Disturbi dell'attenzione - irascibilità.

Salve.
La finalità del presente consulto è quella di avere un consiglio, un idirizzamento ad individuare e ben definire i miei bisogni, così da indirizzarmi con maggior chiarezza verso una soluzione.
Credo di essere stato un bambino con "disturbo dell'attenzione senza iperreattività", i cui esiti si sono protratti in tutte le fasi della mia vita, compresa quella attuale e adulta.
Mi rendo conto che una diagnosi del genere, 30anni fa, sarebbe stata alquanto difficile visto il bagaglio culturale dell'epoca.
Ho 34 anni, senza nessuna patologia importante.
Prima di parlare di me nel presente, vorrei fare un accenno alla mia infanzia ed adolescenza.
Nell'infanzia sono stato portato spesso a sottopormi a elettroencefalogramma. E' l'esame a cui venivano sottoposti i bambini un pò discoli. Ricordo molte urla, la testa che scoppiava. Ero portato anche dall'otorino a controllare la voce per afonia dovuta alle urla. Ricordo alle elementari che strappai la collana della mia maestra mentre facevo i capricci. Non ricordo molto: la mia tendenza è stata sempre quella di dimenticare. Fino a ieri credevo fosse un meccanismo di difesa. Oggi inizio a pensare che sia proprio una incapacità a ricordare.
L'adolescenza è stata piena di insuccessi scolastici. Una famiglia alla quale è sempre mancata la capacità di comunicare: padre padrone e madre ansiosa.
Anche la laurea triennale è stata ottenuta con moltissimi anni di ritardo.
Ora ho una cultura pari a zero. Avrei difficoltà ad elencare anche le semplici regioni di italia.
Non riesco a leggere e/o studiare: appena inizio, o dilungo troppo una pagina, oppure a metà smetto perchè valuto sempre meglio un approccio diverso allo studio.
Ho difficoltà a concentrami su quello che si dice in gruppo, o a seguire la trama dei film. E' come se proprio avessi dei limiti di comprensione.
Mi innervosisco facilmente, sono una molla carica ed affronto tutto come se fosse un affronto personale.
Il mio umore è altalenante. Se ho una cena programmata tra una settimana devo sperare di essere in uno stato d'animo adeguato per l'occasione.
Mi preoccupo facilmente. Tutto mi fa invecchiare velocemente e non conosco la parola "spensieratezza".
Ho sempre l'impressione di dover fare "un casino di cose" anche se, interrogato, non saprei nemmeno elencarne la metà.
Tendo a fare più cose contemporaneamente. Ed anche qualora mi sforzi di farne una alla volta, comunque sono soventissime le dimenticanze. Spesso anche imbarazzanti.
In un nuovo gruppo di lavoro ho bisogno di mesi per imparare il nome delle persone. Mi è capitato spesso di insistere nel chiamare le colleghe con il nome sbagliato.
Non ricordo la data di morte di mio padre.
Ho difficoltà ad inquadrare le situazioni.
Devo appuntarmi tutto e subito, altrimenti dimentico.
Talvolta parole di uso quotidiano mi sembrano nuove.
Sono irascibilissimo ed ho paura che questo possa in qualche modo rovinare la mia famiglia, quella che mi sto creando.
Grazie.
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Dr.ssa Franca Esposito Psicologo, Psicoterapeuta 7k 154
Egregio Signore,
Non ho ben compreso cosa Lei si attenda da questo consulto. Una diagnosi non si puo' certamente formulare senza conoscerLa personalmente e senza una valutazione seria.
Potrebbe avere avuto dei problemi come quelli che ipotizza che si sono aggravati per la sua percezione di avere dei problemi. Moltie delle difficolta' che elenca potrebbero essere dovute anche ad ansia.
Io posso consigliarLe per approfondire davvero di rivolgersi ad uno psicologo per una valutazione completa della Sua sfera cognitiva ed emotiva. Tale valutazione potrebbe essere svolta anche attraverso dei Test prettamente cognitivi come la WAIS, il BENDER TEST, le MATRICI di RAVEN o attraverso il Test di Rorschach che e' in grado di valutare la sua personalita' nel complesso, la sua sfera cognitiva e quella affettiva.
Naturalmente questo suggerimento da noi offerto dovra' essere condiviso o integrato come ritiene meglio dallo psicologo che la prendera' in carico.
Le consiglierei di parlare anche al Suo medico curante del Suo desiderio di approfondire tali valutazioni diagnostiche. Potrebbe ritenere utile prescriverLe una valutazione neuropsicologica .
A seguito di questo asssessment completo si potranno valutare i passi successivi.
Ci faccia sapere , se vuole.
Coprdiai saluti.

Dott.a FRANCA ESPOSITO, Roma
Psicoterap dinamic Albo Lazio 15132

[#2]
Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233 114
Gentilissimo,

non è possibile ovviamente porre una diagnosi a distanza e tanto meno una diagnosi retrospettiva.

Detto ciò, penso che non sia così insolito che un bambino possa reagire con irrequietezza e rabbia ad una situazione famigliare come questa:

"Una famiglia alla quale è sempre mancata la capacità di comunicare: padre padrone e madre ansiosa".

La sua irrequietezza potrebbe essere dipesa anche o solo da cause ambientali, ma questa possibilità non è indagabile senza un contatto diretto con lei.

Ad ogni modo oggi ci si può occupare del presente e una valutazione psicologica della sua situazione le servirà per capire meglio qual è il suo stato attuale.

Lei ci riferisce iperattività, irritabilità, possibili disturbi dell'attenzione e della memoria: tutti questi aspetti potrebbero far parte di un quadro di tipo ansioso e/o depressivo, che a mio avviso potrebbe ipotizzarsi anche considerando che lei sminuisce la laurea triennale che ha conseguito e afferma di avere una "cultura pari a zero" (il che non è ovviamente possibile, e comunque il suo post è scritto con senso logico e proprietà di linguaggio che non potrebbe appartenere ad un soggetto privo di alcuna preparazione).

Le consiglio quindi di contattare di persona uno psicologo per richiedere un inquadramento diagnostico che le consenta prima di tutto di capire qual è la sua attuale situazione e se un trattamento psicologico potrebbe servire a modificare questo stato di cose.

Il fatto di essere stato più volte sottoposto a eeg da bambino può aver alimentato in lei la convinzione di avere qualcosa che non va, e credo sia giunto il momento che lo appuri con certezza.

Dr.ssa Flavia Massaro, psicologa a Milano e Mariano C.se
www.serviziodipsicologia.it