Nervosismo rabbia crisi di pianto

Egregio dottore, le scrivo perché non riesco a capire che problema ho.da qualche mese a questa parte ho dei problemi di rabbia,nervosismo,sono tesa come una corda di violino,ce l'ho sempre con tutto e tutti.sporadicamente mi capitano a n che delle crisi di pianto che durano qualche ora e poi passano.fin da adolescente sono stata irrequieta e ansiosa,questo ha portato dei problemi in famiglia e infatti per un Po sono andata dalla psicologa.mi ricordo che gia all epoca avevo crisi di pianto, perché non mi sentivo capita dalla mia famiglia.ora ho trent'anni.cosa devo fare dottore?
Dimenticavo soffro di cistite cronica,dalle analisi non risulta nulla ma sto sempre male..
Potrebbe Essex di natura psicosomatica?
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Dr. Giovanni Soscara Psicologo, Psicoterapeuta 28 2 15
Gentile utente, posso capire la sua angoscia e la frustrazione, ma la strada da percorrere e quella della chiarezza. Lei scrive..(ora ho trent'anni.cosa devo fare dottore? ). Con l'ausilio di una collega, che possa aiutarla veramente a sciogliere e capire ciò che più la turba, affronti nuovamente un adeguato percorso terapeutico. In passato è già ricorsa ad una psicologa, (......fin da adolescente sono stata irrequieta e ansiosa,questo ha portato dei problemi in famiglia e infatti per un Po sono andata dalla psicologa) . Come si è conclusa quella terapia??? A più riprese cita la sua famiglia (...mi ricordo che gia all epoca avevo crisi di pianto, perché non mi sentivo capita dalla mia famiglia) . Quella rabbia giace in lei da troppo tempo; forse è questo il momento per affrontarla davvero. Si faccia coraggio e non dubiti nell'avvalersi di un serio ed opportuno sostegno psicologico.

Cordiali Saluti

Dr. Giovanni Soscara
Psicologo Clinico, Psicoterapeuta
soscaragiovanni@medicitalia.it

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Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.2k 372 182
>>> perché non riesco a capire che problema ho.da qualche mese a questa parte
>>>

Che cosa le fa credere che dare un nome a ciò che ciò che ha la farebbe stare meglio? Anche se le dicessimo con estrema precisione: "Lei ha X" ciò non contribuirebbe di una virgola ad alleviare il suo disagio.

Che tipo di trattamento ha fatto con la psicologa? Una psicoterapia, un sostegno o una consulenza? Che tipo di approccio usava la psicologa? Quanto è durato il percorso? Quali i contenuti discussi nelle sedute?

Cordiali saluti

Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com

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Dr. Daniel Bulla Psicologo, Psicoterapeuta 3.6k 187 37
Gentile Utente,
l'irritabilità è spesso sintomo di problemi legati al tono dell'umore: Se a questo aggiungiamo le crisi di pianto, l'irrequietezza e l'ansia è probabile che la strada da percorre sia questa: effettui una valutazione psichiatrica, potrebbe essere necessario un trattamento farmacologico, ma forse riuscirebbe in questo caso a sblocacre una volta per tutte questa situazione di disagio.

Alcuni disturbi dell'umore infatti tendono a cronicizzarsi: per questo motivo è meglio avere una diagnosi precisa, e proprio per questo le ho consigliato la valutazione psichiatrica.

A questo associerei senza dubbio un supporto psicologico: potrebbe ricontattare la Psicologa da cui andava in precedenza se si è trovata bene, oppure cercare un altro Professionista.

Come vede ci sono molte cose che può fare per stare meglio, quindi stia tranquilla, vedrà che troverà una soluzione.

Cordialmente

Daniel Bulla

dbulla@libero.it, Twitter _DanielBulla_

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dopo
Attivo dal 2009 al 2012
Ex utente
mi permetto di rispondervi vista la poca chiarezza del mio scritto.dalla psicologa ci andai dai 16 ai 18 anni,mi ci mandarono i miei perche' non studiavo e volevo sempre uscire .Mia madre e mio padre,che soffrono di ansia,non mi lasciavano uscire la sera e da li nascevano conflitti familiari.Insomma era una continua ribellione.La terapia si e' conclusa dopo tre anni in cui io mi sono data una "calmata" e mi sono diplomata a pieni voti.Durante le sedute parlavo di tutto,amici famiglia e scuola.non so che approccio avesse la psicologa,avevo 16 anni e non ricordo bene.
Detto questo so che dare un nome a cio' che ho non serve a nulla..ho scritto qui per capire secondo Voi ho dei problemi di ansia e che strada intraprendere nel caso sia cosi.A volte uno pensa che magari "e' carattere" e quindi tende a sottovalutare la cosa per quello ho chiesto informazioni.A questo punto ,vista la mia disponibilita' economica,mi informero' al piu' presto per uno psichiatra mutuabile.Grazie ancora della vostra disponibilita'.
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Dr.ssa Federica Meriggioli Psicologo, Psicoterapeuta 354 3 9
Gentile utente,
lei dice che questa situazione si presenta da qualche mese a questa parte, cosa che fa supporre che possa essere legata a qualche avvenimento concomitante.

Decidere se lasciar perdere perchè "è carattere" o affrontare la cosa dipende dal grado di sofferenza che tutto ciò le provoca.

Lei riferisce del suo passato che il suo nervosismo era dettato dal non sentirsi capita dalla sua famiglia, pensa di aver risolto questo aspetto con il percorso terapeutico precedente?

Rivolgersi ad uno psicoterapeuta potrebbe esserle utile in questo momento per comprendere al meglio le ragioni del suo nervosismo e della sua ansietà.


Cordiali saluti

Dr.ssa Federica Meriggioli - Psicologa Psicoterapeuta
Via Roma 131, Spinea Ve
Tel. 3498534295 www.federicameriggioli.com

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Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.2k 372 182
>>> A volte uno pensa che magari "e' carattere" e quindi tende a sottovalutare la cosa per quello ho chiesto informazioni.
>>>

Certo, il carattere - o più precisamente, il temperamento - è ciò che può determinare alcune importanti tendenze di base nell'individuo, ma ciò non significa assolutamente che non sia possibile far nulla o che si sia destinati a restare così per sempre. Infatti una delle funzioni della psicoterapia è proprio far sì che la persona impari a mettere sotto controllo e gestire quelle tendenze che, lasciate a se stesse, potrebbero creare problemi.

Cordiali saluti