Dimenticare il passato


Buonasera,vorrei sfogarmi su una questione che mi porto dentro da anni.
Mi sono fidanzata nel 2006 all'età di 14 anni lui ne aveva 18 all'epoca adesso ho 20 anni lui 24 abbiamo un bimbo e la nostra potrebbe essere una famiglia serena se..non ci fossere le mie cognate sempre immezzo a noi!!
Le spiego meglio,il mio ragazzo ha 3 sorelle lui è l'unico maschio,con la piu grande vado d'amore e d'accordo,ci vogliamo bene ma con le altre 2 non mi ci sono mai presa,da quando ho iniziato a frequentarmi con lui hanno iniziato a farmi le peggio cose,lo hanno fatto sempre per gelosia..una volta venne a dormire da me e si presentarono alle 2 di notte sotto casa mia e se lo riportarono a casa dicendomi "nostro fratello stanotte deve dormire con noi non con te" (vorrei scrivergli tutte le cattiverie che ho subito ma non credo mi basterebbero questi caratteri)
Le dico solo che in 6 anni di fidanzamento ci siamo lasciati 8 volte ovviamente sempre perchè ci mettevano il bastone fra le ruote.
le cattiverie che ho subito mi hanno toccato talmente tanto che ho iniziato ad avere problemi di stomaco,attacchi di panico,nervosismo e ansia
Ora sono passati 4 anni dall'ultima cattiveria subita,(si sono calmate solo perchè si sono innamorate anche loro e convivono tutte e 2,ora che hanno passato alcune situazioni sulla loro pelle mi hanno chiesto scusa dicendomi che solo ora capiscono quello che provavo quando mi facevano quelle cose.) ma comunque ancora oggi nonostante tutto usano il fratello come fosse un burattino ma naturalmente lo fanno talmente bene che riescono ad incantarlo come hanno sempre fatto.
Per me è diventata una cosa psicologica,un pensiero fisso,vorrei vivermi la mia storia e la mia maternità con tanta tranquillità ma questo non è possibile,per colpa loro sono sempre ansiosa,nervosa,mi innervosisco con niente e ormai quello che mangio ci vogliono ore prima di digerirlo!
Lui dice che devo accettarle anche se mi hanno fatto soffrire perche sono le sue sorelle,ma io nonostante ci ho provato tantissime volte non ci sono mai riuscita,le giuro non lo faccio apposta,ho provato a parlarci,ad uscirci insieme a trattarle come tratto le mie amiche.. ma niente!
L'odio che provo per loro è piu forte di tutto.
Quello che chiedo a lei è: secondo lei un giorno riuscirò a perdonare tutte le cattiverie subite?
Riuscirò a sentirle come mie cognate e non come nemiche?
Prima di conoscerle ero una ragazzina piena di sogni,spensierata,adesso sono nervosa,ansiosa,elettrica,non riesco mai a fare un pasto completo per paura di sentirmi male.. in piu ogni volta che le sento nominare cambio carattere.
Come devo comportarmi?
[#1]
Dr.ssa Franca Esposito Psicologo, Psicoterapeuta 7k 154
Cara signora,
Ci sara' una via di mezzo fra l'odio e il trattarle come le Sue amiche!
Se queste ragazze le hanno fatto del male Lei ha diritto di considerarle delle nemiche e di difendersi da loro.
Il non poterlo fare immagino che La ponga in uno stato di continuo allarme. Speciamente in questo periodo della Sua vita Lei ha bisogno di sentirsi al sicuro!
Parli con il Suo ragazzo con serena chiarezza: gli spieghi che non crede sia bene ne' per lei ne' per la Vostra famiglia vivere in questo equivoco. Certamente per Il Suo ragazzo non sara' piacevole ascoltare la Sua decisione anche perche' probabilmente una quota del comportamento delle sorelle e' anche dovuto a lui.
Probabilmente ci sono delle dinamiche familiari difficili da dirimere, ma non e' Suo compito farlo!
Tuttavia se il Suo disagio in questa situazione dovesse perpetuarsi chieda aiuto ad uno psicologo psicoterapeuta che possa esserLe di sostegno in questa situazione cosi' ansiogena.
I migliori saluti.

Dott.a FRANCA ESPOSITO, Roma
Psicoterap dinamic Albo Lazio 15132

[#2]
Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233 114
"le cattiverie che ho subito mi hanno toccato talmente tanto che ho iniziato ad avere problemi di stomaco,attacchi di panico,nervosismo e ansia"

Gentilissima,

la tentazione di attribuire ad altri la causa dei propri disturbi può essere molto forte, ma in realtà quando si reagisce in maniera negativa alle situazioni è importante prendersene prima di tutto la responsabilità per poter ottenere un cambiamento.

Mi spiego meglio: se lei imparasse a gestire in un altro modo i pensieri relativi ai passati attriti con le sue cognate potrebbe perfino arrivare ad ignorarle e a non farsi disturbare più da quello che hanno fatto ormai molti anni fa.
Lei invece si descrive come bloccata nel ricordo di passate situazioni sicuramente pesanti e negative, tanto più considerando che lei è molto giovane adesso ed era giovanissima all'epoca dei fatti.

"Prima di conoscerle ero una ragazzina piena di sogni,spensierata,adesso sono nervosa,ansiosa,elettrica,non riesco mai a fare un pasto completo per paura di sentirmi male.. in piu ogni volta che le sento nominare cambio carattere."

Prima di conoscerle lei era appunto una ragazzina e non aveva ancora attraversato l'adolescenza, con le frequenti crisi e anche la presenza di sintomatologie ansiose e depressive che comporta.
Come può sapere che la sua adolescenza sarebbe stata diversa se non le avesse incontrate?
Semplicemente, non può farlo.

Se ansia e attacchi di panico persistono è il caso che lei si rivolga ad uno psicologo psicoterapeuta per curarsi, invece di rimuginare sul pensiero che sono quelle ragazze ad averle provocato il malessere che prova.

Visto che comunque questi pensieri ostacolano la sua serenità in un momento molto delicato, come quello che segue la nascita del primo figlio, è opportuno che lei si faccia aiutare a recuperare la tranquillità indipendentemente dalla presenza di sintomi d'ansia, perchè il disagio che esprime merita attenzione e cura.

"comunque ancora oggi nonostante tutto usano il fratello come fosse un burattino ma naturalmente lo fanno talmente bene che riescono ad incantarlo come hanno sempre fatto"

Il suo compagno è molto giovane, ed è possibile che non si renda conto della situazione per inesperienza o perchè è abituato da sempre a relazionarsi in quel modo con le sorelle.
In questo senso non sarà una guerra frontale alle sue cognate, nella quale tentasse di coinvolgerlo, a risolvere qualcosa: lo metterebbe solo in difficoltà, e per ottenere un cambiamento sarebbe invece necessario che lei arrivasse a parlare serenamente della questione - cosa che oggi proprio non le riesce.

E' però anche possibile che lei abbia una visione non molto equilibrata della situazione, e che percepisca come manovre manipolatorie di queste ragazze comportamenti del tutto innocenti.

Ci può fare qualche esempio dei casi in cui lo tratterebbero "come fosse un burattino"?

Dr.ssa Flavia Massaro, psicologa a Milano e Mariano C.se
www.serviziodipsicologia.it

[#3]
dopo
Attivo dal 2011 al 2015
Ex utente
Ringrazio voi tutti per le risposte,ne ho parlato con loro,stiamo cercando di avere un rapporto civile (anche se mai sarà di amicizia) spero di farcela prima o poi.
Saluti!
[#4]
Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233 114
Bene, provi a introdurre dei cambiamenti e, nel caso si rendesse conto di continuare comunque a vivere un disagio significativo, tenga presente la possibilità di consultare anche di persona uno psicologo.

Ora che ha anche la responsabilità della serenità di un bambino è importante che faccia tutto il possibile per essere a sua volta serena e non trasmettergli tensioni.

Se vuole ci aggiorni sulla situazione, le faccio tanti auguri!