Dubbio ipnosi

Buongiorno dottori,

Ci penso da un po' di giorni, ed è una sensazione forte, un dubbio il cui pensiero non riesce a sottrarsi.
Lo stato di intontimento lo avvertito quel giorno, invece il pensiero di cosa sia realmente accaduto sta riaffiorando a distanza di giorno. Riaffiorare è una parola grossa, è un dubbio, una sensazione.
Mi spiego:
Inizio con il dire che sono una "persona sana" ossia che non soffre di alcuna patologia psichicha, ma che sta attreversando un periodo di ansia, stress, dal quale sembra adesso che stia riuscendo ad uscire (dopo il cambio medico), ma che quando si è rivolta al precedente dottore era nel pieno di quel momento di confusione.

Con questo medico inizialmente, sono collaborativa..(mi ci rivolgo io stessa..pertanto..)
Dopo poco, in base ad alcune sue reazioni (purtroppo ho il difetto di studiare la gente). Anche lui ha commesso l' errore di rilassarsi...insomma mi viene il dubbio che la mia privicy fosse compromessa...cosa che poi riscontro a casa....(sono una persona adulta e il mio coinquilino è uno psicoterapeuta)

Ci tenevo che le due cose restassero separate, penso anche che sia giusto così.

Inizialmente ho lasciato correre, anche perchè avevo un estremo bisogno di parlare con qualcuno,... ho pensato che avesse riferito soltanto se io fossi una persona pericolosa o meno, affidabile o meno...qualcosa sul generale..

Non so se per alcuni sia un gioco...
Purtroppo il succedersi delle coincedenze è continuato, ho deciso così di fare un ultima seduta e comunicargli che non sarei più andata. Seduta che ho affrontato con un 50% di verità.
Perchè ho affrontato questa ulteriore seduta? Per gusto tutto mio questa volta...non mi dilungo..

Adesso vengo al dunque, in uno dei nostri incontri,...ci sto ripensando dopo giorni, credo di essermi alzata da una poltrona diversa da quella in cui ero solita sedermi, ed inoltre ricordo chiaramente lo stato confusionale nel quale mi trovavo ad una domanda da lui posta...che sarà quella dal quale poi mi riprenderò...e sarà anche l' ultima di quel giorno...perchè poi lo saluto e vado via.

Oggi scrivendo di ciò è la prima volta che mi viene da piangere, ripensando a qualcosa che non ricordo, non ci riesco proprio.

Ci tengo anche a sottolineare che non nutro alcun sentimento negativo verso questa persona, anzi...forse ne sento una sorte di vicinanza...in che senso... è stata una delle prime persone che ho conosciuto nella nuova città e lo ringraazierò sempre perchè mi ha comunque accolta in un momento nel quale ero davvero sola e soprattutto sotto forte stress.

Qual'è adesso la mia domanda?
Può essersi trattato di ipnosi?
E' possibile che io non ricordi nulla?
Come faccio a uscire da questo stato d' animo?
Ogni volta che ci penso provo molto fastidio

E' la prima volta che mi capita.
Vi ringrazio anticipatamente
Cordiali Saluti
[#1]
Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.3k 372 182
Quest'affermazione:

>>> sono una "persona sana" ossia che non soffre di alcuna patologia psichicha, ma che sta attreversando un periodo di ansia, stress
>>>

sembra nettamente contraddittoria.

Stress e ansia POSSONO essere patologici, al punto da provocare reazioni come quelle che ha descritto. Se basta una domanda per mandarla in stato confusionale, significa che potremmo essere in presenza di un equilibrio psichico abbastanza labile.

Perciò non parlerei di ipnosi, ma semmai di estrema suggestionabilità indotta dall'ansia, o comunque da uno stato psichico preesistente.

Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com

[#2]
Dr. Giuseppe Del Signore Psicologo, Psicoterapeuta 4.6k 51
Gentile Utente,

>>Può essersi trattato di ipnosi?<<
lei è andata da un professionista e non sa se le ha praticato o meno l'ipnosi?
Come mai pensa di essere stata ipnotizzata?

>>Anche lui ha commesso l' errore di rilassarsi...insomma mi viene il dubbio che la mia privicy fosse compromessa...cosa che poi riscontro a casa..<<
cosa intende dire?

Si è rivolta ad un medico generico, ad uno psichiatra o ad uno Psicologo/psicoterapeuta?

Data la sua "confusione" dovuta probabilmente ad una bassa soglia di suggestionabilità, credo sia opportuno fare una consulenza psicologica, almeno per chiarire questa serie di "eventi disconnessi".




Dott. Giuseppe Del Signore Psicologo, Psicoterapeuta
Specialista in Psicoterapia Psicodinamica
www.psicologoaviterbo.it

[#3]
dopo
Attivo dal 2013 al 2013
Ex utente
Anzitutto la ringrazio

infatti ho virgolettato, non sapevo come esprimere per bene quel concetto che lei ha riportato.
Paragonabile a quando si dice o si afferma io sono una persona normale...ma chi lo è e chi invece no?...chi lo stabilisce?

Non so se è più giusto scrivre...Non soffro di gravi patologie psichiatriche

Vede non so come scrivere esprimere per bene questo concetto, guardi che sono molto sensibile...e penso anche a chi eventualmente di esterno potrebbe leggere il mio scritto.

Si, non sono serenissima, anzi, infatti ho cercato di dirlo, per correttezza e facilitare la lettura di ciò che stavo scrivendo.
Confermo che il mio stato di stress e ansia di quei giorni erano molto forti....quindi potrebbe essere questa la spiegazione?

Ma sono stata sempre presente, ricordo tutto, mi sembra però che mi manchino non minuti...ma un bel periodo di quel giorno
[#4]
Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.3k 372 182
>>> quando si dice o si afferma io sono una persona normale...ma chi lo è e chi invece no?...chi lo stabilisce?
>>>

Non è tanto il concetto di normalità a essere importante, ma quello di benessere e salute, così come vengono percepite dall'interessato.

In questo senso è sano (non: "normale") chi si sente bene, non è sano chi non si sente bene.

>>> guardi che sono molto sensibile
>>>

Lo vedo, è sensibile al punto che ha paura che qualcuno possa etichettarla come paziente psichiatrica senza conoscerla, persino a distanza e sotto anonimato.

Ma quando le faccio notare la contraddizione di cui sopra, è semplicemente perché ho l'impressione che lei voglia negare di stare male, solo per tirarsi un po' su... mi sbaglio? Perché se fosse così starebbe sbagliando. Il primo passo per risolvere un problema è riconoscerne l'esistenza, senza negarlo.
[#5]
dopo
Attivo dal 2013 al 2013
Ex utente
Ringrazo anche lei Del Signore e rispondo alle sue domande

>>Come mai pensa di essere stata ipnotizzata?
Non ho mai pensato prima di adesso una cosa del genere,...dico tutta la verità...quasi non credo all' ipnosi.
E' un fastidio, lo definirei un buco nero, una sensazione, ricordo che l' ultima domanda...lui continuava a ripetermela e a dirmi:hai capito?
E poi il dubbio, ripensandoci, di essermi alzata da una poltrona diversa...non so dire altro

>>>>Anche lui ha commesso l' errore di rilassarsi...insomma mi viene il dubbio che la mia privicy fosse compromessa...cosa che poi riscontro a casa
>>cosa intende dire?
Non posso rispondere completamente a questa domanda, perchè dovrei riportare alcuni episodi troppo personali che potrebbero far risalire a me. Mi scusi

>>Si è rivolta ad un medico generico, ad uno psichiatra o ad uno Psicologo/psicoterapeuta?
Era uno Psicologo/psicoterapeuta, ma non sono riuscita a trovarlo poi sull' albo, comunque appartente ad una struttura pubblica

Mi sono rivolta ad uno specialista, come mi consiiglia, ma non gli ho raccontato questo episodio. E' una sorta di sensazione che sta man mano diventando più forte

Volevo sapere se era possibile essere ipinotizzati senza permesso e soprattutto senza poi ricordare più nulla

Vi ringrazio entrambi





[#6]
dopo
Attivo dal 2013 al 2013
Ex utente
La ringrazio ancora dott. Santonocito e le rispondo

>>Lo vedo, è sensibile al punto che ha paura che qualcuno possa etichettarla come paziente psichiatrica senza conoscerla, persino a distanza e sotto anonimato.

Avevo semplicemente timore di scrivere che non soffro di gravi patologie psichiatriche accostato alla parola sana, pensando invece a chi ne soffre

>>Ma quando le faccio notare la contraddizione di cui sopra, è semplicemente perché ho l'impressione che lei voglia negare di stare male, solo per tirarsi un po' su... mi sbaglio? Perché se fosse così starebbe sbagliando. Il primo passo per risolvere un problema è riconoscerne l'esistenza, senza negarlo.

Devo risponderle in sincerità, quindi mi scuso se i toni possano sembrare ostili.
No, no, non posso negarlo, non posso negare di stare male, anzi l' ho proprio scritto, forte stress, forte ansia
Mi sono rivolta se proprio lo vuole sapere ad uno psichiatra per non perdere tempo, ero al limite
Negarlo non mi farebbe stare meglio





[#7]
Dr. Giuseppe Del Signore Psicologo, Psicoterapeuta 4.6k 51
Gentile Utente,

>>Volevo sapere se era possibile essere ipnotizzati senza permesso e soprattutto senza poi ricordare più nulla<<
questo non è possibile perché non è un comportamento etico e professionalmente corretto. Avere il timore di essere stata ipnotizzata contro la sua volontà (un po' come potrebbe succedere nei film) significa avere paura di perdere il "controllo" e soprattutto non riconoscere che certi stati d'animo appartengono a lei e non possono essere "indotti" da qualcun'altro.

Comprendo bene che per lei possa essere difficile "affidarsi" ad un professionista e confidarsi apertamente, non lo fa on-line, figuriamoci in seduta. Le ricordo però che il timore che qualcuno possa "controllare" la sua mente è la via privilegiata per creare pensieri persecutori.

Dovrebbe a mio avviso prendere coscienza del suo disagio e se lo ritiene opportuno affidarsi ad un Collega psicoterapeuta senza timori, perché il contesto psicoterapico è già un ambiente protetto e gli unici "fantasmi" (fantasie) che lo popolano sono quelli appartenenti al paziente stesso.





[#8]
dopo
Attivo dal 2013 al 2013
Ex utente
La ringrazio ancora Dott. Del Signore,

Se non ho capito male è possibile, ma non è etico; quindi che tale mia ipotesi si sia verificata è molto improbabile.

Adesso sono più serena, anche se ciò vuol dire che quello stato di intontimento è stato dovuto a me, è ciò non mi piace molto;un calo di attenzione notevole, quasi un appisolamento, un intontimento...non ho altre parole per descriverlo.

Lo farò presente al medico dal quale sono in cura.

Vi ringrazio per la disponibilità nel rispondermi
Cordiali Saluti
[#9]
Dr. Giuseppe Del Signore Psicologo, Psicoterapeuta 4.6k 51
Gentile Utente,

>>..è ciò non mi piace molto..<<
ed è proprio per questo che si innescano i meccanismi di difesa (inconsapevoli). L'impossibilità di tollerare uno stato d'animo emerso in una conversazione molto spesso è legato al contenuto della stessa. Se il tema è difficile da "digerire" o ci spaventa o evoca altri pensieri che cerchiamo di rimuovere, è proprio qui che si potrebbe creare il sintomo (come ad es. quelli da lei descritti). La mente non accetta il contenuto e quindi spetta al corpo gestire l'emozione in toto.






[#10]
Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.3k 372 182
>>> Era uno Psicologo/psicoterapeuta, ma non sono riuscita a trovarlo poi sull' albo
>>>

Potrebbe essersi trattato di uno psichiatra psicoterapeuta o di un medico psicoterapeuta, in tal caso dovrebbe cercarne il nominativo nell'Albo dei medici psicoterapeuti.

Se il nominativo non dovesse comparire né nell'Albo degli psicologi psicoterapeuti né in quello medico, si tratterebbe di esercizio abusivo della professione, ma sarebbe improbabile dato che ha detto che il professionista in questione lavora in una struttura pubblica.

Sì, è probabile che l'episodio sgradevole che le è capitato sia stato dovuto alla sua estrema suggestionabilità, piuttosto che a un deliberato tentativo di ipnotizzarla (per ottenere cosa, poi?), molto difficilmente realizzabile e comunque anti-etico, come le sta dicendo il collega.

Se è in cura, dovrebbe riportare al curante episodi come questo, perché anche la suggestionabilità estrema può essere indice di uno stato patologico.