Problemi relazionali

Sono sposata, abito sopra ai suoceri che sono molto invadenti specialmente da quando nella nostra famiglia è arrivata mia figlia. Pretendono di vederla tutti i giorni e sono obbligata a lasciarla giù a loro non appena rientrata dal lavoro perchè altrimenti tutte le sere me li ritrovo in casa e non riesco a godermi come si deve la mia famiglia. Adesso, putroppo, avendo preso questa cosa per "vizio", se anche capita che usciamo la sera e io il pomeriggio non voglio lasciar giù la bambina, non appena rientro loro in tutti i modi cercano di tenerla giù e la ricattano con qualsiasi cosa pur di non farla salire con me. Anche se la bambina non lo vuole e cerca di divincolarsi, loro la afferrano per le braccia e la tirano in casa loro, per poi darle tutti i vizi e i "contentini" del caso per farla rimanere giù (ha 22 mesi). Io non posso dire nulla perchè altrimenti mi accusano di non volergliela far vedere e volergliela allontanare, e si mettono a urlare (cosa che non mi va che facciano di fronte alla bambina) e comunque sia poi farebbero ancora a modo loro. Io vorrei convincere mio marito a venire con me da uno psicologo per poter vedere come affrontare la cosa, perchè comunque sia anche lui a volte cerca di mettere le cose in chiaro ma loro se ne fregano. Nonostante tutto, però, mio marito è contrario al rivolgersi appunto ad uno psicologo... Come posso fare a convincerlo? Come posso fargli capire che dobbiamo trovare una soluzione a questo problema? L'allontanamento fisico potrebbe essere una soluzione ma mio marito ha una sorella con handicap che necessita di assistenza quasi continua, ed è per questo che siam quasi stati obbligati a rimanere vicino ai miei suoceri. Se non dovessi riuscire a convincerlo, cosa posso dirgli di dire ai suoi genitori per fare in modo che questa situazione cambi? Loro se la prendono e mettono giù il muso (sono arrivati al punto di non parlargli anche per un mese di fila) quando si fa loro un'osservazione o si dice qualcosa che va contro il loro pensiero... Io son convinta che sono loro a doversi rivolgere a qualcuno che li possa aiutare, ma figuriamoci se dovessi dire una cosa simile...
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Dr. Fernando Bellizzi Psicologo, Psicoterapeuta 1.1k 37 6
Gentile Utente,

intanto Lei sta già *andando da uno psicologo* nel momento in cui scrive qui.
Non è detto che la soluzione debba per forza andare insieme dallo psicologo.
Può andarci uno, e l'altro, per forza di cose, ricevere un effetto indiretto.

Certo lo psicologo non può cambiare la status delle cose:
- persona con esigenze assistenziali elevate
- logistica abitativa
- babysitteraggio

Ma Lei e Suo marito non potete trovare attività che coinvolgano anche la piccola in modo da non doverla lasciare ai suoceri?
Come mai la bambina deve stare dai nonni? Cioè, quali impegni Le impediscono di portarla con sé?

Dr. Fernando Bellizzi
Albo Psicologi Lazio matr. 10492

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Dr.ssa Paola Scalco Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 4.3k 101 45
Gentile Signora,
nelle sue richieste dell'ultimo mese ha descritto con dovizia di particolari e dettagli una situazione davvero pesante, che comprensibilmente non le consente di vivere serenamente e con tranquillità una fase bella e importante della sua vita familiare.
Molti Colleghi le hanno già fornito i consigli e le riflessioni che a distanza possono essere dati...non credo che con questo mezzo si possa fare molto di più per aiutarla, se non ribadire la necessità che suo marito prenda consapevolezza del disagio che Lei sta vivendo e, aggiungerei, dei rischi che come coppia e come famiglia state correndo.
Pensa che potrebbe essere utile per fargli capire e magari fargli cambiare idea in merito all'incontrare uno psicologo di persona, fargli leggere questi consulti?
Quando avete deciso di andare a vivere lì, conoscendo la situazione, non avevate messo in conto le difficoltà a cui potevate andare incontro?

Cordialmente,

Dr.ssa Paola Scalco, Psicoterapia Cognitiva e Sessuologia Clinica
ASTI - Cell. 331 5246947
https://whatsapp.com/channel/0029Va982SIIN9ipi00hwO2i

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dopo
Utente
Utente
Innanzitutto grazie mille per le risposte!
Gentile Dott. Bellizzi, la bambina durante il giorno la lascio dai miei genitori, è solo quando rientro dal lavoro che la lascio ai suoceri, ma non perchè voglio farlo, ma perchè ne sono in un certo senso obbligata se poi la sera voglio godermi in pace la mia famiglia senza l'intromissione appunto dei suoceri, che purtroppo, pur avendoglielo detto, non capiscono che la sera io e mio marito abbiamo l'esigenza di goderci nostra figlia e la nostra famiglia. Quindi, direi che la bambina non deve stare dai nonni per qualche motivo in particolare, ma semplicemente perchè loro sostengono che devono vederla a tutti i costi tutti i giorni (non so, forse han paura che se per caso un giorno non la vedono, si dimentichi di loro...boh)...e lasciandola giù non appena rientrata dal lavoro, almeno dopo cena posso godermela in santa pace.
Gentile Dott.ssa Scalco, non so perchè stupidamente non ci avevo pensato, ma credo che magari facendogli leggere tutti i consulti, forse potrebbe farsi un'idea più chiara del fatto che la situazione che stiamo vivendo non è normale e che come famiglia rischiamo davvero di non goderci quello che dovremmo. Quando abbiam deciso (anche qui la decisione è stata forzata dalla situazione) di andare a vivere lì, sapevamo che saltuariamente avremmo dovuto rinunciare a del tempo per noi per dar spazio alle esigenze della sorella, e di questo anche io ne ero consapevole e dispostissima ad accettare tutto quello che la situazione stessa prevedeva e comportava. Ma la cosa si è rivelata molto più pesante del previsto, se il tutto si limitasse alla sorella non sarebbe tuttora un problema...il problema è il fatto che con mia figlia sono davvero troppo pressanti, opprimenti, soffocanti, e magari anche inconsapevolmente, ci mettono degli obblighi e dei vincoli che a me stanno stretti, perchè comunque anche andando a vivere lì, io pensavo di potermi mantenere una vita "mia", una certa "privacy", una certa libertà di fare quello che voglio quando voglio...ma purtroppo con le loro ombre sempre presenti, non mi è possibile.
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Dr.ssa Laura Rinella Psicologo, Psicoterapeuta 6.3k 119 9
<mio marito è contrario al rivolgersi appunto ad uno psicologo... Come posso fare a convincerlo? Come posso fargli capire che dobbiamo trovare una soluzione a questo problema>

Gentile Signora,
se suo marito non è d'accordo, si rivolga lei in prima persona a un terapeuta familiare come già suggerito (indicato l'approccio sistemico) , può anche ricevere indicazioni su come coinvolgerlo in un consulto.

Non attenderei altro tempo, ma mi attiverei per affrontare e risolvere il problema , un consulto on line può solo indicarle la strada, occorrerebbe lavorare direttamente sulle dinamiche in essere per modularle diversamente.

Cordialità

Dr.ssa Laura Rinella
Psicologa Psicoterapeuta
www.psicologiabenessereonline.it

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Dr. Fernando Bellizzi Psicologo, Psicoterapeuta 1.1k 37 6
Gentile Utente.

quindi sembrerebbe che il problema sia tra terza generazione (suoceri\nonni) laddove i suoceri vogliono pareggiare il monte ore dei genitori (rispetto a Lei).
Qualche giorno non può lasciargliela tutto il giorno ai suoceri, invece che portarla dai genitori?