Come superare il tmore di restare da solo

Buongiorno,
ho 43 anni e dopo un matrimonio senza figli alle spalle dopo 8 anni e a un anno dalla separazione 1 altro anno con una nuova relazione finita per volere di lei perché a parte il pathos iniziale non c'era in effetti tutta questa affinità, io mi ritrovo in questa situazione.
Io sono una persona dinamica, con diversi interessi e amicizie, in buona salute e con un lavoro stabile, ma avverto in me tutta l'ansia di rimanere solo in futuro e di considerare la vita non soddisfacente se viene a mancarmi una compagna. Forse è anche per quello che se non fosse stato per lei io avrei continuato la ultima relazione pur di non restare solo. Che consigli mi date? Conosco molti single tra le mie amicizie e conoscenze, ma anche a parlerne con loro mi pare che io senta la mancanza di una donna con me come qualcosa che mi crea proprio un vuoto profondo. Tra le cose che faccio e le uscite varie, molte le faccio anche proprio per incontrare. Temo diventi un chiodo fisso. So che dovrei darmi tempo, però la solitudine da una donna la sento come qualcosa di veramente pesante. E dire che come scritto sopra nella mia vita ho quasi avuto sempre una compagna. Sarà forse per questo? Come posso accettarmi come sono senza vivere continuamente la fretta di "sistemarmi"? E' come se senza una donna che mi ami, tutto ciò che faccio abbia molto meno significato
Grazie
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Dr. Armando De Vincentiis Psicologo, Psicoterapeuta 7.2k 220 121
Gentile utente, legittima da parte sua la pretesa di una compagna. Tuttavia se la vive con particolare ansia corre il rischio di effettuare ogni manovra con goffacine e allontanare sempre più la possibilità di un buon incontro.
Lasci al tempo di fare le cose e continui con serenità la sua ricerca
saluti

Dr. Armando De Vincentiis
Psicologo-Psicoterapeuta
www.psicoterapiataranto.it
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Attivo dal 2014 al 2015
Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo
A volte il senso di "vuoto" che si percepisce e' davvero grande, da renderci "impotenti" ed è proprio questa condizione, che ci disorienta!
Credo sia importante che lei impari, innanzitutto, a stare bene con se stesso e poi con un partner al suo fianco... La solitudine, il vuoto e il timore di non riuscire a realizzarsi (secondo i propri canoni) nella vita hanno radici arcaiche, che caratterizzano la nostra personalità.
Razionalmente parlando, bisognerebbe prendersi tempo e non avere aspettative di riempire questo vuoto... Ma ci sono anche le nostre emozioni... Queste emozioni che giocano un ruolo preponderante nella nostra vita, in quanto ci fanno "essere"!
Ascolti quello che sente e quello che desidera, ma se diventa davvero difficile da solo riuscire ad imboccare una strada, allora si confronti con un esperto e provi ad individuare cosa le impedisce di fare questo "scatto"!

Mi rendo conto di non averle dato "strumenti" pratici, ma di fronte ad un vissuto così intenso ed arcaico, non è possibile sottovalutare il contesto di vita e la sua storia personale.

Un caro saluto.