Ritardo mentale di secondo grado

Salve dottore,
sono una mamma di una ragazza di 17 anni affetta da problemi di apprendimento di secondo grado. Lei è autonoma in tutto, frequenta il terzo anno di scuola superiore ed è accompagnata dal sostegno. Da quando aveva 5 anni ho iniziato a consultare pschiatra infantili e psicologi, ma senza grandi risultati. All'inizio il deficit era lieve adesso è medio.
Sono molto preoccupata perchè è una ragazza molto chiusa con problemi di relazione, si sente inferiore agli altri, è consapevole del suo problema e ne soffre tanto, parla bene ma non riesce a fare grandi discorsi. Il suo comportamento a scuola è ottimo, è molto dolce e sensibile e ha un legame forte con me. Frequenta una volta a settimana la terapia di gruppo adolescenziale.
Mi piacerebbe avere un Vostro consiglio su tale situazione e possibilmente trovare un rimedio.



Le porgo i miei Distinti saluti
[#1]
Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.7k 506 41
Signora, potrebbe dirci qualcosa in più sui precedenti percorsi psicologici? perchè non sono stati utili secondo Lei?
Come si trova Sua figlia in questo gruppo di terapia?

Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica

[#2]
Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.2k 372 182
È difficile poterle suggerire qualsiasi cosa a distanza, senza potervi vedere. Oltre al gruppo, però, credo che sarebbe opportuno che sua figlia fosse seguita anche individualmente da uno psicologo, insieme a voi, per poter utilizzare ed eventualmente sfruttare le risorse della ragazza, il che potrebbe essere più difficile da ottenere in gruppo. Ma la prenda più come un'ipotesi da verificare che un suggerimento diretto.

Che tipo di difficoltà avete individuato nei precedenti percorsi psicologici individuali?

Cordiali saluti

Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com

[#3]
Dr.ssa Paola Cattelan Psicologo, Psicoterapeuta 536 10 16
Gentile Signora,
non conosco questo tipo di classificazione del ritardo mentale (secondo grado), ma ipotizzo che si tratti di un ritardo mentale medio, quindi abbastanza importante.

Che scuola sta frequentando la ragazza?

Se in quel contesto scolastico si sente molto a disagio e non adeguata, avete pensato ad un percorso formativo che si addica meglio alle sue capacità e interessi, anche in prospettiva di un futuro inserimento lavorativo?

Dr.ssa Paola Cattelan
psicologa psicoterapeuta
pg.cattelan@hotmail.it

[#4]
dopo
Attivo dal 2012 al 2012
Ex utente
La Ringrazio per aver fornito la Sua risposta alla mia domanda.
Mia figlia ha problemi di apprendimento dovuti al ritardo mentale medio. Frequenta l'istituto d'arte settore fotografia e grafica publicitaria. A scuola è seguita da un insegnante di sostegno solo 9 ore a settimana che le semplifica il programma scolastico. E' ben accettata dai suoi compagni ma lei essendo consapevole del suo problema si sente inferiore. Gli insegnanti sin dalla scuola elementare ad oggi, non sono riusciti a capire le difficoltà a cui andava incontro la ragazza, senza prendere seriamente in considerazione i suoi problemi di apprendimento. Ho consultato vari psicologi, nessuno mi ha mai proposto la terapia individuale, sarà perchè vivo in Puglia? Sono stata due volte a Roma per la ragazza e gli specialisti mi hanno consigliato cosa fare per evitare eventuali peggioramenti, ma qui dove viviamo, gli specialisti non hanno accettato i consigli di Roma. Sentendomi in difficoltà e sola, ho cercato di affidarmi agli specialisti privati, nonostante che, con il problema della ragazza sarei dovuta essere seguita dall'ASL. La ragazza ha serie difficoltà ad imparare la matematica. Ha sempre paura di sbagliare e tante volte non risponde a delle domande senza aver la convinzione che abbia capito oppure no.
Qui in Puglia "purtroppo", i ragazzi affetti da simili problemi come quello di mia figlia sono emarginati anche da persone adulte, è questo giova molto su di loro.

La ringrazio pienamente.


Cordiali Saluti.
[#5]
Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.2k 372 182
In realtà potrebbe non essere necessaria una psicoterapia, un sostegno fatto come si deve potrebbe essere sufficiente. Proprio come il sostegno didattico aiuta sua figlia nell'apprendimento, il sostegno psicologico potrebbe aiutarla a sviluppare delle capacità relazionali più efficaci.

>>> "purtroppo", i ragazzi affetti da simili problemi come quello di mia figlia sono emarginati anche da persone adulte, è questo giova molto su di loro.
>>>

Forse voleva dire "non giova".

Comunque intendevo proprio questo: i ragazzi come sua figlia hanno bisogno d'imparare che anche se qualcuno non si mostra particolarmente socievole nei loro confronti, non è un dramma. Succede tutti i giorni, anche alle persone cosiddette normali!

Perciò l'approccio corretto, dal mio punto di vista, dovrebbe consistere nel condurre questi ragazzi a non aspettarsi di essere compresi o compatiti sempre e a tutti i costi, ma nel diventare capaci di convivere con un mondo che non è sempre quello che vorremmo. Ripeto, è un problema universale, non solo per i portatori di ritardo.

Cordiali saluti
[#6]
Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317 528
Gentile Signora,
Il percorso verso l' integrazione e' sempre molto complesso per ragazzini con difficolta' di apprendimento.
Un saldo e sano rapporto con i familiari ed un supporto psicologico alla ragazza, credo siano le strategie al fine di recuperare in autostima ed in integrazione all' interno nel gruppo.
Cari auguri

Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it

[#7]
Dr.ssa Paola Cattelan Psicologo, Psicoterapeuta 536 10 16
Le faccio alcune domande per capire un po' meglio le sue preoccupazioni.

Lei dice <Gli insegnanti sin dalla scuola elementare ad oggi, non sono riusciti a capire le difficoltà a cui andava incontro la ragazza, senza prendere seriamente in considerazione i suoi problemi di apprendimento>

In che modo le sembra che i problemi di apprendimento di sua figlia siano stati sottovalutati dagli insegnanti?
A che età ha avuto la diagnosi di ritardo mentale? E l'insegnante di sostegno?

Che tipo di consigli le hanno dato a Roma?
[#8]
dopo
Attivo dal 2012 al 2012
Ex utente
Grazie per la Sua disponibilità al mio problema.
Mia figlia a 5 anni ha avuto la diagnosi di ritardo mentale lieve.
L'insegnante di sostegno l'ha avuta dalla prima elementare, sostituendola ogni anno con una diversa. Tutte le insegnanti compresa quella di sostegno, nei primi 3 anni di scuola elementare, non hanno aiutato per niente la ragazza. Quando mi sono accorta che questo era dovuto alle insegnanti ho preso provvedimenti;
ho fatto domanda per cambiare l'insegnante di sostegno, ho mandato la ragazza a lezioni private per farla imparare a leggere e a scrivere.
A Roma mi hanno consigliato di farla seguire da una logopedista, di avere un buon sostegno a scuola e di ritornare almeno una volta l'anno per farla rivedere.
Ha frequentato la logopedista privatamente, e questo l'ha aiutata. (Purtroppo per motivi economici non ha potuto più frequentare) dato che l'ASL non ha accettato le proposte degli altri specialisti, anche se, era un diritto della ragazza.

La ringrazio.

Distinti Saluti
[#9]
Dr.ssa Paola Cattelan Psicologo, Psicoterapeuta 536 10 16
La storia scolastica della ragazza sembra un po' travagliata.
Forse ha incontrato insegnanti che non sapevano come aiutare sua figlia (agli insegnanti che effettuavano il sostegno fino ad alcuni anni fa non era richiesta una formazione sulla disabilità).
Inoltre sembra che il SSN non avesse le risorse per sostenere pienamente la terapia logopedica della ragazza.

Nonostante ciò voi vi siete attivati per trovare la strada affinchè vostra figlia avesse la possibilità di acquisire tutte le competenze che la sua disabilità le permette di raggiungere: è autonoma nella cura di sè, ha acquisito le abilità scolastiche di base (letto-scrittura), è in grado di modulare il proprio comportamento nelle situazioni sociali e di comunicare con gli altri.

Ora la ragazza è grande.
Come immagina il futuro di sua figlia?
E la ragazza, come se lo immagina?