Introversione

Buongiorno,

Vi contatto per un'opinione che gradirei ricevere da uno specialista e Vi ringrazio in anticipo per l'attenzione che potete dedicarmi.

Sono fidanzata da due anni con un uomo (siamo entrambi trentenni) molto introverso. All'inizio pensavo che la sua fosse timidezza,ma quando gliel'ho fatto notare lui mi ha semplicemente detto che odia sentirsi dire che è timido. Infatti, dopo una riflessione in merito ho capito che infatti non è timido perché certe situazioni le affronta con coraggio e si butta come me, e sono giunta alla conclusione che la sua è solo introversione.
Le spiego: lui si rinchiude spesso in sé, quando siamo in compagnia anche con i suoi amici stessi capita tante volte che non parla,non socializza , non partecipa alle conversazioni nemmeno con una battuta ad esempio e questo ha iniziato a farmi preoccupare anche per il ns rapporto.
Io sono invece estroversa, direi che siamo proprio due opposti, e ai miei occhi questo suo atteggiamento spaventa anche,perché temo che possa rovinare il nostro rapporto, proprio ora che credo debba prendere una piega più profonda (temo anche che in questi due anni io stessa abbia posto l'attenzione molto più su di me e nel farmi conoscere me stessa che nel cercare di far scoprire lui).

Pertanto ora mi trovo molte volte a insistere con lui perché mi racconti qualcosa; cerco spesso dei confronti perché a me piace dialogare ma è come se trovassi un muro davanti. Non riesco a sbloccarlo e mi domando se mai potrà succedere o cosa posso fare per aiutarlo ad aprirsi di più?
Premetto che le poche volte che succede è una persona davvero geniale, con un raffinato senso dell' umorismo, è intelligente, creativo e bello ma secondo me tutte le sue qualità rimangono nascoste ed è come se non riuscisse o volesse dimostrare.

Cosa posso fare per gestire e aiutare una personalità introversa come la sua?
ps: con una scusa ho provato a farlo andare insieme a me ad un corso di ballo perché pensavo potesse essergli d:aiuto per espandersi, l'abbiamo fatto e ci siamo divertiti ma siamo al punto di partenza....
Ringrazio per la Vostra opinione.
Cordiali saluti.
[#1]
Attivo dal 2012 al 2016
Psicologo
Gentile Utente,

di solito gli opposti si attraggono proprio perché tali, quindi non vedo il motivo di spaventarsi dell'introversione del Suo compagno; è possibile che siate insieme proprio a causa di questa diversità.

Perciò, non è detto che sia giusto pretendere un cambiamento nell'altro, a meno che vi sia un malessere di fondo per il quale è richiesto aiuto.

L'introversione di per sé non ha niente di negativo; è semplicemente un modo di essere.

A me personalmente fa più paura l'espressione <<gestire>> che Lei ha usato nel riferirsi a una _persona_.


[#2]
Dr. Giuseppe Del Signore Psicologo, Psicoterapeuta 4.6k 51
Gentile Utente,

mi sembra di comprendere che la vostra sia una coppia "complementare". Da una parte lei con un carattere estroverso sicuramente più portata a parlare di se e a raccontare tutti gli aspetti della sua vita senza alcun problema. Dall'altra invece il suo fidanzato è più portato a "stare con se stesso" di conseguenza meno interessato a descriversi, raccontarsi, fare nuove conoscenze ecc.

Si tratta di due tratti fondamentali di personalità che non hanno alcun bisogno di essere per così dire "corretti" o "cambiati". Introversione ed estroversione tendono, dopo l'adolescenza, a rimanere stabili nel tempo e sono semplicemente due modi di essere all'interno della relazione con l'altro da sé.

Il ballo come il teatro ad esempio possono essere due mezzi utili per affrontare la timidezza (qualora il partner fosse timido), ma questa richiesta deve venire da lui e non da lei, altrimenti potrebbe assomigliare ad un voler cambiare o modificare aspetti che a lei non piacciono.

Cordiali saluti,
www.psicologoaviterbo.it

Dott. Giuseppe Del Signore Psicologo, Psicoterapeuta
Specialista in Psicoterapia Psicodinamica
www.psicologoaviterbo.it

[#3]
dopo
Utente
Utente
Ringrazio per le pronte risposte.

Al Dott.Repici voglio dire che ha pienamente ragione nel fatto che ho usato il verbo gestire che suona alquanto strano anche a me,ora che rileggo il tutto. Mi è uscito proprio spontaneamente, volevo intendere come posso relazionarmi con questo tipo di personalita.

A entrambi confermo che credo proprio sia la nostra complementarieta' che ci unisce, ci sono dei momenti in cui apprezzo tantissimo il suo comportamento ma altre situazioni, più scherzose e goliardiche (le classiche uscite con amici) in cui gradirei la sua partecipazione.. so che fa parte del suo carattere essere così,ma temo che questo lo possa far isolare dagli altri, o isolare noi come coppia.
A me piace stare in mezzo alla gente,ma ho bisogno del suo supporto, compagnia e confronto, altrimenti come posso passare una serata traamici e parlare sempre e soprattutto io? Non so se risulto infantile in questo, ma vorrei tanto poter trovare la valvola di sblocco della sua introversione quando è all'apice o un modo per coinvolgerlo.
Tutte le volte che ho provato ad affrontare il discorso lui mi ha confermato che a lui non piace parlare tanto, che è il suo carattere ma con me può migliorare.
Io tengo sempre a mente questo,ma non vorrei sforzarlo a tal punto da infastidirlo ..

Secondo Voi è forse anche la mia una personalita esagerata,perché vorrei sempre essere partecipe del gruppo di amici , divertire gli altri e mettere tutti a proprio agio magari inconsciamente non rendendomi conto dei bisogni anche di silenzio degli altri?
[#4]
Dr. Giuseppe Del Signore Psicologo, Psicoterapeuta 4.6k 51
Gentile Utente,

come la musica classica (oppure nel jazz) ha bisogno di note e di pause, così come del silenzio che diventa appunto musica, lo stesso vale per la comunicazione.

Alcuni compositori sostengono che la loro difficoltà talvolta sta proprio nell'inserire uno spazio bianco nello spartito, un'assenza di note, il silenzio appunto.

Ma come spesso succede in questi casi, l'equilibrio sta nel mezzo.

Tutto quello che cerca (o vorrebbe) incentivare nel suo compagno può essere girato a lei nel senso opposto. E' come se qualcuno chiedesse a lei di frenarsi, di non essere troppo coinvolgente, aggregante ecc. lei come reagirebbe o si sentirebbe?

[#5]
dopo
Utente
Utente
E' proprio questo il punto. Il silenzio a me spaventa molto, ma con lui sto imparando ad apprezzarlo , mentre in altri casi è più forte di me dovermi esprimere e dialogare con le persone attorno a me.

Un altra cosa che ho notato è che ho la sensazione che alcune persone allo stesso modo vedano strano il fatto che il mio ragazzo non parli ,magari tentano anche di coinvolgerlo ma il dialogo poi si ferma sempre. Non mi piace che gli altri possano vederlo così passivo a volte, e che quindi gli voltino le spalle nelle situazioni.
Perché la società sembra privilegiare l estroversione e sembra che chiunque sia più loquace,dinamico e aperto sia per forza più "geniale" o migliore?
Io stando con lui chiaramente mi sto rendendo conto che esiste un mondo, quello degli introversi appunto,che prima non conoscevo, perché mi sono sempre accerchiata do persone loquaci e ho paura che quindi i miei amici e famigliari non lo capiscano e lo escludino .

Secondo voi devo fregarmene dei commenti degli altri e cercare comunque di migliorare il dialogo con lui? in che modo posso stimolarlo o devo quindi accettarlo così con i suoi tempi e lasciare che la relazione prosegua da sé senza troppe insistenze?

Grazie per la collaborazione!
[#6]
Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317 528
Gentile Ragazza,
dal suo racconto della sua coppia, sembra proprio che lei sia stata attratta dall'altra metà del cielo.
La diversità del suo fidanzato, che sia introversione, timidezza, altro, sembra averla attratta ed adesso forse vorrebbe modificarlo, per renderlo più simile a come gli altri si aspetttino che sia.
Amare qualcuno, prevede solitamente, l'accettazione e la valorizzazione delle diversità, che se ben armonizzate diventano un valore aggiunto alla coppia.
Se a lei spaventa il silenzio, si chieda perchè.
Si sente minacciata?
Poco amata?
Poco coinvolta?
La imbarazza?
Cosa?
ma a quanto pare la problematica è sua, non del suo ragazzo.

Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it

[#7]
Dr. Giuseppe Del Signore Psicologo, Psicoterapeuta 4.6k 51
Gentile Utente,

mi sembra che lei sia molto condizionata dal contesto in cui vive, dalle opinioni degli altri, ma soprattutto dal suo ideale di coppia, ossia dalla rappresentazione di come una coppia secondo lei dovrebbe essere.

Se il suo ideale di partner prevede certe caratteristiche e non altre, mi sembra chiaro che dovrà iniziare a mettere in discussione alcune sue credenze.

In realtà la società privilegia in maniera indifferenziata sia aspetti legati all'introversione sia all'estroversione. Come le ripeto dipende dal contesto.


[#8]
Dr.ssa Laura Mirona Psicologo, Psicoterapeuta 626 6 1
Cara ragazza,

desiderare questo <<<vorrei tanto poter trovare la valvola di sblocco della sua introversione>>> è come desiderare di avere una persona diversa accanto.
Mi sembra di aver capito che questa introversione la infastidisce di più per via della società, più che infastidirla personalmente. Si chieda allora se e che importanza hanno gli altri, le loro opinioni, i loro giudizi, al fronte della vostra relazione. Se lei sta bene con questa persona, forse sarebbe il caso di mettere in discussione le sue idee e credenze invece di voler trovare un modo di cambiare lui...non trova? Anche perchè lei stessa ha detto di apprezzarne i silenzi talvolta. L'introversione è parte integrante della vita tanto quanto l'estroversione. Si possono avere variazioni, ma cambiamenti radicali è difficile.
Il consiglio che posso dare è di venirvi incontro entrambi, senza per questo annullare la vostra personalità.

Questi pensieri di voler cambiare il suo compagno, di temere che gli altri amici lo giudichino chiuso li ha sviluppati quando?

Dr.ssa Laura Mirona

dottoressa@lauramirona.it
www.lauramirona.it

[#9]
dopo
Utente
Utente
Mi scuso se rispondo solo ora.
La storia sta procedendo come tutte le storie, tra periodi belli e coinvolgenti e periodi di più distacco.

In merito alle domande che mi avete posto ci ho riflettuto: il silenzio mi imbarazza e mi fa sentire poco coinvolta e poco attiva. I miei pensieri sul fatto che gli altri possano giudicare il mio compagno chiuso e distaccato li ho sviluppati soprattutto nell'ultimo anno, dove, come vi dicevo, abbiamo inserito nella storia anche i rispettivi amici e non più concentrandoci solo su noi come coppia. Il primo anno ci siamo molto dedicati a noi due soltanto, e successivamente abbiamo ampliato le uscite in gruppo .

Il carattere come dite voi capisco che non cambierà e non posso pretendere che cambi. Mi spaventa però tantissimo i periodi in cui ci manca il dialogo perchè non trovo confronti da parte sua, e temo che questo possa logorare il rapporto nel futuro. E' vero, quando vedo le coppie degli amici che conosciamo, loro sembrano essere tutti così complici, partecipi, che si confrontano nel bene e nel male, mentre noi sembriamo più passivi, più pacati e meno "divertenti". Quando faccio questi pensieri so che mi sto confrontando con il contesto, e ne sono condizionata, ma è più forte di me.

Come relazionarsi con questa introversione? Perchè a volte mi sembra che nessuno sia introverso se non il mio ragazzo?