Dipendenza affettiva?Perchè non riesco a mollare la presa?

Salve! Ho pensato a lungo prima di scrivere ma mi sto rendendo conto di essere arrivata ad un punto in cui non so più da che parte farmi... sono cosciente che la situazione sta danneggiando solo me stessa e la mia autostima,ma non riesco a liberarmene definitivamente.
Mi frequento con questa persona da 1 anno quasi ( da 3 vive in un'altra città), dall'inizio non è stata delle più rosee,dovevamo trovare luoghi in cui era sicuro che non avrebbe visto i suoi amici, a orari improbabili; continuo a vederlo,passando dei bei momenti insieme, parlando a lungo... fino a quando non sono venuti fuori discorsi " non sono pronto per una storia" "esco da una storia lunga e dolorosa" "non voglio però perderti" " sei importante per me". Inutili i tentativi di troncare i rapporti...continuiamo a vederci e a sentirci tutti i giorni. Arriva il giorno in cui si trasferisce. Continuiamo a sentirci, stiamo senza vederci per 3 mesi, finchè stanca della situazione provo a troncare il rapporto, con scarsi risultati, essendo lui riuscito a farmi sentire in colpa per aver provato ad allontanarmi da lui e i suoi problemi (rancore per la ex) scegliendo una via troppo facile. Faccio una follia, parto,lo vado a trovare...non si presenta. Torno delusa decisa a finirla. scarica le colpe su di me,che avrei dovuto avvisarlo prima, di aver messo su un'improvvisata da film, di essermi innamorata follemente. Mi allontano da lui, dopo poco mi chiede di vederci. Ci troviamo un giorno stiamo insieme,soliti discorsi ci tengo a te, non sei una persona "da una botta e via",io non sono il tipo,non potrei mai farti del male. Ognuno ritorna nella sua città e il vuoto. si fa sentire sporadicamente,lo evito.
Mi rendo conto che la situazione è al limite del ridicolo... ripenso alla sua freddezza, alle scuse, al problema di farsi vedere in giro con me, al non riuscire mai apprezzare niente di quello che facevo per lui,le foto di serate circondato da donne,le telefonate e i messaggi che non mi ha mai mandato per sapere come stavo o se era tutto ok( essendo al corrente di alcuni miei problemi in famiglia).. poi penso a me stessa e al male che mi sto facendo...ma non riesco a mettere una fine,un punto a questa "storia" che mi sta solo abbattendo.
dentro di me so che vorrei uscirne e provare ad essere serena, a vivere un rapporto sano...mi sono convinta a chiamarlo e a dirgli tutto quello che dovrei fargli sapere e chiudere...ma so già che alla fine mi convincerà e riuscirà a farmi sentire in colpa e la paura di allontanarmi da lui e dal suo "amore" malato mi bloccherà.. eppure io con una persona così egocentrica e superficiale vorrei non averci a che fare. Non so che fare...che pensare.
Grazie per il vostro aiuto.
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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.7k 506 41
Come può capire da ciò che scrive, quest'uomo è molto abile a dosare bene gesti molto affettuosi a gesti svalutativi e crudeli nel Suoi riguardi.
E' questo che di solito genera senso di colpa, e dipendenza, unito al fatto che probabilmente il problema è Suo (di Lei che scrive) cioè come mai si mette in tali situazioni.

Direi che sarebbe il caso di sentire uno psicologo psicoterapeuta di persona per farsi aiutare.

Cordiali saluti,

Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica

[#2]
Attivo dal 2014 al 2015
Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo
Cara ragazza,

comprensibile lo stato d'animo, ma il focus della questione è: cosa mi spinge a "stare" in questa situazione ambigua?

Perché sento il bisogno di "starci" ma anche di uscire?

Molte persone sperimentano "dinamiche amorose" il cui esito finale è, spesso, la sconfitta e la sofferenza e che, nonostante ciò, si irradiano di questo amore con la stessa dedizione che un religioso ha nei confronti della sua fede....

Questa, definita, dipendenza affettiva ha bisogno di un amore per radicarsi in una personalità.

Nel pieno del suo sviluppo, la dipendenza affettiva è la passione amorosa il cui esito è, spesso, la sofferenza, la malattia....
.... è una patologia.... in un modo del tutto particolare: è dotata in modo estremo (cioe' passionale) di risorse di libertà, che il soggetto deve solo apprendere a scoprire in se', per renderle funzionali alla salute e alla sua vita.

La passione amorosa è, quindi, un complesso di amore e odio.
L’innamorato passionale si lega al suo oggetto d’amore per dare soddisfazione sia ad esigenze di amore che ad esigenze di odio....

Un quadro direi, particolarmente, complesso e come tale richiede di essere "accompagnati" in questo percorso... arduo e conteso.


Proviamo a riflettere!

Un caro saluto
[#3]
dopo
Utente
Utente
Dottoressa,
grazie per la Sua risposta.
Cosa continua a farmi stare in questa situazione proprio non lo so, la voglia di scappare è forte quanto quella di restare, con tutto quello che comporta...e so a cosa mi porterebbe.
non riesco a concentrarmi sugli studi e sul lavoro,ho carenza di appetito, fosse per me resterei a letto sotto le coperte a finire le lacrime e a controllare cosa fa e con chi è.
Mi rendo conto che forse è il caso che cerchi un aiuto.
Lei cosa mi consiglia?
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Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317 528
Cara Ragazza,
La fame d'amore e la dipendenza affettiva parte da lontano.....e dai luoghi dell'infanzia andrebbe riletta .....e risolta .
Legga queste letture e, se desidera, ne riparliamo


http://www.valeriarandone.it/articoli/154-gli-amore-dipendenti-dipenden
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/4078-l-amore-affamato-la-dipendenza-d-amore.html


Le ambivalenze amorose ed i copioni disfunzionali e dolorosi, tendono a ripetersi, come copioni o meglio come 'automatismi relazionali", si faccia aiutare!

Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it

[#5]
Dr.ssa Laura Rinella Psicologo, Psicoterapeuta 6.3k 119 9
Gentile ragazza,
perdoni la franchezza, sta forse rincorrendo la vana speranza di essere amata come vorrebbe da chi nemmeno se lo sogna e, come ha egregiamente detto la Collega Pileci, sa usare benissimo strategie confondenti che alimentano sensi di colpa e dipendenza.

Bisognerebbe comprendesse più a fondo i meccanismi alla base di questa scelta affettiva e il suo modo di stare nel rapporto che hanno probabilmente radici antiche, nella sua storia personale e familiare.

Si rivolga a un collega terapeuta per essere accompagnata non solo a comprendere come uscire da un rapporto tossico ma anche per evitare in futuro il rischio di ripetere il medesimo copione.

Cari auguri

Dr.ssa Laura Rinella
Psicologa Psicoterapeuta
www.psicologiabenessereonline.it

[#6]
dopo
Utente
Utente
Vi ringrazio veramente di cuore per le risposte.
Ho letto le Sue letture e senti di aver veramente bisogno di uno specialista.
Ho bisogno di liberarmi da questa situazione e di capire da cosa è portata, per la mia serenità, ma come ci si libera da un "amore tossico"?
[#7]
Dr.ssa Laura Rinella Psicologo, Psicoterapeuta 6.3k 119 9
<ma come ci si libera da un "amore tossico"?>

Nel modo che le abbiamo consigliato, rivolgendosi a un nostro collega. Difficile uscirne da soli, data la complessità dei fattori che sostengono il problema.

Un caro saluto
[#8]
Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.7k 506 41
"ma come ci si libera da un "amore tossico"?"

Con l'aiuto dello psicologo psicoterapeuta, lavorando soprattutto su autostima, autonomia e indipendenza.
Non perda altro tempo, è giovane e ha tutto il diritto di stare bene.

Cordiali saluti,
[#9]
Attivo dal 2014 al 2015
Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo
Cara ragazza,

accolga tutte le riflessioni in merito...

Si prenda cura di lei... Inizi a vivere.


Nell'augurio di una "luce" nella sua vita...


Di cuore
[#10]
dopo
Utente
Utente
Grazie mille...veramente! un abbraccio
[#11]
Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317 528
Lieti di averla ascolta e, speriamo, indirizzata ..