Psicologia: se è la giusta soluzione.

Sono sposato da circa 15 anni ho due figli (14-11 anni) e lavoriamo entrambi - mia moglie a scuola e 3 volte a settimana esce alle 7 del mattino e rientra alle 9 di sera a casa (lavora anche in una Ludoteca, ed il viaggio è di circa due ore all’andata e 2 al ritorno tra treni e mezzi pubblici – abitiamo in un paesino alle porte di Firenze, questo oramai da circa 7 anni (per rendere il quadro iniziale più chiaro).
Da circa 6 mesi, quindi la fine dell’estate scorsa, mia moglie ha avuto sempre di più l’esigenza di sentire altre persone, che non facessero parte del nostro rapporto, che fino a quel momento era stato sempre tranquillo quasi perfetto… forse troppo.
Il mezzo per accrescere queste conoscenze è stata la rete il facebook ed i giochi di carte ondine dove si può anche chattare (ultimamente lo fa dalle ore 22 circa fino anche alle 2,30 di notte) ed in questo contesto ha conosciuto un bel po’ di persone (uomini) e qua apro parentesi (lei è molto brava a catturare l’attenzione degli altri, infatti nel suo lavoro è voluta molto bene da tutti per la sua bravura nel gestire ed organizzare, e riceve moltissimi complimenti accentuatisi ultimamente sempre di più (questi sono dei dati che potrebbero avere la loro influenza).
Adesso non mi vede più come suo marito ma solo come (nome inventato) Luca risalente a quando c’eravamo fidanzati, dice che suo marito e troppo pesante, a me mi vede come amico e mi confida quasi tutto … ed io ovviamente, ci sto male e come se non si rendesse conto di quello che fa.
Con alcune di queste suddette persone (che cmq si trovano sempre in altre città d’Italia) si è scambiato il numero di telefono (in modo particolare si sente costantemente con 2 persone) e s’inviano continui sms 20-30 al giorno).
Poi ci siamo rivolti a gennaio ad una psicologa che dopo un po’ di sedute gli ha fatto capire che lei aveva sempre represso i suoi spazi di donna e che li doveva urgentemente ritrovare, e anche che la sua personalità fosse tornata per certe sfaccettature ad un’età adolescenziale, ed io aggiungo che anche il corpo ha reagito a questo impulso, non dimostrando i suoi attuali 40 anni di età – cosa che prima era evidente – ed ha perso anche 16 kg di peso (mangia pochissimo per via del disagio che sente e che gli chiude lo stomaco) e questa metamorfosi e come se l'avesse fatta ritornare indietro nel tempo.
Allora ho letto della c.d. crisi dei 40 anni, potrebbe anche essere finito il mio matrimonio, etc, ed io lo accetterei anche, in fin dei conti si deve vivere in modo felice non infelice, ma e come se lei fosse confusa annebbiata, smaniosa, a volte ossessiva, tipo quando non gli lascio il computer all’orario che trova le sua amicizie, come già detto intorno alle 22.
In questi sei mesi non vi è stata una sola lite spiegabile dal fatto che a noi ci piace sempre confrontarci, e facendolo ovviamente, si stemperiamo gli animi.
Secondo voi: la psicologa basta? o forse servirebbe qualche altra diagnosi di qualche altro esperto?
Grazie
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Dr.ssa Laura Rinella Psicologo, Psicoterapeuta 6.3k 119 9
Poi ci siamo rivolti a gennaio ad una psicologa

Di che tipo di percorso si tratta?

Dr.ssa Laura Rinella
Psicologa Psicoterapeuta
www.psicologiabenessereonline.it

[#2]
Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.2k 372 182
Gentile utente, le persone cambiano costantemente, non solo intorno ai 40 anni. L'ipotesi di aver dato libero sfogo all'improvviso a una femminilità repressa da una vita è possibile, ma da qui non si può dirle quanto sia corretta. In particolare andrebbe valutato bene il tempo che sua moglie passa online e quanto un'eventuale dipendenza dal mezzo possa essersi formata.

La diagnosi psicologica può essere sufficiente, ma forse la sua domanda non si riferisce solo a questo.

Cordiali saluti

Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com

[#3]
dopo
Utente
Utente
Posso dire quello che so, la psicologa ma non mi ha dato un particolare riferimento al percorso che intende intraprendere o che ha già intrapreso, forse perchè due mesi non bastano per una diagnosi clinica. Ha fatto dei test ma non mi ha detto niente.
A me personalmente e come se mi avesse visto come un intralcio alla terapia, forse perchè sono troppo emotivamente coinvolto.
Ma a quanto ho capito la dott.ssa gli ha detto (così mi ha riferito mia moglie) che puo' percorrere queste sensazioni, vivendole anche in chat, o ne mondo reale cercando di non arrivare all'atto finale. E se magari ci dovesse arrivare, perchè non riuscisse a farne a meno, poi comunque ne avrebbero discusso loro.
Non so se è cosi che funziona la psicologia.
Dal mio punto di vista, invece, noto un netto peggioramento che ha avuto in questi ultimi due mesi, ed il fatto è come se adesso fosse autorizzata a fare cio' che vuole e non se ne importa più di niente (a me non mi calcola piu', tra l'altro ci tenevo a rimarcare, cosa che non ho detto nell'articolo iniziale per via dello spazio) che lei sente un bisogno smisurato carnale, insomma è attratta dagli altri uomini, per adesso solo in modo platonico, gli piace l'innamoramento e gli piace essere corteggiata.
Poi è sempre eccitata e la psicologa in questo senso ha detto che sente il bisogno di riscoprirsi proprio come avviene ai ragazzi in pubertà.
Non ci capisco niente sono confuso anch'io da tutto cio'.
Grazie per la sua cortese attenzione.
[#4]
dopo
Utente
Utente
""In particolare andrebbe valutato bene il tempo che sua moglie passa online e quanto un'eventuale dipendenza dal mezzo possa essersi formata.""
Internet (secondo me) è visto come un canale per interagire con il mondo esterno senza, peraltro, esserne coinvolta direttamente, almeno questa è la sensazione che ho avuto, nella risposta data all'altra sua collega ho messo altre informazioni. Il mio timore che possa arrivare da un momento all'altro ad una forma di esaurimento nervoso - insomma che possa crollare dal punto di vista emotivo - perchè la vedo sempre combattuta - e lei dice che lo è - (probabilmente da quello che vorrebbe e quello che poi ha) e come reazione mangia pochissimo (mai pane e pasta) ed ha perso 16 kg. Grazie per la sua cortese attenzione.
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Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.2k 372 182
>>> forse perchè due mesi non bastano per una diagnosi clinica
>>>

Dipende, possono bastare anche una o due sedute, ma difficilmente si parla di mesi. Forse la psicologa non ha voluto pronunciarsi, ma mi parrebbe strano che avesse dato un termine di mesi per una diagnosi.

Usare internet di per sé non è segno di patologia. Dimagrire di per sé non è segno di patologia. Persino "calcolare di meno" il coniuge non è di per sé segno di patologia individuale. Ma tutti assieme, questi segni potrebbero significare che la coppia non sta tanto bene.

Quando all'inizio vi siete rivolti alla psicologa, avete escluso a priori l'ipotesi di fare dei consulti di coppia, oppure ne avevate parlato?

Cordiali saluti
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Dr.ssa Laura Rinella Psicologo, Psicoterapeuta 6.3k 119 9

Gentile utente,
le notizie che fornisce in merito al percorso sono un po' confuse.

A mio parere, comunque, vi potrebbe essere utile chiedere un consulto ad un terapeuta di coppia (indicato l'orientamento sistemico-relazionale).

Cordialmente
[#7]
dopo
Utente
Utente
""Quando all'inizio vi siete rivolti alla psicologa, avete escluso a priori l'ipotesi di fare dei consulti di coppia, oppure ne avevate parlato?""

Allora abbiamo fatto la prima seduta terapeutica insieme, premetto che ci siamo rivolti ad un psicologo su mia richiesta, perchè a sua detta lei non vede alcun problema, poi io ci sono andato un'altra volta su mia espressa richiesta.
[#8]
dopo
Utente
Utente
""le notizie che fornisce in merito al percorso sono un po' confuse.

A mio parere, comunque, vi potrebbe essere utile chiedere un consulto ad un terapeuta di coppia (indicato l'orientamento sistemico-relazionale).""

Le notizie sono confuse perchè non ho notizie...
Aggiungo qualche altra nozione lei vuole i suoi spazi si sente oppressa e vuole uscire con le amiche.

Un terapeuta di coppia cosa comporterebbe in questa situazione?, ma poi bisognerebbe lasciare la psicologa attuale o si possono seguire entrambi gli specialisti?
Non ci potrebbe essere una sovrapposizione di metodi?
grazie.
[#9]
Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.2k 372 182
Dipende da qual è stata la valutazione della professionista e da qual è stata la vostra richiesta.

Se la psicologa avesse ritenuto opportuno seguirvi come coppia, e se anche voi lo aveste richieto, ci potrebbe essere stato il modo di farlo.

Ovviamente sia lei che sua moglie avreste dovuto essere d'accordo. Quindi anche pensare di rivolgersi a un secondo professionista lo presupporrebbe comunque.

Sua moglie sarebbe stata d'accordo a un lavoro di coppia?

Cordiali saluti
[#10]
dopo
Utente
Utente
""Sua moglie sarebbe stata d'accordo a un lavoro di coppia?""

Guardi effettivamente mi stavo chiedendo anch'io se forse sarebbe stato meglio un percorso insieme, ma se la psicologa ha inteso cosi'...

Senza alcun dubbio, infatti, lei mi chiedeva sempre di essere aiutata, era proprio una suo SOS, probabilmente dovuto al gran tumulto interno che ha.
Grazie.
[#11]
Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.2k 372 182
Ripeto, non solo la psicologa. Conta il parere dello psicologo *E* la richiesta che avete fatto voi.

Se non capisco male, all'inizio la richiesta d'aiuto veniva solo da sua moglie. Ora lei sembra "partita in quarta", mentre lei (che ci scrive) si sente rimasto indietro e si chiede se questi cambiamenti di sua moglie non siano per caso un ulteriore segno di disagio, oppure cosa.

È così? Ma se è così dovreste trovare, lei e sua moglie, il modo di comunicare per vedere se ci sono spazi affinché un percorso congiunto possa aver luogo, adesso.

Cordiali saluti
[#12]
Dr.ssa Laura Rinella Psicologo, Psicoterapeuta 6.3k 119 9
Le notizie sono confuse perchè non ho notizie...

Bisognerebbe infatti comprendere quale richiesta avete fatto alla psicologa (ci siete andati insieme la prima volta o cosa?)e come è stata presa la decisione di entrare in terapia ("ma se la psicologa ha inteso cosi'...")

"Senza alcun dubbio, infatti, lei mi chiedeva sempre di essere aiutata, era proprio una suo SOS, probabilmente dovuto al gran tumulto interno che ha."

A mio parere potrebbe essere comunque utile chiedere un consulto ad uno psicologo/psicoterapeuta di coppia.

Cordialmente



[#13]
dopo
Utente
Utente
Si ha ragione. Inizialmente pensavo fosse un percorso solo suo, in fin dei conti lei ha avuto questo senso di oppressione e di avversione in quello che possiede, non la gratifica neanche più la presenza dei figli, e come se fosse concentrata solo ed esclusivamente su se stessa, e gli altri non esistono più (intesi come gli affetti più cari), anzi a volte ho l'impressione che io gli dia fastidio (questo negli ultimi tempi - una 10^ di giorni)
Adesso lei vuole riflettere perchè si sente come in una gabbia a casa nostra, ma allo stesso tempo si sente "libera" quando è fuori a lavoro che, peraltro, gli piace tanto (lavora con i bimbi nella scuola)

Una domanda: ma tutto questo potrebbe essere una sorta di depressione? se si, potrebbe anche peggiorare visto lo sviluppo degli eventi...

Ma il mio tarlo è io cosa devo fare la devo pedinare, lasciare perdere, seguire a distanza, ignorarla, coccolarla... insomma sono confuso.

Non so... lei cosa mi consiglia, forse dovrei parlare con la psicologa, per una terapia di coppia, ma sarebbe il caso adesso?

E comunque mi sento come se io fossi la causa di tutto il problema.
Grazie Dr.

[#14]
Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.2k 372 182
Depressione, mi sembra un po' remota come ipotesi. Attualmente sua moglie sembra trovarsi più in una fase di sovraeccitazione, che di abbattimento.

Mi pare che a soffrire sia soprattutto la vostra coppia, come dicevo. E chi sta soffrendo di più in questo momento fra voi due forse è lei (che ci scrive). Per questo ritengo che dovrebbe partire da lei una eventuale richiesta e un incentivo per un lavoro in coppia.

Cordiali saluti