Mi piacciono le donne oggettivamente belle

Sono un uomo e ho 35 anni.
Il mio...chiamiamolo..."problema" è dovuto al fatto che mi piacciono le donne oggettivamente belle. Alla Belen Rodriguez per intenderci.
Ciò che voglio è costruirmi una famiglia, avere una relazione di lungo periodo.
Mi piace anche il sesso vissuto all'interno di una relazione.
Concepisco però una relazione solo con donne mediamente molto belle.
L'innamoramento mi scatta solo con pochissime donne. E tutte accomunate dallo
stesso denominatore, la bellezza fisica.
Non sapendo il motivo per cui non riesco ad esaudire ciò che voglio ho provato
ad iscrivermi ad un sito di incontri.
Con la mia foto le belle donne non mi rispondevano. Ma quando mettevo la foto
di un bel modello, molte mi contattavano ed erano disposte ad uscire con me.
Quindi ho dato la colpa al mio aspetto. Visto che mettendo la foto di un uomo
più bello fisicamente riscuotevo un successo inaspettato con il pubblico femminile.
Devo quindi dare la colpa al fatto di non essere fisicamente piacente?
[#1]
Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317 528
Gentile Utente,
La sua richiesta di consulenza contiene parecchi spunti di riflessione.
La bellezza non è l' unico elemento per costruire una relazione longeva, esistono altri elementi come l' empatia, la simpatia, la comunione di intenti, il progetto comune, l' attrazione fisica e cerebrale e così via....

Lei sta cercando di sedurre con foto di altro da sè, perché adopera come strumento di seduzione quello che per lei è centrale: la bellezza.

Rifletta, unitamente ad uno psicologo, su quello che le manca dal rapporto con se stesso e perché da alla bellezza un valore assoluto

Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it

[#2]
Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.7k 506 41
Gentile Utente,

sarebbe molto interessante capire come mai ricorre ad un sito per incontri (realtà falsata...) e non alle occasioni che ogni giorno ha per conoscere le donne e provare a corteggiarle.
Probabilmente la Sua convinzione è che non sia possibile accedere al cuore di una donna attraverso altre caratteristiche che non siano la bellezza fisica.
Ha difficoltà ad entrare in relazione con le persone?
Ha avuto delle storie in passato?

Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica

[#3]
dopo
Utente
Utente
In effetti concordo con la Dott.ssa Valeria sul fatto che una relazione non si può basare esclusivamente sull'estetica.
Rispondo anche alla Dott.ssa Angela che non vivo solo su internet.
La mia era una sorta di "ricerca" per capire se i rifiuti dipendessero dal mio aspetto o piuttosto da qualche mio lato caratteriale o di approccio verso l'altro sesso.
E ho notato che con due foto diverse, la mia e quella di un altro uomo (molto più piacente fisicamente) faceva molta differenza in fatto di approccio nei confronti delle donne, le quali si mostravano indubbiamente più disponibili a conoscermi.
Molte mi proponevano loro di incontrarci.
Quindi vorrei capire se effettivamente il lato estetico può influenzare, oppure occorre sempre trovare una ragione riconducibile all'atteggiamento o al carattere.
[#4]
Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.7k 506 41
Gentile Utente,

certamente il lato estetico influenza, ma credo dovrebbe provare a chiedersi se c'è qualcosa nel Suo atteggiamento che fa sì che Lei venga rifiutato. Accade spesso?
Inoltre Lei riferisce di essere attratto da donne che hanno sempre gli stessi requisiti. Questo comune denominatore potrebbe essere compreso meglio perchè ci dice qualcosa di Lei e probabilmente è qui il problema.

Cordiali saluti,
[#5]
dopo
Utente
Utente
Dott.ssa Angela,

ad alcune donne sono interessato.
Italiane direi di no. Praticamente sempre straniere.

Ho dato e sto dando la colpa al mio aspetto per un motivo.
Siccome nella vita reale non posso (per ovvi motivi) cambiare il mio aspetto e vedere cosa accade, lo posso fare solo su internet.
Così ho provato a bazzicare sul web.
Con una mia foto, ho pochissimi contatti. Ma quando metto l'immagine di qualche modello estremamente bello (ma non conosciuto, altrimenti le donne fiuterebbero l'inganno...mica sono sceme) mi rispondono quasi tutte (successo pari al 90% dei contatti). E la cosa che mi ha un pò sorpreso è vedere che non solo le single mi rispondono ma anche moltissime donne fidanzate, sposate...insomma...impegnate in una relazione.
Quindi ne ho dedotto (causa-effetto) che i rifiuti possano dipendere dall'aspetto esteriore e non da fattori comportamentali.
Altrimenti avrei avuto lo stesso tasso di insuccesso anche con un bell'aspetto.

Per quanto riguarda le donne che mi piacciono, sì hanno lo stesso denominatore comune: sono belle oggettivamente.
Gabriel Garko in versione femminile per intenderci.
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Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317 528
Gentile Utente,
Cambiando la sua immagine lei è rimasto intrappolato nel suo stesso meccanismo:
la trappola della bellezza.

Il web offre anche altre strategie seduttive: conoscere la mente dell' altro, sedurre con le parole, con altro dal corpo, con quello che solitamente non si vede di sè...

Forse dovrebbe riflettere su quello che le manca nella seduzione e nel corteggiamento.

Un amore è fatto da molto di più della semplice fisicità ...
Può trovare donne, ma disturbate e cattive, altre meno belle , ma dolcissime ed intelligenti...
E più quando si ama, si guarda la "persona" per intero non pezzo per pezzo...
[#7]
dopo
Utente
Utente
Dott.ssa Valeria,

la buona volontà ce l'ho messa e continuo a metterla.
Pur non avendo grandi capacità intellettuali sono riuscito nella vita a laurearmi in un corso di laurea piuttosto impegnativo in ambito ingegneristico.
Qui la forza di volontà è riuscita a sopperire alle caratteristiche che la natura mi ha dato, non particolarmente eccelse.
In ambito lavorativo è stata la capacità di adattamento e lo studio a premiarmi.
Sono riuscito a cambiare più volte lavoro in ambiti completamente diversi e in poco tempo a diventare uno specialista con competenze specialistiche.
Dal "Lei" non ha nessuna esperienza a "il Suo curriculum è interessante".

In ambito sentimentale però non ho avuto nessun progresso.
Potrei affermare senza timore né vergogna che molti adolescenti abbiano più esperienza di me con le donne.

Come scrive Lei, dovrei riflettere su ciò che mi manca nella seduzione e nel corteggiamento.
Razionalmente l'ho fatto. Ma non ho trovato una risposta.
E nemmeno una soluzione.

Come corteggiare? E come piacere alle donne?
Il libretto degli appunti l'ho preso, ed è sempre aperto.
[#8]
Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.7k 506 41
Gentile Utente,

se la Sua è una difficoltà relazionale, può certamente correggerla grazie all'aiuto di uno psicologo psicoterapeuta.
Mi pare però che la Sua richiesta sia anche indicativa di una problematica di bassa autostima: anche questo meriterebbe una valutazione accurata.

Lei dice: "...dovrei riflettere su ciò che mi manca nella seduzione e nel corteggiamento. Razionalmente l'ho fatto. Ma non ho trovato una risposta.
E nemmeno una soluzione...."
Mi pare ovvio e Le spiego perchè. Ha bisogno di decentrare e di essere aiutato a guardarsi dall'esterno per meglio comprendere la Sua interazione con gli altri e capire dov'è il problema. E poi, a modificarlo.

Cordiali saluti,
[#9]
dopo
Utente
Utente
Dr.ssa Angela,

vorrei porle un quesito: "la seduzione è un'arte oppure una scienza?".
E la capacità di sedurre può essere appresa attraverso lo studio della psicologia?

Se andassi da uno psicologo psicoterapeuta e riscontrasse delle cause e mi insegnasse a modificare alcuni miei comportamenti, questo mi trasformerebbe automaticamente in un uomo attraente nei confronti delle donne?

Un giorno entrai in un museo e vidi un quadro di Segantini.
Seppure ciò che veniva rappresentato era uno stralcio di vita quotidiana, piuttosto banale e semplice, le emozioni che si provavano a guardare quel quadro erano di stupore, bellezza, felicità.
[#10]
Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.7k 506 41
Gentile Utente,

sedurre e corteggiare sono modi di relazionarsi con gli altri.
Tutti i bambini per esempio sono seduttivi nel chiedere ciò che desiderano.
Perchè? Perchè capiscono molto velocemente che si fa meno fatica atraverso questa modalità ad ottenere ciò che vogliono e ad utilizzare questa modalità per intenerire e colpire il cuore degli adulti. Certamente anche i bimbi hanno delle caratteristiche fisiche che predispongono a questo tipo di comunicazione: hanno le fattezze da cucciolo, sono teneri, ecc...

Quindi il punto centrale non è diventare improvvisamente un latin lover perchè non è questo un obiettivo sensato, quanto comprendere il modo in cui Lei si relaziona con le persone e comprendere come mai incontra queste difficoltà. Poi, certamente, si possono correggere, modificare in maniera tale che la Sua vita di relazione sia più serena, ricca e che Lei sia più flessibile.

Talvolta infatti è la rigidità che non aiuta a cambiare questi schemi comportamentali appresi nel passato.

Legga qui per approfondimenti: https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/1087-le-abilita-sociali.html

Cordiali saluti,
[#11]
dopo
Utente
Utente
C'è una donna che pesa 130 kg.
Si lamenta del fatto che non riesce a trovare un uomo.
Mentre le sue amiche, alcune molto belle, hanno avuto diverse relazioni.

A questo punto, siccome è un'amica, potrei dirle: "guarda, il fatto che gli uomini non ti corteggino non è dovuto al fatto che tu pesi 130 kg ma dal fatto che non ti sai relazionare come le tue amiche. E il fatto che Francesca sia alta 1,70 m, abbia un bel seno, una taglia 42 e un viso pressoché perfetto nulla ha a che vedere con il fatto di piacere agli uomini.
No, è solo questione di sapersi "relazionare".
Dovresti andare da un psicologo psicoterapeuta.

[#12]
Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.7k 506 41
Evidentemente Lei non sa che ci sono donne che pesano 130 Kg che hanno una vita sentimentale, sessuale e relazionale più felice e appagante della Sua.
E di quella di Francesca che, alta con il bel seno, taglia 42, bel sedere, belle cosce, tacco 12 ecc... , non sa che farsene del proprio fisichino.

A questo punto diremmo a Francesca: "devi postare la tua foto su un sito per incontri".

Cordiali saluti
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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.7k 506 41
E chissà se, attraverso una bella psicoterapia, la donna che pesa 130 kg e che non riesce a trovare un uomo, non riesca a capire come mai ha bisogno di mettere 130 kg tra sè e gli altri (magari come corazza per tenere lontano gli altri)?
Ad una donna che adotta tali strategie comportamentali e magari inconsapevolmente, dovremmo dire: "senti, metti la foto di Belen sul tuo profilo di un sito di incontri".

Certamente qualche pesciolino (poco furbo) abboccherà ma non so se la signorina avrà davvero risolto il problema (relazionale?) che la tiene lontana da una bella relazione appagante.

Le faccio davvero tanti auguri e La saluto cordialmente.
[#14]
dopo
Utente
Utente
Dott.ssa Angela,
non metto in dubbio che ci possano essere persone non belle oggettivamente che hanno una vita sentimentale e sessuale appagante.
Sia uomini che donne.

Però non posso mettermi il paraocchi e dire, no, il fattore estetico non ha una sua valenza nelle relazioni. Tutto dipende da fattori interiori.
E se una persona non attrae, questo dipende esclusivamente da cause psicologiche.

Lo constato anch'io su internet. Presentandomi con la foto di un bell'uomo ho riscontri assai diversi che mettendo la mia immagine.

Poi, affermare che l'estetica sia tutto è sbagliato ugualmente.

Anche il denaro e lo status sociale incidono.
Principi, politici, cantanti, presentatori, sportivi...hanno sempre avuto un riscontro positivo nei confronti delle donne.
Basti pensare alle adolescenti che si accalcano a vedere i loro idoli ad un concerto.
O donne adulte attratte dall'imprenditore o dall'attore di Hollywood.

Non si può negare che la popolarità o lo status sociale di un uomo non sia legato anche alla seduzione e all'attrazione.
Così come sarebbe sbagliato affermare che ogni donna è attratta da George Clooney.

Ma un semplice operaio pelato con la pancetta...se preso e spostato in un altro contesto sociale, se si volesse fare uno studio scientifico in merito.
Prendiamo l'operaio, gli mettiamo una corona sulla testa e lo trasformiamo nel principe d'Inghilterra. Lo status sociale che acquisirebbe, condizionerebbe anche la sua vita sentimentale e sessuale?
Non posso dire con certezza sì...ma posso dire...con molta probabilità sì
[#15]
Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.7k 506 41
Spero che se in futuro avrà modo di rileggere quanto scrive (che altro non è che un clichè), potrà anche rendersi conto che forse ciò che afferma e di cui pare genuinamente convinto potrebbe semplicemente essere un alibi per non affrontare il Suo problema, cioè il fatto che attualmente Lei non riesce a conquistare una donna. O forse ha rinunciato e non ci prova nemmeno.
Allora sta cominciando a raccontarsela.
"Se fossi più bello... se avessi l'aspetto di George Clooney...se fossi ricco..."
E l'idea che ha avuto è stata quella di postare una foto di un altro uomo.
Risultato: qualche donna (o anche uomo...magari curioso...ma che ne sa chi c'è dall'altra parte?) ha deciso di contattarLa. E Lei così avrebbe raggiunto il Suo obiettivo?
Cioè, Lei dopo aver postato la foto di chicchessia ha costruito una relazione d'amore con una donna? Non mi pare.
Poi, se proviamo a tornare ai primissimi post, dice che non vive su internet.
Allora che succede con le Sue frequentazioni reali e non virtuali?
Forse non ci sa fare con le donne, non tanto per l'aspetto fisico, ma perchè magari non ha ancora imparato attraverso l'esperienza come si corteggia una donna.
Spesso accade che sia per timidezza, incapacità, timori, paura del giudizio, del rifiuto, ecc...
E non c'è mica un manuale per corteggiare e conquistare, ma la mia ipotesi di difficoltà relazionale viene dal fatto che pare che Lei abbia poca dimestichezza (o forse poca voglia? poca curiosità?) per provare a conoscere e a capire cosa vuole una donna. Probabilmente ha anche poca voglia di giocare, perchè il corteggiamento è un gioco ed è divertente.
In altre parole mi pare che Lei se la sia raccontata così (=sono brutto e non sono ricco quindi mi scartano).

Però non tutti gli uomini sono politici, o attori, calciatori, ecc...ma dice bene anche quando dice che sono le ragazzine a correre dietro ad attori e cantanti, perchè sono le ragazzine che idealizzano. Le persone adulte in genere funzionano diversamente...

Ci sono le coppie di cui Lei parla in cui una bella ragazza sta con l'uomo ricco per interesse. Entrambi hanno un interesse: lui farsi vedere con la ragazza avvenente e fare sesso e lei avere i suoi soldi. Entrambi lo sanno ed hanno un accordo, più o meno tacito. E' una possibilità di stare nella vita.

Se Lei vuole questo, deve solo lavorare di più per avere più soldi.
In questo modo modificherà il Suo status e potrà trovare la Sua ragazza bella e interessata ai Suoi soldi. E risolverà il problema una volta per tutte. Qui non occorre essere un adone, però.
Basta avere la consapevolezza di essere stati scelti per il proprio conto bancario o la propria azienda..
Oppure, qualora volesse modificare il Suo aspetto fisico ricorrendo ad es. alla chirurgia o ad una foto di un altro uomo, potrebbe essere scelto per il proprio aspetto fisico, i propri muscoli, ecc... E starci bene.

Un'altra possibilità è uscire dalla logica che sta usando qui e cioè: è tutta colpa delle donne se io non sto con qualcuna di loro. Perchè le donne scelgono il proprio uomo solo in base a soldi, status, prestigio, muscoli...
E iniziare a prendersi le proprie responsabilità.

Cordiali saluti,
[#16]
dopo
Utente
Utente
Dott.ssa Angeli,

può essere un alibi.
Quando non si riesce a raggiungere un obiettivo si cercano le cause.

Mi sono iscritto su un sito di incontri proprio per capire il motivo.
Non attraggo per un motivo estetico? Per un motivo psicologico? Per errate convinzioni che mi sono fatto con gli anni?
Devo ricercare le motivazioni attraverso la psicologia oppure affidarmi a ciò che dice l'antropologia e la biologia?
Non sono andato su internet per sedurre quanto per capire.

Capire il motivo per cui non attraggo.

Non so come si corteggia una donna?
Evidentemente sì, non ne ho la più minima idea.
Vuoto completo.

Manuali ne ho letti molti. Ma non hanno funzionato.
Né quelli scritti da uomini e nemmeno quelli scritti da donne.
Al che mi sono chiesto: "ok, un uomo può anche scrivere un libro sul corteggiamento e non funzionare. Ma una donna...nemmeno le donne sanno
scrivere libri su come si corteggia una donna?"

Per quanto riguarda il fattore "bella donna".
Io mi sento attratto dalle donne oggettivamente belle...non per farmi vedere in giro.
E nemmeno per il sesso fine a sé stesso e null'altro.
Anzi, dirò di più. A volte mi capita di essere attratto da donne non belle fisicamente. E questa attrazione è di tipo sessuale.
Ma non scatta l'innamoramento. Che avviene invece quando ho contatti con una donna oggettivamente bella.
[#17]
Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.7k 506 41
"Quando non si riesce a raggiungere un obiettivo si cercano le cause."
E fa bene. Ma aggiungerei anche le SOLUZIONI.
Perchè conoscere le cause spesso non ci permette di correggere la situazione e quindi uscire dal problema.

Però mi permetta di dire che su internet, sui siti di incontro, ecc... non troverà nè le cause nè le soluzioni.
Lei ha semplicemente fatto un esperimento, tipo "che succede se provo a modificare la mia foto?"

Ma soprattutto come può internet offrire delle soluzioni al problema?

Mi pare però che ci siamo un po' spostati dal quesito iniziale, perchè la Sua domanda in realtà deve essere ridefinita e analizzata.
A me sinceramente lascia un po' perplessa la considerazione che a Lei piacciano le donne OGGETTIVAMENTE belle... ma quali sarebbero le donne oggettivamente belle? Sono forse quelle che A LEI piacciono.

Poi, da un punto di vista psicologico entrano in gioco molti fattori. Ad es. le Sue aspettative.

Comunque mi pare di aver capito che Lei sia restio a contattare uno psicologo di persona... io invece credo potrebbe capire meglio insieme al professionista che cosa sta succedendo.

Cordiali saluti,
[#18]
Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317 528
Gentile Utente,
dal suo elevato numero di risposte si evince la necessità, a mio avviso, di consultare un nostro collega.

I manuali e le strategie seduttive non modificano l' autostima e la psiche.

Siamo online ed ovviamente non si può fare psicoterapia e vi sono parecchie regole da rispettare durante i consulti.

Ha ricevuto svariate risposte, ora decida di fare quello che ritiene più opportuno, sono certa che è stato aiutato a riflettere

[#19]
dopo
Utente
Utente
Dott.ssa Valeria,

mi sta dicendo che la capacità o meno di attrarre e intessere relazioni dipende da un fattore psicologico?

[#20]
Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317 528
Rilegga le nostre risposte o chieda una consulenza de visu, troverà la risposta .
Comunque la riposta è si
[#21]
Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.7k 506 41
Gentile Utente,

come mai ha necessità di reiterare le stesse domande?
Se Lei è convinto che potrà avere una relazione solo diventando ricchissimo e bellissimo, lo psicologo non Le serve. Ma se si rende conto che probabilmente non è nella bellezza o nella ricchezza la chiave per il Suo cambiamento, allora potrebbe pensarci e valutare di porre tutte le Sue domande in una sede più consona.

Cordiali saluti,
[#22]
dopo
Utente
Utente
Dott.ssa Angela,

perché reitero le stesse domande?
Perché ho delle convinzioni.
Che possono essere anche sbagliate...o meglio...sono mezze verità.

Anche Lei ha delle convinzioni.
Mi spiego meglio.

Dice che non esiste la bellezza oggettiva. Eppure, da un esperimento in cui venivano fatte vedere delle foto di donne a degli uomini, quasi la totalità considerava attraente quelle donne che rispecchiavano determinate caratteristiche fisiche.
Quindi, quando dice che la bellezza oggettiva non esiste, lo fa citando testi di psicologia oppure è una sua personale convinzione?

Altra considerazione che ho letto in una Sua risposta:
"Se Lei vuole questo, deve solo lavorare di più per avere più soldi"

Questa è un'altra sua convinzione. Che per far soldi occorre lavorare molto.
Eppure ci sono mille modi per far soldi.
Lavorare molto non comporta automaticamente la capacità di arricchirsi.
Ci sono persone che si sono arricchite senza lavorare molto.
Altre si sono arricchite perché effettivamente hanno lavorato molto.
Altre ancora si sono arricchite per doti particolari di difficile reperimento sul
mercato del lavoro. E via dicendo.

Perché non vado da uno psicologo?
Perché ritengo, leggendo diversi post su internet che la componente obiettiva
e scientifica dello psicologo si fonde molto spesso con le sue convinzioni
personali ed emozionali.
[#23]
Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.7k 506 41
Gentile Utente,

ha ragione, ci sono tanti modi per fare soldi. Lei, che è convinto di poter avere una donna solo se sarà bellissimo e ricchissimo, può sempre: arricchirsi rubando, arricchirsi chiedendo un prestito, arricchirsi tentando la fortuna, arricchirsi sperando che qualcuno morendo Le lasci una bella eredità, ecc..
Se fosse stato un uomo dall'aspetto attraente, avrebbe anche potuto vendere le proprie foto e arricchirsi, ma questa possibilità dobbiamo scartarla...

Io, per semplificare il problema, ho scelto quella che ritengo essere la via più sensata, ma chiaramente c'è anche chi si organizza facendo rapine, truffe e altro per avere tanti soldi. Niente da eccepire.

Tuttavia, questa Sua puntualizzazione non sposta di una virgola il problema.

Lei, che è convinto che sia per il Suo aspetto fisico a non avere successo con le donne può -come Le ho suggerito sopra- rivolgersi ad un bravo chirurgo e modificare tali aspetti di bruttezza OGGETTIVA.

Anche il brasato al barolo è un piatto molto raffinato e oggettivamente (?) prelibato, ma molto più spesso potremmo avere VOGLIA di mangiare un hamburger.
Potremmo anche lamentarci del fatto che il brasato al barolo è troppo elaborato e costoso da preparare e accontentarci del panino col prosciutto.

Cordiali saluti,
[#24]
dopo
Utente
Utente
Dott.ssa Angela,

io non sono convinto di poter instaurare una relazione con una donna solo se diventerò bello o ricco (il termine "avere una donna" presuppone il possesso e non mi piace. Le persone non si "hanno", non sono degli oggetti).

Per diventare ricco ci sono molti modi e infinite varianti possibili (non c'è solo il duro lavoro e in alternativa il rubare o il vincere alla lotteria.).
Considero il denaro qualcosa di utile ma non indispensabile alla mia felicità.

La chirurgia estetica può essere utile con dei limiti.
Non può modificare una gobba vistosa o far crescere una persona alta 1,30 m.
Se esistesse una fantomatica macchina di teletrasporto che mi trasformerebbe in Raul Bova senza danni alla salute, beh...perché no. La proverei (ma non esiste).
Poi potrei venire da lei e dirle: "con le donne non è cambiato nulla, oppure dire: il problema era estetico, adesso ho una vita sentimentale e sessuale molto soddisfacente). Posso fare questo esperimento? No. Quindi è del tutto inutile.
Su internet però ho fatto un esperimento simile (mettendo la foto di un altro uomo) e ho avuto risposte da parte delle donne molto positive.

Con le donne evidentemente non posso essere supportato dalla bellezza e nemmeno dal denaro.
Ma dovrò puntare su qualcos'altro che possa attrarre.
Perché lamentarmi sul fatto di non essere bello o ricco non risolve il problema e non è una soluzione al problema.

C'è qualche mia particolarità che coltivata può attrarre le donne?
Beh...se c'è...appena la scopro ne farò buon uso.

[#25]
Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.7k 506 41
"Perché lamentarmi sul fatto di non essere bello o ricco non risolve il problema e non è una soluzione al problema."

Sono assolutamente d'accordo. Anzi, continuo a credere che non sia neppure questo il problema.

Per quanto riguarda il "possesso" delle persone care, i libri di psicologia e di psicoterapia insegnano che qui la faccenda si fa un po' più complicata e questo non significa trattare le persone come oggetti, tutt'altro. Perchè noi tutti nasciamo con un modulo innato e biologicamente determinato che ci spinge da qualcuno che possa amarci e prendersi cura di noi e che lo identifichiamo molto velocemente e lo chiamiamo con un aggettivo che indica il possesso: "la MIA mamma" o "il MIO papà".

Ma anche da grandi gli esseri umani ri-costruiscono relazioni in cui il possesso (o la stabilità, la sicurezza, Bowlby parla addirittura di "dipendenza") torna ad essere molto importante: diciamo "il MIO ragazzo", "il MIO uomo", "il MIO compagno", "MIO marito", ma anche, una volta diventati genitori, "il MIO bambino", "il MIO amore", "il MIO tesoro", ecc...
Non si tratta soltanto di una questione semantica. Può trattarsi anche di una questione sociale ("stare insieme a qualcuno", "avere una storia con qualcuno", ecc..). E qui ci vengono in soccorso le conoscenze scientifiche (evoluzionismo, neuroscienze) perchè noi viviamo in gruppi sociali più o meno organizzati, nei quali non solo cooperiamo o con quali competiamo ma anche ai quali riconosciamo di APPARTENERE. Quando utilizziamo espressioni quali "la MIA città", "la MIA terra", ma anche "il MIO gruppo", ecc...
Ovviamente la questione è ben più complessa e sto semplificando molto, ma ciascuno di noi attribuisce significati personali, dopo essere diventato se stesso, e li condivide con altri esseri umani.

Lei scrive: "Poi potrei venire da lei e dirle: "con le donne non è cambiato nulla, oppure dire: il problema era estetico, adesso ho una vita sentimentale e sessuale molto soddisfacente). Posso fare questo esperimento? No. Quindi è del tutto inutile.

Posso chiederLe quindi come intende uscire dal problema?
[#26]
dopo
Utente
Utente
Posso chiederLe quindi come intende uscire dal problema?

...non ne ho la più pallida idea.
[#27]
dopo
Utente
Utente
Dott.ssa Angela,

secondo lei, quale giovamento potrei avere ad andare da un psicologo?
[#28]
Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.7k 506 41
Gentile Utente,

mi pareva di aver già risposto. Lo psicologo aiuta a ridefinire meglio il problema portato dal pz. per poi capire come superarlo, ma soprattutto può aiutarLa a rivedere quali delle Sue credenze possono essere troppo rigide e che purtroppo non Le permettono di uscire dal problema e di guardare la realtà da una prospettiva diversa.
Insomma, se fin qui qualcosa pare sia andato storto o comunque non funziona, forse vale la pena cambiare direzione...

Cordiali saluti,

[#29]
dopo
Utente
Utente
Dott.ssa Angela,

mi perdoni ma evidentemente sono un pò duro di comprendonio.

Posso ammettere che la bellezza e la ricchezza non siano requisiti indispensabili per attrarre una donna, visto che di belli e ricchi ce ne sono assai pochi.
Eppure la maggior parte degli uomini ha relazioni con le donne.
Fin qui posso arrivarci che a volte posso fare discorsi un tantino rigidi.

Ma una cosa non la capisco proprio nel modo di pensare degli psicologi.
Supponiamo che abbia un disagio dovuto al fatto che non posso avere una Ferrari (è solo un esempio).
Non so ma ho come l'intuizione che lo psicologo mi risponderebbe che in realtà io non voglio la Ferrari ma ho semplicemente paura di guidare una macchina.
A questo punto potrei rispondere allo psicologo: "bene, se lei mi regala una Ferrari, proverò a guidarla. Se ha ragione Lei, appena ho l'occasione di guidarla, non la guiderò per paura".

Stessa cosa mi ha detto su questo sito uno psicologo. A lei piacciono le donne belle perché irraggiungibili. Ma se una di queste donne le dovesse dire di sì, lei si tirerebbe indietro.

E che cavolo...come faccio a saperlo?
Potrebbe anche essere vero ma anche no.
Questa cosa non mi è mai accaduta per poter dire, sì è vero. No, non è vero.

Il problema è: "le donne che mi piacciono mi rifiutano".
La soluzione sarebbe: "le donne che mi piacciono mi corrispondono".

E come farebbe lo psicologo a farmi ottenere ciò che voglio?
[#30]
Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.7k 506 41
^___^

Sono d'accordo con Lei sul fatto che se ricevesse una Ferrari in regalo, spetterebbe a Lei decidere se guidarla o meno.
Quella di temere le belle donne è solo un'ipotesi. Tali ipotesi in psicoterapia devono essere falsificate. Magari per un pz. le cose stanno davvero così e per altri no.

Lei però dice una cosa molto interessante:
"E che cavolo...come faccio a saperlo?
Potrebbe anche essere vero ma anche no.
Questa cosa non mi è mai accaduta per poter dire, sì è vero. No, non è vero."

Condivido pienamente. Ecco perchè ritengo che debba fare una bella inversione a U nel comportamento prima di tutto, perchè fino a quando non FA delle cose (diverse dal passato) non può sapere quale saranno le Sue emozioni, pensieri e comportamenti. Può solo immaginarlo. E talvolta nell'immaginare alcune situazioni ci facciamo prendere dalle paure, ecc... e come conseguenza rinunciamo.

Questo può essere un primo problema.
Un secondo problema è quello che con sagacia identifica Lei: "Il problema è: "le donne che mi piacciono mi rifiutano".
OK. Ciò che La porta fuori strada è la soluzione che Lei propone:
La soluzione sarebbe: "le donne che mi piacciono mi corrispondono".

E' una soluzione non attuabile. Perchè Lei parte dal presupposto di poter cambiare le donne (come Le scrivevo anche nei giorni scorsi). Invece nessuno di noi può cambiare qualcun altro. Lei può solo cambiare se stesso, se ritiene.
E anzi sarebbe utile cambiare solo quegli aspetti che generano il problema. Magari con le donne che Le piacciono si relaziona in un modo che non va bene. Non credo siano donne oggettivamente belle a creare il problema. Certamente sono donne che a Lei piacciono e con le quali forse Lei va un po' nel pallone... Sarebbe interessante e utile intercettare dove sta l'inghippo perchè una volta trovato la soluzione è dietro l'angolo. Magari con le donne che Le piacciono Lei si pone paradossalmente in un modo tale da essere rifiutato...

Allora lo psicologo non ha nè il potere di fare in modo che quelle donne si innamorino di Lei a comando, nè che Lei sia un seduttore professionista, ma che comprenda bene quali dinamiche interpersonali e relazionali scattano in una relazione "critica" (es con donne che Le piacciono), quali problemi generano e come modificare tutto ciò.

Cordiali saluti,
[#31]
dopo
Utente
Utente
Dott.ssa Angela,

Le racconto alcuni aneddoti che mi sono capitati nella mia vita.

1. Sono all'università e ho sostenuto tutti gli esami. Ciò che mi mancava era sostenere un esame di inglese di livello intermedio.
Io l'inglese non l'avevo mai studiato in vita mia. Tutti mi dicevano che per imparare una lingua occorrono anni di studi.
Così ho iniziato a frequentare un corso d'inglese per circa un mese a livello elementare. Poi ho seguito un secondo corso...ma non l'ho frequentato per più di due settimane.
Ho sostenuto direttamente l'esame di livello intermedio assieme ad altre persone che l'avevano studiato per anni al liceo.
Mentre altri non sono riusciti a passare, io ce l'ho fatta.
Per qualche motivo a me sconosciuto.

2. Prima di essere assunto a tempo indeterminato presso una ditta. Ho passato anni da precario. Ho dovuto cambiare molti lavori e sembrava che una nuvola nera mi seguisse. Così, stufo di essere precario ho mollato l'ultimo lavoro e ho mandato tutti al diavolo, scrivendo apertamente su Facebook che avrei accettato solo un contratto a tempo indeterminato.
Così è stato, poco dopo sono stato contattato da una ditta, nella quale lavoro e mi hanno proposto un contratto a tempo indeterminato da subito.

3. Tempo fa avevo un amico che tutti consideravano brutto. In effetti la natura non era stata particolarmente fortunata con lui.
Mi sono detto: "io magari sarò sfortunato ma lui lo è ancora di più".
Neanche aperto bocca si fidanza con la più bella della nostra compagnia.
La quale piaceva a tutti quelli quelli della compagnia.
In più, come se non bastasse, anche una barista del pub che frequentavamo, bella pure quella e super corteggiata ha iniziato a fargli una corte serrata.
E io ci rosicavo, tanto che per un pò ho dovuto chiudere l'amicizia.
Ad un certo punto mi sono detto...che mi piaccia o no, devo accettare la situazione.
Così ho mandato giù il boccone amaro e ho iniziato a uscire di nuovo con lui a bere una birra al sabato sera.
Ho detto a me stesso: "mi rassegno, accetto il fatto che lui abbia successo in questo momento".
Dopo una settimana mi chiama e mi dice che aveva da parlarmi. Non sapeva cosa potesse essere successo, entrambe non erano più interessate a lui.
Era stato scaricato dalla bella della compagnia e la barista lo snobbava.
[#32]
Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.7k 506 41
"Devo quindi dare la colpa al fatto di non essere fisicamente piacente?"

E la sfiga dove la lascia???
[#33]
dopo
Utente
Utente
Dott.ssa Angela,

la sfiga la lascio felicemente chiusa in un cassetto.
Ne ho avuta già abbastanza La prego.
Se la natura tende all'equilibrio dopo anni di carestia,
adesso mi aspetto almeno 30 anni di sesso sfrenato con
l'intero gruppo di conigliette di playboy.
E siccome sono generoso, le accoglierei tutte
a braccia aperte
[#34]
Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.7k 506 41
Per la legge del contrappasso e contro tutte le leggi della fisica... potrebbe farcela!?! ;-)
[#35]
dopo
Utente
Utente
Dr.ssa Angela,

la vita è fatta così...quando meno te l'aspetti...
[#36]
Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.7k 506 41
Ma magari qualche sassolino sulla strada... così, per ritrovare la via sarebbe utile averlo.

"quando meno te l'aspetti" è un'altra versione della non-sfiga, ma siamo sempre li... ovvero ad aspettare che dall'esterno accada un cambiamento.

Invece c'è un'altra possibilità ancora, che è data dall'intercettare cosa non gira bene e modificarlo. A Lei la scelta.

Cordiali saluti,
[#37]
dopo
Utente
Utente
Dott.ssa Angela,

Lei è influenzata dal comportamentismo della psicologia quanto io dalla fisica classica.

La fisica classica è stata superata dalla fisica quantistica che ha riscritto le regole di causa-effetto.
Ci sarebbe molto da dire per spiegarla.
Ma in modo semplice afferma: "le regole di causa-effetto non sono vere. La probabilità non è dovuta al fatto che non conosciamo tutte le leggi fisiche e le variabili in gioco (mancanza di conoscenza su come funziona il meccanismo universo).
Ma il caso è insito proprio nella natura. E il nostro concetto di realtà causa-effetto è solo un'illusione.
Einstein non l'accettò per molto tempo. Con la sua celebre frase: "Dio non gioca a dadi".
Poi ha dovuto ricredersi ma solo di fronte all'evidenza.
Ciò che accade è quindi una probabilità.

Riportando in campo psicologico potrebbe essere tradotto così: "se io conosco tutte le regole della psicologia e il vissuto di una persona, allora posso determinare con certezza se quella persona diventerà un leader, un fallito, un seduttore, un violento o una persona amorevole".
Se esistesse una psicologia quantistica questa affermerebbe: "non puoi determinare cosa diventerà una persona anche se conoscessi tutte le leggi che governano la psicologia. E se non si riesce a determinarlo, questo non è dovuto al fatto che non si conoscono ancora tutte le leggi psicologiche e nemmeno dal fatto che non si conoscono tutte le variabili (ad esempio non si conosce in modo approfondito il vissuto e le esperienze di una persona).
Il caso e quindi la realtà sarebbero solo una probabilità insita alla natura stessa.
Quindi si può determinare una probabilità su un comportamento ma non si potrà mai essere certi che una persona si comporti in un determinato modo piuttosto che un altro.
Sembra paradossale ma è così. Cioè il fatto che una persona diventi un leader oppure uno sconosciuto è solo una partita a dadi.
Come se esistesse un ipotetico Dio che decide la tua sorte senza seguire alcuna regola. Ma solo lanciando dei dadi.
La fisica è riuscita poi ad andare oltre. E capire che la realtà che percepiamo non si trova solo in uno spazio fisico tridimensionale e temporale.
Ma la nostra realtà che percepiamo come deterministica (o in psicologia attraverso il comportamentismo) è del tutto sbagliata.

Ciò non toglie che nella realtà possiamo vivere benissimo conoscendo che certe cose accadono con maggiori probabilità di altre e illuderci che la realtà segua necessariamente delle leggi causa-effetto.

La psicologia è ancora rimasta comportamentista.
La cosa può starmi anche bene...perché...effettivamente...lo psicologo potrebbe farmi diventare un seduttore.
Bisogna però vedere se ne è in grado (con un buon grado di probabilità).
[#38]
Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.7k 506 41
Gentile Utente,

Lei sta utilizzando un paradigma che in psicologia è obsoleto e che risale agli anni Cinquanta del secolo scorso. Si è visto che non funziona, perchè l'essere umano è molto più complesso e raffinato. Soprattutto è imprevedibile, quindi stimolo -> risposta è troppo semplicistico...

Detto questo, pur potendone parlare (sebbene non credo sia questa la sede più adatta), vorrei farLe notare come sta spostando il focus della discussione perchè il Suo obiettivo -anche in una consulenza psicologica- non sarà diventare un seduttore (lo psicologo non serve a questo) quanto a comprendere come mai Lei incontra queste difficoltà e cambiare, nel caso, ciò che c'è da cambiare, se lo desidera.

Chiaramente Lei potrà pure capire tutto e decidere che -tutto sommato- la Sua vita Le sta bene così o che sia troppo difficile e impegnativo cambiare e semplificarsi un po' la vita.

Però vorrei anche che Lei riflettesse su un aspetto fondamentale: l'attribuzione causale che fa del problema di cui ci ha parlato. Ora si tratta della bruttezza fisica, ora della sfortuna, ora di mancate opportunità, ecc... che non escludo possano esserci nella vita e che, se sommate insieme, possano certamente contribuire a rattristarLa e farLe venire voglia di gettare la spugna o fare esperimenti (es cambiare la foto), ma in tutte queste ipotesi ne manca una: la Sua padronanza sul problema. Questa non credo ci sia.

Cordiali saluti,
[#39]
dopo
Utente
Utente
Dott.ssa Angela,

che cosa intende padronanza del problema?

Significa che non conosco le ragioni per cui non
attraggo le donne?

E in questo caso attribuirei l'insuccesso all'estetica?

Mentre i motivi sarebbero altri?
[#40]
dopo
Utente
Utente
Dott.ssa Angela,

le vorrei porre un quesito.

Ammettiamo che venga da Lei una persona fortemente disabile, una donna.
Le dice di non aver mai avuto relazioni sentimentali e sessuali.
E di essere sempre stata rifiutata.

Questa persona Le dice che pensa che tutto ciò dipenda dalla sua disabilità.

Lei, cercherebbe altrove le ragioni. Oppure ammetterebbe che sì, la disabilità condiziona i rapporti interpersonali per quanto riguarda l'attrazione sessuale o sentimentale?

Quello che sto cercando di farle capire è: "occorre cercare sempre le ragioni dentro di sé, oppure è anche l'ambiente e le altre persone che fanno si che una persona ottenga o non ottenga ciò che vuole?"
[#41]
Dr. Giuseppe Del Signore Psicologo, Psicoterapeuta 4.6k 51
>>Significa che non conosco le ragioni per cui non attraggo le donne?<<
questo è verosimile.

Il suo paragone non calza perché lei non è disabile, ma probabilmente pensa di esserlo e non riesce ad uscire da questa visione della realtà, che però è sua e soggettiva.

E' chiaro che le cause vanno ricercate altrove altrimenti se prendiamo per buona l'ipotesi della "disabilità", per lei l'intervento psicologico sarà probabilmente poco utile, così come è poco utile continuare a vedere le cose in questa maniera.








[#42]
dopo
Utente
Utente
Dr. Giuseppe,

mi spieghi una cosa.

Secondo Lei. Sarebbe più utile che andassi da uno psicologo.

Oppure sarebbe più utile che andassi a lezione da Giacomo Casanova (se fosse in vita?)
[#43]
Dr. Giuseppe Del Signore Psicologo, Psicoterapeuta 4.6k 51
E' più utile consultare uno psicologo nel suo caso, anche perché non è andando a lezione da qualcuno che potrà risolvere il suo disagio.





[#44]
dopo
Utente
Utente
Dr.Giuseppe,

se una donna è molto corteggiata è molto probabile che si sentirà bella e attraente.
Lo stesso cosa potrà valere per un uomo nel caso in cui le donne lo corteggino (P.S: anche le donne corteggiano in quest'epoca).

Se nessuno mostra interesse per una persona, automaticamente questa persona si autoconvincerà di non piacere (a meno che non abbia un ego così elevato da pensare che il problema non è lui/lei come persona. Ma il problema sono gli altri che non la sanno apprezzare).

E potrebbe non avere tutti i torti questa persona.

Se questo è dovuto al carattere, potrà magari andare da uno psicologo, per verificare quali sono gli atteggiamenti che allontanano eventuali partner interessati.
Ma non tutto è legato al carattere o alla personalità.
Senza però negare che ci sono persone oggettivamente brutte ma che affascinano e attraggono proprio per la loro personalità.

Fisicamente non sono oggettivamente bello. E per quello che ne so potrei essere un oggettivamente brutto.
Sull'estetica ovviamente non posso lavorare più di tanto.
Dovrei puntare su altro, come ho detto prima, coltivando ad esempio una personalità attraente.
E la cosa mi può andare anche bene.

Ma qui mi pongo due domande:
1) quale tipo di personalità può attrarre le donne (statisticamente)
2) e come potrei riuscire a cambiare per acquisire quel genere di personalità?

Detto questo.
Il disagio è naturale.
L'inconscio ti chiede una cosa (anzi pretende una cosa) e se non l'ottiene inizia a fare i capricci facendoti sentire a disagio.
E l'unica cosa per mettere in pace l'inconscio è fornirgli ciò che vuole.
La soluzione alternativa sarebbe quella di modificare l'inconscio in modo che cambi i suoi desideri.

[#45]
Dr. Giuseppe Del Signore Psicologo, Psicoterapeuta 4.6k 51
>>1) quale tipo di personalità può attrarre le donne (statisticamente)<<
non ci sono personalità statisticamente più adeguate per attrarre il sesso opposto.

>>2) e come potrei riuscire a cambiare per acquisire quel genere di personalità?<<
non si può cambiare personalità, ma modificare determinati tratti disfunzionali. Per cambiare questi tratti dovrebbe iniziare un percorso psicologico.

Detto questo dovrebbe comprendere che la psiche non è un oggetto che se si rompe un pezzo quest'ultimo può essere sostituito con un altro funzionante o migliore.






[#46]
dopo
Utente
Utente
Dr. Giuseppe,

faccio fatica a seguirla.
Avrei bisogno di capire con un esempio.
Un esempio di disfunzionalità ed esempio di percorso psicologico.
[#47]
Dr. Giuseppe Del Signore Psicologo, Psicoterapeuta 4.6k 51
"Disfunzionalità" è semplicemente un termine generico per dire che alcuni aspetti di personalità andrebbero rivisti, perché probabilmente sono la causa del suo attuale disagio.

Il "percorso psicologico" implica una valutazione preliminare della sua personalità (del suo modo di essere) ed eventualmente una psicodiagnosi; successivamente potrà iniziare il percorso vero e proprio.

Ci sono diversi orientamenti, ma in genere tutti condividono queste finalità: riduzione della sofferenza psichico-emotiva; promozione del benessere psicologico; raggiungimento di un miglior equilibrio psichico personale; miglioramento delle capacità relazionali; miglioramento della gestione dei propri stati emotivi e dei propri impulsi; raggiungimento di una migliore comprensione di sé e dell’altro.

Il trattamento è finalizzato – attraverso la relazione e la collaborazione da parte del cliente – al conseguimento della migliore realizzazione di se stessi e delle proprie capacità/potenzialità; all’aumento della conoscenza di sé e l’accettazione dei propri limiti; alla riduzione della sofferenza psichica.






[#48]
dopo
Utente
Utente
Dr. Giuseppe.

Adesso comprendo meglio ciò che vuole dire.

Vorrei chiederle ancora alcune cose però.

Il disagio è sempre una disfunzione? Quando abbiamo fame proviamo disagio. E' il corpo stesso che ci chiede di essere sfamato.
Eliminare questo disagio comporterebbe anche dei problemi fisici.
Ad esempio una persona smetterebbe di nutrirsi.
Il sesso e una relazione sentimentale non arrecano dei danni come non mangiare.
Però per la natura è il modo per perpetuare la specie umana.
Quindi l'escamotage della natura è quella di dare un premio per il sesso e per l'amore.
E il disagio per stimolarci ad ottenere sesso e una relazione.
Finché non ottengo sesso o amore è naturale che provi disagio.
Se la psicologia lo eliminasse. Io avrei la necessaria motivazione a ricercare il sesso o una relazione?
[#49]
Dr. Giuseppe Del Signore Psicologo, Psicoterapeuta 4.6k 51
>>Il sesso e una relazione sentimentale non arrecano dei danni come non mangiare.<<
esatto perché per ovvie ragioni esiste una "piramide" dei bisogni dell'individuo.

>>Finché non ottengo sesso o amore è naturale che provi disagio.<<
esatto, perché sesso e amore sono bisogni fondamentali per qualunque essere umano.

>>Io avrei la necessaria motivazione a ricercare il sesso o una relazione?<<
questa è una domanda che non può trovare una risposta on-line.










[#50]
dopo
Utente
Utente
Dr.Giuseppe,

e una volta finito il lavoro con lo psicologo?

[#51]
dopo
Utente
Utente
Voglio prima vedere se riesco ad analizzare me stesso e poi in caso negativo, eventualmente consultare uno psicologo.

Questa cosa dell'autoanalisi l'ho fatta in ambito lavorativo e ha portato buoni frutti.
E se prima avevo difficoltà a propormi nel modo adeguato, poi le cose sono migliorate.
Come redigere il mio curriculum, come impostarlo in base all'esigenza di una determinata azienda, come presentarmi, cosa dire, quale atteggiamento era vincente e proficuo in base alla situazione, all'interlocutore.
Adesso che rivesto una posizione in ambito commerciale, ho imparato alcune tecniche di vendita. Riuscire a comprendere ciò che ha bisogno l'altra persona e impostare un'offerta che soddisfi in pieno il cliente.

[#52]
Dr. Giuseppe Del Signore Psicologo, Psicoterapeuta 4.6k 51
>>Voglio prima vedere se riesco ad analizzare me stesso e poi in caso negativo, eventualmente consultare uno psicologo.<<
quello che lei descrive non è autoanalisi, ma semplicemente buon senso che non risolve. Le sue problematiche sono relazionali e si evidenziano nell'incontro con l'altro.

Se non è riuscito a cambiare da solo in tutti questi anni non credo che riuscirà in seguito. La sua assomiglia ad una forma di difesa o resistenza nei confronti di un eventuale intervento.

Il fatto di chiedere on-line rimarca il suo bisogno di cambiare e la sua difficoltà nel farlo, ma il suo scetticismo nel volersi affidare ad un Collega di persona le impedisce di fatto il cambiamento stesso. E' una forma di controllo che andrebbe scardinato.







[#53]
dopo
Utente
Utente
Dr Giuseppe,

ritratto sull'autoanalisi, non ho le competenze per farla, anche se volessi.
Ammetto che ci sia anche un certo scetticismo nei confronti degli psicologi.

Io sono un ingegnere. Se un cliente viene da me per farsi progettare un edificio, io non ho problemi a progettarlo.
Se la tipologia di edificio o l'opera da realizzare fosse fuori dalle mie attuali conoscenze o mi informo o vado da un collega più esperto di me.
Comunque il progetto edificio con un alto tasso di probabilità lo consegno al cliente.
A meno che il progetto edificio che vuole il cliente non sia attualmente realizzabile con le conoscenze attuali.

Non vedo però il nesso: donne, relazione, sesso...con lo psicologo.
Se per me il problema può essere (è un esempio):
voglio solo relazioni sessuali di una notte con le donne e avere più esperienze possibili e se non ne ho provo disagio...mi sembra poco verosimile che andando dallo psicologo ottengo che le donne mi si concedano a decine nel mio letto.
[#54]
Dr. Giuseppe Del Signore Psicologo, Psicoterapeuta 4.6k 51
>>Non vedo però il nesso: donne, relazione, sesso...con lo psicologo.<<
probabilmente allora non troverà giovamento dal trattamento psicologico, soprattutto se continua a paragonare la mente umana all'ingegneria (niente di più lontano).

Non esiste solo la cognizione, ma anche le emozioni ad essa correlate, finché non riuscirà a prendere coscienza di ciò forse è inutile pensare ad un intervento psicologico.

Non tutte le persone possono avvalersi della psicoterapia, perché richiede disponibilità, fiducia nel professionista e soprattutto motivazione al cambiamento.






[#55]
dopo
Utente
Utente
Dr. Giuseppe,

paragonare ingegneria e cervello non ha senso.
L'ingegneria è la disciplina e la professione che ha come obiettivo l'applicazione di conoscenze e risultati delle scienze.
Il cervello è una parte del corpo.

Si può paragonare semmai la professione ingegneristica e la professione psicologica.
Che hanno molto in comune.
Il metodo scientifico universalmente accettato.
L'ingegnere e lo psicologo devono (o dovrebbero) utilizzare metodologie standardizzate e consolidate.
Se invece compiono studi e utilizzano metodi o teorie nuove lavorano nel campo della scienza e sperimentazione.

Detto questo, posso anche valutare l'idea di andare da uno psicologo.
Magari mi informo su qualche studio di psicologia dalle mie parti.

Prima però vorrei sapere quando lo psicologo può essere utile.
E quando invece non lo è.


[#56]
Dr. Giuseppe Del Signore Psicologo, Psicoterapeuta 4.6k 51
>>Prima però vorrei sapere quando lo psicologo può essere utile. E quando invece non lo è.<<
dubbio che andrebbe posto direttamente al Collega, che dopo una valutazione le saprà fornire una risposta esaustiva.





[#57]
dopo
Utente
Utente
Dr. Giuseppe,

quello che voglio in questo momento è rimanere un po'
da solo.
Non voglio avere una relazione a tutti i costi.
Il mio errore è stato quello di aver dato troppo accettando implicitamente
troppi atteggiamenti sgradevoli da parte delle donne.
Devo imparare ad amarmi di più.
Sono una persona che vale.
Ho molto da offrire ad una donna.
Sono una persona fedele, voglio costruirmi una famiglia, avere dei figli.
Ma ho bisogno di poter dire parecchi "no".
No a certi atteggiamenti, no al tutto è dovuto.
No al corteggiare.
Preferisco che sia la donna a farsi avanti, ad esporsi per prima.
E lo sò quanto può essere difficile fare il primo passo.
Il rischio del rifiuto e anche dell'umiliazione.
Ma è meglio così. Voglio che le cose vadano in questo modo.
Se avrò una relazione, la voglio soddisfacente, con una donna che tiene
a me è non un ripiego contro la solitudine