Perchè non parlo?

Gentili dottori, sono una ragazza di 31 anni che crede di aver un grosso problema. Sono sempre stata una persona timida, sin da bambina provavo molta vergogna a dover parlare davanti a più persone. Mi sono sempre sentita a mio agio in compagnia di una max due persone, nei gruppi con più persone mi chiudo a riccio e non parlo più. Aggiungo anche che il mio livello di permalosità supera tutti i record. I miei genitori le hanno tentate tutte pur di spingermi a socializzare, ma alla fine non ho mai legato con nessuno, quasi come se avessi sempre rifuggito, odiandolo, il contatto con gli altri. La situazione col tempo è addirittura peggiorata. Non ho mai avuto buoni rapporti con i miei compagni di scuola, sia alle elementari, che medie (dove sono anche stata vittima di bulli) che alle superiori, anche se devo dire che al Liceo la situazione parve leggerissimamente migliorare. Ma si trattò solo di una breve parentesi. All'università la situazione tornò anche peggiore di quella che fu in precedenza, praticamente non ho mai legato con nessuno lì, ci andavo solo per fare gli esami e basta, senza parlare con nessuno. Proprio nel periodo universitario ho vissuto uno dei momenti più tristi della mia vita: ero depressa, non avevo amici, e mi sentivo sola. Non riuscivo nemmeno a concentrarmi nello studio, iniziai anche a mentire ai miei genitori, odiavo chiunque venisse a trovarci a casa e facevo scene, pianti e urla appena avevamo qualche ospite perchè non sopportavo nessuno. Me la prendevo coi miei genitori, che poverini non 'c'entravano nulla. Per un periodo presi contatti con due mie vecchie amiche e assieme a loro cominciai ad uscire un pò: mi sentivo più serena e piena di energie e cominciai a vedere il futuro con più speranza. La parentesi però durò pochissimo, poi, in una sorta di ciclo maledetto che si ripete, la parte più negativa del mio carattere, quella che odia i contatti con gli altri, ritornò fuori prepotentemente e mi fece chiudere anche i rapporti con loro. Per non parlare dei contatti con l'altro sesso: se da un lato ne sono fortemente attratta, dall'altro li rifuggo come la peste ed allontano da me tutti i ragazzi che mi si avvicinano. Non riesco proprio a capire perchè sono così, perchè per 31 anni ho sempre condotto una vita solitaria. Non riesco a parlare, a fare amicizia, nulla... Anche con quelle poche persone con cui ho contatti, sono sempre loro a parlare, io ascolto e basta. La cosa mi ha sempre creato problemi enormi e soprattutto ora: ho appena iniziato il praticantato legale, ma il dominus già mi sembra poco contento di me perchè parlo troppo poco e secondo lui non sono adatta a fare questo lavoro. Io so di avere dentro di me una forza straordinaria, ma non riesco a tirarla fuori. Aggiungo che ho trascorso un'infanzia serenissima e ho due genitori straordinari che non mi hanno fatto mancare nulla, quindi non credo che il mio problema sia da ricercare in traumi o altro. Come posso fare a migliorare questa situazione disperata?
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Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317 528
Gentile Utente,
Non sempre e non obbligatoriamente dietro le difficolta' , nel suo caso relazionali, devono celarsi traumi, esperienze negative, infanzie difficili.
E' possibile che lei sia timida, permalosa per le difoficolta' relazionali ed il tempo e gli insuccessi hanno contribuito a rinforzare le sue difficolta'
Credo che una consulenza psicologica sarebbe indicata, per valutare il percorso da poter intraprendere.
Come sono i rapporti all' interno della sua famiglia?
Ha fratelli, sorelle?
Degli hobby, interessi, fa sport?
Il rapporto con la sua fisicita' , e' soddisfacente?

Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it

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Dr. Antonio Raia Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 140 5
Gentile ragazza,
così come la collega precedente anch'io credo che le sarebbe molto utile parlarne con uno Psicologo. Non creda che bisogna trovarsi per forza di fronte ad un sintomo classicamente inteso per incontrare uno Psicologo, consideri che fa sintomo tutto ciò che ci fa soffrire....vorrei questo e mi trovo a fare tutt'altro...Il sintomo quindi divide, lei vorrebbe una vita relazionale ma evita tutti i rapporti....
Ci pensi, potrebbe esserle di grande aiuto, specie adesso che si avvicina al mondo lavorativo.
La saluto,
Antonio Raia
www.psicologibenevento.it
329.80.29.784

Dr. Antonio Raia
329.80.29.784
www.centropsicologicodelsannio.it

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dopo
Utente
Utente
Gentili Dottori, grazie per avermi risposto. Credo anche io che forse sia giunto il momento di parlare con uno psicologo. Il rapporto con la mia fisicità non è mai stato soddisfacente. Da piccolissima sono stata operata per un neuroblastoma che mi ha lasciato una cicatrice molto visibile sul collo che per me è sempre stato un problema enorme dal punto di vista estetico. Cerco sempre di nasconderla, anche d'estate, con magliette a collo alto. Non voglio che la si veda perchè non mi va di rispondere ad eventuali domande curiose perchè è un argomento di cui non parlo volentieri, ed anche perchè non voglio che qualcuno possa provare pena per me. Ho un fratello più piccolo di me di 5 anni che è sempre stato molto aggressivo ma adesso, anche perchè vive lontano e dunque lo di meno, i nostri rapporti sono un pò migliorati. Ho un padre dal carattere molto debole ed una mamma, che, al contrario, è sempre stata un pò troppo oppressiva con noi figli. Mio fratello ha reagito sviluppando un modo di fare un pò aggressivo, ma almeno lui ha una vita soddisfacente, io invece mi sono chiusa in me stessa. Non ho mai fatto sport (non mi piace molto) e non ho hobby particolari a parte la lettura.
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Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317 528
Sono tutte argomentazioni da approfondire all'interno di un settig riservato , caratterizzato dal rapporto psicologo-paziente.
Si rivolga ad una struttura pubblica, troverà specilaisti validi, in convenzione