Ansia ingestibile

Buongiorno,

avrei bisogno di un consiglio per riuscire a gestire una situazione che mi sta sfuggendo di mano. Premetto che fin da bambina sono stata molto ansiosa, riflessiva, perfezionista e "iperattiva mentalmente". Sono sempre riuscita a convivere con questi aspetti della mia personalità che, per certi versi, mi hanno anche aiutata a raggiungere tutti gli obiettivi che mi sono posta. Ora però sto attraversando un periodo di forte stress che mi sta portando ad avere delle crisi d'ansia fortissime. Basta un pensiero anche solo vagamente ansiogeno che mi parte la tachicardia, sento il respiro corto e mi sento letteralemente paralizzata dalla paura. Ho anche iniziato a soffrire di insonnia e ciò non aiuta perchè meno dormo più sono nervosa e più sono nervosa più ricado nell'ansia. Insomma non ne esco..la componente ossessiva in tutto ciò è data dal fatto che, oltre ai classici controlli ripetuti di acqua/porte/gas ecc che mi portano via una quantità vergognosa di tempo, tendo a "isolarmi" spesso dalla situazione reale che sto vivendo per ripensare e ricontrollare mentalmente tutto quello che ho detto/fatto/pensato fino a quel momento per sincerarmi di non aver sbagliato niente...non saprei nemmeno io definire cosa intendo per "sbagliato"...è come la sensazione che potrebbe accadere qualcosa di brutto per colpa di una mia negligenza...naturalmente so che tutto ciò non è reale e nei momenti di lucidità ci rido su, ma poi magari mi sveglio di notte con pensieri orribili e il confine tra ciò che è reale e ciò che non lo è non mi è più così chiaro..
Per ora come armi contro il mio disagio ho trovato la preghiera (che però ha tratti compulsivi) e lo svago, cioè pensare ad un altra cosa per scacciare i brutti pensieri (però mi sento in colpa se lo faccio e non sempre riesco, soprattutto se sono stanca). Come posso fare? (premettendo che non ho tempo di andare da uno psicologo di persona).
Grazie in anticipo per i consigli
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Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.3k 372 182
>>> Come posso fare? (premettendo che non ho tempo di andare da uno psicologo di persona).
>>>

https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/2109-ansia-depressione-problemi-sessuali-relazionali-c-posso-farcela-da-solo.html

Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com

[#2]
dopo
Attivo dal 2012 al 2013
Ex utente
Gentile Dott. Santoncito,
la ringrazio per avermi risposto, ma la mia motivazione non rientra nella sua casistica...è una REALE mancanza di tempo in quanto facendo la pendolare sto fuori casa 14 ore al giorno e al weekend preferisco dedicare il poco tempo che ho alla mia famiglia piuttosto che fare delle visite...tutto qua...nessuna sfiducia verso gli psicologi
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Dr.ssa Verena Elisa Gomiero Psicologo, Psicoterapeuta 173 3
Gentile utente,
nelle 14 ore che è fuori casa riuscirebbe a trovare un terapeuta che sia vicino o disponibile a fissarle un colloquio conoscitivo in un orario a lei congeniale?
Questo le permetterebbe di non togliere del tempo alla sua famiglia, oppure potrebbe chiedere un colloquio al sabato mattina.
Scusi se mi permetto non si tratta di <fare delle visite....> ma di provare a capire cosa la porta ad essere così ansiosa e ossessiva. La psicoterapia potrebbe fare al caso suo.
Cordialmente

Dr.ssa Verena Elisa  Gomiero
psicologa psicoterapeuta
Operatore training autogeno

[#4]
Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.3k 372 182
Il tempo manca per le cose che non ci stanno a cuore.

Se avesse una ferita che le stesse facendo perdere molto sangue, il tempo lo troverebbe eccome, per farsi curare.

È una questione di priorità, ma se legge in giro sul sito le altre risposte che diamo agli utenti che presentano problematiche simili alle sue capirà che è anche una questione di controllo. L'ossessività porta a un bisogno estremo di controllo, quindi a voler "far da sé" quando si ha un problema psicologico. "Ce la devo fare da sola".

La razionalizzazione poi fa il resto e fa dire: "Non ho tempo".

Ma anche se questo non fosse il suo caso, un semplice consulto online non è nemmeno lontanamente paragonabile da un aiuto ricevuto di persona.

Per il solo fatto di chiedere a degli psicologi: "Vorrei un aiuto psicologico, ma senza andare dallo psicologo", lei rientra a pieno titolo nel paradosso descritto nell'articolo.
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Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317 528
Gentile Signorina,
senza aiuti concreti e reali di tipo psicologico, non credo si possa fare molto.
I meccanismi di difesa, sono quei processi che spesso impediscono di affrontare le difficoltà, concorrendo poi a perpetuarle e mantenerle in vita.
Se lei si rompesse un piede, credo che andrebbe dall'ortopedico, in ambito psichico, è lo stesso, solo che la frattura può non vedersi, se non attraverso la sintomatologia e l'occhio clinico del professionista.

Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it

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