vive (l'esame) molto meglio.
[#4]
Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233 114
Il Training Autogeno è una tecnica che agisce sul piano corporeo e sul piano psichico, ed è preferibile che sia insegnata da uno psicologo per 2 motivi:

- senza un'iniziale valutazione psicologica (che esamini aspettative, indicazioni e controindicazioni) e l'inserimento degli esercizi all'interno di un percorso psicologico il TA si riduce alla mera esecuzione di esercizi in un contesto che porta a perdere informazioni
qualitativamente importanti, che possono essere colte e gestite solo da uno psicologo;

- il TA è una tecnica potente, è semplice solo all'apparenza e chi non è adeguatamente formato non è in grado di interpretare correttamente gli effetti sul singolo individuo e di modulare di conseguenza il percorso gestendo anche tutte le variabili psicologiche del caso (aspetto non secondario, visto che parliamo di una tecnica psicocorporea). A volte è utilizzato come vero e proprio strumento psicoterapeutico, e non è paragonabile ad es. allo yoga o ad altri percorsi gestibili al meglio anche da professionisti di diversa formazione.

Nel suo caso ad es. uno psicologo valuterebbe i sintomi d'ansia e la storia delle sue difficoltà per stabilire se e come il TA le può essere utile, e integrerebbe gli esercizi con colloqui di consulenza/sostegno/psicoterapia.

Spero di essere stata chiara, eventualmente se ha altre domande me le ponga tranquillamente.

Per quanto riguarda l'ultimo esame sono contenta per lei, forse è cambiato qualcosa che non ha ancora identificato e che, pensandoci, potrebbe diventare più chiaro.
[#5]
dopo
Attivo dal 2010 al 2013
Ex utente
La ringrazio, è stata molto chiara.

Credo che potrebbe essere la soluzione ideale per me, cercherò di trovare uno specialista quanto prima. Ma non le nascondo che, al momento, non me la sento di affrontare un percorso psicoterapico. Forse sbaglierò, ma non me la sento ancora.

La ringrazio per disponibilità.
[#6]
Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233 114
Non si tratterebbe di iniziare una psicoterapia, se le interessa imparare a gestire l'ansia da esame mediante il TA può contattare uno psicologo che lo utilizza per richiedere una consulenza psicologica con questo scopo.
Non immagini quindi percorsi interminabili (o quasi), si svolge tutto in un ciclo di alcuni incontri: ovviamente se lei poi vorrà approfondire alcuni aspetti di sè potrà concordare un lavoro di altro tipo.

Se vuole ci faccia sapere cosa decide di fare!
[#7]
dopo
Attivo dal 2010 al 2013
Ex utente
Il punto è che il mio stato ansioso persiste da molto tempo, è una parte del mio carattere, sono sempre stata così. L'ansia da esame è una condizione aggiuntiva, quindi.

So che i miei "problemi" potrebbero derivare da una situazione familiare non proprio idilliaca, e dal pessimo rapporto con mio padre, situazioni, queste, che vivo fin da bambina. Sono, infatti, portata a credere che sia stato (e sia tutt'ora) proprio lui a contribuire alla mia ansia.

Per questo credo che dovrei affrontare per prima cosa questi miei disagi, l'ansia (non solo da esame) e l'arrossire (un altro dei miei punti deboli).

[#8]
Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233 114
Capisco. Appena se la sentirà le converrà allora iniziare un percorso psicologico/psicoterapeutico, perchè l'ansia non trattata rischia di peggiorare e di estendersi ad ambiti inizialmente non coinvolti.
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