Ricaduta di Ansia

Sono una ragazza di 21 anni, da quando avevo 14 anni ho iniziato a convivere con ansia generalizzata, attacchi di panico e agorafobia.
Posso riassumere la mia esperienza in due diversi periodi:
Dai 14 ai 18 anni ho avuto il periodo nel qualche non capivo cosa mi stava succedendo, (ho scoperto più avanti che si trattava di ansia) sapevo soltanto che stavo male, non riuscivo a camminare da sola, a mangiare in un ristorante, a uscire con le amiche..Mi sentivo al sicuro solo a casa. Tuttavia non evitavo mai le situazioni che mi facevano stare così male, avendo un carattere forte io mi opponevo , dicevo a me stessa di essere forte ma più mi opponevo più peggioravo la situazione.. Non mi spiegavo questi sintomi, pensavo addirittura di avere qualche brutta malattia. Provai a parlarne con le amiche, ma non mi capivano...provai con i miei genitori ma anche loro non comprendevano il mio malessere. Così a 18 anni decisi di mia volontà di iniziare un percorso di psicoterapia, in quanto avendo fatto controlli su controlli, avevo capito che il mio calvario era dovuto a cause di natura psicologica. Cominciai questo percorso,la dottoressa mi aiutò tanto e col tempo i sintomi andavano via via svanendo...Per due anni le cose andarono sempre migliorando, avevo attacchi molto raramente e comunque gestibili e l'agorafobia era svanita totalmente, finchè non comincia il secondo periodo: A 20 anni, mentre guidavo ho avuto l'attacco più brutto della mia vita , tanto è che lì per lì pensavo di avere un infarto veramente perchè non riuscivo a gestire la situazione come mi aveva insegnato la psicologa...Da quel giorno è iniziato il mio vero calvario. A differenza del primo periodo la situazione è nettamente peggiore, non dormo la notte, non riesco più a guidare, non riesco a uscire di casa se non accompagnata, insomma non riesco più a vivere!!!! Più che attacchi di panico ho un ansia generalizzata che mi perseguita 24 ore su 24 il che mi rende totalmente impotente...Sono tornata a fare qualche seduta dalla psicologa, e siamo giunte che la causa è attribuita al mio lavoro, in quanto mi accumula molto stress..Sotto suo consiglio ho smesso la terapia in quanto mi ha detto che è inutile continuare una volta che si sanno le cause e che da lì in poi stava a me riuscire a lavorarci. Infatti di recente sono riuscita a gestire meglio lo stress legato al mio impiego..e ineffetti sto leggermente meglio, nel senso almeno dormo la notte!! Ma per il resto nessun cambiamento.Io sono molto combattuta dal fatto che ci sono ricaduta peggio di prima...Ero sicura di averla superata, adesso penso che mi tormenterà per tutta la vita..e non ho la forza di uscirne....Tengo a precisare che non avevo, non ho ,e mai avrò intenzione di prendere farmaci. Detto tutto ciò cosa mi consiglia di fare? Ad esempio cosa devo fare quando provo a guidare e dopo 100 mt sono costretta a fermarmi e tornare indietro? Desidero veramente ritrovare la mia serenità...
La ingrazio per la disponibilità.
Saluti
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Dr.ssa Laura Rinella Psicologo, Psicoterapeuta 6.3k 119 9
Gentile Ragazza,
il suggerimento più sensato che mi sento di darle è quello di effettuare una rivalutazione specialistica della sua condizione.

Se sente di esserci ricaduta peggio di prima, se sente che l'ansia l'accompagna continuamente, potrebbe essere necessario riprendere il percorso terapeutico interrotto o iniziarne uno nuovo, ad esempio di tipo attivo e focalizzato..

Conoscere le cause non è sufficiente a gestire e risolvere i disagi, sarebbe invece opportunio dal mio punto di vista lavorarci sopra con l'aiuto di uno specialista.

Che tipo di terapia ha svolto?

Dr.ssa Laura Rinella
Psicologa Psicoterapeuta
www.psicologiabenessereonline.it

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Dr. Magda Muscarà Fregonese Psicologo, Psicoterapeuta 3.8k 149 11
Gentile ragazza, quello che si potrebbe proporsi ad esempio è migliorare la sua autostima, renderla più sicura e meno in balia degli altri, del lavoro, dello stress..
Tutti siamo anche un pò stressati, in effetti, ma non tutti si fanno divorare dallo stress, bisogna diventare capaci di relativizzare, di dare il giusto peso alle cose, ai problemi che incontriamo e anche alle persone che non ci piacciono e a cui magari non piacciamo, altrimenti siamo sempre in balia degli altri..
Con la Collega le consiglio di farsi aiutare , capire va bene, ma poi bisogna andare avanti..
Cosa ne pensa ?

MAGDA MUSCARA FREGONESE
Psicologo, Psicoterapeuta psicodinamico per problemi familiari, adolescenza, depressione - magda_fregonese@libero.it

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dopo
Utente
Utente
La terapia consisteva più che altro nel parlare del mio passato...ne ho passate tante e parlarne mi faceva bene...Mi ha insegnato anche il training autogeno, e altre tecniche di rilassamento ,ma sinceramente non ne ho tratto nessun beneficio..Io avevo bisogno di sfogarmi, di qualcuno che mi ascoltasse visto che nessuno lo aveva mai fatto.. Feci un totale di 12 sedute e all'ultima mi disse di provare ad andare avanti da sola che ce la potevo fare ..Quando ci sono andata di recente le ho solo spiegato della ricaduta e lei mi ha consigliato di considerarla come una tosse fastidiosa che sarebbe passata da sola col tempo, e che non dovevo dargli troppa importanza perchè succederà sicuramente nel futuro di ritrovarsi con delle nuove ricadute.. e anche questa volta mi ha consigliato di andare avanti da sola..
Se decidessi di ricominciare di sicuro andrei da un altro specialista, per quanto la stimi , sento che se tornassi da lei non avrei l aiuto di cui ho bisogno...
Ma esistono delle terapie di gruppo per questo tipo di problema? Se sì sono efficaci?
Mi piacerebbe molto confrontarmi con altre persone...
Intanto grazie per i consigli, apprezzo tanto davvero!!


[#4]
Dr.ssa Laura Rinella Psicologo, Psicoterapeuta 6.3k 119 9
Gentile Ragazza,
legga questi articoli per una spiegazione sulla psicoterapia e su alcuni dei suoi approcci, la possono aiutare ad orientarsi

https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/233-la-psicoterapia-che-cos-e-e-come-funziona.html

https://www.medicitalia.it/minforma/psicoterapia/533-mini-guida-per-la-scelta-dell-orientamento-psicoterapeutico.html

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