Devo farmi venire dei dubbi che non avevo?

Vivo da un anno e qualche mese una storia con un uomo più grande di me (io ho 24 anni e lui dodici in più). Mi trovo bene e sono felice (e direi anche lui), nonostante le difficoltà, legate soprattutto al fatto che siamo entrambe persone dal carattere complicato. Abbiamo conosciuto le rispettive famiglie (che vivono in altre città rispetto alla nostra) e condividiamo molte cose. C'è da dire che la nostra relazione è iniziata un po' in sordina, perché lui era stato, qualche anno fa, mio professore all'università, e quando abbiamo iniziato a frequentarci non ero ancora laureata. Ora lavoro. Ieri una mia amica ha fatto delle battute sul fatto che ho il complesso di edipo, e che la cotta per il prof è un cliché destinato a finir male... A parte che mi sono offesa moltissimo, ho però iniziato a farmi venire dei dubbi su questa cosa... Mi chiedo se non sia vero... Eppure la nostra è una storia normale, e direi del tutti paritetica. Io ho dei bravissimi genitori, e soprattutto un papà (che adoro) da sempre presente nella mia vita... Dovrei riflettere meglio su queste cose, magari con l'aiuto di uno psicologo, oppure lascio le malignità da dove sono venute?
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Dr.ssa Gaia Trombini Psicologo, Psicoterapeuta 10
Cara Ragazza,
lei dice " A parte che mi sono offesa moltissimo, ho però iniziato a farmi venire dei dubbi su questa cosa... " ed ancora " Dovrei riflettere meglio su queste cose, magari con l'aiuto di uno psicologo, oppure lascio le malignità da dove sono venute?".
Queste sue affermazioni dicono già che qualche riflessione sulla sua storia con quest'uomo va fatta. Non necessariamente per decidere se lasciarlo o meno. Più che altro per capire quali sono i dubbi che lei ha e per quali motivi le sono venuti.
Avendo lei stessa espresso la possibilità di farsi aiutare da uno psicologo credo che sia la modalità più adeguata per gestire la cosa.
Buona domenica

Dr.ssa Gaia  Trombini
Psicologa - Psicoterapeuta

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Dr.ssa Laura Rinella Psicologo, Psicoterapeuta 6.3k 119 9
<Mi trovo bene e sono felice (e direi anche lui), nonostante le difficoltà, l legate soprattutto al fatto che siamo entrambe persone dal carattere complicato>

Gentile Utente,
e riuscite ad affrontarle, a parlarne in modo costruttivo?

Sembrerebbe che lei tenda un po' a preoccuparsi e a costruire problemi (come ad esempio si evince anche dal suo precedente consulto) perché se non fosse così probabilmente lascerebbe le malignità là dove sono venute, è così?

Pensa di essere una persona ansiosa?

Dr.ssa Laura Rinella
Psicologa Psicoterapeuta
www.psicologiabenessereonline.it

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Dr. Roberto Callina Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 1.3k 32 6
Cara Utente,

prima di disturbare Edipo od altri miti, mi chiedo se questi suoi dubbi siano del tutto emersi a seguito della "malignità" della sua amica o se già qualcosa dentro di lei stava, per così dire, covando.

Normalmente, se siamo certi di quello che facciamo, di ciò che viviamo, delle emozioni che proviamo, non ci facciamo influenzare più di tanto dal giudizio altrui.
E allora le ipotesi (e solo di ipotesi si può parlare, trattandosi di un consulto on line) sono due:

- o davvero questa "battuta" della sua amica ha centrato il bersaglio e ha colpito un nucleo che già sopiva dentro di lei
- o questi suoi dubbi celano una quota d'ansia e di insicurezza che andrebbe comunque indagata in altra sede.

Dice di essere felice in questa relazione ma, allo stesso tempo, parla di difficoltà. Ci vuole dire qualcosa di più in merito?

Prima di questa relazione ne ha avute altre significative? E se si, di che tipo? Le sue preferenze si sono sempre rivolte ad uomini più maturi?

Si definirebbe una persona ansiosa o molto attenta al giudizio altrui?

Mi perdoni per le molte domande ma sono utili per darle indicazioni più precise, pur nei limiti di un consulto on line.

Un caro saluto

Dr. Roberto Callina - Psicologo Psicoterapeuta Sessuologo
Specialista in psicoterapia dinamica - Milano
www.robertocallina.com