Crisi esistenziale o crisi di coppia

Buongiorno, è un pò difficile trovare l'inizio esatto di questa storia ma cercherò di farlo senza dilungarmi troppo.
Io e il mio compagno stiamo insieme da 7 anni anzi stiamo bene insieme da 7 anni e conviviamo da 5.
Storia d'amore bellissima, invidiata da amici e parenti.Mai un litigio (se non piccole discussioni senza importanza)sempre molto affiatati e in cerca di continua di contatto uno dell'altro. (baci,coccole,lunghi abbracci, occhi a cuoricino, per intenderci)
A luglio compriamo casa.Dovevamo trasferirci a fine marzo.
A settembre entra in crisi o meglio: in un primo momento mi parla per la prima volta di alcuni dubbi che da un pò gli frullano per la testa: si è accorto che tra noi non c'è più la passione di un tempo(parliamo del lato sessuale) e questo lo preoccupa.
Io gli dico che è normale, che con gli anni la passione non può più essere quella di un tempo ma che esiste comunque la maniera di "impegnarsi" per riaccendere quella scintilla.
Da lì passa qualche mese e dopo le feste di natale mi dice che sta male e che i dubbi anzichè diminuire sono aumentati perchè, lui che è sempre stato sicuro del suo amore per me ha iniziato a chiedersi se: meno passione= meno amore?
Insomma per farla breve è arrivato amettere in discussione un sacco di cose.
Da lì ma breve mi è sembrato che i suoi dubbi si trasformassero in vera e proporia crisi esistenziale.E' diventato inappetente, ha smesso di dormire (poco e male)ha iniziato a dirmi che non sa se i suoi sentimenti per me sono sempre gli stessi e che deve capire cosa vuole dalla vita.
Da circa tre settimane è andato via di casa perchè,dice, deve "ritrovare" se stesso e capire cosa vuole davvero.Stare meglio per essere lucido nel prendere una decisione e vedere come sta senza di me.
E' andato a stare in quella che sarebbe stata la nostra nuova casa ma "accampandosi" alla meglio..senza fare lavori e con un divano letto. (Da casa non ha portato via quasi nulla..solo qualche vestito)
Il mio dubbio ora è questo: ho saputo dai suoi familiari che sta peggio di prima.Non vede quasi nessuno (dice che deve stare solo per capire e oltre tutto,oltre a loro, non ha detto a nessuno di questo momento..per farvi capire i nostri amici, pensano che siamo ancora insieme) e quando lo vedono è sempre trise (Gli manco un sacco, vorrebbe chiamarmi ma sa che non deve ancora farlo)
Cosa pensate dal suo comportamento?Non capisco se è semplice paura di affrontare il fatto che non mi ama più e questo l'ha messo in crisi o se,al contrario, un specie di crisi esistenziale (casa, responsabilità, i dubbi sul lato sessuale etc) l'abbiano portato a mettere in dubbio anche il suo amore per me.
Oltre tutto non so cosa devo augurarmI: che stia "bene" così riesce a far chiarezza o che stia "male" così capisce che gli manco?

Lo so che non è facile avere delle risposte ma grazie a chi vorrà aiutarmi a fare un pò di luce..
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Dr.ssa Laura Rinella Psicologo, Psicoterapeuta 6.3k 119 9
Gentile Utente,
ogni ipotesi è possibile.
Può essere ad esempio che lei non abbia colto anche minimi segnali di insoddisfazione da parte del suo compagno.
Forse il benessere di coppia che avete vissuto, senza litigi, ha lasciato indietro qualche non detto... o l'impegno dell'acquisto della casa, ha scatenato l'idea del "definitivo"... o non è stata una decisione condivisa allo stesso modo da entrambi... forse la questione casa ha sovraccaricato di responsabilità il suo compagno...fattori che potrebbero essere tra loro anche interrelati o altro che da qui non possiamo sapere

Ciò che sembrerebbe evidente dalle sue parole è lo stato di malessere del suo compagno, in preda ai suoi dubbi, teso a tenere duro, triste, con problemi di sonno, inappetenza. Se le cose stanno in questo modo forse avrebbe bisogno di un aiuto specialistico, ma dovrebbe lui esserne motivato. Certo da qui stiamo solo ipotizzando e pur non mettendo in dubbio le notizie che ci dà, stiamo pur parlando di una terza persona.

Lei ci ha descritto una vita di coppia precedentemente idilliaca, è certa che sia proprio così?
Il suo compagno in precedenza come stava? E in ambito lavorativo, economico, con la sua famiglia? Come è stato preso l'impegno di comprare casa? Avete deciso di comune accordo o ci sono state forzature?

Dr.ssa Laura Rinella
Psicologa Psicoterapeuta
www.psicologiabenessereonline.it

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Dr. Magda Muscarà Fregonese Psicologo, Psicoterapeuta 3.8k 149 11
Con la Collega, sottolineo il peso che l'acquisto della casa può portare all'interno della coppia, per alcuni un punto d'arrivo , una conquista, per altri il senso della staticità e del definitivo..per non parlare del peso finanziario.. intanto come è suddiviso il peso economico ? lei quanti anni ha, e che lavoro fa lui? più che aspettarlo vibrando e soffrendo provi a darsi una mossa, non vorrei che lui fosse molto sicuro che comunque lei sta lì, dolce e paziente e aspetta..
Consiglio cinico.. ma lui forse si sente.. circoscritto.. ci pensi..
Restiamo in ascolto

MAGDA MUSCARA FREGONESE
Psicologo, Psicoterapeuta psicodinamico per problemi familiari, adolescenza, depressione - magda_fregonese@libero.it

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dopo
Utente
Utente
Grazie mille delle vostre risposte.Mi è molto difficile spiegare come stanno le cose perchè io per prima non riesco a capirlo davvero.
Andando con ordine nel rispondere alle vostre domande posso dirvi che:
Di sicuro, come dice la Dott.ssa Rinella non ho colto quei piccoli segnali di insoddisfazione che, per forza, ci devono essere stati.Ma vi assicuro che la nostra era una bella storia e non è esagerato definirla idilliaca. Non lo era solo per me, lui stesso davanti ad una delle mie prime proposte di reazione a questa "crisi" (avevo proposto di staccare la spina e prenderci una settimana solo per noi) mi ha risposto che non era quello che gli serviva.Mi ha detto che non ha bisogno di ricordarsi come stiamo bene insieme.Che lui questo lo sa.
Pensate che anche i giorni prima di andarsene aveva ancora un sacco di slanci nei miei confronti..tipo abbracciarmi stretta semza preavviso e senza perchè.
Lui ion precedenza stava bene e non aveva problemi nè con me, nè di lavoro o finanziari..il malessere sembra arrivato tutto insieme.
Per questo non mi sembra una coincidenza l'acquisto della casa, sebbene non ci siano state forzature..anzi..potrei dire che il tutto è partito da lui.
Non ci sono motivi per avere stress finanziari (abbiamo diviso la casa al 60 lui e 40 io perchè lui ha messo l'anticipo e invece il mutuo lo stiamo pagando insieme..abbiamo ancora il conto in comune).
Io credo che, almeno incosciamente, questo l'abbia portato ad una crisi più profonda.
Abbiamo 36 (lui) e 38 (io) quindi " casa" vorrebbe dire anche "famiglia" e "figli" e io credo che quest'idea di "definitivo" come dice la Dott.ssa Muscarà l'abbia mandato in tilt.
Credete che possa essere così?
E se così fosse cosa posso fare io?Sto facendo la cosa giusta nel dargli il suo spazio e tempo per capire?O dovrei davvero non dargli l'idea che sia qui ad aspettarlo?
E cosa ne pensate di questo suo stare male che continua nonostante sia lontano da me?E' un buon segno o è cattivo segnale?Sua sorella mi ha detto che ,ad esempio, domenica erano tutti a casa afesteggiare un compleanno e lui era di una tristezza impressionante..entrava ed usciva dal bagno con gli occhi lucidi e quasi non parlava con nessuno.Mi chiedo..se sta così male senza di me..perchè non torna da me?