Bulimia con vomito autoindotto

Salve sono una ragazza di 25 anni,per diversi anni(quasi 10 anni) ho sofferto di bulimia nervosa che si manifestava in particolare attraverso il vomito. dopo una terapia psicologica terminata qualche anno fa, i miei attacchi si presetano raramente anche se non ci sono abbuffate mi capita di avere desiderio di vomitare come se ho il bisogno urgente di togliere un peso, buttare fuori qualcosa ma non ostante qualche abbuffata (e l'aiuto acqua) non riesco proprio a far uscire nulla, anzi dopo tanti sforzi mi fuoriesce solo del sangue. la fuoriusita di sangue mi spaventa al momento ma non è un motivo per me per non pensare piu al vomito quando mi capitano gli attacchi in cui ho bisogno di farlo.
volevo sapere che processo si crea psicologicamente che devo ricorrere al vomito? e cosa devo fare quando si presenta?
specifico che l'origine del disturbo è legato al sovrappeso, ora si presenta nel bisogno e desiderio di sfogo da dentro verso fuori.
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Dr.ssa Giselle Ferretti Psicologo, Psicoterapeuta 615 14 22
Gentile ragazza,
c'è qualcosa che la preoccupa in questo periodo della sua vita? Lei parla del vomito come "uno sfogo da dentro verso fuori".
E' probabile che ci siano delle questioni ancora irrisolte nella sua vita.
Ha pensato di ricontattare lo psicoterapeuta che l'ha seguita in passato?

Cordiali saluti,

Dott.ssa Giselle Ferretti Psicologa Psicoterapeuta
www.giselleferretti.it
https://www.facebook.com/giselleferrettipsicologa?ref=hl

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Dr. Vassilis Martiadis Psichiatra, Psicoterapeuta 7.3k 161 83
Gentile utente,
si rivolga ad uno specialista per valutare la condizione del suo apparato gastroesofageo. La fuoriuscita di sangue dopo i tentativi di provocarsi il vomito non è un segno da sottovalutare.
Cordiali saluti

Dott. Vassilis Martiadis
Psichiatra e Psicoterapeuta
www.psichiatranapoli.it

[#3]
dopo
Attivo dal 2010 al 2011
Ex utente
vi ringrazio per la tempestivita delle risposte.
ho pensato di andare da un medico ma il mio problema è stato sempre sottovalutato e preso in considerazione solo da me, ma provvedero presto anche a contattare una psicoterapista (la dottoressa che mi ha seguito lo cercata piu volte, anche per un saluto, ma si è trasferita e non ho notizie).
rispondendo alla dottoressa le posso dire che da poco i miei genitori si sono separati, il mio fidanzato mi dimostra di tenerci tanto a me ma vive lontano per motivi di lavoro e vorrei raggiungerlo presto.
per adesso sono in una città che non mi piace, non socializzo e non esco neanche il fine settimana, frequento solo una amica fidata che conosco dai tempi delle superiori. nella mia vita ho sempre praticato sport ma qui non riesco e questo peggiora la mia percezione del corpo. questi problemi mi si presentano sempre quando sono in questo paese dove ha avuto origine il disturbo perche quando vivevo fuori per motivi universitari stavo bene.
[#4]
Dr.ssa Giselle Ferretti Psicologo, Psicoterapeuta 615 14 22
Gentile ragazza, da quello che racconta, ci sono numerosi fattori che contribuiscono a minare la sua serenità ed ha ricominciato a mettere in pratica una forma di "autocura" che conosce bene.

Segua al più presto l'indicazione del dottor Martiadis e provi a cercare anche un nuovo psicoterapeuta se non riesce a rintracciare la precedente che l'ha seguita.

Cerchi di intervenire rapidamente per evitare che il suo sintomo si strutturi nuovamente a livello psichico. E non sottovaluti più le conseguenze a livello organico.

Un caro saluto,
[#5]
Dr. Emanuel Mian Psicologo, Psicoterapeuta 31 1 10
Gentile ragazza,
segua il consiglio di valutare prima insieme al proprio medico, la presenza di sangue nel vomito, sebbene paia legata agli sforzi che si induce.
Questi ultimi, vanno indagati insieme ad un/una collega che le permetta di gestire le emozioni, soprattutto quelle negative, che paiono essere, al momento attuale,legate a stati d'ansia che lei compensa/equilibra con il vomito.
In sintesi, e' come se si fosse presentato un "vecchio amico", cui lei al momento attuale non riesce/non puo' rinunciare.
Cerchi, insieme a chi la seguira', nuove strategie.
Strade nuove, porteranno sicuramente risultati nuovi.

Le auguro ogni bene

Cordialmente,
E.M.

Dr. Emanuel Mian,PhD
Psicologo-Psicoterapeuta
Riceve a Roma, Milano,Monza,Trieste e Udine
www.emotifood.it

[#6]
dopo
Attivo dal 2010 al 2011
Ex utente
grazie davvero!
riconosco proprio che si è presentato come un "vecchio amico" in momento di solitudine e di cambiamenti difficili da gestire.
non voglio più essere dipendente dal disturbo e non voglio neanche che si evolvi in qualcos'altro come l'anoressia o il pensiero ossessivo di contare ogni caloria di ogni cibo.
seguiro da subito i vostri consigli. grazie ancora per l'attenzione e la comprensione.
[#7]
Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.3k 372 182
Gentile ragazza, vomitare sangue non mi pare un sintomo che possa essere sottovalutato facilmente da qualunque medico. Che tipo di visite ha fatto?

Il vomiting dovrebbe essere diagnosticato e trattato in modo differenziato rispetto alla bulimia "semplice". Se si tratta di vomiting non si ha a che fare con bulimia più condotta eliminatoria, ma si tratta un disturbo diverso. Il vomiting è una compulsione basata sul piacere dove il cibo non è più il centro della preoccupazione, ma semplice materiale per poter compiere l'atto. Se ne ha sofferto per tanti anni e ancora ha questi "ritorni di fiamma" significa che non è ancora uscita.

Legga qui per informarsi:

https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/274-il-disturbo-da-vomiting.html

Cordiali saluti

Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com

[#8]
dopo
Attivo dal 2010 al 2011
Ex utente
la ringrazio per l'articolo che mi ha gentilmente fornito. le spiego meglio: all'inizio il vomito era una soluzione per non predere peso visto che il mio sovrappeso era sempre un motivo per ridere di me; da questo periodo sono passata a un periodo di sotto peso perchè mi nutrivo con una mela o una carota al giorno ed eccessiva attività fisica fino a che non riuscivo a far piu nulla. poi gradualmente mi sono ripresa, pero mi vedevo sempre grassa ed ero ossessionata dalle calorie dei cibi, cosi con l'inizio dell'universita e il trasferimento da casa per studio ho deciso da sola che era giusto andare in terapia. il disturbo si è estinto nel tempo. ma ogni tanto si ripresentava dopo una mangiata di troppo a casa.
ora invece provo il desiderio di vomitare per liberarmi, svuotarmi del tutto.
il ricorso al medico c'e stato sin da subito e mi ha suggerito da prima una dieta che non riuscivo a seguire e poi una lipidoliposuzione a cui mi sono sottoposta, ma con pochi risultati quindi non mi fido piu.
si puo guarire da cio? o ci sara sempre solo un evoluzione del disturbo che si presenta in modalità diverse? sa dottore
ho un fidanzato che mi ama e un amica che tiene a me e nn voglio deludere loro e non voglio farmi del male io, voglio guarire.
[#9]
Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.3k 372 182
>>> all'inizio il vomito era una soluzione per non predere peso
>>>

>>> ora invece provo il desiderio di vomitare per liberarmi, svuotarmi del tutto.
>>>

Come avrà letto nell'articolo, è esattamente ciò che succede di solito: all'inizio il vomito è una tentata soluzione per non prendere peso, ma poi diventa un desiderio e un piacere fine a se stesso.

Se ne può uscire senz'altro, ma deve rivolgersi a un terapeuta esperto in questo tipo di disturbo. Che io sappia, al momento la psicoterapia breve strategica è l'unica ad avere un protocollo specifico per il vomiting. Ma altri terapeuti esperti di disturbi alimentari potranno lo stesso aiutarla. Faccia qualche ricerca, poi faccia delle telefonate e s'informi in anticipo.

Cordiali saluti
[#10]
dopo
Attivo dal 2010 al 2011
Ex utente
si infatti,l'articolo è abbastanza chiaro, anche se mi lasci dire che si provo una certa vergogna in tutto cio. comunque già sta mattina ho chiamato per informarmi per la gastroscopia e lunedi mi metto alla ricerca per un sostegno psicologico. spero con tutto il cuore di riuscire a vincere questa compulsione.
ringrazio ancora tutti per la disponibilita.
distinti saluti
[#11]
Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.3k 372 182
>>> mi lasci dire che si provo una certa vergogna in tutto cio
>>>

Anche questa è una reazione molto comune fra le sue "colleghe", quando si trovano messe di fronte a quello che succede. A volte è stupefacente constatare che per molte ragazze lo sfogo del vomito assume le sembianze di un vero e proprio "amante segreto", surrogato di una vita affettiva insufficiente e che non le lascia appagate come dovrebbe. Ma non so se questo è il suo caso.

Comunque quello che deve cercare non è un sostegno, ma una psicoterapia vera e propria. Sono due cose molto diverse.

Cordiali saluti
[#12]
dopo
Attivo dal 2010 al 2011
Ex utente
beh il bisogno che sento è quello di buttare fuori per svuotarmi, come puo capire sono molto confusa e la cosa che mi fa star male non sta solo nei legami affettivi ma nel avere un posto in questa vita, una dimensione. vivo in un posto che non mi piace e non ho mai sentito mio e i miei problemi si presentano quando ritorno qui. non esco e non socializzo, preferisco leggere e stare al pc nelle ore libere.questo è quello che le posso riportare, che sento. cmq io ho intenzione di intervenire il prima possibile.
[#13]
dopo
Attivo dal 2010 al 2011
Ex utente
buon giorno sto scrivendo perchè sta mattina sono stata dal medico curante e ho riferito il problema che ho esposto voi. mi ha dato una cura per 10 giorni di levobren 25mg e xexal 1 mg/ml. non mi ha parlato di nessuna gastroscopia. inoltre mi sono informata con una psicologa per un appuntamento ma mi chiamerà lei.
sono molto scettica riguardo la cura del medico.
[#14]
Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.3k 372 182
Per la cura che ha ricevuto dovrebbe reinserire la sua domanda in area gastroenterologia.

Scettica perché?

Cordiali saluti
[#15]
dopo
Attivo dal 2010 al 2011
Ex utente
salve dottore
scettica perche non penso che il problema è il rapporto con l'assunzione di cibo nel senso di reflusso o cose del genere per cui devo prendere la pillola prima dei pasti principali e sopratutto non penso proprio di andare in contro a sintomi anoressici come faceva capire il medico, anzi le diro che neanche scrivevo qui se non avevo piu fame e non senitivo il bisogno di mangiare (ero più felice). penso che il mio è un fattore psicologico che si avvicia molto all'articolo sopra. cmq la cura è per 10 giorni, nel frattempo spero che la psicologa mi chiami per un appuntamento al piu presto (ha voluto lasciato il mio numero).
Cordiali saluto e grazie per l'interessamento.
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