Ansia, depressione?

Buonasera,
sono un ragazzo di 23 anni. Non fumo, non bevo. Da sempre sono un ragazzo molto ipocondriaco e ansioso. Mia madre è morta di tumore ai polmoni un'anno e mezzo fa. Non fumava mai, sempre in salute e sempre stata attenta a mangiare sano e bere molto. Nonostante ciò è successo proprio a lei. Da quel momento il primo periodo sono stato forte e sono andato avanti. Poi però ho rincominciato a sentire ansia. La mia paura maggiore da anni è il fatto di avere un infarto. In questi anni ho fatto varie visite tutte negative. Nonostante ciò col tempo andava meglio e davo poco peso ai sintomi. Recentemente però, da circa 10gg a questa parte, tutto mi sta tornado molto forte. Le ultime visite un mese fa dove ho fatto un ECG sotto sforzo e un ECOtransesofageo. Tutto negativo ma io non sono tranquillo sopratutto nell'ultima settimana l'ansia è alle stelle. Mi sento sempre stanco, fiacco, dolori ovunque, tachicardia. Mi sento svenire, faccia fatica a fare le scale. Sento sempre pressioni al petto. Dormirò si e no 3-4 ore a notte. Prima di addorntarmi mi sveglio di soprassalto due tre volte tanto da dovere alzarmi dal letto col cuore a mille. Nemmeno i riposini pomeridiano riesco più a fare. Appena li sto per appisolare ecco che di colpo mi sveglio di soprassalto. Mi sento le palpebre e testa pesanti. Sono in vacanza da sabato al mare e appena arrivato la sera in camera ho avvertito un forte giramento di testa e mi sono dovuto sdraiare. Quando mi siedo a mangiare in sala dopo 5 minuti comincio a sentirmi strano, mi gira la testa. Appena vado in mezzo alla gente la sera a fare un giro mi sento uguale ... Ho paura non so cosa fare. Tutto i medici mi dicono di stare tranquillo che è ansia. Ma non sono mai stato così male. Il medico di base mi ha consigliato fiori di Bach. Ma io sento dolori da tutte le parti e non so più come uscirene ... Mi sento uno straccio
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Dr. Carla Maria Brunialti Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 17.7k 579 66
Gentile utente,
reduce da un lutto importane quale la perdita della madre, dopo un grande "farsi forza" Lei ha iniziato a somatizzare, cioè a trasferire sul corpo le sofferenze interiori.

"Fatica a fare le scale. Sento sempre pressioni al petto. Dormirò si e no 3-4 ore a notte. Visite cardiologiche" ecc .

Forse (certamente) è giunto iln momento di dare ascolto al Suo corpo che Le parla.
Si rivolga di persona (on line ci sono dei limiti) a un collega psy, si faccia aiutare.
Non attenda oltre.

Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/

[#2]
dopo
Utente
Utente
La ringrazio per la risposta. Ancora non mi sento bene e mi sento sempre queste sensazioni. Dovrò cercare di affrontarle.
Grazie
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Dr. Massimiliano Iacucci Psicologo, Psicoterapeuta 146 4 20
Sicuramente c'è in lei una forte componente ansiosa e depressiva (teme di morire per infarto, si sente stanco, fiacco, ha dolori ovunque, tachicardia. Si sente svenire, fa fatica a fare le scale. Sento sempre pressioni al petto. Dorme poco e male etc...).
Forse tutto questo è legato ad una ipocondria di base (una paura di avere delle malattie che possano condurla alla morte o ad una grossa sofferenza) che la morte di sua madre (condoglianze) può aver risvegliato.
Di fatto mi sembra che lei stia sopravvivendo ma non riesce più a godere delle piacevolezze della vita. La sua è una continua lotta per arrivare "sano e salvo" a fine giornata.
Le consiglio di rivolgersi ad uno psicologo o psicoterapeuta per una valutazione psicodiagnostica e un trattamento dei suoi disturbi.
Un caro saluto
[#4]
dopo
Utente
Utente
Gentili dottori vi ringrazio per la risposta. Purtroppo sono sensazioni bruttissime che continuano a peggiorare. Sono dinuvo finito al pronto soccorso dove ho fatto ECG ed esami. Tutto normale. Un giorno sto bene e poi compaiono nuovi sintomi. Ma la sensazione più brutta è proprio quella di stordimento, 'ubriachezza', vertigine che sento tutti i santi gironi. Ieri ero a casa di amici. Prima di tutto ho mangiato poco non avevo fame e ho sempre nausea. Infatti tutti i miei amici si stupirono. Poi sono sempre stanco e dormirei alle 10. Il bello è che neanche riesco ad addormentarmi perché nel dormiveglia mi sveglio di soprassalto continuamente con una sensazione strana di vuoto al petto. Io solitamente mangiavo molto e la stanchezza non la avvertivo mai e dormivo sempre tardi. Io sono li in casa con le altre persone ma è come se non mi sentissi li. E' come se non fossi del tutto presente, lucido ... una sensazione bruttissima ma difficile da spiegare.
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Dr. Massimiliano Iacucci Psicologo, Psicoterapeuta 146 4 20
Al pronto soccorso cosa le hanno detto?

Vede, purtroppo le persone molto ansiose che somatizzano molto vivono di queste esperienze che lei ci racconta con molta precisione.
Ha mai provato a rivolgersi ad uno psicoterapeuta?

Saluti

[#6]
dopo
Utente
Utente
Al pronto soccorso mi hanno detto che non avevo nulla e si trattava solo di stress accumulato. Sono in cura da una psicologa da circa due anni. Ma da quello che vedo non serve a molto. Non capisco il perché ... tutti questi sintomi possono veramente essere causati da ansia? La somatizzazione e l'ansia sono così potenti?
Grazie
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Dr. Massimiliano Iacucci Psicologo, Psicoterapeuta 146 4 20
Caro paziente, i suoi sintomi potrebbero avere natura ansiosa o derivate da problematiche fisiche.
Lei ha fatto controlli medici e ogni volta che li fa, se ho capito bene, le dicono che dal punto di vista fisico sta bene.
Ora lei mi sembra preoccupato lo stesso perché comunque continua a sentirsi male.
Sta andando da una psicologa da 2 anni ma non vede miglioramenti.

Perché non ne discute con la sua psicologa apertamente?

Saluti,
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Dr. Alessandro Raggi Psicologo, Psicoterapeuta 479 13 31
Gentile utente,
con che frequenza va dallo psicologo? E' uno psicologo psicoterapeuta?

Due anni non sono pochi e i sintomi ansiosi - di solito - si attenuano in tempi più rapidi, indipendentemente dalla natura del disturbo sottostante (qualora ce ne fosse uno).

E' infatti possibile, come anche i colleghi suggeriscono, che lei esprima con i suoi sintomi una sofferenza ben più accentuata.

Il terapeuta attuale non le ha mai suggerito di abbinare alla psicoterapia anche un intervento farmacologico prescritto da uno psichiatra? forse ciò le sarebbe d'aiuto per attenuare i sintomi più gravi e lavorare in psicoterapia con maggiore libertà lontano dall'urgenza dettata dal panico.

Cordiali saluti.

Dr. Alessandro Raggi
psicoterapeuta psicoanalista
www.psicheanima.it

[#9]
dopo
Utente
Utente
Gentili medici,
sono in cura da una psicologa. Non so ora esattamente se possa prescrivere farmaci oppure no, non essendo psichiatra. Non so perché non riesco forse ad esprimermi come vorrei. L'inizio della terapia era basata su una mia profonda ansia relativa al cuore. La pura di patologie cardiache e morte. Nel frattempo mia madre morì di tumore ai polmoni e anche li la terapia andava bene, superai tutto con molta forza. Tutto però è peggiorato nell'ultimo mese. Dopo un periodo di forte stress con la mia ragazza, sullo studio e la ricerca di un lavoro ... non tendo mai ad urlare o discutere e tengo tutto dentro. E quindi nell'ultimo mese ho cominciato a sentire sintomi nuovamente la cuore al petto, nonostante le visite negative. Inoltre ho cominciato ad avere una sorta di 'bisogno' di avere le persone vicino a me. Come se stare solo mi spaventasse. La mia ragazza era in vacanza una settimane e mi mancava molto, tanto da piangere a pensare a lei. Cosa che non mi era mai successa di sentire nostalgie. Ma anche durante il giorno, adesso che è tornata, vedendola solo la sera sento tristezza, voglia di piangere ... ho molta più voglia di stare con mia sorella o con altre persone ... spesso sento la necessita di scoppiare a piangere ma poi non piango ... sono tutte sensazione che non sentivo mai ... ma tutta questa situazione di malessere fisico (ansia secondo i medici) mi porta a questo senso di tristezza. Lunedì inizierò il mio primo lavoro e ho timore e paura di non dimostrare quello che so fare per via di questi malesseri ...
[#10]
Dr. Massimiliano Iacucci Psicologo, Psicoterapeuta 146 4 20
I farmaci possono essere prescritti solo da uno psichiatra, che sia psicoterapeuta o meno. Lo psicologo non li può prescrivere ma se si rende conto che i sintomi del paziente diventano invalidanti tali da compromettere il suo funzionamento lavorativo e sociale, può fare degli invii ad uno psichiatra che stabilirà il trattamento opportuno.

Lei sembra molto provato dalla sua sintomatologia. Ma ho come l'impressione, mi corregga se sbaglio, che non sia convinto della natura psicologica dei suoi sintomi.
A volte, in alcuni disturbi psicologici, la sintomatologia è veramente pesante da far pensare al paziente che sia impossibile che non ci sia un fattore organico che non ne sia implicato.

Se lei ha fatto tutti i controllo medici e questi sono sempre negativi. Rifletta molto su questo dato con la sua psicologa.

Saluti
[#11]
Dr. Alessandro Raggi Psicologo, Psicoterapeuta 479 13 31
Da quanto tempo è in cura? Con quale frequenza di sedute? Che tipo di terapia sta seguendo? La psicologa è anche psicoterapeuta? Ci faccia sapere perché questi sono aspetti importanti.

Alla sua età sarebbe il caso che affrontasse questi problemi, che si trascina dietro da anni, in maniera molto seria e decisa, dedicandovi il massimo della priorità.

Occorre che tra chi la segue psicologicamente e il suo medico curante vi sia contatto e alleanza.

Sappiamo che non basta metterla di fronte all'evidenza delle analisi "negative" poiché se così fosse avremmo risolto facilmente tutti i disturbi legati alla sfera dell'ansia, ma siamo ahimè ben lungi da questi risultati.

Occorre che chi la segue psicologicamente abbia le capacità e le competenze per fare, a mio avviso, un'accurata diagnosi differenziale, con una valutazione globale della sua personalità, oltre che dei meri aspetti sintomatici che sono probabilmente piuttosto evidenti anche a un non esperto.


non è sfuggito che lei inizierà tra breve un nuovo lavoro e che ciò la preoccupa. Quanto ha inciso questo pensiero sulla sintomatologia che lei riferisce?

Ci faccia sapere.

cordiali saluti.
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