Negli ultimi mesi

Salve a tutti, ringrazio in anticipo dell'aiuto che mi fornirete. Ho bisogno di parlare e di cercare una spiegazione razionale a quello che mi sta accadendo. Ho 21 anni e ho una relazione di quasi sei anni con una persona che mi ha tradita. L'ho scoperto trovandogli un secondo cellulare in tasca e lui ha negato. L'ha ammesso solo il giorno dopo ma nei dettagli che racconta appare (forse mi sbaglio) contraddittorio: dice che è stato uno sbaglio, che non me ne avrebbe parlato se non l'avessi scoperto, che è durata 3 mesi ma che non ha fatto null'altro oltre che parlare al telefono o uscire in presenza di altre persone. Io non so se credergli, varie volte durante i 5 anni si sono verificate cose che mi hanno fatto dubitare della sua fiducia ed onestà ed ho sempre lasciato correre per mancanza di prove evidenti e per i suo continuo negare. Questa volta è diverso, la mia prima reazione è stata il rigetto totale, ma perchè adesso ho piacere se prova a riconquistarmi e mi dà attenzione?Ieri sera l'ho incontrato e mi sono sentita meglio, ma al momento non sento di essere in grado di poter tornare con lui. Vorrei delle dimostrazioni, vorrei che soffrisse e vorrei capire il perchè di questo gesto. E' possibile che in 3 mesi lui ci abbia solo parlato? Come faccio a scoprirlo se ha rotto il cellulare incriminato?L'unica spiegazione che ha saputo darmi è stata che lui soffriva di una situazione un pò imbarazzante: siamo cresciuti assieme e nonostante sono quasi sei anni trascorsi, non avevamo avuto ancora un rapporto completo. Negli ultimi mesi, che corrispondono ai mesi del tradimento, lui insisteva ed io stavo quasi per cedere. I primi anni io non avvertivo l'esigenza di avere un rapporto completo e neppure a lui importava più di tanto, poi lui ha cominciato ad insistere ed io non glielo permettevo a causa del dolore che provavo, gli dicevo che magari creando l'atmosfera giusta ci sarei riuscita, ma quest'estate in vacanza gli ho dato l'ennesima delusione. Proprio quando stavo per cedere ed ogni volta lo volevo sempre di più è accaduta questa cosa. Mi ha tradito nei mesi in cui a causa del mio studio, non gli davo attenzioni. Insomma io mi sento anche in colpa. Non so se è giusto perdonarlo visto il suo pentimento, non so se il fatto che mi manchi è dovuto ad una questione di abitudine e soprattutto non mi spiego il perchè io non riesco ad odiarlo e a fare a meno di lui adesso, ho piacere che lui mi cerchi. Negli ultimi anni il nostro rapporto era diventato serio a tutti gli effetti, sono state coinvolte le nostre famiglie, io mi ritrovo poche amiche e mi sento sola, le amiche che cercano di starmi vicina mi dicono solo di non ricascarci, ma più me lo sento dire e più sento di non essere in grado adesso di gestire questa cosa. Non riesco a prendere una decisione, dovrei studiare e continuare a condurre la mi vita, ma non riesco ad alzarmi da questo maledetto letto. Soffro perchè lo amo ma allo stesso tempo non riesco ad immaginarmi con lui. So che anche lui soffre quanto me.
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Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.3k 372 182
>>> Ho bisogno di parlare e di cercare una spiegazione razionale a quello che mi sta accadendo
>>>

Purtroppo c'è poco di razionale nell'amore, sia in quello legittimo che in quello clandestino. Quando si viene traditi e qualcosa si spezza, l'unica possibilità di ricostruire il rapporto passa per una ricostruzione della fiducia reciproca. Non è detto che debba accadere subito, ma è una condizione irrinunciabile per rimettere insieme i pezzi. Perciò datti tutto il tempo necessario.

C'è anche da dire che, sempre purtroppo, le relazioni pluriennali iniziate in tenera età possono essere problematiche.

Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com

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Attivo dal 2010 al 2016
Psicologo, Psicoterapeuta
>>nonostante sono quasi sei anni trascorsi, non avevamo avuto ancora un rapporto completo.[...] lui insisteva ed io stavo quasi per cedere. I primi anni io non avvertivo l'esigenza di avere un rapporto completo e neppure a lui importava più di tanto, poi lui ha cominciato ad insistere ed io non glielo permettevo a causa del dolore che provavo, gli dicevo che magari creando l'atmosfera giusta ci sarei riuscita, ma quest'estate in vacanza gli ho dato l'ennesima delusione.

Gentile ragazza, forse potrebbe valutare la presenza di sue eventuali difficoltà in campo sessuale.

Se una persona sceglie di non avere rapporti sessuali per coerenza con alcuni principi, ad esempio religiosi, non c'è nulla di disfunzionale: si tratta solo di convinzioni personali.

Se invece l'approccio all'intimità è ostacolato da difficoltà di altro tipo (ad esempio, paure, dolore, rigidità etc.) allora potrebbe essere importante valutarne l'incidenza sulla propria qualità di vita.

Il sesso, inoltre, non è qualcosa da "dare" all'altro, ma eventualmente da "fare con" l'altro. Se questa dimensione le manca, a prescindere da come evolve la sua storia valuti l'idea di una consulenza con uno psicoterapeuta, meglio se perfezionato in sessuologia.

Cordialmente
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Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317 528
Gentile Ragazza,
21 anni e 6 di fidanzamento, con grandi quote di sofferenza, il bilancio mi sembra sbilanciato.
Il perdono, porta con sè la parola "danno" e "dono", ma prevede tappe dolorose di elaborazione, non solo dell'accaduto, ma anche delle casue che vi hanno spinto a ciò.
La stima , la fiducia e la ricostruzione, necessitano di tempo ed a volte di supporti psicologici.
Le allego, questo mio articolo, se desidera approfondire l'argomento.
http://www.valeriarandone.it/home/articoli/104-tradimento2

Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it

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Dr. Armando De Vincentiis Psicologo, Psicoterapeuta 7.2k 220 121
(..)Vorrei delle dimostrazioni, vorrei che soffrisse .(..)

gentile ragazza, forse questa frase potrebbe essere in questi termini sviluppata
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/1726-risarcimento-emotivo-quando-nella-coppia-chiedere-scusa-non-basta.html
per il resto il consiglio del collega Calì dovrebbe seguirlo.
saluti

Dr. Armando De Vincentiis
Psicologo-Psicoterapeuta
www.psicoterapiataranto.it
https://www.facebook.com/groups/316311005059257/?ref=bookmarks

[#5]
dopo
Utente
Utente
Grazie per le vostre risposte, mi sono servite. Stamattina sono trascorsi tre giorni e mi sento meglio, ricomincio a studiare. Certo, non ho preso ancora una decisione e non so quando ho intenzione di farlo, ma voglio pensare a me stessa, parlarne mi fa stare meglio, a volte cerco di trovare una soluzione proprio dopo che ne parlo e le cose mi appaiono più chiare, altre volte invece ho tanti dubbi, dubbi che nascono dalle sue parole. Non mi fido della sua sincerità!Quando mi cerca e cioè in media ogni paio d'ore (e io non gli rispondo) trovo la forza per andare avanti. Ho letto l'articolo riguardo il cosiddetto "risarcimento emotivo", anche se questo costituisce un danno, è l'unica cosa che sono in grado di dargli al momento!Se e quando deciderò di andare avanti con lui, questo naturalmente non dovrà esserci più, dovranno cambiare molte cose, dovrà essere avvenuto il perdono cosa al momento inconcepibile per me. Insomma oggi sento di avere una visione più lucida della cosa. In merito al nostro "problema di coppia" , io credo sia stato davvero un problema finoa qualche mese fa. Da qualche mese avevo anche io piacere che avvenisse, non mi sentivo costretta e non lo facevo per lui. Questa cosa ha costituito un problema nel momento in cui io tentavo di farlo per lui ma comunque non ci riuscivo. In generale quello che penso è che comunque io avevo sottovalutato questa sua esigenza, voglio dire per quanto lo volessi anche io, era una cosa che non avevo mai provato, ma per lui era diverso,lui lo voleva più di me. Non penso più che sia stata colpa mia in ogni caso, se una persona ama aspetta e,povero lui,io ero pronta..forse non l'aveva capito!Resta da chiarire solo un altro particolare e cioè, dato che non posso più fidarmi delle sue parole e visto che il cellulare incriminato è stato rotto, io devo poter conoscere la verità e questo deve avvenire il prima possibile: è per questo che mi metterò in contatto con lei. Quello che mi dirà sarà decisivo. Ringrazio ancora per le risposte, non mi sono rivolta ad uno specialista di persona 1) perchè non credo più che il sesso sia un problema per me e 2) perchè credo che la terapia di coppia sia necessaria per famiglie con problemi, noi siamo troppo giovani, non c'è scritto da nessuna parte che dobbiamo stare per forza insieme. La cosa deve risolversi naturalmente, io attendo di sapere la verità e poi di vedere fino a che punto è disposto ad arrivare per ottenere il perdono. Sarà sbagliato, ma la vedo l'unica strada possibile, nonchè quella più razionale. Cordiali saluti
[#6]
Dr.ssa Sabrina Camplone Psicologo, Psicoterapeuta 4.9k 86 75
"io attendo di sapere la verità e poi di vedere fino a che punto è disposto ad arrivare per ottenere il perdono."



Gent.le ragazza,
cosa le fa pensare che la verità sia soltanto una? In questa vicenda c'è la sua verità, quella del suo ragazzo e quella dell'altra.
Non si tratta di incrociare le informazioni per verificarne l'attendibilità, ma di fare chiarezza dentro di sé, nell'ambivalenza che la tiene "agganciata" a questa persona.
Seguendo le coppie in psicoterapia, tropo spesso ho visto relazioni deteriorate dalle recriminazioni sterili di partner che continuano a vivere nel passato, avvelenando il presente e condannando il loro futuro ad una quotidianità sempre più disfunzionale.

Dr.ssa SABRINA CAMPLONE
Psicologa-Psicoterapeuta Individuale e di Coppia a Pescara
www.psicologaapescara.it

[#7]
Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317 528
Spesso al ragione, entra in conflitto con la sfera emozionale.
La coppia ed i suoi percorsi, anche se dolorosi ed altalenanti, non è una partita a scacchi, ma un sentire, a volte più importante del capire.
Non sempre , come dica la Dottoressa Camplone, sta solo da una parte e, l'entuale perdono, non è un dono da parte sua, ma un processo di elaborazione.
[#8]
dopo
Utente
Utente
Insomma in definitiva cosa è giusto fare in questo momento? Non cercare altre verità ma trovare la risposta dentro di me? Darmi del tempo per riflettere e perdonarlo solamente se il mio sentimento prevale ed è più forte dell'odio? Vorrei un libretto di istruzioni per l'uso...
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Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317 528
Non esiste un manuale di istruzione ne' per la vita, ne' per l'amore, una consulenza potrebbe giovarle , almeno per fare chiarezza
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Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.3k 372 182
>>> Vorrei un libretto di istruzioni per l'uso...
>>>

Prima sarebbe bene che prendessi almeno la patente.

Battute a parte, sei giovanissima, perciò la regola base è: non avere fretta.
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Dr.ssa Sabrina Camplone Psicologo, Psicoterapeuta 4.9k 86 75
Non c'è bisogno di odiare una persona è sufficiente nutrire un profondo risentimento per compromettere sul nascere la possibilità di "metabolizzare" in modo costruttivo una ferita all'interno di una relazione interpersonale che si tratti di amore o di amicizia.