Comportamento da tenere con un partner confuso 2

Gentili dottori, grazie per l'attenzione che spero mi dedicherete e vi ringrazio perchè aver letto il vostro consulto https://www.medicitalia.it/consulti/psicologia/275681-comportamento-da-tenere-con-un-partner-confuso.html mi ha dato già un grande sostegno. La mia situazione è molto simile:
Ho 28 anni e da 3 settimane il mio ragazzo di 36 mi ha chiesto una pausa, dicendo che“non sa se mi ama più”. Per lui è un periodo difficile, la ditta per cui lavora sta chiudendo,e sicuramente perderà il lavoro, non riesce a trovare stimoli di vita, e ha un malessere generale che non sa spiegare.
Siamo stati insieme 2 anni, in una relazione a distanza, ma molto intensa, durante la quale ci siamo visti intensamente ogni weekend (facevamo 200 km in un giorno per vederci). Eravamo una coppia perfetta agli occhi di tutti e ai nostri, io sono certa che mi amasse, lo capivo dai suoi occhi e dai salti mortali che faceva per me. Avevamo progetti seri insieme: una casa, una vita insieme e condividevamo tante passioni e momenti importanti.Progetti però condizionati dal mio trasferimento lavorativo nella nostra città. Addirittura poco tempo fa mi disse che se non fossi riuscita ad ottenere il trasferimento a breve sarebbe venuto lui da me e avrebbe cercato lavoro da me.
Tuttavia da 1mese ho saputo di aver finalmente ottenuto questo desiderato (da entrambi) trasferimento a lavoro e quindi a brevepotrò tornare nella nostra città e la nostra relazione avrebbe avuto finalmente ancora più concretezza se non fosse che lui ha esordito con questo discorso della crisi.
Improvvisamente mi ha manifestato queste insicurezze senza avermi MAI dato NESSUN segnale di cedimento. Io ero certa che lui mi amasse e sono certa che NON C'è NESSUN ALTRA. Improvvisamente la certezza del mio ritorno lo ha fatto dubitare del sentimento che prova per me, ma non riesce a lasciarmi nè a tornare con me.Non sa se prova più attrazione (nonostante dal quel punto di vista non abbiamo mai avuto problemi) e ha paura della monotonia.
Dopo questo periodo estenuante di attesa non è in grado ancora di capire se mi ama o no (grave a 36 anni?) per cui, per non tenermi in bilico, abbiamo deciso di chiudere i contatti e quindi distacco totale.
Lui però continua a cercarmi a scrivermi per chidermi “come stai e cosa fai?” (forse perchè si sente in colpa? o forse perchè ci tiene ancora?).
Dice che non è in grado di prendere una decisione perchè ha paura di pentirsene, ha paura di perdermi per sempre ma nello stesso tempo non è in grado di tornare con convinzione.
Non so più che pensare, A volte penso che nel suo comportamento ci sia qualcosa che prima o poi lo porterà a tornare, perchè continua a dirmi che in questo tempo cercherà di capirsi, di ritrovare sè stesso e di ritrovare noi. Mi sembra quasi che lui abbia una SINDROME DI PETER PAN esplosa nel momento in cui ha saputo che il mio rientro nella nostra città si stava concretizzando e avrebbe dovuto assumersi le responsabilità di adulto. Cosa devo fare?
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Dr.ssa Franca Esposito Psicologo, Psicoterapeuta 7k 154
Gentikle signora,
La sua ipotesi potrebbe essere corretta.
Certamente la prospettiva di dovere concretizzare in modo diverso un rapporto "slegato" per ragioni logistiche lo ha turbato. Questo e' un fatto di cui non si puo' non tenere conto.
Se lui ci tenga o meno a Lei a questo punto conta poco. Forse vuole mantenere un legame ma alle stesse condizionib "slegate" di prima. E' questo di Suo gradimento? E Lei chiamata a chiudere il cerchio di questa proposta.
Che ne pensa?

Dott.a FRANCA ESPOSITO, Roma
Psicoterap dinamic Albo Lazio 15132

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Dr.ssa Silvia Rotondi Psicologo, Psicoterapeuta 117 6
Gentile utente,
Bella domanda ! Purtroppo o per fortuna siamo padroni solo della nostra vita e anche limitatamente quindi lei può solo compiere scelte idonee a se stessa. Quel che farà il suo ex e' imprevedibile . Si affidi al suo intuito e ai suoi desideri .

Cordialmente Dr.ssa Silvia Rotondi
www.silviarotondi.it
338-26 72 692

[#3]
dopo
Utente
Utente
Gentili dottori, grazie per la solerte risposta. Il mio intuito mi fa pensare che lui sia ancora innamorato, perchè sento che tiene a me e ho un sesto senso che mi fa credere che tornerà.
Ma dato che si tratta solo di un sesto senso non posso abbassare la guardia e rendermi ancora vulnerabile ai suoi tira e molla.
A volte penso che sia spaventato dal futuro, considerando che sta per perdere il lavoro e che non è stabile dal punto di vista professionale, mentre io si. Ho 8 anni meno di lui ma ho un lavoro sicuro e una laurea e obiettivi ben precisi, lui invece è più sognatore e vive alla giornata.
Vi ho contattato perchè non so più come comportarmi, sono preoccupata per questo suo cambio di rotta imrpovviso. Ultimamente è irriconoscibile, neanche i suoi amici capiscono cosa gli stia succedendo. E' molto demotivato, passivo e triste; mentre lui è sempre una persona molto allegra e positiva.
Mi dice che non riesce a uscire da questo periodo di torpore e che sta cercando di capire cosa vuole da sè e che spera di ritrovarsi e di ritrovare noi.
I miei genitori mi consigliano di lasciarlo perdere, di non pensare più a lui perchè un "uomo che vuole una pausa è un uomo che ha già deciso".
Io sono sicura che lui non ha nessun'altra e che mi ha amato sinceramente per tutti questi anni.
Ma adesso cosa succede? può un amore finire cosi improvvisamente senza un motivo valido? fino a pochi giorni prima che venissimo a conoscenza di questo mio trasferimento lui dimostrava amore e premura in tutte le sue azioni. ORa sta mettendo in dubbio tutto.
Io non lo capisco, non so cosa fare..
Dovrei scomparire e lasciarlo reagire da solo e se è amore tornerà?
ma allora perchè continua a cercarmi ?
[#4]
dopo
Utente
Utente
Ho pensato alla sindrome di peter pan perchè un giorno lui stesso scherzando mi ha detto "mi sento come peter pan".
è un ragazzo molto allegro, giocherellone, e sognatore, sportivo con tanti hobby intrapresi ma non uno definito, una casa in costruzione da anni e non ancora portata a termine per mancanza di soldi (o forse per altro?), è diplomato e lavora per un'azienda che negli ultimi mesi ha manifestato gravi cenni di crisi e minaccia licenziamento. Proabilmente a settembre sarà disoccupato e non sa cosa farà. Vorrebbe intraprendere un'attività in proprio ma la crisi economica generale lo spaventa molto. E' una persona molto affettuosa e premurosa che ha molti amici ma poche amicizie "vere".
Mi è sorto il dubbio di questa sua "sindrome" quando ho saputo che avrei ottenuto finalmente il trasferimento nella nostra città e quindi finalmente avremo potuto concretizzare il nostro desiderio di vivere insieme. Lui, che vive con i suoi genitori, fino a questo momento mi diceva sempre che non vedeva l'ora che saremo potuti stare più tempo insieme e avere una casa nostra. Per questo non credo che lui voglia continuare la relazione "slegata" come diceva la dott.ssa Esposito, anche perchè 2 anni fa quando ci siamo fidanzati io vivevo nella sua stessa città e il trasferimento lontano l'ho subito dopo. Quindi quando mi ha conosciuta io ero già residente li.
Appena ha saputo che c'era la concreta possibilità che io tornassi nella nostra città è entrato in crisi, mi ha chiesto una pausa, ha detto che non sa cosa vuole, non sa se mi ama, non sa cosa vuole dalla sua vita, si sente "insabbiato." Non mi vuole lasciare ma non riesce a stare con me. Stiamo andando avanti cosi da 3 settimane e io non so più cosa fare, ho provato a dargli il suo spazio ma è lui il primo a cercarmi.
Se fossi certa che non mi ama più chiuderei per sempre questa porta. Ma ho un presentimento che lui nutra qualcosa per me e che sia "bloccato" e non so cosa fare. Vorrei aiutarlo. Se fosse un peter pan cosa dovrei fare? i miei mi dicono di lasciarlo stare perchè questa altalena mi sta facendo soffire molto. Io so che l'amore può finire, ma c'è qualcosa che mi fa pensare che questa volta non sia cosi. Cosa devo fare?
Se chiudessi questa porta per sempre e poi scoprissi che si trattava solo di una crisi interiore e io non l'ho aiutato, non me lo perdonerei..
E' giusto ascoltare il consiglio dei miei genitori che mi dicono di tutelarmi e non pensare più a lui perchè credono (ma non ne sono certi) che lui in fondo abbia già deciso di lasciarmi e non ha il coraggio di dirmelo.
In questi casi è meglio farsi da parte o stargli vicino?
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Dr.ssa Franca Esposito Psicologo, Psicoterapeuta 7k 154
Gentile ragazza,
Ipotizzando che sia davvero la sindrome di Peter Pan se Lei gli desse la sensazione di "volerlo aiutare" rinforzerebbe il suo disimpegno. Perche' volerlo aiutare? Perche non lo reputa in grado di gestire se stesso? Non sarebbe un messaggio utile, ne" per lui, nel per il vostro rapporto.
Non sottovaluti il "costo" per Lei di questa situazione e non trascuri di rivendicare la Sua parte di diritti. In una relazione entrambe le parti sono titolari di doveri ma anche di diritti. E sbilanciare tale equazione porta disagi alla lunga.
Ci pensi bene, signorina, ma non si immoli per il benessere del suo ragazzo sacrificando il Suo.
Cordialmente
[#6]
Dr.ssa Silvia Rotondi Psicologo, Psicoterapeuta 117 6
Gentile utente,
io credo che decidere su due alternative (lasciarlo perderdere e chiudere oppure aspettarlo) quando il nostro cuore, mente e pancia è impegnata a stare li a cercare di capire cosa sia successo e se ci sono possibilità sia inutile!
Le chiedo (metaforicamente ) Cos'ha di meglio da fare ora di diverso da quello che sta già facendo ?
dopo anni di una storia in cui c' erano progetti insieme credo che possa anche prendersi il tempo per capire l' altro ma sopratutto se stessa.
Quando e se arriverà un altra persona se ne accorgerà perchè vorrà dire che al suo ex non ci sta più pensando e che tutto si è chiarito.
Ci diamo troppo spesso obiettivi e vincoli ma dobbiamo poi confrontarci con la verità che ai sentimenti non si comanda !!!
[#7]
dopo
Utente
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Vi ringrazio per l'attenzione e i preziosi consigli. Io sto facendo del mio meglio per distaccarmi, e cercare di fargli capire che non sono a sua disposizione. Non l'ho mai più cercato, è lui che cerca me.
Sto prendendo anche io tempo per me stessa e sto cercando di "non aspettarlo" anche se in fondo dentro di me non posso fare a meno che aspettare.
Ho un sesto senso che mi fa credere che tornerà, e in fondo continuo a sperare e pregare che sia cosi. Sono consapevole che potrebbe impiegarci mesi e anni, e potrebbe anche non tornare mai più. E so che non posso stare qui ad aspettare una cosa che potrebbe non avvenire mai. E so anche che, eventualmente, il "desiderio di tornare" deve nascere senza alcuna imposizione ma deve essere un suo percorso interiore spontaneo.
Ma quello che mi fa soffrire di più in tutta questa situazione non è tanto "l'abbandono" ma la "delusione" di aver provato su me stessa che una persona che ti giura amore eterno possa voltarti le spalle in questo modo, all'improvviso senza nessuna spiegazione valida, senza che ci sia un'altra e senza aver dimostrato cedimenti prima.
Come può l'amore finire così all'improvviso?
Se questa è solo una crisi forse prima o poi capirò e lo perdonerò, ma se lui non tornasse mai più rimarrebbe sempre questa ferita dentro di me e non so se riuscirei a fidarmi più di nessuno..