Ansia e attacchi di panico

Egregi dottori,
Vi ringrazio in anticipo per il servizio che con serietà offrite quotidianamente ai numerosi utenti che vi scrivono.
Da un po di tempo a questa parte vivo in una prigione mentale dal quale non riesco ad uscire.
Dall' età di 11 anni soffro di un acne che non è mai stata molto severa ma che è ormai una costante della mia vita .Nonostante i chiari risvolti negativi che tale patologia puo avere nella vita di relazione(per quanto sia tendenza comune,in particolare di chi non ne ha mai sofferto,a sminuire il problema,quando poi nella realta dei fatti si guarda con disprezzo alle persone "brufolose",ho cercato di affrontare di petto il problema e mi sono rivolto a numerosi dermatologi(i migliori della mia cittá e non solo)spendendo patrimoni e ritrovandomi col problema che persiste.Oggi a quasi 23 anni continuo a soffrire di acne(piuttosto leggera) e ad avere esiti cicatriziali(non particolarmente gravi).Sopra menzionavo una "prigione mentale",dal quale non trovo via di uscita,perche da un lato il problema non è stato risolto da maestri del settore e dall altro so che non accetterò mai per quanto mi possa sforzare una pelle del viso brutta.Il protrarsi per oltre un decennio di questa condizione mi ha trasformato quasi in un mostro,il solo pensiero mi crea forti stati di ansia e attacchi di panico che quasi mi tolgono il respiro.Prima di questo schifo ero un ragazzo pieno di entusiasmo ed iniziative,con ottimi risultati sportivi e scolastici,mentre oggi vivo nel terrore continuo e ogni problema diventa amplificato,mentre affogo nella mediocritâ.Non so come uscire da questa prigionia e stento a vedere via di uscita e la situazione mi sta logorando
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Dr.ssa Laura Rinella Psicologo, Psicoterapeuta 6.3k 119 9
<oggi vivo nel terrore continuo e ogni problema diventa amplificato>

Gentile Ragazzo,
comprendo la sua sofferenza e come l'acne abbia potuto crearle difficoltà in un'età delicata quale l'adolescenza nella quale l'accento sul proprio corpo e aspetto è particolarmente forte,.

<continuo a soffrire di acne(piuttosto leggera) e ad avere esiti cicatriziali(non particolarmente gravi...una "prigione mentale">
Ha sofferto e continua a soffrire, e a percepirsi come un "mostro" anche se ci parla di sostanziali miglioramenti.
Una prigione mentale, appunto, che le impedisce di vivere serenamente e di accettarsi, di vedersi realmente per quello che è...il suo pensare è focalizzato sul problema, su un'immagine di sé negativa amplificata dal suo malessere...in cui preoccupazioni, paure, ansia si amplificano vicendevolmente...

Le sarebbe davvero utile incontrare un nostro collega proprio per riuscire a uscire da quella prigione mentale, così bene descritta, che appesantisce la sua vita e la logora.

Ci ha mai pensato?

Dr.ssa Laura Rinella
Psicologa Psicoterapeuta
www.psicologiabenessereonline.it

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Dr.ssa Sara Ronchi Psicologo 559 8 14
Gentilissimo,

Mi associo alla collega perchè inizi un percorso psicologico che lo aiuti ad innalzare la sua autostima, ma mi permetto anche di chiederle se ha avuto modo di sentire un bravo dermatologo /chirurgo estetico.
ora con i laser di nuova generazione, l'acne migliora moltissimo.

Cordialmente

Dr. Sara  Ronchi
sara71ronchi@gmail.com -3925207768
www.psicologa-mi.it









[#3]
dopo
Utente
Utente
Gentili dott.sse,vi ringrazio per le celeri risposte,ovviamente ho pensato di recente a recarmi da uno specialista,tuttavia cio che mi ha frenato é la consapevolezza del fatto che per quanto possa lavorare sulla mia autostima o possa aiutarmi uno psicologo cio di cui realmente ho bisogno per ritornare ad una vita "normale" é una pelle normale,come quella di tutti i miei amici,ma i dermatologi non sono stati capaci di restituirmela(sono andato da bravi dermatologi e ho provato laser senza giovarne)
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Dr.ssa Sara Ronchi Psicologo 559 8 14
Gentilissimo,

il lavorare sull'autostima è complesso e ci vuole tempo;
Capirà infine con l'aiuto del professionista che ci sono altre risorse interne, al momento in lei sopite che l'aiuteranno nella vita di tutti i giorni ad affrontare le difficoltà, anche se la sua pelle non è perfetta;
Pensi a persone con disabilità....neanche tanto gravi, secondo lei non hanno una vita normale e si chiudono in casa?
Mi creda, l'uomo ha mille risorse per cercare di stare a galla e continuare a far parte della comunità;
Si affidi sicuro e vedrà nel tempo che il suo malessere migliorerà

Cordialmente
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