Si puo dimenticare un evento traumatico?

salve sono una ragza con alle spalle 5 anni di psicoterapia, classica poi cognitivo comportamentale, ho un disturbo borderline della personalità , sono compulsiva-ossessiva e soffro di disturbi della apprendimento.
Da un bel po di mesi mi frulla per la testa ( sono una persona che cerca risposte anche tra i libri di psicologia!!)di aver subito un grosso evento traumatico nell ' infanzia talmente grosso da averlo rimosso dalla mente ( sospetto violenza) come faccio a capire se e vero?? o se solo una mia suggestione o ossesione.In Più mi stanno accadendo cose strane ora che resto in casa a studiare, no vorrei mai uscire se ho un appnto vengo sopraffatta dall' ansia e mi manca il respiro o disdico l' appnto oppure se vado invece rimango sempre con l' ansi la manca di respiro e nella mia testa frulla l' idea che devo tornare a casa presto perché potrebbe succedere qlc alla casa ( tipo ladri, alluvione ecc)non voglio neppure avere le finestre aperte nella stanza dove sono della casa , infatti lotto sempre con mia madre xche lei apre le finestre e io le chiudo lei crede che sto sviluppando una fobia sociale??cosa mi consiglia??grazie
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Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.2k 372 182
Gentile utente
Mi permetta una domanda: se lei dovesse per forza scegliere fra sapere se effettivamente ha avuto un trauma infantile e quale, ma continuare a stare male, oppure non saperlo mai e stare bene, quale delle due sceglierebbe?

Le dico questo perché la convinzione diffusa secondo la quale è necessario conoscere le cause che hanno provocato un certo disturbo psichico per poterlo trattare, non è sempre vera. Anzi, spesso è falsa.

Possono essere innumerevoli i fattori che hanno concorso alla formazione di un disturbo. Così come innumerevoli possono esserlo quelli che portano una persona a fare determinate scelte di vita, come fare un certo lavoro piuttosto che un altro.

Ciò che è importante da un punto di vista psicologico, invece, è capire come funziona il problema al momento attuale per poterlo risolvere.

Se ha fatto cinque anni di psicoterapia senza trarne giovamento, ciò non significa necessariamente che la psicoterapia non possa aiutarla. Semmai può significare che non ha ancora trovato lo psicoterapeuta in grado di aiutarla.

Le suggerisco due cose, delle quali l'una non esclude l'altra. La prima è richiedere una visita e una valutazione psichiatrica del suo caso, che mi pare piuttosto articolato. La seconda è ricercare un nuovo psicoterapeuta informandosi bene in anticipo sulle sue credenziali. Può farsi aiutare in questo anche dai suoi conoscenti, da medici o dallo psichiatra che deciderà d'interpellare. Può fare anche delle ricerche in internet, per informarsi.

Quando poi avrà deciso, non sarà necessario aspettare anni per capire se una psicoterapia funziona: se entro un numero molto limitato di sedute non avrà visto miglioramenti tangibili, potrà essere ragionevolmente certa che non ne vedrà nemmeno successivamente.

A questo scopo può consultare il mio articolo su come scegliere uno psicoterapeuta:

http://www.giuseppesantonocito.it/art_psicoterapia.htm

Cordiali saluti

Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com

[#2]
dopo
Attivo dal 2008 al 2008
Ex utente
Mi scusi, premettendo che non sto bene adesso, ma come faccio a curare se non so la causa?? e un po come curare una cirrosi epatica senza sapere che è un tumore all' intestino , si lo so la mente umana e meno "catalogata" rispetto alle malattie, pero per anni il problema e stato focalizzato sui miei genitori , si loro sicuramente hanno influito ma se il mio vuoto interiore , la mia mancanza di valore alla vita il mio lato Più borderline fosse solo frutto di un' infanzia violata?? lei non sa il sollievo che ha riscontrato in me sapere alla veneranda eta di 25 anni, sapere che la mia lentezza e poca capacita nello studio derivasse da disturbi dell apprendimento e non da un mio deficit mentale!!La ringrazio della sua risposta ,e come ultima cosa aggiungo che sono contraria all uso di psicofarmaci ,se devo passare una vita schiava di una scatolina preferisco non vivere!!grazie
[#3]
Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.2k 372 182
Gentile utente
Nonostante ciò che mi dice, la domanda originale rimane: preferirebbe saperlo ma stare male, oppure non saperlo ma stare meglio? Non è una domanda polemica.

Anzi, se me lo permette vorrei fargliene un'altra: sinora, cercare le cause del suo malessere l'ha aiutata a risolverlo?

Non è una questione di catalogare, è una questione di opportunità. Se sapere le cause aiuta, si cercano, altrimenti no. Se lei si trovasse all'improvviso nella sua casa in fiamme, cosa farebbe per prima cosa: si metterebbe in salvo e cercherebbe aiuto per spegnere l'incendio, oppure si metterebbe prima a cercare le cause che l'hanno provocato, rimanendoci dentro?

Le cause si possono trovare anche dopo, se è il caso.

Per concludere mi lasci aggiungere che per aver ricevuto una diagnosi di disturbo d'apprendimento (mi pare di aver capito così), mi sembra che lei riesca a discorrere in modo piuttosto lucido e chiaro.

Faccia la ricerca che le ho suggerito.

Cordiali saluti
[#4]
dopo
Attivo dal 2008 al 2008
Ex utente
grazie x la sua tempestiva risposta la ringrazio anche del complimento, comunque x disturbi dell'apprendimento intendo difficoltà percettivo-motorie e metafonologiche( dislessia, disgrafia, disortografia, discalculia ), che negli anni ho saputo un po gestire addottando strategie di compensazione, in modo autonomo.
grazie
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