Difficoltà nel gestire le emozioni negative

Gentili Dottori,
vorrei chiedervi un parere in merito alla problematica espressa nel titolo del post. In pratica nella mia vita quotidiana fino a che va tutto bene sono una persona solare, spiritosa, efficiente, organizzata e che ottiene buoni risultati in ciò che fa, ma, non appena qualcosa scatena in me sentimenti di paura, rabbia o tristezza vengo completamente travolta da queste emozioni negative e perdo il controllo. Ad esempio ho delle vere e proprie crisi di panico anche solo per motivi futili come ad esempio un disturbo di salute mio o di un mio prossimo, oppure se mi arrabbio perdo letteralmente le staffe o se mi rattristo piango anche per un'ora di fila...tutto ciò sta diventando problematico perché nella vita adulta purtroppo capita quotidianamente di provare paura, rabbia o tristezza per un motivo o per l'altro e questo mio "tsunami emotivo" mi sta sfiancando oltre che rendere difficile la vita anche a chi mi sta intorno...
Io sono da sempre una persona molto ansiosa e molto sensibile ma fino ad ora questi lati della mia personalità sono sempre stati tenuti "sotto controllo" ..adesso invece non ci riesco più e non riesco a capire come mai né cosa dovrei fare per reagire meglio e in modo più sensato alle cose senza sentirmi sempre così impotente.
Grazie in anticipo a chi mi vorrà rispondere
[#1]
Dr. Giuseppe Del Signore Psicologo, Psicoterapeuta 4.6k 51
Gentile Utente,

l'ipercontrollo delle emozioni negative oppure la loro negazione e l'evitamento, porta a delle reazioni emotive diverse (come l'ansia, pianto ecc.), ma di entità difficilmente gestibile.

E' come se lei funzionasse come una pentola a pressione, che esplode nel momento in cui raggiunge un livello di sopportazione tale far saltare i livelli di guardia e le difese ovviamente vengono meno.

Ho notato che è sottopeso, ha delle restrizioni anche con il cibo? Oppure è molto attenta al suo peso? Il controllo potrebbe manifestarsi anche in questi termini.




Dott. Giuseppe Del Signore Psicologo, Psicoterapeuta
Specialista in Psicoterapia Psicodinamica
www.psicologoaviterbo.it

[#2]
Dr. Francesco Mori Psicologo, Psicoterapeuta 1.2k 33 31
Gentile utente,
concordo con quanto scrive il mio collega, dr Del Signore.
Ci potrebbe dare delle indicazioni rispetto al momento in cui gli "attacchi" sono iniziati. Era un periodo stressante per lei?
Solitamente la sensazione di impotenza è connessa a cause relazionali (relazioni familiari, sentimentali, lavorative, amicali) ma nella sua domdanda non se ne fa menzione.
Sembra che lei tema ciò che non può "controllare", che tema gli imprevisti.

Restiamo in ascolto

Dr. Francesco Mori
Psicologo, Psicodiagnosta, Psicoterapeuta
http://spazioinascolto.altervista.org/

[#3]
Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.7k 506 41
Gentile Utente,

Le era già stato suggerito in passato, proprio su questo sito, di rivolgersi di persona ad uno psicologo psicoterapeuta.
Come mai non lo ha ancora fatto? Ce cosa La trattiene?

Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica

[#4]
dopo
Attivo dal 2012 al 2013
Ex utente
Gentile Dott Del Signore,
la ringrazio per avermi risposto così velocemente. Direi che la metafora della pentola a pressione descrive perfettamente come mi sento!! Non ho mai avuto problemi con il cibo pur essendo da sempre molto magra di costituzione. Il controllo però è effettivamente un problema ma nel senso di "autocontrollo" che una volta era il mio forte ma oggi non più....C'è anche da dire che sono una persona molto perfezionista che chiede parecchio a se stessa sotto tutti i punti di vista e in questo momento della mia vita ho spesso la sensazione di non saper gestire la quotidianità con l'efficienza e l'efficacia che mi hanno sempre contraddistinta...da qui penso derivi il sentirmi costantemente sotto pressione...se può essere rilevante volevo anche aggiungere che i miei sintomi ansiosi si sono intensificati da circa 2 anni a questa parte da quando cioè ho cambiato città e sono uscita dalla casa dei miei genitori per convivere con il mio fidanzato, cambiamenti peraltro tanto desiderati e soddisfacenti per entrambi.
[#5]
dopo
Attivo dal 2012 al 2013
Ex utente
Gentile Dott. Mori,
ha ragione avevo dimenticato di scrivere l'inizio del mio disturbo ossia 2 anni fa con il trasferimento.
Dott.ssa Pileci,
so che mi "bacchetterà" ma mi trattengono motivi di "tempo e denaro"...e la convinzione di non avere un problema vero e proprio ma un momento di difficoltà passeggero

Grazie mille a tutti per il vostro supporto e la vostra disponibilità!
[#6]
Dr. Francesco Mori Psicologo, Psicoterapeuta 1.2k 33 31
Gentile utente,
concordo con quanto scrive il mio collega, dr Del Signore.
Ci potrebbe dare delle indicazioni rispetto al momento in cui gli "attacchi" sono iniziati. Era un periodo stressante per lei?
Solitamente la sensazione di impotenza è connessa a cause relazionali (relazioni familiari, sentimentali, lavorative, amicali) ma nella sua domdanda non se ne fa menzione.
Sembra che lei tema ciò che non può "controllare", che tema gli imprevisti.

Restiamo in ascolto
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Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317 528
Gentile Utente,
la tendenza a tenere tutto sotto controllo, alla lunga porta alle problematiche da lei descritte.

Lasciare invece libero accesso alla psiche, anche le emozioni scomode, dolenti....rappresenta l'unica strada per integrare e non scindere quello che la fa star male.
La strada verso la conoscenza e l'accettazione di parti psichiche/emozionali/relazionali... scomode, è un lavoro che potrebbe fare cin un nostro Collega de visu

Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it

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