Mi devo preoccupare

Da qualche ora faccio fatica a respirare e mi sento il cuore battere pianissimo, sento un "peso" alla gola e sbadiglio spesso perchè mi manca l'aria.
Soffro probabilmente di depressione e altri disturbi (es: alimentari e tricotillomania/tricofagia), mi sento sempre stanca, attualmente ho un lieve raffreddore.
Devo preoccuparmi o mi devo solo mettere tranquilla (anche s enon ho reali motivi d'ansia al momento)?

Attendo gentilmente una vostra risposta.
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Dr. Francesco Mori Psicologo, Psicoterapeuta 1.2k 33 31
Gentile ragazza,
credo che la soluzione migliore sia in questi casi effettuare una valutazione di persona.
Difficile, poco serio, potenzialmente dannoso formulare giudizi o dare indicazioni da qui.
Ci sono state diagnosi "ufficiali" o i malesseri di cui ci parla sono sue conclusioni?

Restiamo in ascolto

Dr. Francesco Mori
Psicologo, Psicodiagnosta, Psicoterapeuta
http://spazioinascolto.altervista.org/

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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.7k 506 41
Gentile Utente,

Le era già stato suggerito in passato di sentire direttamente uno psicologo psicoterapeuta: come mai non lo ha ancora fatto?

Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica

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dopo
Utente
Utente
Grazie della risposta.
9 mesi fa avevo fatto un'elettrocardiogramma ed era stato rilevato un ritardo di conduzione al ventricolo destro ma il mio dottore mi ha detto che era una cosa comune nei giovani e non mi ha fatto preoccupare.
Dopo quella visita però non ne ho fatte altre.
In ogni caso non chiedo una diagnosi, ma solo se c'è più probabilità che sia un problema cardiaco o psicologico.
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Utente
Utente
Mi sono rivolta ad una psicologa, ma sono incapace, non ci riesco proprio, di parlare dei miei problemi e mi ritrovo sempre a far spendere soldi inutilmente alla mia famiglia senza ottenere un risultato, così ho smesso.
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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.7k 506 41
Che tipo di difficoltà incontra?
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Utente
Utente
Principalmente le mie difficoltà sono il fatto che non so veramente cosa rispondere alle domande che mi pone la psicologa (es: da quando è iniziata la mia depressione o anche più semplicemente di descrivere i miei rapporti con la mia famiglia) e il fatto che provo un senso di "vergogna" che non saprei definire per parlare di qualsiasi cosa, in particolare dei miei problemi psichici come appunto tricotillomania e tricofagia.
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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.7k 506 41
La vergogna è un'emozione che spesso troviamo nelle narrazioni delle pz. che soffrono di un disturbo alimentare.
Legga qui: https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/1211-i-disturbi-del-comportamento-alimentare-che-cosa-sono-e-come-si-curano.html

Rinunciare a stare meglio però non serve a risolvere il problema.
Un'altra possibilità potrebbe concedersela...

Cordiali saluti,
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dopo
Utente
Utente
"Rinunciare a stare meglio però non serve a risolvere il problema."
E' vero, ma io rinuncio perchè non riesco proprio a risolverlo, perchè non ho alternativa (dal mio punto di vista), perchè ho provato e ho fallito più di una volta.
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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.7k 506 41
La psicoterapeuta che cosa ha detto a riguardo?
In che modo ha cercato di aiutarLa per risolvere questa difficoltà?
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dopo
Utente
Utente
Ha detto che non aveva informazioni sufficienti per fare una diagnosi, allo stesso tempo dicendomi che se volessi partire per un viaggio da sola non riuscirei, se dovessi fare un lavoro non riuscirei, e che avrebbe continuato a vedermi così pur di non vederla avrei parlato
Non mi ha affatto aiutata, anzi mi ha fatto sentire peggio di prima in realtà
Quando le ho detto che non ci sarei andata più, mi ha detto che non posso perchè doveva finire il mio quadro generale per riferirlo a mia mamma.
La psicologa precedente per aiutarmi mi faceva dei test, come dire cosa vedevo in certe immagini, disegni o crocette, ma le uniche conclusioni che ha tratto sono state bassa autostima e, forse, un principio di depressione.
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Dr. Giuseppe Del Signore Psicologo, Psicoterapeuta 4.6k 51
Cara ragazza,

se lei è maggiorenne la Collega non è tenuta ad informare sua madre.
E' forse sua madre che la sta invogliando ad andare in terapia?

Se soffre di quei disturbi che ha elencato ha bisogno di tempo per prendere coscienza del suo reale percorso di cura e ci vuole altro tempo per curare i suoi disturbi.

I test servono per avere un quadro più completo della situazione, ma non per essere usati come "strumenti" da mettere al posto della relazione empatica o terapeutica con il professionista.

Per tornare alla sua domanda iniziale "mi devo preoccupare?": no, deve semplicemente accettare che ha bisogno di percorso psicoterapico.




Dott. Giuseppe Del Signore Psicologo, Psicoterapeuta
Specialista in Psicoterapia Psicodinamica
www.psicologoaviterbo.it

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dopo
Utente
Utente
Sì è stata mia madre a portarmi, inizialmente le ho detto che non volevo ma ho ceduto perchè mi sentivo e mi sento ancora in difficoltà e volevo risolvere i miei problemi.
Però di fronte ad un' altra persona o non riesco a dire quello che penso o non mi viene in mente niente da dire.
So di avere bisogno di curarmi, vorrei, ma non so come riuscire.
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Dr. Giuseppe Del Signore Psicologo, Psicoterapeuta 4.6k 51
Comprendo che non è sempre agevole parlare di tematiche importanti e talvolta si crea un vero e proprio "blocco associativo" e allora non si sa cosa dire. Per iniziare potrebbe semplicemente parlare di argomenti "neutri", temi che non le generano ansia, vedrà che con il tempo riuscirà anche a parlare d'altro.

Una cosa molto importante è evitare che il/la Collega faccia un resoconto a sua madre. Voglio dire che lo spazio delle sedute è suo e i suoi genitori devono rimanerne fuori.

Quanti psicologi ha cambiato?
Quanto sono durati gli interventi?






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dopo
Utente
Utente
Gli argomenti neutri devo proporli io o deve propormeli lo psicologo?
Non parlo quasi mai, quindi quindi non saprei neanche quali potrebbero essere questi argomenti.
Ho cambiato tre psicologi, due di questi sono durati 3-4 sedute, l'altra (quella che più mi ha demoralizzato e scoraggiato in tutti i modi) 8 sedute.
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Dr. Giuseppe Del Signore Psicologo, Psicoterapeuta 4.6k 51
Gli argomenti li decide lei (cosa ha fatto durante la giornata, se ha incontrato qualcuno ecc.), credo sia importante per lei sentirsi a suo agio con l'altro.

Come si è sentita nel sapere che la Collega avrebbe dovuto fare un resoconto delle sedute a sua madre?
Cosa le piace fare nella vita?






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dopo
Utente
Utente
Istintivamente non parlo neanche di quegli argomenti, però se me lo consiglia per mettermi a mio agio potrei provare.

Subito ho pensato "per fortuna che non le ho raccontato niente di personale", poi comunque mi ha creato imbarazzo perchè non vorrei che nessuno sapesse niente dei miei problemi (e mi arrabbio se non mi capiscono..).
Nella vita non so cosa mi piace fare veramente.. potrei dire che mi piace ascoltare la musica e giocare a tennis, ma quest'ultima non posso chiamarla una vera e propria passione perchè mi crea fatica e non mi piace il modo in cui mi alleno attualmente (eppure non faccio niente per cambiarlo, ho un comportamento contraddittorio)
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Dr. Giuseppe Del Signore Psicologo, Psicoterapeuta 4.6k 51
>>per fortuna che non le ho raccontato niente di personale<<
forse questo che scrivi è un po' "contraddittorio", voglio dire se decidi di fare una consulenza psicologica mi sembra chiaro che prima o poi qualcosa di più personale dovrà emergere.






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Utente
Utente
Ed è proprio il mio problema, parlare di cose personali.