Ragazzo omosessuale, problema ruolo sessuale

Saluti a tutti,
sono un ragazzo omosessuale di 26 anni che sta vivendo problemi legati all'identificazione con il ruolo sessuale passivo.
Mi sono sempre considerato passivo e comportato nell'intimità naturalmente da tale. Non ho mai avuto un relazione stabile.
Ultimamente confrontandomi con altri ragazzi omosessuali non ho conosciuto nessuno che sia in una coppia o conosca una coppia composta da un ragazzo Attivo e da uno Passivo. Molti mi hanno detto che non conoscono ragazzi Passivi fidanzati a lungo e che gli Attivi che conoscono sono tutti fidanzati con altri Versatili.
Mi sono sentito ripetere spesso che che la domanda supera l'offerta (mi scuso per il linguaggio) tra ragazzi Passivi che cercano un partner Attivo e ragazzi Attivi disponibili. Sento dire che spesso che i ragazzi passivi sono più problematici perché vivrebbero secondo un mito dell"Attivo ideale" fatto di virilità, forza, dominazione. Mi è stato anche detto da ragazzi Attivi che, a livello passionale, per loro è più eccitante essere attivi con un altro attivo od un versatile.
Aggiungo che ho sentito spesso ragazzi Passivi lamentarsi di non trovare un partner.
Tutto ciò mi sta facendo vivere con grande insicurezza. Effettivamente per me è difficile, a livello statistico, trovare un partner che sia solo Attivo.
Sono arrivato ad odiare il mio ruolo. Fatico ad uscire con ragazzi Versatili perché ho paura che mi si chiedano cose che non posso dare e questo mi fa arrabbiare con me stesso ed anche sentire in colpa.
Non sono sicuro di cosa voglio. O meglio, ogni strada mi riempie di insicurezza. Quello che vorrei davvero è vivere da passivo in coppia. Però a quanto pare è molto improbabile.
Devo vivere da passivo single? Potrei ma devo rinunciare ad una fondamentale componente umana e questo mi fa molta paura e non credo di meritarlo.
Devo vivere da versatile?è possibile?potrei sperare di riuscirci in modo non traumatico o frustrante?
E' possibile seguire un percorso, magari seguiti da un sessuologo, che permetta di "aprire" la propria sessualità?
Molti mi dicono che è riduttivo parlare di rapporti in termini di ruolo ma per me è una inclinazione naturale, a cui tendo e che mi viene spontaneo voler soddisfare.

Grazie infinite
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Dr.ssa Franca Esposito Psicologo, Psicoterapeuta 7k 154
Gentile ragazzo, anche io sono del parere che parlare in termine di ruoli sia riduttivo e frustrante.
Sembra volere mettere delle etichette che servano a non accedere alle dimensioni affettive.
Io le consiglierei di cercare di 'aprire' ad una comunicazione, ad un riconoscersi come persone degne di amore. Che ne pensa?
Ha delle amicizie con le quali confrontarsi,anche al di fuori dei temi sessuali?
I migliori saluti

Dott.a FRANCA ESPOSITO, Roma
Psicoterap dinamic Albo Lazio 15132

[#2]
dopo
Utente
Utente
Gentile dottoressa,
la ringrazio per la risposta.

Io vorrei tanto accedere ad una dimensione affettiva con un ragazzo.
Ed è proprio perché mi sento degno di amore mi chiedo: può una persona innamorata di me chiedermi di assumere nel sesso un ruolo che non mi appartiene?

Credo che la dimensione affettiva richieda anche la soddisfazione sessuale.

Direi che la parte che tengo a far passare nella comunicazione con lei e con chi sarà così gentile da rispondermi è questa: posso smettere di usare le etichette ma anche senza etichetta quello che provo è lo stesso: io non provo desiderio sessuale di tipo insertivo, se si parla di rapporto penetrativo. Il mio desiderio è di tipo ricettivo, se vogliamo metterla cosi.
E vorrei un partner che sia soddisfatto da queste mie inclinazioni.

Io non ho scelto a tavolino i miei desideri, sono così. Quando ho avuto voglia di sperimentare certe cose e mi sono sentito pronto l'ho fatto. E sperimentare una cosa purtroppo non significa che poi ci piaccia.

per questo mi chiedo se ci sia un percorso che possa portare a "modificare" i propri desideri, diciamo a renderli più inclusivi che esclusivi, ovviamente in modo non traumatico.

Si fortunatamente ho cari amici ma credo sia difficile (ed imbarazzante) per chi non è omosessuale capire il mio discorso.
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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.7k 506 41
Gentile Utente,

il Suo consulto è chiaro, ma anche io propenderei in prima battuta per la ricerca di una relazione con una persona cui voler bene, sebbene adesso e a causa di alcune insicurezze, Lei possa trovarlo difficile.

Come Lei ha ben detto, non ha senso scegliere a tavolino ciò che uno preferisce, ma è l'esperienza che lo rende chiaro. Quindi a mio avviso ha poco senso cercare di modificare qualcosa di lei e delle inclinazioni sessuali per bypassare un altro problema, forse principale, che mi pare la difficoltà di stare in una relazione d'amore che abbia le caratteristiche che Lei cerca.

Oltre alle caratteristiche sessuali, che cosa cerca nel partner?
In linea generale, una consulenza psicologica può essere utile per lavorare su aspetti relazionali, oltre che sessuali.

Cordiali saluti,

Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica

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dopo
Utente
Utente
Gentile dottoressa Pileci
grazie per il suo intervento.

Sono arrivato a questo punto proprio perché da molto tempo non ho una frequentazione soddisfacente, che vado oltre la sfera sessuale, e questo mi sta pesando molto.

Riguardo al peso che ha il sesso beh ha molto peso per una persona come me che solo ogni tanto riesce a farlo come vorrebbe, senza ansia e in tranquillità.

Quando stavo con ragazzi versatili mi arrabbiavo con me stesso e allo stesso tempo mi sentivo in colpa per non poter fare un cosa che proprio non mi sentivo di fare…e spesso vivevo male perché gli approcci dell’altro che cercava di “attivarmi” mi bloccavano ancora di più.

Quando sono uscito con ragazzi solo attivi mi ritenevo talmente "fortunato" da sentirmi quasi in uno stato precario e sono arrivato a tollerare e e sopportare molte cose, tanta era la paura di perdere quei ragazzi.

Chi invece è sessualmente soddisfatto immagino veda il sesso e anche le relazioni con altri occhi, o no?

Credo sia questo che mi renda difficoltoso la costruzione di un rapporto anche affettivo; per me è già una sconfitta sapere che la mia naturale inclinazione sessuale (semplificata in passività) non basterà a nessuno, dovrò comunque negoziare una cosa così importante...

Certo, in partner cerco anche altro; vorrei una ragazzo che mi possa far sentire sereno e mi dia la sicurezza di aver un conforto, un appoggio,

Sto valutando la consulenza psicologica ma mi chiedevo cosa posso anche fare concretamente nel mio quotidiano per vivere tutto questo con meno ansia, senza però traumatizzarmi.

grazie.
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Dr.ssa Franca Esposito Psicologo, Psicoterapeuta 7k 154
Gentile ragazzo,
La mia sensazione leggendo le sue repliche e' che la sua esigenza/domanda di un certo tipo di ruolo sessuale celi una richiesta/domanda forte di un certo tipo di affettivita' : la sicurezza di un conforto e un appoggio.
Quindi una carenza di affetto in ricezione e una indisponibilita' a dare affetto...
Io rifletterei su questo. Potrebbe essere un primo passo.
Che ne pensa??
[#6]
dopo
Utente
Utente
Gentile dottoressa Esposito

mi pare di capire che mi propone di chiedermi se io senta la mancanza di affetto e se io non non sia disponibile a dare affetto.

Capisco anche che queste mie insicurezze sessuali potrebbero essere la forma più evidente e manifesta delle condizioni descritte sopra.

Sul fatto di sentire la mancanza di affetto posso essere molto sincero e rispondere: si è così. Mi manca l'affetto di una persona che non sia amico o familiare. Soprattutto nei rapporti di amicizia mi trovo spessissimo ad essere dalla parte di quello da cui le persone vanno a sfogarsi e a chiedere consigli. Non mi piace manifestare i miei problemi sapendo che le persone hanno già tanto a cui pensare, ma vorrei certo trovare la persona con cui poterlo fare. Essere un po' più curato e meno curatore.

Non voglio dare affetto? non saprei, non credo, ne do molto in modi diversi alle persone che mi circondano. Posso dire questo: io voglio dare il mio affetto e il mio impegno ad un ragazzo che mi faccia sentire sicuro, non tollererei di essere disponibile in questo senso con una persona che poi mi faccia sentire inadeguato. E per ora l'inadeguatezza più vistosa, in me e nel partner, l'ho vissuta proprio nell'intimità sessuale.

grazie
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Dr.ssa Franca Esposito Psicologo, Psicoterapeuta 7k 154
Gentile ragazzo,
Torno ad avere la sensazione che Lei voglia inquadrare le dimensioni affettive che sono per loro natura impalpabili in qualcosa di oggettivo, visibile, che la tranquillizzi. Come se la presenza di queste ultime le diano sicurezza delle prime..
Il mio auspicio e' che Lei possa accedere in modo meno difeso alle dimensioni affettive. Sono ambiti incerti per tutti, ma anche indispensabili.
Ci rifletta un po' su. L'incertezza di aprire le proprie sfere piu' vulnerabili esiste, ed e' la base piu' importante della intimita'.
Che ne pensa? Potrebbe tentare??
[#8]
dopo
Utente
Utente
Gentile dottoressa Esposito

non so certo di aver compreso sino in fondo il suo ultimo intervento.

Potrei temere l'incertezza che è presente nelle dimensioni affettive?
Mi pare di capire che potrei provare ad abbassare le difese?
Non riesco ad inquadrare un modo per tentare questa via, davvero, specie se immagino di tentare con un altro ragazzo. Come dovrei impostare le cose? Come potrei smettere di pensare a questo senso di inadeguatezza?

Forse farlo da soli è difficile, se sentissi un ragazzo che mi dicesse "mi piaci così" sentirei una sicurezza che mi aiuterebbe.

Sento di dover prima cambiare per poi trovare qualcuno. Invece io vorrei prima trovare quel qualcuno che poi mi aiuterà a cambiare (e con cambiare intendo a vivere più serenamente).

Non so, la parte più sconfortata di me dice "fatti andare bene quello che capita e adattati anche a malincuore", fatico davvero a visualizzare una condotta alternativa, soddisfacente e rispettosa per me e gli altri.

sono molto confuso e sconfortato

grazie
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Dr.ssa Franca Esposito Psicologo, Psicoterapeuta 7k 154
Si, lo posso capire..
Purtroppo l'intimita' e il disvelamento del proprio animo fanno paura.
Pero' ora abbiamo focalizzato insieme alcuni temi.
Potrei dire che questo e' il primo passo..
Ci rifletta un po' su. E vediamo se il suo inconscio si e' attivato per forbirle delle risposte.
Le sarebbe utile uno psicoterapeuta se crede, perche' certo da solo e' un po' difficile..
I migliori saluti.
[#10]
dopo
Utente
Utente
Gentile dottoressa Esposito

vedrò di riflette su alcuni dei nodi che sono spuntanti fuori da questa discussione.
Mi chiedo, nella conoscenza con un ragazzo allora su cosa mi dovrei concertare per aiutarmi?

grazie
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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.7k 506 41
Gentile Utente,

la mia opinione, pur con tutti i limiti del consulto on line, è che tutto questo disagio possa derivare da un problema d'ansia, che La porta a rimuginare su tanti aspetti della Sua vita e in particolare sulle relazioni e sulla sessualità.
Tutto ciò non Le permetterebbe di vivere bene e pienamente questi aspetti della vita.

Concordo quindi sull'opportunità di lasciarsi aiutare da uno psicologo psicoterapeuta.

Cordiali saluti,
[#12]
Dr.ssa Franca Esposito Psicologo, Psicoterapeuta 7k 154
Caro ragazzo,
Secondo me dovrebbe ascoltare come lei si sente.
E' il miglior modo.
Si sente felice? Compreso? Ha voglia di parlare, di aprirsi? Ha desiderio di avvicinarsi all'altro? O non lo sente piacevole ?
Insomma le dimensioni piu' basiche dell'affettivita'.
Ci mandi notizie... auguri!!