Problemi nella comunicazione e nei rapporti con gli altri

Buongiorno a tutti. Vi scrivo in merito a una delicata situazione che mi turba da diverso tempo. Mi chiamo Andrea. Ho 17 anni e frequento la quarta classe di un istitituto tecnico commerciale.E' difficile poter esprimere i propri stati d'animo tramite un tastiera ma provero' ad essere il piu' dettagliato e sintetico possibile. Sin dai primi anni di età mi ha contraddistinto dagli altri bambini un insolita pacatezza.Sono figlio unico di un infermiere e di una call-center.Sono stato cresciuto dai miei nonni, i quali sono ancora a vivi e trascorro gran parte della mia giornata da loro. Di certo non è mia intenzione scrivervi una biografia ma voglio partire proprio da qua perchè credo che il mio disagio sia frutto di diversi fattori. Non potevo chiedere di piu' dalla mia infanzia, sono stato coccolato e protetto da tutti, specialmente dai miei nonni anche se questo ora si sta presentando come un arma a doppio taglio dato che, mio malgrado, ero servito e riverito da tutti e ora quando esco con gli amici o sono invitato a casa loro mi trovo in difficoltà.Tornando alla mia infanzia, un'altro episodio che a mio avviso ha segnato il mio carattere è stata la conoscenza di un bambino, che mi ha tormentato per anni. Questo individuo, di 2 anni piu' grande di me e di cui preferisco omettere il nome è stato presente nella mia vita per piu' di 3 anni dato che dividevamo la cabina al mare e passavamo le ore a giocare al pallone i pomeriggi d' estate. Non faceva altro che prendermi in giro, mi faceva sentire una vera e propria m.... sia quando eravamo soli che in compagnia di altri bambini. E' da qui che il mio problema si è accentuato. Questo bambino mi portava sempre nel suo gruppo di amici ed io mi stavo sempre zitto, ero il fesso del gruppo. Già da allora era come se ci fosse una barriera tra me e il resto del mondo.Chi sta leggendo in questo momento si chiederà : perchè non ne parlava con i suoi genitori? La risposta è semplice: Da sempre ho avuto una grande soggezione verso i miei genitori che continua tutt'ora. E' un'altro elemento che ricordo è che mio padre gli diceva spesso a questo bambino di difendermi dagli altri. Questo ha scaturito in me sin da bambino una scarsa autostima , che è diminuita ancora di piu' quando mia madre mi ha mandato in un dopo scuola pomeridiano. Praticamente sin da piccolo fino ad ora io dovevo essere aiutato in tutto e per tutto. Tornando pero' al problema principale, cio' che veramente mi turba è che non riesco a comunicare con gli altri. E' come se io avessi un pensiero confuso in testa e poi lo abbandono, invece vedo che gli altri sanno fare ragionamenti costruttivi, sanno dialogare , sanno scherzare. E' come se fossi bloccato! Rispetto all'infanzia sono piu' aggressivo con gli altri e spesso mi ritrovo solo.. Con le ragazze non ci ho mai saputo fare nonostante sia discretamente bello. Ho avuto una storia importante ma che non è potuta andare avanti per colpa mia e del mio carattere difficile.
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Dr.ssa Franca Esposito Psicologo, Psicoterapeuta 7k 154
Gentile ragazzo,
Purtroppo non possiamo dare consulti ai minori di 18 anni.
Parli con i suoi genitori e faccia eventualmente scrivere d uno di loro.
I migliori saluti.

Dott.a FRANCA ESPOSITO, Roma
Psicoterap dinamic Albo Lazio 15132

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Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317 528
Gentile Ragazzo,
le consulenze sono rivolte esclusivamente ai maggiorenni, parli con i suoi genitori o si rivolga allo sportello di ascolto della sua scuola.

Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it