Ansia e cardiopalmo

salve
ho 23 anni e svolgo una vita piuttosto sedentaria e studio lettere.
un mese fa ho avvertito delle fitte alla parte sinitra del petto seguite da tachicardia.per stare tranquillo ho effettuato un elettro cardio-gramma e mi hanno riscontrato un lieve arching della valvola mitrale.il dottore mi disse che non era nulla perchè le fitte e il dolore erano dovute a forte stress e quindi si tratta di dolori intercostali.ora le fitte sono meno frequenti ma il lato sinitro del petto (da sotto l'ascella fino a sotto il capezzolo)mi fa piuttosto male ...come se avessi un grosso peso sopra,soprattutto di notte.inoltre ultimamente avverto che il mio battito cardiaco è diventato fortissimo e intenso (non veloce) anche a riposo e senza motivazione a volte dopo pranzo ,a volte prima di dormire tanto da svegliarmi e sentirmi il cuore in gola e dura quasi tutto il giorno.ovviamente il risultato è oco appetito,ansia,difficoltà a studiare e non ricordo nemmeno l'ultima volta che ho dormito come si deve.l'evento ebbe luogo in treno e non so perchè da allora ho l'ansia ogni volta che devo prenderlo e sto lentamente distruggendo il rapporto con la mia ragazza perchè mi dice(e lo ammetto)di essere diventato paranoico,ansioso e senza stimoli
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233 114
Gentilissimo,

è possibile che l'ansia sia la causa piuttosto che l'effetto del suo problema, come lei sembra affermare.

E' piuttosto tipico che, dal punto di vista corporeo, i disturbi d'ansia si esprimano con sintomi che in prima battuta fanno sospettare altre patologie.
Per una rassegna può legere questo articolo:
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/1064-quando-il-corpo-va-in-ansia-i-sintomi-fisici-dei-disturbi-d-ansia.html

E' importante che, una volta escluse patologie organiche, si imbocchi la strada della soluzione psicologica del problema, per evitare di lasciarlo cronicizzare e/o peggiorare.

"l'evento ebbe luogo in treno e non so perchè da allora ho l'ansia ogni volta che devo prenderlo "

Questo accade quando un attacco d'ansia condiziona la vita di chi l'ha sperimentato: i tentativi di evitare il luogo o i luoghi in cui ci si è sentiti male servono a tentare di risolvere il rpoblema, che però ovviamente non dipende dai luoghi specifici nei quali si è manifestato, ma da aspetti più o meno patologici del soggetto che richiedono uno specifico trattamento.

Dr.ssa Flavia Massaro, psicologa a Milano e Mariano C.se
www.serviziodipsicologia.it

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dopo
Attivo dal 2012 al 2012
Ex utente
gentile dottore,
leggendo l'articolo del link devo riconoscere che ho precisamente questi sintomi che si dice derivino dall'ansia "Sintomi cardiovascolari: tachicardia, palpitazioni, extrasistolia, aritmia, dolore o fastidio al petto".
il fatto è che ho passato momenti molto più impegnativi e difficli di questo senza avere questi sintomi e per questo non riuscivo a convincermi che fosse ansia.
come dovrei combattere questo stato secondo lei,dottore?devo necessariamente finire in psicoterapia o ci sono vie alternative?
ps ho notato che da quando mi è successo avverto molte volte durante il giorno le palpebre che vibrano...non so se è riconducibile.La ringrazio
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233 114
Se gli esami medici non hanno evidenziato alcun disturbo o patologia organica si tratta di un problema psicologico.

Anche la "vibrazione" che percepice all'altezza delle palpebra è probabilmente un sintomo dovuto alla tensione che si scarica in questo modo, determinando il movimento a scatti di piccoli muscoli situati poco sotto la pelle.

Il fatto di sottoporsi ad una psicoterapia non è una "condanna", ma un'opportunità di migliorarsi oltre che di acquisire un diverso equilibrio rispetto a quello preesistente, che ha condotto allo sviluppo dei sintomi.
[#4]
dopo
Attivo dal 2012 al 2012
Ex utente
Grazie per aver risposto Dottoressa.
la mia ansia è probabilmente dovuta al fatto che non mi convinco che questo dolore al petto non sia dovuto al cuore...insomma ho paura di morire da un momento all'altro e di lasciare sola la mia ragazza.poi questo cardiopalmo che mi viene non mi fa capire più niente e mi condiziona tutta la giornata.non so proprio come fare perchè non avevo mai sofferto di questi sintomi e in famiglia non trovo molto supporto...invece di aiutarmi mi attaccano in continuazione perchè mi vedono in questo stato prendendomi quasi in giro quando mi vedono preoccupato.il dottore mi ha detto di calmarmi..ma come faccio a calmarmi se prima non passa il dolore?
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Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317 528
Gentile Ragazzo,
Escluse cause organiche correlate al suo disagio, andrebbero investigate le cause correlate all' ansia e che stanno facilitando possibili somatizzazioni.
Quando il corpo si esprime con i sintomi, questi non vanno eliminati, ma ascoltati, decodificati e poi tradotti in un dialogo piu' sano e funzionale tra psiche e soma.

Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it

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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233 114
"la mia ansia è probabilmente dovuta al fatto che non mi convinco che questo dolore al petto non sia dovuto al cuore..."

Questo è chiaro, ma è il dolore stesso che è dovuto all'ansia che lei somatizza in questo modo.

Legga questo articolo e ci dica se e quanto si riconosce in ciò che vi è descritto:

https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/1219-sono-ipocondriaco-o-i-medici-non-capiscono-il-mio-problema.html
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Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.3k 372 182
>>> devo necessariamente finire in psicoterapia o ci sono vie alternative?
>>>

In psicoterapia ci si va per far "finire" il malessere e "iniziare" a stare bene.

>>> ma come faccio a calmarmi se prima non passa il dolore?
>>>

Il dolore passerà, se si tratta di ansia, quando avrà risolto l'ansia. Che non significa necessariamente calmarsi, ma smettere di aver paura che un dolore debba significare necessariamente qualcosa di pericoloso.

Finché nella sua mente persisterà l'uguaglianza: dolore = pericolo di morte, l'ansia resterà. Ovviamente.

Deve però rivolgersi a un professionista di persona, da qui non possiamo intervenire direttamente né dare "consigli".

Cordiali saluti

Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com

[#8]
dopo
Attivo dal 2012 al 2012
Ex utente
vi ringrazio per l'attenzione che state dando al mio problema.
per quanto riguarda l'articolo sull'ipocondria devo ammettere che ci sono cose in cui mi riconosco.soprattutto per quanto riguarda:
-sviluppo di sintomi spesso vaghi e migranti che fanno sospettare la presenza di una seria oppure oscura patologia fisica

-attenzione costantemente rivolta al proprio corpo nei pensieri e nei comportamenti, caratterizzata dalla continua auto-osservazione e auto-misurazione

- ricerca autonoma di una spiegazione per il proprio malessere

e aggiungo anche l'isolamento...per quanto riguarda gli altri sintomi non mi riconosco.per ora mi fido del parere del mio medico e delle visite che ho effettueto solo che non mi spiego perchè questo dolore non passa e di conseguenza sono sempre in ansia e in situazione d'allarme per ogni minimo segnale del corpo.
questo vuol dire che sto diventando ipocondriaco?
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233 114
Gentilissimo, lei ci dice:

"mi fido del parere del mio medico e delle visite che ho effettuato solo che non mi spiego perchè questo dolore non passa"

ma prima ci ha detto:

"il dottore mi disse che non era nulla perchè le fitte e il dolore erano dovute a forte stress".

Di conseguenza se il suo medico dice che si tratta di dolori dovuti allo stress occorre che diminuisca lo stress (o che lei curi l'ansia, che non possiamo in ogni caso valutare senza conoscerla di persona) perchè scompaiano anche i dolori.

C'è la possibilità che un po' alla volta lei diventi ipocondriaco anche più di quanto potrebbe già esserlo perchè l'eccessiva attenzione rivolta al corpo e i pensieri che ci ha riferito portano a quell'esito.

Le consiglio nuovamente di considerare l'idea della psicoterapia, perchè prima interverrà per spezzare il circolo vizioso dei sintomi e delle paure che suscitano in lei, prima se ne libererà.
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