Scatti di ira, nervosismo e ansia

salve a tutti.
sono un ragazzo di 26 anni. ho una relazione che dura da 2 anni. il problema per cui mi rivolgo a voi è che periodicamente, almeno una volta a settimana, mi capita di litigare con la mia ragazza per motivi futili. a prescindere da chi ha ragione, il tutto finisce sempre con un mio scatto di ira. inizio a non capire nulla, mi viene voglia di spaccare tutto, non faccio del male fisico, ma do pugni al muro, sbatto oggetti e cosi via, il tutto accompagnato da pianti convulsivi. Ovviamente tutto questo dopo una lunga discussione in cui non riusciamo mai a ritrovarci. Non sono pazzo, ho una vita normale, sono una persona normale e riconosco che esagero sempre dopo, perchè ogni volta metto in rischio la mia relazione. Sono un tipo ansioso e nervoso, con sbalzi di umore e facilmente irritabile. Ripeto che riconosco di esagerare e mi prometto e prometto di non farlo piu', ma a seguito delle discussioni che ho nella mia relazione non riesco ad avere un litigio normale se non in questo modo. Preciso anche, per darvi piu' info possibili, che non ho mai avuto degli scatti a questi livelli, è la prima relazione seria e a cui tengo davvero. in passato mi è capitato sporadicamente con i miei genitori quando accadeva qualche discussione. ma ripeto pochissime volte. Cosa devo fare. mi devo rivolgere ad uno specialista oppure posso rimediare con dei sistemi naturali come calmanti e ansiolitici?

grazie mille
L.
[#1]
Dr.ssa Franca Esposito Psicologo, Psicoterapeuta 7k 154
Gentile Signore,
E' difficile da qui comprendere le cause dei Suoi scatti d'ira. Potrebbero esserci varie motivazioni:
da una abitudine rinforzata in qualche modo dall'ambiente, ad un problema Suo dovuto ad una scarsa capacita' di controllo.
Certamente considerata la Sua giovane eta' se Le fosse possibile contattare uno psicologo psicoterapeuta potrebbe insieme a lui parlare diffusamente delle problematiche che possono essere rilevanti e avere una valutazione delle dinamiche che sottendono i suoi disagi.
A seguito di cio', eventumente sia ritenuto necessario potra' decidere se desiderera' iniziare un percorso psicoterapeutico.
Per quanto riguarda eventuali ansiolitici non possiamo consigliarLe nulla, e' competenza esclusivamente medica prescriverli, per cui potrebbe parlarne con il Suo medico di base.
Cordiali saluti

Dott.a FRANCA ESPOSITO, Roma
Psicoterap dinamic Albo Lazio 15132

[#2]
Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317 528
Gentile Ragazzo,
non è ripromettendosi di non farlo più che riuscirà nell'intento,ma comprendendo le cause di questa assenza di controllo delle emozioni e reazioni.
Prima di pensare ad aniolitici ed altro , diventa opportuno comprendere , quali corde emotive fa toccare la sua ragazza, per farla scattare così, la sua storia di vita, relazionale, familiare ed emozionale e tanto altro.
Credo che un consulto de visu, potrebbe e seere indicato.
Cari saluti

Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it

[#3]
dopo
Utente
Utente
Grazie mille per la tempestiva risposta.
Ho sicuramente una capacità di controllo limitata in alcuni casi.
Mi prometto infatti di non farlo, ma ultimamente sto cercando anche di capire le motivazioni ed aiutarmi a non perdere il controllo, in modo che possa reagire normalmente ai problemi, o meglio hai problemi con la mia ragazza. In tutti gli altri ambiti della mia vita non mi viene neanche spontaneo reagire cosi.

grazie ancora.
buona giornata
L.
[#4]
Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317 528
Se la relazione è fautrice di ansie ed aggressività, è li che andrebbe cercato il bandolo della matassa ed imparare a modulare le emozioni ed il sentire, per evitare che si trasformi in ira e collera.
Saluti
[#5]
dopo
Utente
Utente
Gentile Dott.ssa
mi consiglia di lavorarci insieme alla mia ragazza prima di prendere o fare qualcosa?
perché molte volte come dice Lei la relazione è fautrice di ansie ed aggressività che poi portano a tutto ciò.
Forse la mia ragazza potrebbe aiutarmi più di tutti.

grazie ancora
L.
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