Fantasie sessuali

Gentili dottori,
sono una ragazza di 25 anni, fidanzata da 3. Non ricordo da quanto tempo, forse 1 o 2 anni, ho una fantasia sessuale ricorrente, fin'ora sempre accettata senza troppe preoccupazioni, ma che ultimamente mi pesa e vorrei liberarmene. Il fatto è che il mio ragazzo è molto attento e altruista, ci tiene alla mia eccitazione e al mio orgasmo, però io, mentre non ho problemi a raggiungere e mantenere una certa eccitazione durante il rapporto (che mi piace sempre), alla fine ricorro immancabilmente a questa fantasia per raggiungere l'orgasmo, e se non lo faccio non riesco. Immagino una donna molto bella, e lui che guarda questa donna e si eccita, o si masturba. Ho l'impressione che siano pensieri masochistici da parte mia e non mi piace l'idea che debba sentire questo bisogno di soffrire (anche se solo nell'immaginario) per raggiungere il massimo del godimento.
C'è da dire che io e il mio ragazzo abbiamo diversi anni di differenza e io ho avvertito, anche se più in passato che ora, un certo senso di inferiorità nei suoi confronti per cui magari mi vedo sottomessa a lui anche sessualmente. E c'è da dire che sono una persona un pò insicura, gelosa, e che soffre la competizione con altre ragazze, anche se sto lavorando su questo. Infine, potrebbe essere pertinente aggiungere che mio padre è stato piuttosto assente nella mia crescita e sono cresciuta in un ambiente un pò invalidante, nel senso che non ho mai ricevuto incoraggiamenti e complimenti da parte sua.
Come può essere spiegata questa mia fantasia? Potrò superarla anche senza l'aiuto di uno psicologo? A me basterebbe non dipendere totalmente dalla fantasia, cioè magari pensarci ogni tanto ma non sempre e necessariamente per raggiungere l'orgasmo. O forse sarebbe più sano se non ci pensassi mai?
Grazie
[#1]
Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.7k 506 41
"Come può essere spiegata questa mia fantasia?"

Gentile ragazza,

tante considerazioni importanti:

- la fantasia sessuale va bene se non diventa motivo di disagio o sofferenza. E' così per te in questo momento?

- fai delle connessioni con insicurezza e rapporto col papà, come a trovare un significato: questo deve essere costruito però con l'aiuto di uno psicologo di persona. Qui non ti conosciamo, quindi non è corretto andare oltre e neppure ti è utile.

Se dunque questa fantasia ti crea disagio un aiuto psicologico potrebbe esserti di grande aiuto.

Saluti,

Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica

[#2]
Dr. Daniel Bulla Psicologo, Psicoterapeuta 3.6k 187 37
Gentile Utente,
le Sue domande sono leggitime: come poter smettere di pensare ad una cosa senza necessariamente andare dallo Psicologo?

Mi sembra una contraddizione, però, chiederlo a degli Psicologi. E se ci pensa cè un non so che di contradditorio anche nella fantasia da Lei definita "masochista".

Che rapporto ha Lei con le contraddizioni?

Cordialmente

Daniel Bulla

dbulla@libero.it, Twitter _DanielBulla_

[#3]
Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233 114
Gentilissima,

mi pare che lei si stia già dando una spiegazione per questa fantasia che la infastidisce:
"sono una persona un pò insicura, gelosa, e che soffre la competizione con altre ragazze".

Alla luce di questa sua affermazione si può pensare che, per qualche motivo che non è possibile esplorare in una consulenza orientativa come questa, lei prova piacere nell'immaginare che il suo fidanzato sia attratto da una donna molto bella, come immagino lei consideri di non essere.

In che senso ci dice che sta "lavorando" sulla sua insicurezza?

Dr.ssa Flavia Massaro, psicologa a Milano e Mariano C.se
www.serviziodipsicologia.it

[#4]
dopo
Utente
Utente
Grazie a tutti per le risposte così veloci.

Dr. Pileci, non provo sofferenza, ma un pò di disagio, però non so se a causa della fantasia in sè, o perché penso che sia sbagliata, poco sana, me ne vergogno un pò e magari vorrei dirlo al mio ragazzo ma ho paura di come possa reagire. E mi rendo conto che le altre connessioni implicano altre dinamiche complesse, che forse è difficile indagare qui.

Dr. Bulla, io vedo la contraddizione nel concetto stesso di masochismo: l'idea di provare piacere da qualcosa che nella realtà mi darebbe molta sofferenza. Però so che le mie fantasie rimangono tali, perché lo sono da tanto tempo, e che non cercherei mai una situazione reale di quel genere. Quindi questo mi tranquillizza, allo stesso tempo ricordo che con un fidanzato passato non le avevo e riuscivo comunque a raggiungere l'orgasmo, quindi vorrei tornare a farlo ora.

Dr. Massaro, in effetti ho dimenticato di dire che non ho un problema di insicurezza relativo al mio corpo, mi ritengo mediamente bella e so di essere il tipo fisico che attrae il mio ragazzo, quindi non ho mai avuto paura di non piacergli. Sto lavorando sulla mia insicurezza nel senso che sono arrivata a capire che derivi dal rapporto con mio padre come spiegato prima, e che però sta migliorando nel tempo, perché sono meno gelosa di prima, meno competitiva, più serena, anche se non del tutto come vorrei.

Queste mie ulteriori spiegazioni rendono più chiara la situazione? Come dovrei comportarmi?


[#5]
Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.7k 506 41
Gentile ragazza,

una fantasia resta una fantasia. Ma il torto che ti fai è questo: "...perché penso che sia sbagliata, poco sana, me ne vergogno un pò e magari vorrei dirlo al mio ragazzo..."

Condividere col tuo ragazzo anche le fantasie sessuali potrebbe non essere la scelta migliore, perchè -è vero- non sai come potrebbe prenderla e fare i giochi della verità tra partner non è mai una buona idea. Un confine tra partner deve comunque rimanere.

Saluti,

[#6]
Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233 114
Penso che la situazione sia chiara, e che anche se lei si giudica "mediamente bella" questo non le permette di superare un vissuto di insicurezza che probabilmente emerge in questa fantasia.

Se volessimo allargare il discorso potrei dirle che dal punto di vista psicoanalitico queste fantasie sono riconducibili al triangolo genitori-figlio e al complesso di Edipo, e che forse in lei sono ancora presenti dei vissuti di inadeguatezza legati al contesto della "competizione" con la figura materna rispetto all'ottenimento dell'attenzione di suo padre.

Sono questioni piuttosto delicate e starà a lei decidere se rivolgersi ad uno psicoterapeuta di orientamento psicoanalitico o meno con l'obiettivo di approfondire il discorso, che a mio parere andrebbe approfondito in considerazione del disagio che le provoca.