Esaurimento nervoso, depressione

Salve a tutti,
ho 26 anni e da circa un anno soffro di attacchi di ansia, panico....senso di angoscia, smarrimento, confusione e continue paranoie... Non prendo farmaci ma ho intrapreso la strada della terapia.. e certi risultati positivi li noto..
Il problema attuale è che ogni volta che vivo una situazione negativa la somatizzo a tal punto da rimurginare sulla cosa, risentirne anche fisicamente.. Sono diventata intrattabile e soprattutto per ora ho sempre dei pensieri negativi nella testa...una sorte di ossessione... Spesso mi faccio condizionare da quello che sento in tv.. adesso ad esempio ho il terrore di farmi del male o di poter far del male..e quando ci penso, mi viene l'ansia...piango...perché mi sento una pazza... Posso sapere se è normale? che tutto fa parte di questo periodo buio che sto vivendo??? Fino a qualche tempo prima ero molto più tranquilla, uscivo senza ansie e paure... ma da certi avvenimenti che sono accaduti recentemente è come se avessi fatto venti passi indietro.
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Dr.ssa Paola Scalco Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 4.3k 101 45
Gentile Utente,
i quesiti che pone dovrebbero essere argomento da affrontare in seduta, con la collega che la segue e la conosce.

Ha poi valutato il suggerimento che il dott. Raggi le ha fornito il mese scorso di intensificare il numero delle sedute?

Una seduta al mese può andar bene per un sostegno psicologico o quando la psicoterapia volge oramai al termine, ma nel suo caso condivido anch'io il fatto che sarebbe più opportuno che gli incontri con la psicologa fossero più ravvicinati tra loro, proprio per una maggior efficacia del lavoro svolto e, dunque, per il suo benessere.

Cordialmente,

Dr.ssa Paola Scalco, Psicoterapia Cognitiva e Sessuologia Clinica
ASTI - Cell. 331 5246947
https://whatsapp.com/channel/0029Va982SIIN9ipi00hwO2i

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dopo
Utente
Utente
Ne avevo già parlato con la psicologa ma non vedeva il motivo di aumentarle...forse non ne vedeva la necessità.. non è stata molto chiara...domani riprendo la seduta dopo più di un mese. Proverò a riparlarne nuovamente. Ma per quanto riguarda queste mie paure e fissazioni devo seriamente preoccuparmi? Vorrei evitare sinceramente di ricorrere ai farmaci...visto e considerato che in un anno di terapia sono stata in grado di riuscire a gestirmela
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Dr. Magda Muscarà Fregonese Psicologo, Psicoterapeuta 3.8k 149 11
Gentile ragazza, coi Colleghi le consiglio di rendere gli incontri più frequenti.. una volta al mese è veramente quasi niente.. inoltre, mi scusi se le dico di non badare troppo alla televisione e al suo soffermarsi sui casi più atroci, un pò per informare un po' per fare audience.. cerchi di sentire musica, di leggere libri, riviste anche di viaggi, esiste un mondo più sano, e molto migliore a cui rapportarsi.... Provi anche ad andare dal suo medico di base.. un piccolo , mirato aiuto farmacologico , temporaneo, aiuterebbe il contatto col mondo esterno e con la terapeuta, accettarlo, sarebbe un modo di volersi bene e di non drammatizzare i pensieri bui, che ora la tormentano..Cerchi di spendere la grande sensibilità che traspare dalla sua lettera per darsi un aiuto..
Ci pensi.. cosa ne dice.. ?

MAGDA MUSCARA FREGONESE
Psicologo, Psicoterapeuta psicodinamico per problemi familiari, adolescenza, depressione - magda_fregonese@libero.it

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Dr.ssa Paola Scalco Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 4.3k 101 45
Gentile Ragazza,
il ricorso ai farmaci non è sempre scontato, ma comprenderà bene che non avendo una conoscenza più approfondita della situazione e non conoscendo direttamente Lei, non è possibile esprimere pareri che possano soddisfare la sua richiesta.

Tutto sommato domani è vicinissimo ed avrà molto di cui parlare con la sua terapeuta, eventualmente rivedendo od approfondendo alcuni obiettivi fin qui posti e le modalità per il loro conseguimento.

Auguri.

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Dr. Giuseppe Del Signore Psicologo, Psicoterapeuta 4.6k 51
Che diagnosi è stata fatta dalla Collega?
Chi ha deciso di fare un trattamento con sedute a cadenza mensile?

Purtroppo difficilmente riuscirà a risolvere i suoi disagi con incontri così diradati e della durata di 30 minuti, perché quella che sta facendo probabilmente non è una psicoterapia, ma qualcosa di diverso.

>>Ne avevo già parlato con la psicologa ma non vedeva il motivo di aumentarle..<<
onestamente mi rimane difficile crederlo.
E' sicura che si tratti di una psicologa?

>>Ma per quanto riguarda queste mie paure e fissazioni devo seriamente preoccuparmi?<<
se si tratta di un disturbo d'ansia le sue preoccupazioni fanno parte della psicopatologia stessa, ossia della sua difficoltà nella gestione dell'ansia.








Dott. Giuseppe Del Signore Psicologo, Psicoterapeuta
Specialista in Psicoterapia Psicodinamica
www.psicologoaviterbo.it

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dopo
Utente
Utente
Purtroppo li drammatizzo perché non li reputo pensieri normali, l'ansia aumenta proprio perché mi sento una persona fortemente disturbata quando certi pensieri balenano la mia mente. Se dopo un anno di terapia, per certi versi mi sono fortificata, mi rendo anche conto però che per altri versi sono ancora in alto mare...e anche questo mi preoccupa fortemente. Visto e considerato che questa situazione è nata da un momento all'altro cogliendomi di sorpresa...
L'unica cosa che mi aveva detto la psicologa in caso di ansia estrema era quella di prendere 4 goccine di ansiolitico... Ma non ho voluto prenderle e sono riuscita a gestirmela. Però questi pensieri tragici che arrivano quando affronto un forte stress o un forte dispiacere sono difficili da gestire...e vedo di farli passare soli solitamente.
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Dr.ssa Paola Scalco Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 4.3k 101 45
<<mi aveva detto la psicologa in caso di ansia estrema era quella di prendere 4 goccine di ansiolitico>>

Gli psicologi non sono medici, quindi non prescrivono farmaci né stabiliscono modalità e tempi della loro somministrazione.

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Dr. Giuseppe Del Signore Psicologo, Psicoterapeuta 4.6k 51
>>L'unica cosa che mi aveva detto la psicologa in caso di ansia estrema era quella di prendere 4 goccine di ansiolitico..<<
dovrebbe fare un po' di chiarezza, perché lo psicologo non è un medico e non può prescrivere o consigliare farmaci.

La Collega non vede la necessità di aumentare le sedute però le consiglia un ansiolitico in caso di ansia estrema?
Non le sembra un po' paradossale come messaggio?





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dopo
Utente
Utente
Allora da quando ho iniziato la terapia la dottoressa non è mai stata esplicita nel dirmi quali fossero le mie problematiche. Non mi ha mai detto se soffrissi di depressione, ansia, crollo nervoso. Sono cose che vado io a supporre.
Lei sostiene solo di intraprendere un percorso per farmi riappropiare di un equilibrio che ho perso. Ma a livello medico non mi ha detto di cosa soffro. E' anche una psichiatra e all'inizio di questo percorso non ha mai voluto che prendessi farmaci, in quanto non lo riteneva necessario. Quando magari ha visto in qualche occasione una mia agitazione e preoccupazione eccessiva mi ha suggerito di iniziare anche una terapia lieve..ho sempre rifiutato. Ma lei non ha mai insistito. Credo che se la situazione fosse stata eccessivamente grave avrebbe pressato un po' di più. Nell'ultima seduta mi ha detto che se le crisi di ansia fossero state più forti e invalidanti di prendere qualche goccia di ansiolitico fino alla prossima seduta, ovvero domani. Io non le ho volute prendere...Ho passato il resto dell'estate in maniera piuttosto tranquilla, con leggere alti e bassi fino ad oggi. Credete quindi sia necessario chiedere in maniera esplicita di quale problema soffro? e in automatico di aumentare le sedute?
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Dr. Giuseppe Del Signore Psicologo, Psicoterapeuta 4.6k 51
>>Credete quindi sia necessario chiedere in maniera esplicita di quale problema soffro?<<
dovrebbe a mio avviso avere chiara la sua condizione non solo diagnostica, ma di trattamento, perché se non intende prendere farmaci (sempre ammesso che ne abbia bisogno) dovrebbe almeno iniziare un percorso di psicoterapia più strutturato.

Se lei sente il bisogno di chiedere consulti ad altri professionisti (come sta facendo on-line), significa probabilmente che l'intervento non è sufficiente per far fronte al sul stato di malessere.

E' un po' come fare un viaggio, deve necessariamente sapere che mezzo intende prendere (macchina, aereo, treno, ecc.) e in che luogo vuole andare (tappe, destinazione ecc.).








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dopo
Utente
Utente
Più che altro non sono pratica di queste cose... è la prima volta che mi trovo ad affrontare un percorso del genere... Non so quale sia la differenza tra una terapia e un semplice sostegno psicologico. Come non mi è chiara ancora la mia problematica. Depressione, attacchi di ansia, di panico, fobie, esaurimenti nervosi sono molto simili tra di loro. Presumo facciano parte della stessa "famiglia". Forse dovrei chiedere maggiori delucidazioni in merito. Mi sento più confusa che persuasa al momento.
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Dr. Giuseppe Del Signore Psicologo, Psicoterapeuta 4.6k 51
>>Depressione, attacchi di ansia, di panico, fobie, esaurimenti nervosi sono molto simili tra di loro.<<
sono molto diversi tra loro perché la depressione fa parte dei disturbi dell'umore, mentre gli attacchi d'ansia, il panico e le fobie rientrano nei disturbi d'ansia. L'esaurimento nervoso è un termine un po' datato e usato in maniera impropria.

>>è la prima volta che mi trovo ad affrontare un percorso del genere..<<
proprio per questo le suggeriamo di risolvere i suoi dubbi con il Collega che la sta seguendo.






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dopo
Utente
Utente
Vi ringrazio vivamente. Vi terrò aggiornati :)