Sensi di colpa esagerati e ansia del passato

Salve,
scrivo per un problema di natura, presumo, ansiosa.

Sono fidanzato da circa 5 anni con la mia attuale ragazza..la amo e stimo dal più profondo del cuore, sono felice per ogni giorno che il destino mi ha concesso di stare con lei e mai mi sognerei di tradirla.
Purtroppo, essendo per mia natura ansioso e soggetto a disturbi ossessivi (a detta del mio ex psicoterapeuta), tendo a chiudermi in me stesso e lasciarmi prendere dal timore e dalle paure.

Ed è questo che è successo quando, qualche tempo fa, io e la mia partner discutevamo sulle nostre esperienze passate con altre persone: preso dall'ansia e dalla vergogna non sono riuscito a raccontarle tutto a fondo ed ho omesso un "esperienza" avuta con una ragazza semisconosciuta, un anno prima di conoscere la mia attuale fidanzata.

Premetto che per me quella esperienza, benchè fosse la prima di quel genere compiute, è solo un ricordo vuoto e anzi me ne vergogno, non ha significato nulla emotivamente e non mi è piaciuto nemmeno in quanto priva di valore e sentimenti..

Non ho mai voluto dire alla mia ragazza di questa cosa perchè me ne vergognavo e perchè non volevo pensasse fossi preso da questa ragazza fino a ieri, quando da un momento all'altro mi è tornato in mente questo episodio e ho iniziato a sentire un angoscia esagerata dentro di me: Continuo a sentirmi malissimo e in colpa e non riesco a smettere di sentirmi
un traditore e un bugiardo.

Cosa dovrei fare? Parlarle di questa cosa mi sembra oltremodo deleterio e inutile...è un capitolo assolutamente chiuso della mia vita e di nulla importanza...E' possibile che questi sensi di colpa e angosce siano frutto del DOC?
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Dr.ssa Laura Rinella Psicologo, Psicoterapeuta 6.3k 119 9
<.E' possibile che questi sensi di colpa e angosce siano frutto del DOC?>

Gentile Utente,
da quanto riferisce è possibile che i suoi disagi pregressi non siano del tutto risolti...date le sue continue preoccupazioni e il rimuginare su eventi ai quali attribuisce esagerata importanza...

<Parlarle di questa cosa mi sembra oltremodo deleterio e inutile.> In effetti perché mai dovrebbe obbligatoriamente raccontare tutto del suo passato alla sua partner?

Sarebbe opportuno che ricontatasse il suo terapeuta, se si è trovato bene con lui e ha ottenuto benefici dalla terapia intrapresa, per una rivalutazione della sua condizione e un'eventuale ripresa del percorso che da qui sembrerebbe opportuno.

Che tipo di terapia ha intrapreso? Da quanto l'ha terminata? Su decisione congiunta con il suo curante?

Dr.ssa Laura Rinella
Psicologa Psicoterapeuta
www.psicologiabenessereonline.it

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Dr.ssa Sara Colognesi Psicoterapeuta 6 1
Gentilissimo,
non mi è chiarissima la sua storia da quello che racconta, ma proverò a darle qualche spunto di riflessione in merito.
Mi pare di capire che tempo fa è stato in terapia, e che la terapia è terminata o è stata interrotta per qualche motivo. In quel contesto erano emerse delle problematiche che il suo terapeuta aveva identificato nell'area dell'ansia e dei disturbi ossessivi, e mi pare di comprendere anche che lei non fosse del tutto d'accordo con questa diagnosi, e sarebbe interessante capire cosa non la convinceva/non la convince al riguardo.
In linea generale, la inviterei a riflettere sul fatto che piuttosto che attribuire alcuni suoi pensieri ad un disturbo ("E' possibile che questi sensi di colpa e angosce siano frutto del DOC?"), potrebbe esserle più utile fare un passo indietro e cercare di comprendere perché si sente in colpa e riguardo a quali aspetti.
Parla più volte di vergogna rispetto alla relazione conclusa con la precedente ragazza. Se comprendo bene quello che dice, la vergogna nasce dal fatto che per lei è molto importante sentire di avere una relazione prima di tutto emotiva e non solo fisica con le persone che frequenta, e che per lei è altrettanto importante una certa misura di onestà.
Le chiedo, dunque: quale è stato lo spirito con cui lei e la sua attuale ragazza avete deciso di condividere le vostre esperienze passate? E ancore le chiedo: che cosa pensa che sarebbe potuto succedere se lei avesse parlato alla sua attuale compagna di questa relazione precedente?
Non è strettamente necessario che risponda a queste domande in questo contesto, ma si senta libero di farlo se lo desidera. Le offro qualche spunto di riflessione personale, per provare ad approfondire le problematiche che porta.
In conclusione, mi sento di ipotizzare che lei sia poco abituato a chiedere agli altri, in questo caso la sua attuale compagna, che cosa pensano di determinati argomenti che le stanno particolarmente a cuore, e che questo la porti a porsi moltissime domande, a cui però sarà difficile trovare risposta perché restano solo sue.
Concordo anche con la collega dr.ssa Rinella, sul fatto che potrebbe esserle utile riprendere un percorso terapeutico per un ulteriore approfondimento con un esperto.

Dr.ssa Sara Colognesi
psicologa psicoterapeuta

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dopo
Utente
Utente
Gentili dottori,

Vi ringrazio per la pronta risposta.
In primo luogo non ho mai avuto da ridire sulla diagnosi del mio psicoterapeuta di disturbi ossessivi, purtroppo non ho potuto continuare la terapia per motivi di impegni ed economici..
Con la mia ragazza il discorso era venuto fuori parlandone tranquillamente e in virtù della sincerità che entrambi sentiamo essere alla base della relazione.
Io però non ho proprio avuto il coraggio di dire le cose fino in fondo, stupidamente riconosco che avrei dovuto essere sincero fin da subito.

Sento come il bisogno impellente di dover confessare questa mia omissione/bugia, ma so che se lo facessi rovinerei il rapporto, che in questo periodo va alla grande, ed anzi definirei il migliore della nostra storia.
Fino a ieri...da allora sento come se ogni gesto di affetto che faccio nei suoi confronti non è sincero o che comunque sto nascondendole qualcosa e prendendola in giro...quando in realtà fino a un giorno fa ero al settimo cielo!
Non so proprio cosa pensare o come comportarmi..

Se posso chiedervi un consigli diretto, voi suggerireste di vuotare il sacco pur rischiando di rovinare la storia?
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Dr.ssa Laura Rinella Psicologo, Psicoterapeuta 6.3k 119 9
Io suggerirei di sentire il parere diretto di un terapeuta, sono del parere che ho espresso in replica #1.

Lei sembrerebbe ossessionato da un fatto del passato al quale sta attribuendo una valenza esagerata.

Quanto esprime sembrerebbe avere a che fare con un problema legato all'ansia...solo un nostro collega direttamente può però valutare la sua condizione e indicarle la strada da seguire per ritrovare migliore serenità e benessere.

Dunque se vuole stare meglio, fare pace con i suoi tormenti, coltivare in serenità la sua storia sentimentale sa cosa sarebbe opportuno fare.
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Dr.ssa Sara Colognesi Psicoterapeuta 6 1
Gentilissimo,
la ringrazio per i chiarimenti forniti. Sebbene lei in questo momento senta l'urgenza di risolvere il problema specifico per il quale ha chiesto il consulto, ribadisco che un percorso di terapia o di sostegno psicologico le sarebbero utili per comprendere più a fondo ciò che le crea queste situazioni in cui prova ansia e preoccupazione.
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dopo
Utente
Utente
Gentili Dottori,

Sarò ben felice di indagare queste ansie con uno specialista non appena avrò la possibilità di intraprendere un percorso.

"Lei sembrerebbe ossessionato da un fatto del passato al quale sta attribuendo una valenza esagerata."
Ha centrato il punto della questione dottoressa.. infatti non capisco perchè, proprio quando tutto andava bene, sia dovuto cadere in questa spirale, mentre prima questo pensiero non aveva particolare importanza!

Inoltre, come giustamente avete fatto notare, il fatto che mi senta un bugiardo e mi colpevolizzi mi rende incapace di vivere le mie emozioni verso la mia partner serenamente...come se fossi sporco dentro o stessi nascondendo un segreto pesante!

Mi chiedo tuttavia, ossessivamente, se dirglielo sia la cosa giusta da fare, pur sapendo che se glielo dicessi d'altro canto rischierei litigi e incomprensioni.

Un segreto di questo tipo può rimanere nel privato e non essere condiviso?
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Dr.ssa Laura Rinella Psicologo, Psicoterapeuta 6.3k 119 9
<Mi chiedo tuttavia, ossessivamente, se dirglielo sia la cosa giusta da fare>

Appunto continua aporsi domande che riflettono il suo stato di disagio fa parte del problema.

<Un segreto di questo tipo può rimanere nel privato e non essere condiviso?>

Come anche questa, sembra la ricerca di una risposta che la possa rassicurare, non credo che una risposta da qui possa risolvere i suoi tormenti (e comunque provi a rileggere la replica #1)
<infatti non capisco perchè, proprio quando tutto andava bene, sia dovuto cadere in questa spirale> forse apparentemente dato che lei dice <essendo per mia natura ansioso e soggetto a disturbi ossessivi> dunque ad esempio potrebbe essere che i confronti con la sua partner -o altro ancora che da qui non possiamo conoscere -abbiano slatentizzato/amplificato un disagio di natura ansiosa non risolto.

Ci potrebbe dire qualcosa sulla terapia intrapresa (approccio/orientamento) e per quali motivi sia terminata?

Sarebbe opportuno che non attendesse nel rivolgersi a uno specialista, cosa la frenerebbe ora dal farlo?
Se si trattasse di contingenze economiche potrebbe rivolgersi anche al servizio pubblico presso le strutture ASL del suo territorio come ad esempio il Consultorio Familiare.

Un caro saluto
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Dr.ssa Sara Colognesi Psicoterapeuta 6 1
Concordo pienamente con la replica #7 della collega.

Sebbene sia comprensibile la sua urgenza (come le avevo scritto nella replica #5), una risposta immediata non è possibile e soprattutto non le sarebbe utile.

Anche io rinnovo il parere di rivolgersi ad un terapeuta, eventualmente cercando una soluzione che possa essere meno gravosa economicamente.

[#9]
dopo
Utente
Utente
No è che non ho molto tempo purtroppo, però conto di trovarlo perché la situazione si sta facendo pesante!
Per quanto riguarda la questione penso di aver capito quello che intendete: non è il fatto in sé a costituire il problema, quanto il fatto che mi interroghi su di esso ossessivamente, giusto?
[#10]
Dr.ssa Sara Colognesi Psicoterapeuta 6 1
Sì, è il modo in cui affronta le problematiche che incontra (processo) e non il problema specifico del momento (contenuto).
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dopo
Utente
Utente
In effetti è la stessa cosa di quando ho avuto l'ossessione di essere omosessuale o di poter far male a qualcuno.
Mi perdoni la domanda..ma almeno fino a quando non inizierò la terapia, non c'è qualche modo di alleviare questi sensi di colpa? Qualche spunto di riflessione o che so..una mazzata in testa? :)
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Dr.ssa Sara Colognesi Psicoterapeuta 6 1
Gentile utente,

provo ad offrirle uno spunto di riflessione, che spero possa favorire una sua ulteriore elaborazione personale sull'argomento.
Il senso di colpa è abbastanza pervasivo nella nostra cultura, ed è di solito accompagnato da una sorta di sensazione di passività del nostro agire, come dire "ho fatto/detto/pensato qualcosa di sbagliato, questa cosa mi fa stare male, non posso fare nulla al riguardo".
E se invece considerassimo la sensazione, l'emozione della colpa, come qualcosa che ci può spingere a fare esperienza, imparare dai nostri errori e provare a fare qualcosa si diverso in futuro? Non è un percorso facile, ma cominciare a cambiare prospettiva e sentirsi responsabili delle proprie azioni, può aiutare. Non solo si accettano i propri errori, ma si può cominciare a pensare di avere il potere di agire in maniera diversa. Nessuno di noi è perfetto, tutti commettiamo degli errori che posso farci stare male o ferire qualcuno: si può diventarne schiavi o si può impegnarsi a provare strade diverse.
Provi a domandarsi :"cosa potrei fare/pensare/dire di diverso/alternativo?"

Auguri per il suo percorso terapeutico.
[#13]
Dr.ssa Laura Rinella Psicologo, Psicoterapeuta 6.3k 119 9
Leggga qui
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/895-la-trappola-delle-ossessioni.html
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/3715-la-rimuginazione-ossessiva-come-risolverla.html
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/1399-panico-e-ossessioni-quali-terapie.html

e si rivolga a un nostro collega direttamente come suggerito; il consulto on line la può solo orientare e darle spunti di riflessione, non risolvere.

Cari auguri
[#14]
dopo
Utente
Utente
Gentili dottoresse,
Ho detto tutto alla mia ragazza, la quale si è dimostrata la persona fantastica di cui mi sono innamorato...

Ha capito la situazione, apprezzando la sincerità seppure senza negare un velo di dispiacere per l'accaduto, tuttavia ho spiegato che mi vergognavo e che comunque l'ho fatto per una trasparenza reciproca alla base del nostro rapporto e lei mi ha detto di non tenermi dentro questi pesi e che il nostro amore supererà queste cose.

Mi sento ovviamente sollevato e fiero di lei, ma non devo darmi pace, alla base di questi problemi c'è un meccanismo ossessivo e me ne sono reso conto, purtroppo non posso che prenderne atto: non guarirà da solo.


Cos'è l'ansia? Tipologie dei disturbi d'ansia, sintomi fisici, cognitivi e comportamentali, prevenzione, diagnosi e cure possibili con psicoterapia o farmaci.

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